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"10"

del gruppo Yahoo Xena Rpg

1.L’inizio

Il sole era sorto da poco. I suoi raggi brillavano riscaldando ogni creatura o vegetale che si trovava su quella parte della terra. Gli uccellini cinguettavano volando da un albero all'altro, in lontananza risuonava lo scorrere dell'acqua di un ruscello e alcuni gruppi di cervi vi si abbeveravano.
Gabrielle si stiracchiò le membra sollevandosi a mezzo busto dal suo giaciglio e si guardò attorno, ancora visibilmente assonnata. Inspirò l'aria fresca facendo un profondo respiro e sorrise.

Arrivò Joxer, tutto allegro. “Gabrielle! Ti sei svegliata! Dormito bene? Io è già da un po’ che mi sono alzato. Ero andato in cerca di queste prelibate radici che crescono nelle zone preferite dalle vacche per il pascolo!” osservò il guerriero cuciniere mostrandole ciò che aveva raccolto “ Non ti muovere! ora le metto a bollire e preparo una meravigliosa zuppa, che visto il numero di radici che ho raccolto, ho deciso di chiamare la zuppa delle dieci radici!”

Mentre i due stavano parlando arrivò Xena. La donna aveva appena finito di farsi il bagno, nell'acqua di una limpida cascata, al quale non rinunciava mai. Era proprio una bella giornata, tutto era illuminato da lucenti raggi solari che le arrivavano accanto, asciugandole i capelli e riscaldandola. Si avviò dove aveva lasciato una sognante Gabrielle dormire. Ora però era sveglia, e con lei c'era anche Joxer, intento a preparare qualche strana ricetta. La donna li guardò, sorrise "Buongiorno Gabrielle!" e disse poi rivolta al guerriero "Buongiorno anche a te!" Indicando le radici chiese "Una nuova ricetta?".

Il guerriero si era chinato a terra e stava inserendo le radici in una padella. Si voltò verso la Principessa Guerriera e rispose “Certo, Xena! La colazione è sempre un momento importante e tutte le ricette di Joxer il guerriero cuciniere sono dei grandi successi!” poi la sua attenzione fu attratta da qualcosa vicino a Gabrielle. “Ehi, ma che cosa è quello?” domandò il guerriero, aggrottando le sopracciglia, pensieroso.

Gabrielle, che nel frattempo si era alzata dal suo giaciglio, corrugò la fronte osservando l'oggetto che era in terra poco distante da un gruppo di massi. Il bardo si avvicinò e lo raccolse, tenendolo tra le mani: "E' una pergamena!" disse sorpresa. La srotolò e dette una lettura veloce: "Oh... è un mio racconto. Si intitola Dieci" disse sorridendo divertita.

"Gabrielle" Chiese Xena incuriosita "Cosa ci faceva una delle tue pergamene la sotto?E come mai questo strano nome?". La Principessa Guerriera era incuriosita da quella insolita opera.

Gabrielle sollevò le spalle: "Non so come sia finita qui..." quindi rifletté un attimo. "Ora che ci penso ieri, poco prima di addormentarmi, ho contato le pergamene che erano dentro la mia bisaccia, ed erano dieci. Ora..." quindi afferrò la sacca e contò velocemente. "Ce ne sono solo nove... qualcuno deve aver preso questa..." quindi spostò lentamente gli occhi su Joxer. "...letta..." disse corrugando la fronte e incrociando le braccia. "...e poi si è scordato di rimetterla al posto!" concluse con un sonoro ringhio da tigre rivolto al guerriero.

"Non prendertela, Gabrielle! Capisco che tu ti possa sentire irritata, se qualcuno si mette a leggere i tuoi scritti senza chiederti il permesso anche perché potrebbe non essere un tizio superficiale ma un attento lettore come me, e scovare alcune tue vistose lacune!" dicendo questo, Joxer prese la pergamena dalle mani della sempre più indignata ragazza "Ho notato per esempio, che non parli mai di me, nei tuoi poemi. Mi sembra una clamorosa mancanza da parte tua perché una persona eroica come Joxer il magnifico potrebbe donare molto al mondo della letteratura. Guarda qui per esempio:" lesse sulla pergamena "La bionda guerriera, appena svegliatasi, vide l'idiota intento nel preparare la colazione... vorrei sapere chi è questo idiota che citi sempre nei tuoi scritti! Ho letto di lui, nei tuoi poemi almeno dieci volte! La Principessa Guerriera salvò l'idiota da Callisto... La poetessa camminava con l'idiota che inciampò sulle sue stesse gambe... Le due guerriere mentre parlavano furono interrotte dal russare dell'idiota... mi piacerebbe sapere chi cavolo è questo idiota, che non ho mai avuto il piacere di conoscere e perché ti ostini a citare lui anziché me!"

