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Il rubino della vita

scritto da Lucyne

Los Angeles

Ore 7:30. L'antipatico suono di una sveglia turbò il silenzio della camera da letto. Stancamente una mano sbucò da sotto le coperte e la spense.

Rabbrividendo al contatto con il pavimento gelido,una figura snella si diresse verso il bagno. Si guardò allo specchio e la sua immagine riflessa le rivolse uno sguardo assonnato;i corti capelli biondi erano arruffati e i grandi occhi verdi ancora semichiusi. Sbadigliando,cominciò a prepararsi.

Mezz'ora dopo era pronta ad affrontare una nuova giornata di lavoro.

Per fortuna che l'estate è alle porte” pensò “in questo periodo ho lavorato di più che negli ultimi mesi...sono proprio a pezzi. E poi questi strani sogni mi spossano ancora di più.”

Sangue,spade,morti... Rabbrividì al pensiero di quell'immagine,che la tormentava da diverso tempo,disturbando continuamente il suo sonno.

Nel tentativo di distrarsi,aprì l'agenda e scorse rapidamente gli impegni della mattinata:avrebbe dovuto intervistare una nota archeologa neozelandese,famosa per la sua intolleranza nei confronti dei giornalisti.

Si ricordò le parole del suo direttore: “Sei l'unica che possa farcela. Quella donna è più schiva e aggressiva di un grizzly. Sei la giornalista migliore che ho,non mi deludere.”

Mmm... se voglio davvero fare un salto di qualità devo assolutamente portare a termine questo incarico. Ho saputo che alloggerà per pochi giorni all'hotel Anfipolis prima di partire per l'Africa per una nuova spedizione. Sarà meglio sbrigarsi...” pensò,guardando l'ora.

Lanciò un ultima occhiata allo specchio e ammiccò.

La ragazza si chiamava Gabrielle

Los Angeles qualche ora prima

Urla,sangue,ferite...

Si agitò nel letto e si svegliò. Si prese la testa tra le mani. “Sto proprio andando fuori di testa. Non ce la faccio più con questi incubi. Non capisco nemmeno cosa rappresentino! Vedo solo.... morte.”

Si alzò e si diresse alla finestra. Il sole stava per sorgere illuminando con la sua luce i grattacieli,mentre una leggera brezza spirava da est:l'estate era alle porte.

Si prospetta una bella giornata... Se non avessi quel convegno sul popolo Maya,andrei volentieri a fare un giro in moto:mi aiuterebbe a schiarire le idee.” Sbuffò e cominciò a vestirsi. Prima di uscire si specchiò e osservò la propria immagine riflessa: i lunghi capelli corvini le ricadevano sulle spalle e i freddi occhi azzurri le lanciarono uno sguardo impavido e beffardo. “Almeno esternamente sono rimasta quella di sempre.” pensò ed uscì.

La donna si chiamava Xena.

25° strada ore 10:30

Gabrielle camminava velocemente. “L'hotel Anfipolis dovrebbe essere da queste parti. Sarà difficile riconoscerla,se solo sapessi qualcosa del suo aspetto...nessuno è riuscito ad intervistarla né a fotografarla e tutti quelli che la conoscono non hanno mai accennato ad altro che alla sua abilità e alla sua intelligenza. Non si conosce nemmeno il suo vero nome:è conosciuta come Principessa dei Ghiacci,poichè dicono che abbia uno sguardo capace di raggelare l'anima...

Quella donna è un fantasma,ma io la scoverò!!”

Riflettendo su queste cose,non si accorse di aver abbandonato il marciapiede e di essere finita in un vicolo sudicio e buio.

Maledizione! E ora dove mi sono cacciata?” pensò rabbiosamente.

Una voce suadente alle sue spalle la fece trasalire: “Ehi bellezza! Cerchi compagnia? O forse ti sei persa?”

Gabrielle si girò e scorse nel buio due uomini,che la osservavano insistentemente.

Chi siete? Cosa volete da me?” chiese

Uno dei due rispose: “Nulla,tranquilla. E' solo che ti abbiamo visto in difficoltà e vogliamo aiutarti,tutto qui. E poi sembri così carina,la tua compagnia non ci dispiacerebbe...”

Un brivido di paura le attraversò la schiena:quei due non sembravano avere delle buone intenzioni.

Cominciò ad indietreggiare,ma dopo pochi metri tastò un muro:era in trappola.

Non so che intenzioni avete,ma vi consiglio di andarvene. Non sapete quello che potrebbe succedervi!”

Ma davvero? Siamo spaventati a morte:dopo le tue parole credo proprio che me ne andrò a gambe levate,per non incorrere nella tua ira. Ora però basta con le chiacchiere,farai quello che vogliamo con le buone o con le cattive.” ed estrasse un coltello dalla tasca,mentre il suo compare aveva una lunga catena arrotolata al braccio.

Gabrielle cominciò a tremare come una foglia e,nella speranza che qualcuno la sentisse,urlò con tutta la forza che aveva.

I due malviventi si affrettarono ad afferrarla e a tapparle la bocca.

Ora nessuno potrà aiutarti!!” le sussurrò uno all'orecchio.

Gabrielle chiuse gli occhi.

Ehi voi! Lasciatela stare!!!”esclamò rabbiosamente una donna appena giunta nel vicolo. “Toglietele quelle manacce di dosso,se non volete rischiare la pelle. Mi avete capito?”

L'uomo con la catena si girò e disse: “E tu chi saresti? Cosa vuoi e da dove sbuchi fuori? Ti conviene andartene,se non vuoi fare anche tu la sua stessa fine.”

Ma davvero? Forza allora fatti avanti e combatti,non ho alcuna intenzione di andarmene.”

E va bene,l'hai voluto tu.” e urlando,scattò verso di lei. La donna schivò abilmente i colpi e gli sferrò un potente pugno alla bocca dello stomaco. L'uomo cadde in ginocchio,nel tentativo di prendere fiato,ma un calcio al volto gli fece perdere conoscenza.

