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La figlia perduta

By Imma
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Questo racconto è collocato nella terza serie di Xena,tre lune dopo la morte di Seleuco!!!

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CAPITOLO VI

La battaglia era ormai finita, Sirmionus era morto e i suoi guerrieri si erano ritirati, i feriti erano tanti e i morti anche stavolta non vennero a mancare, fortunatamente però l’ incubo era finito e il villaggio poteva finalmente dormire tranquillo senza la paura di un attacco a sorpresa, Olimpia era alle prese con i feriti quando Xena giunse nel villaggio e vedendola Olimpia le corse incontro…
OLIMPIA : < Xena, che è successo ? Dov’è Aurora ? >
XENA : < E’ andata via…. >
OLIMPIA : < Spiegati meglio… >
XENA : < Non è riuscita ad uccidere Sirmionus…,l’ ho ucciso io ma lui… ha ucciso Critemna >
Il volto di Olimpia si fece sempre più serio e attenta ascoltava la sua amica
XENA : < Prima di morire… Critemna ha detto ad Aurora la verità…>
OLIMPIA : < E lei come l’ ha presa ? >
XENA : < Male ! E’ sconvolta….. e non posso darle torto, Critemna è morta e tutto il suo equilibrio s’ è frantumato, oh… è così confusa ed io temo che possa commettere qualche sciocchezza >
OLIMPIA : < Hai idea di dove sia ? >
XENA : < No !! >
OLIMPIA : < Credo che sia meglio, per ora , lasciarla da sola… io sono sicura che tornerà…>
XENA : < Lo spero… se dovesse succederle qualcosa io…non riuscirei mai a perdonarmelo >
OLIMPIA : < Non le accadrà niente, Aurora non è una bambina, vedrai che presto la vedremo tornare… e voi due avrete modo di chiarirvi >
Xena fece cenno come se concordasse le parole della giovane bardo…
OLIMPIA : < Vieni dentro, ho bisogno del tuo aiuto con i feriti >
XENA : < …Si andiamo >

Nel frattempo Aurora sempre più disperata correva fra la foresta senza una meta, era esausta,stanca e senza forze ma non riusciva a fermarsi…doveva correre andare lontano raggiungere quel qualcosa che nemmeno lei conosceva, nella sua testa rimbombavano le ultime parole di Critemna , e il pensiero di colei che aveva da sempre creduto essere sua madre e poi Xena…la sua “ vera “ madre, che per lei era una estranea…che aveva da sempre sentito al suo fianco…il suo cuore era ormai straziato da così tanto dolore e le lacrime scorrevano come una lunga ed infinita cascata dai suoi occhi, quanta rabbia aveva dentro , avrebbe voluto fermare il mondo per un istante anche…chiudere i suoi occhi e dimenticare tutto, si sentiva così sola…sola e con una voglia di morire…
Corse per così tanto tempo che quando riuscì a fermarsi crollò e cadde in un sonno profondo tra l’erba che le faceva da soffice giaciglio….

Intanto Xena era appoggiata ad una finestra guardando il cielo e pensando ad Aurora ed al suo povero Seleuco…che era morto poche lune prime, neanche per lui c’è stata quando ne aveva bisogno, non avrebbe mai voluto ripetere lo stesso errore, ma lo aveva fatto , il rimorso e il dolore le laceravano l’anima e non poteva fare altro che disperarsi…
Olimpia osservò per un momento la sua amica, poi le si avvicinò…
OLIMPIA : < A cosa pensi? >
XENA : < Che forse nella mia vita non riuscirò mai ad essere una vera madre >
OLIMPIA : < Non devi dire così, tu hai cercato solo di proteggere Aurora, l’ hai fatta crescere lontana dalle armi e dalla violenza in una famiglia che le voleva bene >
XENA : < L’ ho fatta crescere nella menzogna Olimpia ! In una famiglia che non era la sua, con una madre che non era la sua…e perché poi?? Per questo mio stupido desiderio di vendetta, perché questo mio voler essere una Guerriera mi ha portato via i miei figli, le mie uniche vere vittorie…e l’ ho capito solo adesso… adesso che non posso più tornare indietro >
OLIMPIA : < Aurora è viva Xena ed ha bisogno di te, ha bisogno di sua madre e tu non puoi abbandonarla >
XENA : < Cosa posso fare, lei mi odia…e ne ha tutte le ragioni >
OLIMPIA : < E’ vero, ma tu sei sua madre e questo non lo si può cambiare! Non l’ hai potuto cambiare tu in questi 16 anni e non potrà mai cambiarlo lei, lo capisci? Xena lei è tua figlia e nel bene o nel male sarete sempre parte l’una dell’altra >
XENA : < Avevo già fatto lo stesso errore con Seleuco ma l’ ho accettato, sono andata avanti imparando dai miei errori e guarda dove sono arrivata ! Non riuscirò mai a perdonarmi di non essere stata vicina a Seleuco come posso adesso accettare di essere stata lontana anche ad Aurora, di non esserci stata durante la sua infanzia, di non averla vista crescere….mi sono sempre detta che tutto ciò era inutile, era niente in confronto alle vittorie che riportavo nelle mie battaglie ma mi sbagliavo! Vedere crescere i propri figli … è questa l’unica ragione per cui valga la pena di vivere, è questa l’unica vera vittoria…ed io non riuscirò mai a perdonarmi per averli abbandonati quando avevano più bisogno di me, quando sono nati! >
OLIMPIA : < Adesso basta! Non puoi stare qui a piangere per le tue colpe Xena ! Aurora ha bisogno di te, ora come non mai!! Raggiungila, parlale…e sono sicura che capirà! E’ una ragazza intelligente e con tanto coraggio, proprio come sua madre. >
XENA : < Già…… >
Una lieve carezza di Olimpia sfiorò la spalla di Xena , non una parola ma un solo sguardo aveva reso la loro amicizia ancora più profonda di quanto lo era prima.

