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XENA WARRIOR PRINCESS – due episodi inediti tradotti da A. Scaglioni


INTRODUZIONE

Quelle che state per leggere sono due sceneggiature di episodi di XENA WARRIOR PRINCESS che non hanno mai visto la luce. Nel corso delle sei stagioni della serie, ogni anno sono rimaste tracce di episodi mai realizzati. Di alcuni ci restano solo i numeri di produzione, cifre e lettere senza significato per i profani, di altri ci sono pervenuti i titoli e qualche scarno cenno di trama, ma verso questi due particolari episodi, programmati per la sesta ed ultima stagione, la sorte e’ stata piu’ benigna. Sono arrivati ad un passo dalla realizzazione: gli “scripts” erano gia’ pronti, ogni personaggio aveva gia’ i suoi dialoghi, ogni storia il suo sviluppo e ad uno era gia’ stato assegnato il regista. E allora cosa e’ successo? Perche’ tra tante storie, queste non hanno trovato la strada per gli schermi televisivi? Per la verita’, a quanto ne so, una vera e propria spiegazione non e’ mai stata data, per lo meno non ufficialmente. Certamente pero’ la cancellazione non e’ avvenuta per ragioni qualitative, dato che, come vedrete, si tratta di due episodi che, se fossero stati realizzati, sarebbero sicuramente rimasti nella memoria dei fans come dei classici. Il primo, STICKS AND STONES (lett. “Bastoni e pietre”), ci da’ addirittura la battaglia definitiva tra Xena e Olimpia e la loro eterna nemica, Antinea, tornata nell’eta’ della pietra per distruggere alle origini il vincolo che lega la Principessa Guerriera e la sua compagna. La trama si sviluppa in una serie di paradossi temporali a cui film come RITORNO AL FUTURO ci hanno ormai abituati, ma e’ estremamente avvincente e ci permette di comprendere meglio la natura del legame tra Xena e Olimpia facendoci conoscere le loro prime incarnazioni. Lo “script” e’ firmato da Joel Metzger, unitosi al gruppo degli sceneggiatori proprio in quest’ultima stagione, e autore tra l’altro di XENA E L’ANELLO MALEDETTO e XENA E IL SENTIERO DELLA VENDETTA, e l’unica possibile ragione per cui la storia alla fine sia stata sacrificata potrebbe essere che, nella stessa stagione, Antinea finiva distrutta ben altre due volte: in XENA E OLIMPIA NEL FUTURO e XENA E IL CORSO DEL DESTINO, due episodi importanti e particolarmente belli, ed e’ quindi probabile che STICKS AND STONES abbia finito per pagare questa concorrenza. Da segnalare nella storia la presenza di Selina (Sarah nell’originale), la nipote di Olimpia conosciuta in XENA E LA TRATTA DELLE SCHIAVE, e quella di Najima, la manifestazione fisica del Mendhi, che aveva svolto un ruolo importante in XENA E IL SUO KARMA nella quarta stagione. Un discorso piu’ complesso va fatto per THE LAST CHANCE(lett. “L’ultima occasione”). Robert Tapert, l’autore principale della serie e massimo artefice del subtext, ammise in un’intervista di aver cominciato a pensare a questa storia, che doveva essere una commedia musicale incentrata su Saffo, la poetessa che canto’ l’amore lesbico, addirittura dalla seconda stagione, ma i temi decisamente forti per l’epoca, in chiave sessuale (Tapert aveva gia’ passato i suoi problemi con gli sponsor per XENA ALLA RICERCA DELL”AMBROSIA e XENA CONTRO IL GIGANTE), consigliarono di rimandarne la produzione di stagione in stagione, finche’ alla quinta le voci intorno a questo episodio, gia’ divenuto un mito nei siti internet, si fecero piu’ insistenti. Ma ancora una volta non se ne fece nulla e l’episodio venne sostituito da un altro, XENA E LA LIRA DI TERSICORE, anch’esso musicale, ma senz’altro meno significativo. In effetti, quella quinta stagione, cosi’ poco amata, a torto o a ragione, dai subtexters, non pareva la piu’ adatta per proporre una storia del genere. Decisamente piu’ fertile sarebbe stato il terreno della sesta, la stagione conclusiva e la piu’ esplicita sul tema del subtext (al punto di parlare senza esitazione di maintext). Sul soggetto originale di Tapert, attualizzato per l’occasione, viene chiamata a lavorare Melissa Good, un altro acquisto di questa prolifica stagione. A sua volta fan della serie e autrice dilettante di molte fanfictions sui siti internet americani, Melissa, era giunta a realizzare il sogno di scrivere personalmente per Xena su richiesta dello stesso Tapert che, dopo averle affidato le sceneggiature di XENA E L’AMBROSIA DELLE AMAZZONI e XENA CONTRO I NOMADI DEL DESERTO, le assegna anche l’episodio di Saffo. La trama si ascrive al filone dei “sosia”, che nel corso della saga ha dato vita a molti divertenti episodi, e gioca appunto sulla “somiglianza” di Saffo e della sua compagna, Morai, con una certa coppia di nostra conoscenza, dando luogo a tutta una serie di gustosi siparietti, poco sub e MOLTO maintext. Forse troppo, anche per l’emancipatissima sesta stagione, incluso un finale che senza mai essere stato girato, e’ entrato nella leggenda e nell’immaginario di quei fans fortunati che hanno avuto l’opportunita’ di leggerne lo “script” (tra i quali da ora ci sarete anche voi). E quindi, presumibilmente molto a malincuore, Tapert fini’ per rinunciarvi, inserendo pero’ come estremo omaggio nell’episodio sostitutivo, XENA E L”ELMO DI MERCURIO, la scena finale con una emozionantissima Xena che regala ad Olimpia per il suo compleanno una poesia che Saffo su sua richiesta aveva scritto per la sua compagna. Una scena molto bella e suggestiva, ma se, con un po’ di coraggio in piu’, THE LAST CHANCE fosse stato realizzato, l’esperimento di Tapert, iniziato sei stagioni prima, e cioe’ quello di raccontare l’evoluzione di una storia d’amore fuori dagli schemi, inserendola in una serie televisiva d’azione e avventura, avrebbe trovato, credo, la sua definitiva consacrazione. Tutta la storia e’ accompagnata da pezzi di pop music, tra cui classici assoluti della disco anni ’80 come “Don’t Leave Me This Way” di Thelma Houston, “I Will Survive” di Gloria Gaynor e la bellissima “Last Dance” di Donna Summer, resa sicuramente ancora piu’ bella dal fatto che le sue note sono protagoniste della danza conclusiva tra Xena e Olimpia (e notate come le parole della canzone si adattino perfettamente al loro rapporto). Lo spettacolo di Saffo, per chi non lo riconoscesse e’ ispirato al “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare. Ed ora godetevi questi due episodi inediti della saga della Principessa Guerriera, con una piccola nota finale: non ho saputo resistere alla tentazione di dare alle mie traduzioni, titoli italiani che richiamassero quel miscuglio tra l’ingenuo e il banale cui siamo stati abituati seguendo la versione italiana su Mediaset. Credo che i puristi non saranno troppo d’accordo con questa mia scelta, ma io ho imparato a conoscere e ad amare Xena e Olimpia in questa versione, e pur riconoscendone gli innegabili difetti, la nostalgia ha preso il sopravvento.





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