L'altro aggressore teneva ancora Gabrielle stretta a sé. “Non fare un altro passo,se non vuoi che la uccida.” disse,premendole il coltello sulla gola. La donna si avvicinava lentamente,camminando senza alcuna fretta. L'uomo deglutì più volte:era visibilmente spaventato. Quando la figura fu a pochi metri da lui,spinse Gabrielle di lato e si lanciò contro di lei.

In pochi colpi fu messo al tappeto come il compagno.

Gabrielle,ancora frastornata,non riusciva a muoversi.

L'unica cosa che vide prima di svenire fu due bellissimi occhi azzurri,che sembravano scavarle l'anima. Le sembrò di conoscere da sempre quella persona:poi il buio coprì ogni cosa.

Qualche ora più tardi

Gabrielle si risvegliò con un terribile mal di testa.

Ma dove sono?”pensò. Per un momento credette di essere ancora a casa,ma gli avvenimenti della giornata le passarono rapidamente davanti agli occhi.

Il vicolo,gli aggressori,quella donna,quello sguardo...così intenso...così familiare... Chi poteva essere?”

Si guardò intorno e scoprì di essere in una lussuosa stanza d'albergo.

Diversi indumenti erano gettati qua e là,mentre un computer portatile modernissimo e parecchi documenti ingombravano la scrivania.

Incuriosita,si avvicinò e prese in mano uno degli innumerevoli fogli.

Ma che roba è?” esclamò. La pagina era ricoperta di strani simboli,che ricordavano vagamente la scrittura egizia:sottili linee erano accompagnate da colorati disegni di uomini e animali.

E' la scrittura Maya. Affascinante vero?” disse una voce.

Gabrielle,spaventata,si girò e per la seconda volta i suoi occhi verdi come due smeraldi si incrociarono con due intensi occhi azzurri.

Dopo un momento di esitazione la ragazza,vistosamente rossa in viso,disse: “Sei tu!!!! La persona che mi ha salvato questa mattina vero?”

La donna annuì,sorridendo. Gabrielle rimase senza parole:era bellissima.

Già. Sono stata proprio io a dare una lezione a quei due bastardi. Spero di non essere arrivata troppo tardi. Ti hanno fatto del male?”

Gabrielle scosse la testa. “Sei arrivata giusto in tempo,non oso immaginare cosa mi avrebbero fatto senza il tuo intervento. Ti ringrazio dal profondo del cuore.” disse e abbassò velocemente lo sguardo.

Figurati. E' stato un piacere. Come ti chiami?”

Il viso di Gabrielle avvampò di nuovo,quando i loro occhi si incontrarono. “Gabrielle,molto piacere di conoscerti.”

Io sono Xena. Il piacere è tutto mio.”

Accidenti che bel nome... Xena...”

E' greco. Mia madre era ateniese e ha pensato di chiamarmi così.”

Tra le due scese un silenzio imbarazzante.

Ehm...allora... Xena di cosa ti occupi nella vita? Questi strani documenti mi fanno pensare che tu sia una storica o roba del genere,giusto?”

Mmm...non proprio. Sono un'archeologa,esperta nella storia delle civiltà precolombiane. Tu invece? Che cosa fai nella vita?” chiese,mentre si affaccendava a preparare il caffè.

Io sono una giornalista. Lavoro da poco,ma mi sono già distinta agli occhi del mio direttore. Ho ricevuto proprio in questi giorni un incarico importante:devo riuscire ad intervistare la misteriosa Principessa dei Ghiacci. Tu la conosci? E' anche lei un'archeologa...”

Xena si irrigidì e mutò espressione: “Non mi sembra di averla mai sentita nominare... Come mai devi intervistarla?”

Beh...nessuno è mai riuscito ad avvicinarla e non so come nessuno conosce il suo aspetto. E' un vero fantasma. Ho sentito che lavora soprattutto per ricchi collezionisti,ma nulla di più. Se riuscissi a strapparle qualche risposta,riuscirei sicuramente a fare un importante salto di qualità nel giornale. Il mio direttore dice che è più schiva e aggressiva di un grizzly,ma sono sicura di riuscirci. Il problema è che ho poco tempo:tra qualche giorno partirà per l'Africa e allora addio intervista!!!”

Xena bevve il suo caffè senza fiatare;non avrebbe mai immaginato che quella ragazza fosse una giornalista,ingaggiata per intervistarla. Nel corso degli anni era sempre riuscita ad evitare qualunque cronista,anche il più insignificante reporter,ma ora ne aveva portato una proprio nella sua camera!

Frettolosamente pensò a cosa fare e disse: “Beh Gabrielle,mi ha fatto molto piacere conoscerti,ma ora devo davvero scappare. Ho un impegno e non posso disdire.”

Un'espressione ferita comparve sul volto della ragazza: “Oh certo. Scusami se ti ho infastidito con le mie chiacchiere. Me ne vado subito.”

In quel momento Xena sentì una strana sensazione:non voleva che quella ragazza se ne andasse.

Aspetta un secondo. Non voglio che tu te ne vada. Volevo solo chiederti se ti interessava venire con me. Devo partecipare ad un convegno sul popolo Maya. Se pensi di annoiarti,puoi declinare il mio invito senza problemi...”

No no assolutamente.”esclamò Gabrielle raggiante di felicità “mi farebbe molto piacere venire con te. Inizierò le ricerche domani,per oggi ho avuto già abbastanza emozioni.!

Xena le sorrise:in quel momento aveva perfino trattenuto il respiro.

Perfetto!! Allora vado un attimo in bagno e poi ci avviamo.” e sparì nel corridoio. Dopo aver chiuso la porta a chiave,si appoggiò al muro.