Gabrielle strappò letteralmente la pergamena dalle mani del
guerriero: "Vistose lacune eh?" disse punta nell'orgoglio. "Quella
non è una lacuna...idiot...em Joxer!" quindi lesse il seguito e poi
sorrise divertita. "Sentite qui:... mentre i tre stavano discutendo
animatamente sul racconto magistralmente..." quindi lanciò
un'occhiata a Joxer."...bella parola eh?... elaborato dal giovane
bardo... cioè IO... ecco che ci fu un fruscio provenire da alcuni
alberi poco distanti da loro e un istante dopo comparvero dieci
possenti guerrieri dal minaccioso aspetto e dalle spade affilate ed
insanguinate!".
Gabrielle non finì quasi di leggere il suo racconto che subito dalla
fitta foresta piombarono come scaraventati da una catapulta, dieci
nerboruti signori della guerra che si guardarono attorno
spaesati: "Ma come siamo finiti qui?" disse il capo. Gli altri
scossero la testa. "Non eravamo in un villaggio a fare razzie?"
quindi si volse verso i tre e ringhiando disse. "Siete stati voi!".


2. Guai in vista

Xena che aveva assistito alla scena partì subito in difesa dei suoi amici, ancora incredula di quel che stava accadendo. I guerrieri si scagliavano veloci contro di lei, Gabrielle e Joxer, ma tanto velocemente venivano scaraventatai a terra dai tre.
Una volta che tutto fu finito, la guerriera guardò Gabrielle con aria interrogativa "Gabrielle, pensi di potermi spiegare il tutto?"


Il bardo ripose i suoi sais nei calzari e scosse il capo
raccogliendo la pergamena che aveva lanciato a terra: "Non so cosa
sia successo..." disse allarmata. "Questa storia è molto simile a
un'altra avventura da noi già vissuta ricordi? C'era lo zampino di
Aphrodite...". Srotolò la pergamena e lesse: "E' proprio come è
accaduto, è accaduto uguale uguale... Secondo quanto è scritto qui...
adesso dovrebbe cominciare a piovere..." Gabrielle alzò gli occhi al
cielo. "Ma è impossibile, non ci sono nuvole... Xena non riesco a
spiegare, è come una doccia fredda...". In quell'istante un fulmine
squarciò il cielo, grossi nuvoloni si addensarono sopra le loro teste
e gocce di pioggia cominciarono a cadere sempre più fitte. La
poetessa storse la bocca guardando i suoi due amici con aria
abbattuta.

“Ho capito… ho capito… deve esserci di nuovo lo zampino di un’altra divinità… Quel Desio di cui mi avete parlato, per esempio… forse sta facendo tutto questo per distruggermi, avendo trovato in me un degno rivale… cioè in noi, degni rivali, intendevo dire…” si corresse, sorridendo Joxer. Voltandosi, scoprì di essere rimasto solo, sotto l’acqua. “Ehi ma dove siete?” gridò, impaurito. *Che siano state inghiottite dal terreno mentre ero occupato a guardarmi le spalle?* si domandò il guerriero. Poi lanciò uno starnuto. *Accidenti a quest’acquazzone! Se rimango qui sarò presto preda di un violento raffreddore… proprio quello che stanno aspettando Desio e tutti gli altri…” Joxer iniziò a correre, cercando un riparo. E si ritrovò davanti a una curiosa costruzione, posta in mezzo alla foresta, il cui nome a giudicare dalla scritta era “La taverna dei dieci centauri” (Il nome della costruzione, naturalmente, non della foresta). Joxer varcò la soglia e trovò nuovamente Xena e Gabrielle, in piedi presso al banco, che sembravano avessero appena ordinato una consumazione. “Ehm… Xena, Gabrielle, tutto a posto?” chiese, confuso, il guerriero.

Xena guardò l'amico bagnato. "Si, tutto a posto!" Si rivolse verso Gabrielle "Questa storia è strana...non credo ci sia lo zampino d'Aphrodite questa volta...." Poi prese un panno e lo diede all'amico "Tieni, asciugati". Quel luogo era caldo, le luci delle candele sparse ovunque donavano all'ambiente un clima di accoglienza che, dopo quel brutto temporale, era l'unica cosa che Xena volesse. L'oste diede ai tre dei boccali, Xena si diresse ad un tavolo vuoto, un po’ più isolato degli altri. Posò il suo boccale "Sediamoci qua!" disse agli amici. Xena ora era curiosa di sapere come sarebbe andata a finire. Questa cosa non la spaventava, anzi, la guerriera era divertita.