Il sole era finalmente sceso sulla città, era la prima alba serena senza il timore di un attacco a sorpresa da parte delle truppe di Sirmionus ! I cittadini si diedero subito da fare per rimettere a posto il villaggio, sul loro volto vi era finalmente una PACE che mancava da tempo ormai.
La principessa si alzò presto e in sella al suo cavallo corse alla ricerca di Aurora , intanto la giovane ragazza si era recata dinnanzi alle tombe di coloro che aveva da sempre creduto essere i suoi genitori…
AURORA : < E’ tutto così assurdo…ma chi sono io? Qual’ è la verità? Mi sembra un incubo dal quale non riesco a svegliarmi, sento così tanta angoscia nel mio cuore, mi sento persa… qual è la mia strada? Dove devo andare? Chi sono io veramente? Dove posso trovare la mia forza?…>
Olimpia sbucata d’improvviso da dietro ad un albero disse : < Prova a guardarti dentroe vedrai che la tua unica forza è proprio lì…dentro di te >
AURORA : < Cosa ci fai qui? >
OLIMPIA : < Mi sono chiesta dove mai saresti potuta andare e ho pensato che questo sarebbe stato l’unico posto dove ti saresti sentita al sicuro >
AURORA : < Cosa vuoi ? >
OLIMPIA : < Parlarti >
AURORA : < Non ho voglia di parlare >
OLIMPIA : < Io credo invece che tu abbia una grande voglia di parlare con qualcuno invece >
AURORA : < Lo sto facendo >
OLIMPIA : < Già >
AURORA : < Se non ti dispiace vorrei rimanere sola >
OLIMPIA : < Posso immaginare come ti senti, ma sfuggire dalla realtà non è una soluzione >
AURORA : < E tu che ne sai? Tu non mi conosci, tu non sai niente di me >
OLIMPIA : < E’ vero…io non ti conosco, ma conosco tua madre >
AURORA : < Mia madre è morta, mia madre… la mia vera madre è seppellita qui sotto >
OLIMPIA : < No Aurora tua madre è viva e ha bisogno di te >
AURORA : < Mia madre è morta !> - disse la ragazza urlando
Ci fu un attimo di silenzio…dopo di ché Aurora scoppiò in lacrime chinandosi sulle ginocchia , Olimpia si chinò accanto a lei e l’abbracciò…
AURORA : < Perché tutto questo sta accadendo proprio a me, cosa ho fatto di male ? Io non so più chi sono , qual’ è la realtà… >
OLIMPIA : < Aurora… ascolta, se Xena ti ha abbandonata quando sei nata è perché sperava di poterti dare ciò che lei allora non ti poteva dare, lei non ha smesso un solo istante di amarti ed è stato per questo che ti ha affidata ai genitori di Critemna , perché sapeva che con loro saresti stata al sicuro e che ti avrebbero dato quel calore di quella famiglia che lei non ti poteva dare >
Aurora si alzò in piedi asciugandosi le lacrime…
AURORA : < Quando ero piccola e mia madre mi raccontavo le sue avventure io ho sempre sognato di poter essere come lei, a volte giocavo nella foresta fingendo di essere Xena ; lei è sempre stata presente nella mia vita…nei miei sogni e nei miei ideali ed io…non riuscivo a spiegarmelo ; a volte volevo che invadessero il villaggio e che Xena corresse a salvarlo, allora avrei combattuto al suo fianco e le avrei parlato per ore e ore…perché lei…solo lei era il mio ideale, il mio eroe… l’unica persona a cui avrei tanto voluto somigliare. >
OLIMPIA : < Sentivi che c’era un legame tra di voi >
AURORA : < Si è così, e non sono mai riuscita a spiegarmelo…so solo che quando sentivo parlare di lei o sentivo solo il suo nome, dentro di me succedeva qualcosa…come un brivido…io…avrei dato qualsiasi cosa pur di riuscire ad incontrarla…perché per me lei era…così irraggiungibile, sentivo parlare delle sue battaglie e delle sue gloria e ne rimanevo estasiata era come… se qualcuno mi avesse fatto un sortilegio , riesci a capire? >
OLIMPIA : < Si! Il vostro legame non è mai stato spezzato e nel bene e nel male non potrà mai spezzarsi >
AURORA : < Già, mi sembra tutto così assurdo! >
OLIMPIA : < Non devi portare rancore alla famiglia con cui sei cresciuta o a Xena , devi soltanto guardare avanti e ti renderai conto che tu hai una madre che ti ama più di qualsiasi cosa al mondo e che se ha fatto quel che ha fatto è stato perché voleva proteggerti, ma non ha mai smesso un solo istante di amarti e di pensarti ovunque andasse >
AURORA : < Io non porto rancore a coloro che mi hanno cresciuta e amata come se fossi stata davvero figlia loro…loro sono comunque la mia famiglia e vivranno sempre dentro di me. Quanto a Xena …non potrei mai odiarla anche se volessi non ci riuscirei, sono amareggiata e tanto confusa >
OLIMPIA : < Sappi che ora come mai avete bisogno l’una dell’ altra, avete perso entrambe persone che amavate e il ritrovarsi è l’unico modo per colmare questo dolore >
AURORA : < Xena ha perso qualcuno che amava? >
OLIMPIA : < Si, suo figlio…Seleuco….tuo fratello >
Il volto d’ Aurora impallidì…così aveva un fratello, provò un terribile strazio al cuore…non riuscì a dire una parola ma si limitò ad ascoltare il discorso di Olimpia che le raccontò e le parlò di Seleuco … suo fratello e di Xena … di sua madre…