E ora che cosa mi sta succedendo? Questa ragazza mi fa uno strano effetto: ha degli occhi così belli...così familiari. Mi sembra di conoscerla da sempre... e sto così bene con lei...” Scosse la testa come per scacciare quel pensiero:lei non era tipo da innamorarsi,nel suo cuore non c'era spazio per sentimenti di quel genere... “Sarà la stanchezza che mi fa venire in mente queste follie.”

Nell'altra stanza,nello stesso momento

Sentì la porta chiudersi e la serratura girare nella toppa. Sospirò e si sedette sul morbido divano. “Ma che mi sta capitando? Non riesco a toglierle gli occhi di dosso...non ho mai visto una persona così bella...così forte. Da sola è riuscita a mettere fuori combattimento quei due uomini e mi ha salvato. E il suo sguardo così intenso... mi sembra di conoscerlo da sempre. Quando i nostri occhi si incontrano,un brivido mi pervade e arrossisco come una bambina... Mi trovo così bene con lei.” sbarrò gli occhi e si prese il viso tra le mani.

Ma cosa sto farneticando?! Non la conosco neppure!!! Sarà lo stress e il mancato riposo,che mi fanno pensare certe cose...”

Sentì la porta aprirsi e Xena ricomparve nel salone.

Allora? Vogliamo andare?” disse prendendo un mazzo di chiavi dorate.

Certo! Sono pronta!” esclamò felice Gabrielle.

Le due ragazze presero le giacche e uscirono.

Corridoio del quarto piano,Hotel Anphipolis

Mentre aspettavano l'ascensore Xena pensava frettolosamente cosa fare: “Mi sono cacciata proprio in un bel guaio. Non potrò fingere a lungo con lei,sembra una ragazza sveglia. E poi l'ho anche invitata alla conferenza... Se le svelo la mia identità,nessuno le impedirà di intervistarmi,ma se non le dico nulla,dovrò raccontarle un mucchio di bugie e non ne ho alcuna voglia. Incredibile...non ho mai avuto problemi a mentire per nascondere la mia identità e ora questa ragazza mi fa venire i sensi di colpa!”

Gabrielle stava immobile al suo fianco e anche lei pensava: “Oh mamma mia,quanto è misteriosa... E' mai possibile che mi faccia quest'effetto? Forse sarò ancora sconvolta per l'incidente,ma non riesco a guardarla negli occhi senza che il mio cuore non cerchi di esplodere. E' proprio una brutta situazione: vorrei tanto dirle quello che sto provando,ma ho paura che mi respinga e mi cacci via. E poi? Cosa farò?! Credo di essermi presa una bella cotta...”

Tlin!”

L'ascensore era arrivato. Xena decise di rompere quello strano silenzio e disse: “Sai Gabrielle,credo proprio che la conferenza sarà di tuo gradimento. Molti non conoscono a fondo la civiltà Maya,ma ti assicuro che per certi versi è stata addirittura più fiorente degli Egizi. I loro calcoli matematici e astronomici erano straordinari e l'architettura!!! Meravigliosa...”

Si vede che sei un'esperta. Ti brillano gli occhi quando ne parli.”

Beh,amo i Maya sin da quando sono piccola. Mi ricordo che quando ero al Liceo mi comprai tutti i libri che riuscii a trovare su di loro. Una volta che ho conseguito la Laurea in Archeologia,è stato facile decidere cosa studiare...”

Tra le due scese di nuovo il silenzio.

Senti Xena”,“Ascolta Gabrielle” dissero entrambe nello stesso momento.

Scoppiarono a ridere. “Prima tu” disse Xena “Oh no, ti prego... prima tu.”

Ok... allora devo farti una confessione,ma ti prego di mantenere il segreto. Ti dico questa cosa,perchè mi fido di te. Mi prometti che non dirai niente a nessuno?”

Gabrielle annuì,il cuore le batteva furiosamente.

Bene allora...non è facile per me parlarne,ma non voglio raccontarti alcuna menzogna. Parecchio tempo fa quando non ero ancora esperta,mi è capitato di fare una scoperta molto interessante:in una caverna in Bolivia ho scoperto una mappa. Risaliva al 560 a.C,il periodo classico,il più splendido per la civiltà Maya. Non era facile da decifrare,ma da quello che ho capito indicava il nascondiglio di un meraviglioso oggetto,un rubino magico... Subito ho pensato di pubblicare la mia scoperta,per aprire nuove ricerche,ma successe qualcosa che me lo impedì. Stavo per tornare a Los Angeles,quando mi accorsi di un uomo,che mi seguiva senza sosta. Lo aspettai nascosta in un vicolo e lo interrogai: era un reporter,lo aveva ingaggiato il mio rivale,Daniel Rogers. Mi raccontò che Daniel aveva minacciato la mia famiglia più volte per scoprire dove fossi e potermi seguire. Mia madre non volle dirgli nulla e lui la uccise. Rimasi sconvolta,non potevo credergli!! Ma quel reporter,ridendo,mi porse una foto:ritraeva il cadavere di mia madre,Rogers l'aveva uccisa sul serio e lui l'aveva fotografata!!! Ricordo che sentì una rabbia selvaggia impossessarsi di me e spingermi a picchiare senza pietà quell'uomo. Lo colpì ripetutamente,senza fermarmi,lui mi chiedeva pietà,perdono,ma io non l'ascoltavo,non lo sentivo. Vedevo davanti a me l'immagine di mia madre e non provavo alcuna compassione. Ero vuota. Alla fine quando mi sono fermata,ho scoperto che quel reporter era morto. Lo avevo ucciso con le mi stesse mani. Mi sentì un mostro e scappai. Tornai a Los Angeles e non chiamai nessuno dei miei amici. Ero sconvolta:avevo ucciso una persona!! Mio fratello aveva già pensato al funerale di mia madre e aveva cercato di contattarmi in tutti i modi. Parlai con lui al telefono,ma non gli rivelai l'identità dell'assassino. Era compito mio trovarlo. Sebbene fossi dilaniata dai sensi di colpa nei confronti di quel giornalista,l'idea di uccidere Rogers mi sembrava l'unico modo per fare giustizia. La polizia avrebbe impiegato troppo tempo a trovarlo e non avevo alcuna prova. La foto del corpo di mia madre era rimasta vicino a quel reporter,strappata in tanti minuscoli frammenti. Non mi avrebbe creduto nessuno. Fu un periodo molto triste per me. Ero ossessionata dall'idea di trovare Rogers,ma quel verme sembrava svanito nel nulla. Uccisi ancora. Chiunque aveva un legame con quel bastardo doveva morire. Avevo perso completamente la ragione. Per lo sguardo che riservavo a quei poveretti mi guadagnai un soprannome terribile: la Principessa di Ghiaccio. Poi per fortuna incontrai una cara persona,John. Era un vecchio poliziotto,che riuscì a farmi tornare sulla retta via. Solo lui conosceva la mia storia:è merito suo se adesso sono tornata quella di un tempo e ho ripreso le mie ricerche sulla mappa. Non passa giorno senza che io non provi rimorso per quello che ho commesso:è stato davvero terribile. Non riuscirò mai ad espiare i miei peccati...”