D’un tratto, un freddo colpo di vento, spense tutte le candele. La porta si aprì e tutti si voltarono a guardare verso l’entrata, con un’espressione prima di curiosità e poi di terrore. Si fece avanti il folle semidio Desio, e camminò lentamente verso il tavolo dove sedevano i tre amici. Tutti i presenti erano immobilizzati dal terrore. “Xena, sapevo di trovarti qui. E’ giunto per te, il momento di morire…” affermò, in modo glaciale. Mentre avanzava non vide una buccia di banana sul pavimento e scivolò cadendo a terra, lanciando un urlo di dolore. Si alzò e disse, guardando Xena, con aria sofferente :” Questa direi di eliminarla… ahi ohi…” e si allontanò, zoppicando, tra gli sguardi stupiti di tutti.


Gabrielle trattenne una risata coprendosi la bocca con la mano.Una voce fuori campo urlò: "Taglia!Taglia! Orlando... non dovevientrare adesso, controlla il copione a pagina dieci!".La scena ricominciò e il bardo disse: "Non credo sia opera di Desio,quel semidio è troppo crudele per pensare a un similestratagemma...".Intanto si diffuse un leggiardo suono di lira in tutta la taverna eun uomo paffutello e con due grossi baffi si avvicinò al bancone ecominciò a cantare: "Dieci donne per il mio reame... mi faransognareeee! Dieci pasti al giorno per me posson bastareeee! Dieciforzieri rubati mi faranno vivere serenooooo!".La poetessa storse la bocca: "Non dirmi che ho scritto anche questonella pergamena..." la srotolò e lesse. "...sì...".


“Oh... ho udito un cane latrare meglio!” sussurrò Joxer, infastidito, a Xena e a Gabrielle. “Fammi vedere...” disse il guerriero, afferrando la pergamena 10 dalle mani dell'amica. “Allora l'idiota rimase indietro sotto l'acqua... ancora questo idiota, ma dove diavolo era? Prima ero rimasto solo sotto l'acquazzone e non ho visto altri che me, e nuovamente non vedo il mio nome. Ti consiglierei di correggere questo tuo poema, Gabrielle! Lo trovo menzogner... ehm... poco aderente alla verità, volevo dire... vediamo che cosa succede dopo... l'idiota fece sparire una delle pareti della Taverna Dei Dieci Centauri! Questa è bella!” Joxer scoppiò a ridere, agitandosi sulla sedia “E come avrebbe fatto questo... idiota a ... fare sparire... una parete...?” il guerriero dovette fare molte pause in quest'ultima frase visto che stava morendo dal ridere. Mentre si agitava tanto , senza accorgersene con il copricapo toccò un mattone che sbucava dalla parete alle sue spalle. Il mattone entrò nel muro e innestò un meccanismo segreto che aprì in due, come fosse un sipario, la parete alle spalle del guerriero, nello sguardo stupito dei presenti.

Xena come tutti gl'altri guardò sorpresa la scena. L'intervento di Desio l'aveva stupita la guerriera non avrebbe mai immaginato un'apparizione tanto strana del dio.Ancor meno il crollo della taverna così, guardò perplessa l'amica prima di scoppiare in una risata. Nessuno, infatti si era fatto male e la situazione era talmente surreale che la guerriera non era nemmeno più sicura che tutto ciò stesse accadendo sul serio.


3. Un sentiero misterioso

Dalla nuova apertura, entravano luminosi, i raggi del sole. La pioggia era cessata e fuori della Taverna, c'era un sentiero che portava all'interno di un bosco. Ai lati del sentiero si potevano vedere dei misteriosi cartelli che recavano la scritta 10 a lettere romane. Joxer si alzò in piedi, meravigliato a fissare la scena. “Ma che strana idea... costruire una porta del genere... e chi l'avrà mai aperta poi? E' la cosa più curiosa che io abbia mai visto!” Con incredibile prudenza, come se fuori lo stesse aspettando chissà quale pericolo mortale, Joxer mise la testa fuori del passaggio, e si guardò intorno, poi lentamente, mise all'esterno un braccio, poi una gamba, poi mentre stava finalmente uscendo del tutto, vide Xena e Gabrielle, lasciare la Taverna Dei Dieci Centauri e avventurarsi per il sentiero.


