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CORSA AL CHAKRAM
del Gruppo Yahoo Xandrella

Questo racconto è stato scritto da alcuni partecipanti del gruppo_Xandrella (Claudia, Darkamy, Krono, Lisa, Max, Roberta, Xandrella).
Per commenti scrivete al gruppo.
Inoltre vi invitaimo a partecipare alla nostre prossime iniziative.

CAPITOLO 10 - di CLAUDIA E ROBERTA

<Max, Amy!!! Lady Lisa ha sparato a Claudia, dobbiamo aiutarla!!!>
<Oh, no!> esclamò Amy.
<Lady Lisa??? Non posso crederci!> disse invece il soldato, stupito dalla donna per la quale aveva lavorato, ma che solo ora aveva scoperto veramente.
Poi Max continuò: <Se la muoviamo rischierà di morire!>
<Se la lasciamo qui morirà lo stesso!> ribatté Amy.
<Vi prego, aiutatemi a portarla fuori di qua!> chiese allora Roberta.
La presero in spalla e la portarono fuori. La caricarono su un elicottero e andarono al più vicino ospedale del luogo.
<Aiuto!!! Aiuto!> gridò Roberta entrando nell’ospedale.
Subito, presero la ragazza e la misero su una barella.
<Non respira!>
<Battito?>
<15… 13 dobbiamo procedere>
<Cosa è accaduto?> chiese un dottore.
Roberta, allora, non sapeva cosa dire, non si capacitava del fatto che ci potesse essere ancora qualcosa da fare, poi disse: <Un teppista. Le ha sparato un teppista per la strada!>
<E che lavoro fa la ragazza?>
<Nulla, eravamo in vacanza!>
<E quindi portare un giubbotto anti proiettile sotto la maglietta è normale?!>
Ecco cosa l’aveva salvata, ecco perché quello strano modo di vestirsi dell’amica… il giubbotto! Era camuffato talmente bene che nemmeno Lisa se ne era accorta! Ma nonostante quello, il proiettile era penetrato…
<Sa…> disse Roberta <È una persona paurosa!>
<Ah!> disse il medico con aria incredula, poi continuò <Balotti! Vieni qui e prendi i dati della ragazza!>
Un infermiere era arrivato e ora faceva mille domande a Roberta.
Claudia era in sala operatoria ormai da ore e Roberta faceva mille pensieri: cosa le avrebbe detto al momento del suo risveglio, o dove l’avrebbe seppellita.
Scambiò due parole con Max ed Amy, ma le parole in quel momento non servivano. Avrebbe voluto che Claudia fosse lì, avrebbe voluto che l’abbracciasse e che le dicesse: <Non ti preoccupare, qualunque cosa accada, ci sarò io con te!>
Ma quella volta non sentì nulla di tutto ciò. Sentiva solo delle parole di conforto, ma per quanto potessero essere dette con il cuore, non le facevano lo stesso effetto che se fossero state dette dall’amica.
Amy, intanto, chiamò Xandrella e le raccontò tutto, per filo e per segno, ma non sapendo come era andata, né come dirlo, tralasciò la situazione di Claudia.
Dopo ancora qualche ora uscì un’infermiera.
<Come è andata?> chiese Roberta ansiosa.
<La ragazza è fuori pericolo, ma ne avrà per molto in ospedale e, una volta guarita, dovrà stare al letto e riposarsi!> le fu data come risposta. Ah, riposarsi, Claudia! Che assurdità!
Roberta, allora, decise che era il caso in informare Xandrella dell’accaduto.
<Pronto Xandrella!?>
<Roberta! Ciao!>
<Hanno sparato a Claudia!>
<Come! Ed ora? Chi è stato? Quando?>
<Lisa, la complice di Krono… Claudia ora è fuori pericolo ma dovrà stare ancora in ospedale! Io… io non so cosa devo fare!!!> disse Roberta piangendo, poi continuò <Claudia mi diceva che, qualsiasi cosa le fosse accaduto, avrei dovuto chiamare te…!> <Non vi avvicinate per nessuna ragione al mondo a Lisa, chiaro!!!???>
<Tranquilla!> concluse Roberta terminando la chiamata.



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