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"Vanishing act "

"Xena e la statua della pace"

Atto di sparizione

Episodio n. 20 stagione 3

Mentre Xena va in un villaggio a sbrigare una faccenda, Olimpia si avvia alla cerimonia annuale della pace per ascoltare il discorso di Adrasto, suo amico. Tutto fila liscio durante la cerimonia e la festa fino all'alba del giorno dopo quando la statua d'oro della pace costruita dai popoli di due villaggi alla fine di una lunga guerra, scompare nel nulla. Xena, che ormai ha raggiunto Olimpia, cerca di capire chi e come abbia rubato la preziosa e pesante statua.

La WP dice di sapere che è il colpevole e toglie la parrucca a quella che sembrava una vecchietta smascherando Autolico. Il re dei ladri si difende dicendo che che non è stato lui e si offre di aiutare Xena a ritrovare la statua. La WP non vorrebbe il suo aiuto ma ne ha bisogno perchè "solo un ladro può acciuffare un altro ladro". Autolico però ha delle condizioni: la statua verrà recuperata utilizzando i suoi metodi.

Per prima cosa espora i fondali del porto con una primitiva e goffa muta da sub, scoprendo che la statua è stata spinta in mare e successivamente issata su una barca. Poi va dal responsabile del porto e cerca di convincerlo a parlare offrendogli chiacchiere e soldi, ma l'uomo non ne vuole sapere finchè non interviene Xena con il pinch e lo fa cantare: a rubare la statua è stato Tarsete e l'ha portata sulla sua isola per venderla.

I tre partono alla volta dell'isola e durante il viaggio preparano un piano che possa permettere ad Autolico di lavorare a modo suo... Olimpia si presenta da Tarsete travestita da esperta d'arte e gli dice che vuole acquistare l'opera senza che venga fusa. Tarsete è sospettoso e fa accendere la fucina per fonderla perchè ha paura che arrivino facilmente troppe persone. Subito dopo il loro dialogo arriva Xena vestita da acquirente di oro fuso con un grosso neo al lato del mento.

Xena si porta dietro un'aiutante il gobbo Belladone che naturalmente è Autolico. Avvicinatisi tutti alla fucina Autolico fa cadere delle torce e nell'attimo di distrazione Xena lancia il chakram facendo perdere calore alla caldaia. La fusione non può più avere luogo e mentre Autolico si allontana per esplorare il palazzo Xena e Olimpia fingono di litigare sul prezzo per distrarre Tarsete. Alla fine è Xena ad aggiudicarsi la statua anche se l'indomani arriverà un warlord intenzionato all'acquisto.

Nelle loro stanze Autolico dice di sapere dove è nascosta la statua ma ha bisogno di tempo perciò mentre Olimpia si avvia alla cena di Tarsete lui e Xena indagano nel palazzo. Tarsete inoltre crede che i due siano amanti e li manda a chiamare. Per fortuna arrivano in tempo e inizia la festa. Una ragazza si avvicina ad Autolico e gli tocca la gobba finta, Tarsete vede tutto e capisce che è Autolico.

Il re dei ladri viene arrestato e incatenato con 110 lucchetti e due guadie alla porta per sorvegliarlo. Xena per rispettare il piano dell'amico non interviene e continua a fingere piangendo per l'arresto del suo amore che l'aveva costretta alla truffa. Anche Olimpia continua a fingere anche se Tarsete crede che anche lei menta. Le due amiche si preparano e aspettano che Autolico di liberi. Ma questi invece di raggiungerle, va da Tarsete (che è l'assassino del fratello e perciò il responsabile della sua poco gloriosa carriera perchè iniziò derubandolo di tutti i sui averi) con l'intento di ucciderlo.

Xena però riesce a convincerlo che il fratello non avrebbe voluto certo questo e Autolico lo lascia andare. Tutti si precipitano alla fucina per l'arrivo del warlord e prima che lui arrivi i nostri amici devono vedersela con le guardie di Tarsete. All'arrivo del signore della guerra Tarsete fa la figura del bugiardo perchè Autolico dice che la statua l'ha presa lui e non vuole trattare.

E' di nuovo giorno la statua è al suo posto e i villaggi sono di nuovo in pace e in festa. Autolico saluta Xena e Olimpia.

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  • L'ultima apparizione di Autolico in Xena.




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