Xena s'alzo dal tavolo in cui erano seduti e con un gesto della mano
fece capire a Gabrielle di seguirla. La poetessa s'alzo e con lei
anche Joxer. Una volta fuori Xena chiese all'amica "Cos'altro c'è
scritto?" Gabrielle estresse da una sacca la pergamena e lesse "Quì
dice che dovrebbero comparire degli uccelli...10 rondini per la
precisione..." Una cacca colpì il cappelo del guerriero. Le due
donne scoppiarono a ridere nel vedere quella scena. Gabrielle prese
la pergamena e la lesse un'attimo a bassa voce, poi la ripose nella
sacca e disse ai due "E se seguissimo loro?" Riferendosi agli
uccelli che volando tracciavano un percorso chiaro "Si, credo sia
una bella idea, tanto non abbiamo nulla da fare!" rispose Xena
divertita. Così, i tre si misero in viaggio seguendo quello stormo

“Fuggite, fuggite, stupide rondini!” borbottò Joxer, seguendo Xena e Gabrielle e lanciando un'occhiataccia ai volatili.” Il sole era ancora alto ed era una bellissima giornata. Seguendo i volatili, il piccolo gruppo era finito su un sentiero che portava in una zona pianeggiante. Guardate!” gridò, Joxer, sorpreso indicando in lontananza Solan, che si stava battendo come un leone contro dieci soldati romani.
“Dannati! Non permetterò mai a Nerone di uccidere degli innocenti!” Il ragazzo si ritrovò presto circondato dagli avversari. *Maledizione! Questa volta è proprio dura!* pensò Solan. Si voltò in direzione dei nostri eroi che stavano arrivando in suo soccorso. * Madre! Ora che ci sei tu, non posso assolutamente perdere! * Con un'incredibile furia, colpì i suoi avversari uno per uno e li fece scappare tutti a gambe levate.
Solan mise la spada nel fodero e andò incontro al piccolo gruppo, sorridendo. “Madre, Gabriele, Joxer! Che bello rivedervi!”

4.il mostro

Gabrielle regalò un radioso sorriso al figlio di Xena che si era
fatto loro incontro: "Ti sei battuto bene!" disse il bardo
stringendo il braccio al ragazzo in segno di saluto.
Il gruppo si trovava nei pressi di un grande lago e la poetessa notò
che l'acqua, in superficie, produceva piccoli cerchi concentrici. La
ragazza afferrò al pergamena e lesse quanto aveva scritto, quindi
arrotolò la carta e la ripose nella bisaccia: "Non mi piace..."
sussurrò. Subito un fortissimo terremoto scosse la terra e un'enorme
onda si alzò lasciando visibile al gruppo un grosso e temibile
mostro a dieci teste.

Xena guardò il mostro...non era certo la prima volta che si trovava ad affrontare una creatura come quella, e ne aveva affrontate di peggiori. Senza esitare un momento impugnò la spada, la guerriera non aveva paura, ed ora che anche Solan era con loro, la donna era ancor più decisa a batterle quel mostro. "Gabrielle, Solan, Joxer, indietro!" disse la guerriera facendo in modo che i tre non corressero alcun pericolo, poi iniziò a lottare contro quel mostro. Era forte e potente ma la guerriera ricordava le mosse che già tante volte aveva usato in precedenza. Dopo qualche minuto di lotta la donna riuscì ad uccidere il mostro, accecandolo prima e finendolo poi con la spada.
Ci fu un attimo di silenzio, poi la donna si girò verso gli amici "è morto!" disse sorridendo verso d loro. Poi andò verso il figlio "Figlio mio" disse la donna "Quant'era che non ci vedevamo...mi sei mancato!".

“Sei sempre la migliore, madre!” esclamò, Solan con entusiasmo. “Sapete che cosa pensavo? Che anche io avrei potuto fare un combattimento con una creatura del genere...” estrasse da chissà dove un blocco di fogli e lo mostrò ai tre. “Guarda qui, per esempio, nella scena quattro della puntata dieci, ci starebbe bene anche un combattimento di Solan... cioè un mio combattimento contro una decina di baccanti, per esempio. Sapete, Solan è un tipo energico, combattivo.. io lo vedo così..Che ne pensate?”

Alle parole di Solan, Gabrielle scosse la testa per poi lanciare
un'occhiata in direzione di Rob Tapert che osservava la scena con in
mano un grande quaderno. Il bardo sollevò le spalle e si rivolse ai
compagni: "E' meglio procedere" disse. "Cerchiamo un posto dove
passare la notte...".

