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CORSA AL CHAKRAM
del Gruppo Yahoo Xandrella

Questo racconto è stato scritto da alcuni partecipanti del gruppo_Xandrella (Claudia, Darkamy, Krono, Lisa, Max, Roberta, Xandrella).
Per commenti scrivete al gruppo.
Inoltre vi invitaimo a partecipare alla nostre prossime iniziative.

CAPITOLO 5 - di XANDRELLA

Sono le due di notte e Xandrella è ancora nel suo ufficio. L’intero grattacielo è al buio, se non fosse per le poche deboli luci d’emergenza. La donna è seduta alla sua scrivania, con la testa poggiata alla poltrona di pelle e lo sguardo immerso nel vuoto. Non fa altro che pensare ad una soluzione per liberare il suo braccio destro. Vorrebbe avere di fronte i responsabili del rapimento e dell’uccisione dei suoi uomini per potersi vendicare, ma, ogni volta che questo pensiero le sfiora la mente, dice a se stessa che deve controllarsi e trovare un modo ragionevole per sistemare le cose e consegnare quei poco di buono alla giustizia.
Alle tre circa, abbandona l’edificio e, con la sua macchina, raggiunge l’abitazione dell’agente Claudia. Ci resta per soli 15 minuti, poi torna a casa e sale in camera a cambiarsi d’abito. Tolto il tailleur, indossa una canotta, calze, minishort e anfibi neri, poi scende nei sotterranei per prendere la sua moto, le armi e si dirige nel covo del nemico. Lascia la moto a distanza di sicurezza e si avvicina a piedi furtivamente all’entrata, evitando la sorveglianza.
- Sono arrivata bastardi…venite a prendermi - dice a bassa voce, scrutando l’edificio dall’alto al basso. Sul balcone del quarto piano vede uno scagnozzo con tanto di fucile, pronto a sparare agli intrusi pericolosi. Prende alle sue spalle il suo fucile con mirino a infrarossi e silenziatore e, con un solo colpo, lo vede precipitare al suolo. Le guardie poste all’entrata corrono a vedere da dove proviene il rumore, cosicché Xandrella può avvicinarsi all’entrata, dove rimane una sola guardia all’erta per l’accaduto. L’uomo la vede avvicinarsi e cerca di spararle, ma, con una serie di capovolte in avanti e rovesciate, riesce a pararsi contro di lui e metterlo a terra con un forte pugno.
Ora la lunga corsa lungo il corridoio dell’entrata…



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