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Elena


Simbolo della bellezza femminile, generatrice involontaria di odio e distruzione. Nata dall'uovo di Leda assieme a Castore e Polluce e Clitennestra. Elena ancora undicenne venne rapita da Teseo, non avendo l'età per amare, Teseo la nascose in un luogo sicuro in attesa che la ragazza crescesse. Intanto Teseo assieme a Piritòo parte per rapire Persefone dall'Ade, ma rimane prigioniero. Durante l'assenza i Diòscuri trovano e liberano la sorellina e la riportano a nella casa paterna di Tindareo. Matura andò in sposa a Menelao (sia Omero che Saffo attribuiscono a Elena la maternità della sola Ermione, mentre Esiodo sostiene che dal suo matrimonio con Menelao sia nato anche il maschio Nicostrato. Ditti Cretese racconta invece che dall'unione con Paride nacquero a Elena i figli Bunomo, Corito e Ideo. Secondo la tradizione, inoltre Elena avrebbe avuto da Teseo la figlia Ifigenia, che Clitennestra allevò e fece passare per sua). Nel frattempo si era svolto il giudizio di Paride, nel quale Afrodite per l'assegnazione del pomo aveva promesso in sposa Elena. La dea mantenendo la promessa sistema le cose in modo che Paride si rechi alla corte di Menelao, che si era recato ai funerali del nonno a Creta lasciando a corte la moglie. Paride intanto circuisce e rapisce Elena che porta con sé il figlio Plistene e parte del tesoro di Menelao. Menelao non ottenendo con la diplomazia la restituzione della moglie muove guerra contro Troia. La guerra muoveva in favore di Menelao e morto Paride, altri figli di Priamo si contesero la mano di Elena, la ottenne di forza Deifobo, ma il destino di Troia ormai era segnato e Elena per riconquistare la fiducia degli ateniesi, quando Troia nella notte cadde, aiutò attivamente Menelao ad uccidere Deifobo. Perdonata dal marito finalmente ritornò a Sparta.





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