Xena sorrise all'amica "Si, meglio trovare un posto, tra poco sarà notte" Quindi i quattro si misero alla ricerca di un posto dove accamparsi. Xena si fermò in uno spiazzo di terra circondato dagli alberi, dove gli ultimi raggi di sole illuminavano il terreno. "Quì dovrebbe andare bene" disse agl'altri tre mentre posava le pelli che l'avrebbero riscaldata durante la notte. Poi, una volta sistemate, s'alzò. "Allora, io andrò a cercare qualcosa da mangiare...qualcuno dovrebbe pensare ad accendere il fuoco..." disse la guerriera "Joxer, puoi pensarci tu?!" disse poi all'amico. Guardò Solan e Gabrielle. "Qualcuno vuole venire con me'?" chiese ai due.

“Vengo io, madre!” affermò, impetuoso, Solan. Seguì la Principessa Guerriera, per un sentiero nella foresta. Si voltò indietro per dare un'occhiata a Gabrielle e Joxer, intenti ad accendere il fuoco. “Meglio fare attenzione quando ci dividiamo...” esclamò Solan, poi mentre si voltava verso Xena, urtò distrattamente una telecamera, che un operatore prese al volo, prima che cadesse in terra. Il giovane, imbarazzato proseguì il discorso, facendo finta di niente ma notando che la madre si stava sforzando di non ridere. “.. sono luoghi inospitali e sconosciuti! Potremmo trovare chissà cosa sulla nostra strada...” concluse, Solan, mentre raggiungeva la madre.

Nel frattempo Gabrielle era intenta a cercare un modo per accendere
il fuoco. Si inginocchiò davanti ai pezzi di legno e alle sterpaglie
secche che aveva raccolto e cominciò a strofinare verticalmente un
bastoncino ma del fuoco neanche l'ombra. Sollevò il volto verso
Joxer abbozzando un sorriso, quindi riprovò una seconda volta ma il
tentativo sfumò. Il bardo si rivolse allo staff alzando le
braccia: "E' meglio se portate un accendino o così facciamo notte!"
disse tornando a sorridere. Una risata generale si diffuse. Un
ometto con i baffi si avvicinò con un accendino per far prendere
fuoco a qualche ramo, ma nel farlo per errore dette fuoco a un pezzo
della sua camicia. Gabrielle afferrò la borraccia dell'acqua posta
vicino al fuoco e la gettò sull'indumento. Il bardo lanciò
un'occhiata di rimprovero all'ometto che tornò dietro le quinte.
"Ciak!" disse una voce. "Riprendiamo!".


5.Il castello

“Spero che si sbrighino a trovare da mangiare...” disse Joxer, sedendosi a terra, vicino a Gabrielle “Ma non un coniglio o una lepre... quello di cui ha bisogno ora un grande guerriero come me... è un bel banchetto principesco, di quelli che vengono serviti dentro ai castelli!” Si udirono vari rumori, dietro le quinte, e improvvisamente divenne notte fonda e subito dopo l'alba. Ed ecco dietro ai nostri amici, apparire improvvisamente un grandioso castello degno di un re.
“Ma come è possibile? Forse l'ho creato io...” ipotizzò il guerriero. Prese la pergamena e lesse “... dietro all'idiota, apparve una meravigliosa dimora!” E continuò a ripetere, pensieroso “... dietro all'idiota, apparve una meravigliosa dimora... dietro all'idiota...” mentre nella sua mente, a poco a poco, cominciava a farsi la luce.

Gabrielle guardò stupita la trasformazione del luogo avvenuta in
modo così repentino: "Accidenti!" sussurrò, quindi si alzò da terra
e con la bocca spalancata osservò il grande castello fatto di
mattoni grigi con dieci piccole torri intorno, dieci bandiere che
sventolavano al vento e un fosso attraversabile tramite un piccolo
ponte. "L'ho creato io!" urlò guardando Joxer. "Questa è la mia
pergamena, l'ho scritto io!".

Xena era in cerca di qualcosa da mangiare quella sera, suo figlio le era poco distante. La guerriera sentì un rumore provenire dalla sua destra, così, fece un cenno a Solan, indicandogli di fare silenzio, e, con prudenza per non spaventare la preda si diresse verso la sua direzione. Scostò alcuni cespugli. Un coniglio era lì vicino, la guerriera lo prese e lo uccise. Ora avevano la cena.
Tornando verso l'accampamento dove stavano aspettando Gabrielle e Joxer, notò un'edificio*Che strano, non l'avevo notato prima....ci saremo persi?* pensò la guerriera, poi però si guardò attorno e capì che il luogo dove aveva lasciato Gab e Joxer era esattamente quello in cui ora sorgeva quel castello. La guerriera guardò Solan "Insolito!...beh, ma oggi di cose curiose ne sono accadute tante..." disse poi sorridendo.

