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"When in Rome ..."

"Xena e il triunvirato di Roma"

Episodio n. 16 stagione 3

Cast:
Karl Urban (Julius Caesar/Giuglio Cesare)
Matthew Chamberlain (Crassus/Crasso)
Jeremy Callaghan (Pompey/Pompeo)
Tamati Rice (Vercinix/Vercingetorice)
Grant Triplow (Brutus/Bruto)



Il forte guerriero gallico Vercingetorige, guida i suoi uomini in una dura lotta contro i romani quando viene catturato da Giulio Cesare. Intanto anche in Siria, una simile battaglia è appena terminata ma questa volta i romani sono stati sconfitti. Improvvisamente si sente un grido di battaglia familiare è Xena che arriva nel campo in groppa ad Argo dopo aver lanciato un telo contenente delle spade per i soldati romani. Mentre il pandemonio ha inizio, Xena lancia una corda attorno alle gambe del capo dei romani, dopodiché cattura Crasso e lascia il campo trascinandolo. Quando incontra Olimpia, Xena la informa di essere intenzionata a scambiare Crasso per Vercingetorige. Mentre salpano per Roma, Olimpia scopre che Crasso, Cesare e un'altro capo, Pompeo , hanno formato un triumvirato -- un gruppo che si divide il controllo di Roma e delle sue province. Xena immobilizza Crasso e gli prende l'anello con il simbolo di triumviro per provare a Cesare che lo ha catturato veramente. Crasso dubita che ci possa essere uno scambio, sapendo quanta voglia abbiano Cesare e il popolo di vedere l'esecuzione di Vercingetorige.
Xena e Olimpia si fanno strada nel palazzo di Cesare per vederlo di persona. Dopo avergli mostrato l'anello di Crasso, Xena scorta Cesare alla galea per provare che Crasso è ancora vivo. Cesare non accetta subito lo scambio perchè è stato organizzato un ricevimento per quella sera per mostrare Vercingetorige, e Cesare vuole che Xena lo accompagni. La Principessa Guerriera accetta di partecipare alla celebrazione, ma sa che Cesare non parlerà dello scambio. Quindi progetta un piano in cui lei e Olimpia faranno lo scambio mettendo Crasso nella cella di Vercingetorige. All'inizio Olimpia pensa che il piano vada bene, ma diventa presto riluttante quando realizza che Crasso alla fine verrà ucciso. L'unica preoccupazione di Xena è di liberare Vercingetorige. Dopo la cerimonia, Xena riesce a prendere l'impronta della chiave della cella di Vercingetorige con dell'argilla e, prima di tornare alla galea, la porta da un fabbro per farsi fare la copia. Ora il piano deve proseguire in fretta perchè Cesare ha deciso di anticipare l'esecuzione del gallico.
Il giorno seguente, Xena torna a Roma lasciando a Olimpia il compito di scambiare Crasso con Vercingetorige. Diretti a Roma, Olimpia e Crasso si fermano per un momento a bere da un pozzo. Mentre Crasso non guarda, Olimpia mette una droga potente nell'acqua destinata a lui. Nel momento in cui arrivano nel sobborgo della città, iniziano a creare del caos. Crasso, sotto effetto della droga, sembra ubriaco e Olimpia finge di essere anche lei ubriaca e lo butta da tutte le parti. I soldati arrivano e li portano nella cella accanto a quella di Vercingetorige. Più tardi quella notte, Xena salta sulla finestra della camera dal letto di Cesare, col pugnale che le ha dato personalmente Pompeo per uccidere il governatore. Cesare però ha anticipato il suo arrivo e la fa rinchiudere nella cella di Vercingetorige. Xena e Olimpia mettono subito in azione il piano; Olimpia lancia la chiave a Xena permettendole di aprire la porta. Crasso sta ancora dormendo, invece Vercingetorige è pienamente consapevole del piano. Il gallico chiama la guardia e Xena gli sbatte la porta della cella in faccia, facendogli perdere i sensi.
La mattina seguente, mentre la gente sta entrando nel Colosseo per testimoniare all'esecuzione di Vercingetorige, Cesare prende il pugnale che Pompeo aveva dato a Xena e fa sapere al signore della guerra di essere a conoscenza del suo tentativo di ucciderlo. Quando Xena viene prelevata dalla prigione e portata nell'arena, Cesare proclama alla folla che la Principessa Guerriera ha tradito Roma e da' inizio al combattimento. Xena viene subito attaccata da due spietati gladiatori in groppa ai loro cavalli. Nel frattempo, nella prigione, Olimpia apre la sua cella mentre la "guardia" la raggiunge; è Vercingetorige. Olimpia è pronta ad andare nel Colosseo per dare a Xena il segnale che lo hanno fatto uscire di prigione, quando si ricorda che deve lasciare a Crasso il suo anello con il simbolo di triumviro, così che venga riconosciuto e la sua vita verrà risparmiata. Vercingetorige vede quello che la ragazza sta facendo e le parla della malvagità di Crasso. Al Colosseo, Xena sta ancora combattendo con i due gladiatori, che sembrano avere la meglio. Olimpia arriva in mezzo alla folla e Xena prende tutta la sua forza sconfiggendo i due guerrieri. Cesare è esasperato e ordina di riportarla nella sua cella. Poco dopo, "Vercingetorige", che in realtà è Crasso, viene portato nell'arena mentre la "guardia," che in realtà è Vercingetorige, apre la cella di Xena. Cesare rimane stupito quando vede che l'uomo che si trova in mezzo all'arena è Crasso e non Vercingetorige, ma decide di procedere lo stesso con l'esecuzione, dato che la folla è assetata di sangue. Mentre lo spettacolo continua, Xena e Olimpia riescono a fuggire con Vercingetorige sulla galea.
Olimpia però è afflitta dal senso di colpa per la morte di Crasso, sa che quanto è accaduto è stato giusto ma non può fare a meno di sentirsi colpevole per quella morte, fortunatamente le parola di Xena riescono a far breccia nel cuore della giovane bardo la quale decide di lasciarsi dietro questa sfortunata avventura e continuare la sua strada al fianco della principessa guerriera!

di Imma

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