Gabrielle rimase in silenzio,quel racconto l'aveva scioccata. Quella donna aveva alle spalle un passato così triste!! Le sue parole l'avevano toccata nel profondo:sua madre era stata uccisa da quel mostro e lei era diventata come lui,un essere senza cuore. Tuttavia aveva trovato la forza di cambiare e di opporsi a quella vendetta che la stava consumando. Questo dimostrava quanto fosse speciale.”

Io...non so cosa dire.”

Se ora non vorrai più vedermi,lo capirò. E non mi meraviglierei se ti vedessi correre dalla polizia,per raccontare tutto quello che ti ho detto.”

Ti sbagli...Io non racconterò niente a nessuno. Quello che hai fatto ti rende speciale. So che non avresti dovuto uccidere quelle persone,ma in quel momento la morte di tua madre ti aveva sconvolto:non eri in te. Però hai trovato la forza di cambiare,di tornare quella che eri e di abbandonare la via della vendetta. Non è da tutti.”

Xena rimase senza parole:quella ragazza era riuscita a comprendere il suo cuore meglio di tutti e non la giudicava per i tremendi crimini che aveva commesso,era speciale.

Grazie. Significa molto per me. Sei davvero una persona speciale,Gabrielle.” disse Xena sorridendo.

Gabrielle ricambiò il sorriso,mentre il suo viso avvampava. Prese un profondo respiro e disse: “Xena io volevo dirti...”

L'ascensore arrivò al piano terra. Prima che le porte si aprissero,Xena premette un bottone e le bloccò.

Ora puoi dirmi quello che vuoi.”

Gabrielle era visibilmente scioccata:ma come le era venuto in mente di fare una cosa simile?

Beh ecco...io...non è facile da spiegare...insomma...” farfugliò Gabrielle e abbassò lo sguardo.

Xena le mise una mano sotto il mento e le sollevò il viso. Si perse in quei grandi occhi verdi,che sembravano racchiudere tutte le foreste del mondo e avvicinò di più il viso. “Shhhh” e poggiò le sue labbra su quelle della ragazza. Il mondo svanì intorno a loro:Gabrielle chiuse gli occhi e si abbandonò tra le forti braccia dell'altra. Si sentivano in paradiso... Assaporarono profondamente quel passionale bacio,finchè i polmoni non richiesero aria. “Volevi dirmi qualcosa?” domandò Xena,appoggiando la sua fronte al viso dell'altra. “A dire il vero,mi hai preceduta... Non so perchè,ma è come se ti conoscessi da sempre e mi sento incredibilmente attratta da te.” “Beh tesoro,devo dire che anche tu mi fai un bell'effetto. Dovremmo approfondire la nostra conoscenza,non ti sembra?” “Già...credo che sia un'ottima idea”. Xena sorrise divertita e guardò l'orologio: “Accidenti,è tardissimo! Dobbiamo sbrigarci altrimenti arriveremo tardi alla conferenza.”. Le porte dell'ascensore si riaprirono e le due sfrecciarono nella hall,dirette verso la sala dei convegni. La conferenza non era ancora incominciata,ma erano arrivati già diversi archeologi e professori. “Non riesco a crederci,ma guarda chi c'è...Xena!”