Solan accompagnò la madre all'interno del castello, dove trovò un meraviglioso banchetto. Molte persone fecero un grande applauso alla Principessa Guerriera e si unì anche lui al loro grido gioioso “W Xena! W la Principessa Guerriera!”. Vide la gente circondare la madre e augurarle di cuore buon compleanno e lo stesso Solan rimase commosso da quello spettacolo. Seguì la Principessa Guerriera, Gabrielle e Joxer a un tavolo al centro della sala che sembrava essere preparato per loro.

Xena alla vista di tutte quelle persone a lei care, che le davano il benvenuta e la salutavano così calorosamente quasi si commosse. La principessa guerriera davi baci e salutava tutti, poi, si diresse verso il tavalo dove Gabrielle e Joxer la stavano aspettando. Una volta lì guardò gli amici sorridendo "è una festa bellissima...sono veramente senza parole..."

Solan si avvicinò a Nerone che si trovava in piedi presso una tavola apparecchiata. “Ehi stai valutando quella proposta di Scorsese del Kolossal incentrato sugli scontri tra Solan e Nerone?” chiese il ragazzo all'imperatore , incuriosito “Sai, secondo me è una buona idea. Martin mi ha detto che vuole anche lei nel cast!” indicando la bellissima Vulnavia, seduta in un angolo. Intanto le persone intorno a loro erano intente a chiacchierare allegramente o a mangiare le succulente portate del banchetto.

“Uhm si, sto valutando l’idea... ma penso che mi farò pregare un po’. Sai come siamo fatte noi grandi star!” rispose Nerone a Solan. Poi aggiunse a bassa voce:”E poi sai che spasso se ci sarà anche lei! Vedi, io di donne ne ho viste tante, ma mai così belle. Sai se, per caso, è fidanzata? Sono sicuro che non riuscirà a resistere al mio fascino di gladiatore. O magari preferisce gli uomini più intellettuali? Beh, poco male, so fare anche il matematico, il chimico..”

“Non ti so rispondere… ma penso che mi informerò. Naturalmente Martin accetterà solo se le protagoniste saranno Lucy e Renee! E in questo non posso che essere d’accordo! E’ stata una bella esperienza lavorare con loro e sono pronto a rifare altre puntate incentrate sul personaggio di Solan!” rispose, sorridendo, il giovane all’imperatore. “Sai ho ricevuto molte lettere dalle mie fan che hanno apprezzato molto vedermi in quelle scene. E hanno detto che sono stato veramente molto romantico con Varia!”

“Si è vero, sei bravo nelle scene sdolcinate! Certo sarebbe bello se partecipassero anche altri attori. Ad esempio che ne pensi di Ted Raimi?”

“Salve ragazzi!” disse Joxer, avvicinandosi “ Ci si diverte da morire qui sul set, non è vero? Ne ho in serbo altre fortissime! Che ne pensate di Joxer che inciampa e finisce su un tavolo, con la testa sopra a una torta? Ahahaha! Mi sembra davvero forte!” propose il guerriero con una divertente pantomima.
“Eh tu amico che dici? Sempre lì a scrivere poesie per vincere il primo premio?” domandò girandosi verso Cycreus che stava guardando un piatto di dolci.

“Sai bene che avrei dovuto vincere io quel concorso. Ovviamente la mia poesia era la più bella, ma chi li capisce i registi? ‘Non puoi vincere tu, sei il cattivo, se la protagonista viene sconfitta i fan perderanno fiducia in Xena e il telefilm non potrebbe continuare!’ Mi hanno detto. Ma a me cosa me ne importa se la serie non va avanti! Tanto ho partecipato comunque a una sola puntata. Comunque sia, dopo quello che è accaduto, ho smesso di comporre poesie e ho deciso di diventare il produttore di una serie TV che mi vedrà come protagonista. Si chiamerà ‘Le mitiche avventure del grandioso Cycreus’ e in ogni puntata verrà celebrata una mia impresa. Che dici, ti sembra una buona idea?”

“Mah… si. Sembra interessante! Benché io avrei preferito una serie dal titolo Le gloriose avventure del mitico Joxer! Oppure no… mi sono un po’ stufato di interpretare questo personaggio… certo, anche i cattivi, come nel tuo caso, sono importanti. Pensa a Jett, per esempio! Colpisce perché è proprio il contrario di Joxer! Eccone, infatti un altro!”
Desio si avvicinò, con aria gelida alla Principessa Guerriera. “Buon compleanno!” fece, allegramente, a Xena, uscendo totalmente dal suo personaggio. “Spero ti piaccia!” affermò, sorridendo. Le porse un pacco con un bel fiocco rosa e si allontanò cercando un tavolo a cui sedersi.