Poco dopo la principessa guerriera rientrò al villaggio, amareggiata per non essere riuscita a ritrovare Aurora.
Entrò in un capannone dove era certa di trovare Olimpia, ma al suo posto vi trovò Aurora…
Per la prima volta gli sguardi di madre e figlia si incrociarono e senza esitare Aurora corse fra le braccia di sua madre che la strinse forse a sé ;
AURORA : < Madre >
XENA : < Come mi hai chiamato ? >
AURORA : < Madre, non ce l’ ho con te e non ti porto rancore…voglio solo dirti però che ho bisogno di te, ti supplico non abbandonarmi un'altra volta >
XENA : < Oh, Aurora, figlia mia, rimpiango me stessa ed il giorno stesso in cui ho pensato che la tua vita sarebbe stata migliore senza di me; io non ho mai smesso di pensare a te , a come fossi diventata e quanto fossi cresciuta . Solo adesso mi rendo conto che gli anni che ho perso non si possono recuperare, ma in cuor mio spero che tu mi possa perdonare >
AURORA : < Ti voglio bene madre ! >
XENA : < Anch’ io ti voglio bene……… non ho mai smesso di volerti bene figlia mia >
Entrambe non riuscirono a trattenere le lacrime, ci fu un abbraccio lunghissimo che disse più di quanto semplici parole avessero mai potuto dire…
…Questa storia forse un po’ banale è per ricordare che Xena : la principessa guerriera nella sua vita ha vissuto tante avventure e può essere sembrata fredda a volte ; questa storia non ha lunghe battaglie e non c’è nemmeno un grande riferimento al sub-text c’è però tanta voglia di rendere omaggio alla principessa guerriera, non come guerriera, né come amica o come amante ma come madre,una madre eccezionale che nel bene o nel male ha amato i suoi figli più della sua stessa vita!


FINE





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