Ehi Marcus! Ma guarda un po',che ci fai qui? Hai deciso di abbandonare le piramidi e di interessarti ai Maya?” “Non ci sperare. Ero a Los Angeles di passaggio e ho saputo da Jack che eri qui. Così volevo venirti a salutare.” “Mai che mio fratello tenesse la bocca chiusa...” brontolò Xena. “Comunque Marcus lei è Gabrielle,una mia amica.” “Gabrielle,questo è Marcus,il mio migliore amico e l'unico che considero quasi alla mia altezza” entrambi risero. “Oh Gabrielle,non starla a sentire,è così piena di sé. In realtà non ammette che io sia l'unico a poterle tenere testa. Abbiamo frequentato l'università insieme,ma io ho deciso di dedicarmi all'Egitto,mentre lei era già da tempo innamorata dei Maya.” “Che bello l'Egitto. Immagino che sia una terra meravigliosa. Ormai ti sei trasferito lì?” “Si oramai l'Egitto è diventato la mia casa. Lì abito con tutta la mia famiglia,con mia moglie Lizzy e i nostri due marmocchietti.” “Egitto eh? Bah ho sempre preferito le foreste del Perù,più verde,niente sabbia...” “e tante scimmie in più,si lo so” Xena fece una linguaccia all'amico e tutti risero. Sembravano due scolaretti pronti a farsi i dispetti. In quel momento un uomo anziano salì sul palco e si schiarì la voce. “Benvenuti Signore e signori a questa conferenza sullo splendido popolo Maya. Sono Albus McCormack,docente di storia all'università di Chicago e sarò la vostra guida nel percorso che affronteremo stamattina. Ma ora cominciamo:come tutti voi ben sapete K'inich Janaab' Pakal,meglio conosciuto come Pakal II era un sovrano immensamente ricco. Regnò dal 615 al 683,trasformando la città di Palenque da piccolo villaggio a città attiva e fiorente. Questo almeno è ciò che ci tramanda la storia:ma cosa dicono le leggende? Secondo i documenti che ho ritrovato,per molti Pakal II era un vero e proprio dio,dotato di straordinari poteri taumaturgici. Si racconta che diverse volte fosse riuscito a curare sudditi malati e molti dicono che non invecchiasse mai di un solo giorno. Ma come è possibile? Ebbene sono convinto che Pakal II fosse in possesso di una pietra magica,il Rubino della Vita,capace di rendere immortale chi la possedeva. Ovviamente questa pietra non è mai stata ritrovata,ma vi sono diverse raffigurazioni di Pakal II con una pietra rossa in mano.” Mentre il dottor McCormack parlava Gabrielle sussurrò a Xena: “Xena,ma non è forse questo il rubino di cui mi hai parlato?” “Si,ma non preoccuparti. Albus era un vecchio amico di mio padre ed è stato il primo a credere nella mia scoperta. E' un uomo fidato. Collabora con me nella ricerca della pietra sin dall'inizio:è come un secondo padre per me. Fu uno dei pochi a rimanermi vicino durante quel terribile periodo.” Era passata un'ora dall'inizio della conferenza quando Xena si irrigidì sulla sedia:sentiva uno strano odore. Gettò un rapido sguardo alla stanza e vide una leggera nebbiolina fuoriuscire dai condotti di aerazione,era gas soporifero. “Gabrielle,smettila di respirare immediatamente,cerca di trattenere il respiro più che puoi. Qualcuno sta cercando di farci andare nel regno di Morfeo. Guarda lì:é gas soporifero. Tra qualche minuto cadranno tutti in un sonno profondo,alcuni stanno già dormendo.” Gabrielle annuì “Ma chi sta facendo tutto questo? Dobbiamo assolutamente interrompere la conferenza!”

Xena si girò verso Marcus: l'uomo le lanciò uno sguardo d'intesa. “Hai sentito anche tu,vero? Sembra gas soporifero.” Xena annuì: “Io vado a vedere cosa sta succedendo,tu porta Gabrielle in un posto sicuro e mi raccomando occhi aperti!!”. La donna si alzò dalla sedia e bisbigliò alla ragazza: “Gabrielle segui Marcus,vado a scoprire chi vuole farci questo scherzetto.” Tutti ormai dormivano,Xena uscì in corridoio e cominciò a dare un'occhiata in giro. Due uomini attirarono la sua attenzione:erano molto circospetti e sembravano nascondere qualcosa sotto il cappotto. “Ehi ragazzi,tutto bene? Vi vedo un po' spaesati!” “Eccola è lei! Prendiamola!” disse uno di loro e tirò fuori un mitra. L'altro si avvicinò a Xena,puntandole contro la pistola . “Ma come siete scortesi! Non sapete che una donna non si tocca nemmeno con una rosa?” e con una velocità impressionante si avventò sopra l'uomo più vicino e lo disarmò. Il primo sparò una raffica di proiettili contro di lei,ma non riuscì a colpirla. Xena,nascosta dietro una colonna,aspettò che l'avversario scaricasse il caricatore e uscì allo scoperto sparando e colpendolo al torace;l'uomo rimase a terra,ma respirava ancora. Xena gli puntò la pistola alla tempia: “Bene,bene... per chi lavori?” L'uomo non rispose. “Ti conviene rispondere se non vuoi avere un buco in testa. Allora? Perchè avete messo il gas nei condotti d'aerazione della sala?” “Per rapire il professore. Il mio capo è interessato alle sue ricerche,crede di essere la persona più adatta a possedere il rubino!” Lo sguardo di Xena si rabbuiò “Non dirmi che il tuo capo è Rogers!!!”. L'uomo scoppiò a ridere: “Proprio così.” e morì.

Xena non perse tempo e corse verso la sala: tranne gli altri civili del professore non c'era traccia. “Maledizione! Lo hanno già preso!!”

Xenaaaa!!” chiamò una voce. “E' Gabrielle!!” Xena uscì dalla sala e seguì la voce,ritrovandosi al piano superiore. Gabrielle e Marcus,ferito ad una spalla,erano nascosti dietro un vaso,mentre due uomini sparavano contro di loro. In breve Xena li raggiunse. “Gabrielle,Marcus!! Come state?”

Bene,ma hanno preso il professore!!” “Sì lo so. Avete visto dove sono andati?” “Si sono diretti verso il tetto. Probabilmente sono venuti in elicottero,per non essere intercettati.” “D'accordo. Per prima cosa liberiamoci di questi due,poi vedremo di raggiungerli!” Estrasse la pistola e cominciò a rispondere al fuoco. I due uomini presto furono uccisi e i tre salirono le scale verso il tetto. Quando arrivarono,videro il professore che veniva trascinato su un elicottero da tre uomini,mentre un altro impartiva ordini: era Rogers!

Rogers!!!!!!!” urlò Xena. L'uomo si voltò,un ghigno si dipinse sul suo volto. “Ah Xena... che piacere vederti. Perdonami,ma ho fretta! Un rubino molto speciale mi aspetta e non posso perdere tempo a chiaccherare con te! Alla prossima!!” “Fermo!!” rispose Xena e corse verso il velivolo. “Non ci proverei se fossi in te!! Ragazzi pensateci voi!” e accese i motori

Porca miseria!” disse Xena,estrasse l'arma e si preparò allo scontro. “Ho solo due colpi... non devo sbagliare!” In un attimo prese la mira e colpì alla testa gli ultimi rimasti. Ricominciò a correre,ma riuscì solo a toccare per un secondo il veicolo.