Xena sorrise nel ricevere il grazioso pacco "Ti ringrazio" disse con tono gentile, poi si girò verso Gabrielle e le sorrise "è veramente una festa bellissima..."

Una donna osservava in disparte quanto stava accadendo nella sala,
il suo sguardo era rivolto principalmente alla scena così insolita
di Desio che porgeva un regalo a Xena.
"Un pasticcino?" disse Angelina porgendo un vassoio colmo di ogni
ben di dio a Hudson che guardò prima la splendida donna che aveva
davanti e poi sorridendo afferrò uno al cioccolato.
"Grazie... davvero una bella festa non trovi?" disse Callisto.
Vulnavia annuì divertita dal modo buffo di comportarsi di Ted nei
panni di Joxer.
Hudson afferrò una spada in plastica e si avvicinò piano piano a
Xena per poi scherzosamente puntargliela contro. "Non credere che
sia più clemente con te oggi che è il tuo compleanno!" disse
sorridendo. "Quindi abbassò la spada e aprì le braccia per
accogliere Xena tra le sue".

"Xena le sorrise e ricambio l'abbraccio dell'amica" poi, fece come in segno di parata e in fine si risedette sorridendole, ed indicandole un posto accanto al suo dove sedersi."Allora, come ti pare questa festa? Ci sono proprio tutti eh?!?" disse Xena alla donna.

“Buon compleanno Xena! Si, ci siamo proprio tutti! Perfino noi della Scooby Gang!” disse Spike circondato dal resto del gruppo. “Ho pensato che sarebbe stato carino farti un regalo. Sai, ho visto come eri vestita l’ultima volta che ci siamo incontrati e, non per essere scortese, ma penso che sia ora di rinnovare il guardaroba”. Dopodiché porse una busta con la firma di un noto negozio di moda e un fiocco a Xena.

Xena accolse il regalo del vampiro e con un sorriso guardò la scatola."Vediamo cosa c'è dentro..." disse la guerriera interessata. Aprì la scatola, dei fogli di carta velina proteggevano il vestito, la guerriera lo estrasse dalla scatola. Il vestito era nero, ricamato alle estremità, se lo immaginò su di lei. Era molto corto. Rivolse il suo sguardo a Spike, cercando di nascondere la perplessità dello strano regalo "Ti ringrazio...ultimamente non ho molte occasioni per metterlo ma chissà, mi potrà tornare utile" Disse la guerriera al vampiro. Si avvicinò Buffy, con in mano un pacchetto più piccolo, che porse alla guerriera "Auguri Xena!" la guerriera prese il pacchetto "Ciao Buffy, che piacere vederti!". Aprì il pacchetto. All'interno un orologio, molto bello e funzionale splendeva illuminato dalle luci dei lampadari "Immagino che tu ne abbia bisogno..." disse la Cacciatrice "Grazie tante!". "Perché non vi accomodate anche voi con noi, sono curiosa di sapere come vanno le cose
dall'ultima volta!".

“Le cose vanno abbastanza bene! Abbiamo sconfitto il Primo e ci siamo trasferiti a Cleveland! Ma c’è sempre la minaccia di Desio che vuole aprire la Bocca dell’Inferno!” spiegò Giles, in modo professorale mentre si avvicinava alla Principessa Guerriera. “Ma tralasciamo per una volta il dovere, questo è un antico testo (o almeno lo è nel nostro mondo) che tratta di demoni guerrieri.” Consegnando un grosso libro alla Principessa Guerriera.
“Wowowow! Guarda chi si vede! Tanti auguri! Questo è per te!“ salutò Xander, consegnando a Xena un numero raro di Charlie Brown.. “ Sai pensavo che ai tempi degli dei dell’Olimpo non circolassero molti di questi… magari lo leggi tra una combattimento e l’altro… Vedo che ci sono molte cose gustose da queste parti!” aggiunse, lanciando un’occhiata a Vulnavia “Scusatemi, devo assolutamente andare ad assaggiare un dolce!” il ragazzo si allontanò in direzione della bellissima demone.