L'elicottero si alzò in volo e si allontanò. Gabrielle e Marcus raggiunsero Xena che,ansante,riprendeva fiato appoggiata al muro. “Maledizione! Non sei riuscita a prenderli!” esclamò Gabrielle. Incredibilmente Xena scoppiò a ridere “Tu credi? Invece ho raggiunto il mio scopo. Era impossibile salire sull'elicottero,ma ho lasciato a Rogers un mio ricordino!” “Un ricordino?” domandò Gabrielle confusa. “Una trasmittente!” esclamò Marcus. Xena annuì “Esatto. Così sapremo dove si stanno dirigendo,anche se credo di avere un'idea del loro percorso. Se Rogers vuole il rubino,andrà sicuramente a Palenque,per costringere il professore a parlare!” “E allora che aspettiamo? Prepariamoci!” disse l'amico. “No Marcus! Tu hai una famiglia e non voglio metterti in pericolo. E poi Rogers è il mio avversario,è stato lui ad uccidere mia madre;è una cosa che devo fare da sola. Non fraintendermi,sai quanto ti stimo come amico e come collega.” Marcus sorrise “Non cambierai mai. Rispetto la tua decisione,so quanto sia importante per te e francamente non voglio rischiare la mia vita per una pietruzza Maya,se fossero state le Piramidi avrei anche potuto rifletterci su!” “Non ci sperare! Ora vai. Ci rivedremo e chissà che intanto non ti appassionerai anche tu al Perù” “Addio Xena,ma sta certa che non capiterà mai!” e con un ultimo sorriso si allontanò. “E ora che facciamo?” disse Gabrielle “Facciamo? Mi sembra di essere stata chiara,io andrò da sola!” “Non ci contare. Non ti permetto di andare in un posto così pericoloso e di lasciarmi qui! Voglio venire con te ti prego!” “Non se ne parla nemmeno! E' fuori discussione! Ma ti rendi conto di quanto sia pericoloso per te? Nemmeno io potrei ritornare sana e salva... Non posso farti rischiare la vita per una faccenda che riguarda il mio passato!” “Oh Xena... ti prego non lasciarmi qui! Non sarò un peso,te lo prometto! Portami con te,sarebbe troppo doloroso staccarmi da te. Te l'ho detto,anche se ci siamo conosciute solo poche ore fa,è come se ti conoscessi da sempre. Ti seguirò a qualunque costo!” Xena rimase meravigliata della determinazione della ragazza e,sebbene temesse per la sua vita,desiderava portarla con sé. Si perse per un attimo nei suoi splendidi occhi e disse: “Va bene,mi hai convinto. Verrai con me. Prepara la valigia,si va in Perù!!!”

Aeroporto di Los Angeles,il giorno dopo

Xena e Gabrielle raggiunsero l'aeroporto la mattina presto. “Dove siamo dirette?” domandò Gabrielle “La nostra meta è Palenque,nello stato messicano del Chiapas,ma lì non c'è un aeroporto. Arriveremo nella capitale Tuxtla Gutiérrez e poi proseguiremo in jeep. Palenque si trova ad est di Tuxtla non lontano dal fiume Usumacinta. Sarà un bel viaggetto!!”

Sono pronta a tutto!! Ma cosa c'è in quella borsa?” chiese Gabrielle,lanciando uno sguardo preoccupato ad un borsone verde militare. “Tranquilla, è solo la mia attrezzatura:frusta,pistole,granate,proiettili e cose di questo genere.” “E come pensi di superare i metal detector senza passare per una terrorista?” Xena scoppiò a ridere “Semplice,non andremo con un aereo di linea,ma con il jet che ho comprato con i soldi delle mie ricerche. E' comodo lavorare per i collezionisti,sanno sempre come ricompensarti!” “Hai davvero un jet? Wow! E' incredibile!! Solo che non capisco una cosa: tu sei un'archeologa,eppure trovi reperti solo per i collezionisti! Ma è sbagliato! Non dovresti consegnare le tue scoperte ai musei!” “Infatti è così:i collezionisti per i quali lavoro sono tutti direttori di musei oppure professori universitari. Io trovo loro i reperti,che vengono esposti nei loro musei oppure nelle loro università e in cambio ricevo il mio compenso. In questo modo arricchisco i musei e nessuno conosce la mia identità tranne pochi amici! Ora però sbrighiamoci,altrimenti arriveremo tardi!”

Pensi che arriveremo in tempo? Quel Rogers non mi sembrava avere delle buone intenzioni. E se riuscisse a trovare il rubino prima di noi?”

Questo è quello che mi preoccupa maggiormente. Devo ammettere che Rogers è piuttosto sveglio e ha con lui il professore. Speriamo che Albus resista. La nostra unica speranza è riuscire a liberarlo. Penseremo poi al rubino.”

Sarà una splendida avventura. E pensare che volevo andare in vacanza. Non mi sarei mai immaginata di trascorrere le ferie in questo modo!!”

E il tuo capo? Come farai senza la tua intervista?”

Non preoccuparti. Gli ho detto che ho trovato un modo per avvicinarti,ma che se vuole l'intervista deve aspettare. E poi chissà che non riesca davvero ad intervistarti?”

Non ci contare. Di certo non ti permetterò di farmi delle domande spinose come solo voi reporter sapete fare...”

Beh ho i miei modi per convincerti...” disse lanciandole uno sguardo malizioso.

Gabrielle...Gabrielle...da te non me lo sarei mai aspettata! Hai intenzione di ricattarmi?”

In un certo senso...”

Beh sappi che io non mi faccio ricattare da nessuno... Sono una dominatrice!” e le diede un bacio mozzafiato

Quando si staccarono il cuore di Gabrielle batteva furiosamente

Devo dire che i tuoi ricatti mi piacciono.”

Dopo diverse ore di volo... Aeroporto di Tuxla Gutiérrez

Xena e Gabrielle scesero dal jet piene di determinazione. Durante il viaggio avevano studiato le mappe della zona e contavano di raggiungere Palenque il giorno successivo.

Secondo la ricetrasmittente l'elicottero di Rogers si è fermato in un hangar nella foresta. Probabilmente avranno raggiunto Palenque con le jeep. Questo gli ha dato un po' di vantaggio,ma forse riusciremo a raggiungerlo. Su,incamminiamoci.”

Uscite dall'aeroporto,trovarono una jeep ad attenderle. “E questa da dove salta fuori?” “Oh...io ho parecchi amici in Perù. Sai con le mie ricerche ho conosciuto diverse persone e tutti sono pronti a darmi una mano...”

Sei davvero una persona eccezionale. E pensare che ti credevo una di quelle snob che non vogliono mischiarsi con la gente comune!”

Non preoccuparti. Anche io avrei pensato la stessa cosa di me,se fossi stata nei tuoi panni. Piuttosto perchè da quando siamo scese stai facendo una marea di foto?”

Ma è ovvio! Sono una reporter,devo documentare qualunque cosa vedo. E poi sarà una stupenda raccolta da inserire in uno dei miei album!”

Reporter,fotografa. Come mai ancora non dirigi il New York Times?”

Spiritosa. Semplicemente perchè non puoi davvero sfondare nel mondo del giornalismo senza una raccomandazione o senza conservare il pudore. Ho scelto di ottenere tutto con le mie forze e quindi ho dovuto fare parecchia gavetta. Ma ora ho un posto abbastanza decente e non mi lamento. Il mio direttore è un po' scontroso a volte,ma è un uomo davvero onesto. Ha molta fiducia in me.”

Lo immagino. Sono sicura che ben presto diventerai davvero una giornalista importante.”

Intanto si erano addentrate sempre di più nella foresta messicana,dirette alle rovine di Palenque. Il paesaggio era davvero stupendo e persino Gabrielle aveva rinunciato alla sua irrefrenabile parlantina per ammirarlo. “E' come essere dentro un documentario di National Geographic!! E' meraviglioso!!!”

Xena rise “E devi ancora vedere il meglio. Rimarrai incantata dalle rovine di quella splendida civiltà. Il sole sta tramontando,sarà meglio accamparci qui,non è prudente aggirarsi per la foresta di notte.”

Nella foresta alcune ore prima

Ma insomma come è potuto succedere?” gridò un uomo. “Siete così stupidi da non accorgervi di una maledetta ricetrasmittente sul mio elicottero!!!” “Ecco signor Rogers...noi veramente...” “Silenzio!!! Ho fatto tanto per evitare che quella donna scoprisse dove sono diretto e ora? Ora mi starà sicuramente seguendo!!! Sento già il suo fiato sul collo. Maledizione!!”

Ma signore abbiamo comunque un discreto vantaggio. Arriveremo prima di lei a Palenque e riusciremo a trovare il rubino.”

Si vede che non la conosci. Quella donna è un demonio,ma io so come trattarla. Il vecchio? Si è deciso a parlare?”

Sembra un osso duro capo. Ancora non ha spiccicato parola. Dovremo usare le maniere forti...”

Molto bene,ma non uccidetelo. Ci serve vivo. Se conosco almeno un briciolo di quella donna,sarà un'importante merce di scambio. Ora va e dì a John che tra poco andrò a trovare il prigioniero in cella. Sarà una bella rimpatriata caro professor McCormack.” e un sorriso diabolico gli deformò il volto.

Intanto nel piccolo accampamento di Xena e Gabrielle

Le due donne stavano riposando sotto un grosso albero. Mentre Xena sembrava serena,Gabrielle si agitava nel sonno. Era in una foresta buia,correva e sentiva una tristezza infinita nel cuore. Intorno a lei vedeva solo sangue e morti. “E se fosse morta anche lei? No!!! Non voglio!” pensava. All'improvviso un luccichio attrasse la sua attenzione: a terra vi era un insolito cerchio metallico macchiato di sangue. I suoi occhi si riempirono di lacrime: “Nooooooooo!!!” urlò disperata.

Gabrielle si svegliò e vide Xena vicino a lei. “Gabrielle? Cosa è successo? Ti ho sentita agitare nel sonno e ho pensato di svegliarti... Ma tu piangi...”

Oh Xena...è stato terribile” esclamò Gabrielle abbracciandola. “Ho sognato che correvo in una foresta,intorno a me c'erano solo cadaveri... Poi l'ho visto...l'ho visto...e ho capito!!” “Hai visto? Cosa hai visto? E cosa hai capito?” “Ho visto il cerchio...il chakram...” Il volto di Xena mutò espressione “Tu eri in una foresta? E hai visto il chakram? Ora si spiega ogni cosa...” “Tu sai di cosa sto parlando? Sai cos'è quel cerchio?” Xena annuì “Ma certo. Ricordi cosa ti ho detto? Mia madre era greca e quando ero bambina mi raccontava le avventure di una Principessa Guerriera,che combatteva i malvagi per il bene dell'umanità. Pensavo che fossero solo favole,ma quando sono cresciuta mia madre mi ha raccontato la verità... Quella guerriera leggendaria era esistita davvero e aveva sconfitto gli dei” “Ma non capisco...cosa c'entra questa guerriera con il mio sogno e con il cerchio?” “La Principessa Guerriera era famosa in tutta la Grecia per il suo coraggio,il suo valore e per la capacità di usare una speciale arma,un cerchio metallico affilatissimo,il chakram.”