Xena ironizzò "un dolce eh?". Intanto, dall'entrata della sala un gruppo di ragazzi erano fermi sulla porta. Una ragazza dai lunghi capelli ricci, vestita abbastanza sportiva cercava di non far trasudare l'emozione che in quel momento provava. Si avvicinò ad un componente del suo gruppo "Eccole, sono lì" disse la ragazza, poi, aggiunse con tono deciso "Ragazzi, non ce la faccio più, io vado!" e si diresse verso il tavolo della principessa guerriera. Arrivata davanti al tavolo le sorrise "Auguri Xena, buon compleanno" disse porgendole un libro. Xena ricambiò il sorriso "Ti ringrazio" "Io sono Claudia, i miei amici stanno arrivando...sai, sono una tua grande fan!" poi rivolta al libro le spiegò "Sono degli episodi che io e i miei amici abbiamo scritto...io interpeto te...spero d'essere stata all'altezza!" Xena allora guardò la ragazza, la scrutò per un momento, poi aggiunse "Ne sono sicura...hai un bel caratterino tu!". La ragazza le si mise vicino, e salutò Gabrielle e tutti gl'altri. Intanto Xena notò i componenti del gruppo avvicinarsi.

Ed ecco avvicinarsi un altro ragazzo al tavolo della festeggiata. “Molto lieto di conoscerti. “ disse a Xena “Sono Max, fondatore dello Xena Rpg, insieme a Valeria!” indicando una ragazza bionda vicino a lui “Noi abbiamo anche organizzato la prima Convention italiana dedicata al tuo telefilm e abbiamo vestito i vostri panni non solo per iscritto ma anche dal vivo, con vestiti che abbiamo creato noi!” spiegò il giovane alla sorridente Principessa Guerriera. Max salutò anche con entusiasmo Gabrielle e Joxer al quale mostrò un minuscolo coltello uguale ai suoi. Il guerriero rise, divertito. Poi si guardò intorno notando lì vicino la Scooby Gang che si preparava a salutare.

“Ci sono anch’io!” disse un ragazzo avvicinandosi a Xena con un pacchetto dalla strana forma in mano. “Mi chiamo Simone e sono un tuo grande fan da diversi anni. Negli episodi che abbiamo scritto ho interpretato diversi personaggi, quasi sempre cattivi, che hanno sempre perso... effettivamente, virtualmente, mi hai picchiato un sacco di volte! Ah, quasi dimenticavo!” disse il ragazzo. “E’ per te. E’ una katana arrivata direttamente dal Giappone. L’ha forgiata un certo Hattori Hanzo, anche lui deve essere un tuo fan. Diceva che non fabbricava più spade ma, quando gli ho rivelato che era per te, ha detto che avrebbe fatto un’eccezione. Comunque mi hanno assicurato le sue sono le migliori katane del mondo.”


In quell'istante ci fu un tonfo spaventoso e sulla soglia del grande
portone comparve Willow con il volto nero di fuliggine che teneva un
grosso pacco tra le mani: "Accidenti" sussurrò togliendosi via la
polvere di dosso. Poi vide che tutti la stavano guardando e divenne
rossa come un peperone. "Buon compleanno" sorrise avanzando verso
Xena. "Non volevo passare inosservata, credo di esserci riuscita".
Incrociò lo sguardo degli altri membri della Scooby Gang e poi porse
il regalo alla Principessa Guerriera. "E' una spada magica..."
sussurrò. "Acceca il nemico senza doverti sporcare le mani di
sangue..." parlò eccitata.
Intanto Callisto, che era vicino a Xena, si rivolse alla ragazza
bionda che stava vicino a Max e disse: "Ma io ti ho già visto...".
La ragazza bionda timidamente annuì: "Sì, ci siamo viste a Londra
nel corso di una convention, abbiamo ballato insieme. Io sono
Valeria" quindi porse la mano a Hudson sorridendo che la strinse e
le due cominciarono a parlare.

Xena raccolse gioiosamente tutti i regali che le erano stati dati, "Sai,era da tanto che volevo incontrarti..io quando ci vestiamo dai vostri personaggi interpreto te..." disse Claudia alla principessa guerriera "Mi fa molto piacere sapere che tu sia una mia fan!" rispose Xena sorridendo, lusingata dai complimenti. Prese la katana e la osservò "Molto bella..." esclamò tenendola in mano! E, rivolgendosi a Willow aggiunse "Anche la tua spada, ti ringrazio,veramente un bel pensiero!"

“Dimenticavo…” tornò Max, vicino alla Principessa Guerriera “Questo è da parte mia!” porgendole una preziosa custodia, dove all’interno c’era una collanina con il numero dieci. “Mi sembrava giusto portarti qualcosa di significativo che simboleggiasse le dieci avventure scritte da me e dagli altri eccellenti bardi del gruppo. Ma anche i dieci anni del tuo telefilm, che ci ha dato l’opportunità di conoscerci e di incontrarci.”

"In effetti non avevo ancora ricevuto nulla che ricordasse i dieci anni del telefilm!" Disse Xena contenta dell'originale regalo appena ricevuto "Ti ringrazio!"

Fine





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