Qual era il suo nome?” chiese Gabrielle trepidante. Xena sorrise: “Xena”

Gabrielle rimase senza parole. “E non è tutto. Xena prima di aiutare le persone era una guerriera malvagia e assetata di potere. Uccise migliaia di persone prima di tornare sulla retta via. Ma quando cambiò nessuno aveva più fiducia in lei...tranne una persona,una ragazza che la seguì in tutte le sue avventure e la amò con tutto il cuore... la giovane Gabrielle.”

Gabrielle? Il mio nome!! Non ci credo!!! Può tutto questo essere una coincidenza?” “No. Non sei l'unica ad avere gli incubi. Anche io ogni notte vengo tormentata dallo stesso sogno... Sono in una foresta,vedo migliaia di uomini di fronte a me. So che sono nemici,ma non ho paura. Sono pronta a compiere la mia missione. Sguaino la spada e avanzo tra le frecce,nonostante sia ferita gravemente. Uccido chiunque mi si avvicini,ma sono debole...troppo debole... e cado nell'oscurità. Stanotte il sogno è cambiato. Mentre colpisco senza pietà i miei nemici,urlo con tutte le mie forze un nome...Gabrielle...l'unica cosa che mi dà il coraggio di resistere. Ti sembrano coincidenze? Finalmente ho compreso il significato dei miei incubi. Non sono sogni,ma ricordi. Non capisci? Sono i ricordi della nostra vita passata!!! Noi siamo la reincarnazione di Xena e della sua compagna Gabrielle. ”

E' impossibile. Noi saremmo la reincarnazione di quelle due guerriere?”

Gabrielle credimi. Sono sicura che è così. Altrimenti come facevi a conoscere il nome di quel cerchio? Secondo le leggende Xena e Gabrielle compirono il loro ultimo viaggio in Giappone,ma successivamente di loro non vi fu più traccia. Nel mio incubo i miei nemici sono samurai . Il mio sogno non è altro che il ricordo della mia ultima battaglia. Le nostre anime sono destinate ad intrecciarsi per l'eternità,sono come le linee del Mendhi” “separate ma per sempre unite” terminò Gabrielle “i ricordi viaggiano nella mia mente...prima erano solo immagini sfuggenti,ma ora assumono forme e colori. Possibile che stia rammentando ogni cosa?” “ Credo che accettando i nostri sogni abbiamo compiuto il primo passo. Con il tempo sono sicura che ricorderemo ogni cosa... Siamo tornate insieme Gabrielle e niente ci separerà!”

Le due donne si abbracciarono felici: qualcosa era cambiato nella loro vita e aveva dato un senso alla loro esistenza. Avrebbero superato qualunque ostacolo insieme...

Il sole spuntò all'orizzonte,illuminando la foresta.

Vogliamo andare? Il rubino della vita ci aspetta!!!” esclamò Xena,balzando sulla jeep. “Sono al tuo fianco! Si parte!” disse Gabrielle,mentre con un rombo di motore si allontanavano nella boscaglia.

Base segreta di Rogers qualche ora prima

La porta della cella si aprì. Istintivamente Albus McCormack si coprì la testa con le braccia. “Non c'è bisogno di fare così. Non voglio fare del male,caro professore.” Il prigioniero alzò gli occhi e incrociò lo sguardo freddo e oscuro del suo carceriere. “Daniel Rogers...non ci credo...sei tu! Il mio alunno...” “Proprio così,mi fa piacere che si ricordi di me.” “Eri una grande promessa dell'archeologia,credevo molto in te,prima che tu diventassi un assassino.” “Assassino? Mmm direi che il termine esatto sia cacciatore. Uccido solo le mie prede,coloro che ostacolano il mio destino di grandezza. E lei sarà la mia prossima vittima,se non mi rivela ciò che sa.” “Non saprai nulla da me. Non permetterò che il rubino venga utilizzato per i tuoi loschi scopi. Uccidimi pure,preferisco morire piuttosto che aiutare uno come te.” “Lei non è cambiato affatto. E' rimasto il solito moralista ed idealista. Cosa c'è di male ad usare il Rubino per avere la via eterna? Si immagina quello che potrò realizzare con i poteri magici di quella pietra? Sarò l'uomo più potente del mondo! Nessuno mi potrà fermare!!! Sarò un dio!!!” “Tu sei pazzo. Il Rubino non deve essere usato. I suoi poteri sono leggendari,nessuno sa di cosa sia realmente capace. La tua malvagità lo trasformerà in un'arma micidiale. Sarai una minaccia per il mondo intero!!!” Gli occhi di Rogers brillarono “Già! Non è meraviglioso? Riesce solo ad immaginare cosa farebbero per me le più grandi potenze del mondo? Tutti mi temerebbero e diventerebbero miei sudditi!! Tutto il mondo mi obbedirà e solo i miei seguaci sopravviveranno. Ma ora bando alle ciance,le consiglio di parlare,se non vuole che succeda qualcosa a Mary e a Kate.”

Albus sbiancò “Cosa hai fatto a mia moglie e a mia figlia brutto bastardo?” “Oh per ora niente. Continuano a vivere tranquillamente la loro vita. Ma se lei non parla,credo proprio che i miei uomini andranno a fare loro una visitina. E devo dire che non sono degli ospiti educati. Quindi o si decide a dirmi tutto oppure può dire addio alla sua famiglia!!!”

E va bene,hai vinto.”

Vedo che sa essere un uomo ragionevole. Dove si trova il Rubino?”

Stando alle mie ricerche,in una caverna sotterranea a ovest del Tempio delle Iscrizioni di Palenque. La mia mappa risale al 560 a.C,diversi anni dopo la morte di Pakal. Non si sa chi l'abbia disegnata,ma è tutto quello che abbiamo.”

Mmm interessante... Xena deve aver fatto molto per decifrarla.”

E' sempre stata più abile di te,Rogers. E' molto sveglia,non impiegherà molto a raggiungerti e a rubarti il rubino da sotto il naso.”

Lei crede? Ormai la conosco e so di cosa è capace. Per questo penso che le riserberò una bella sorpresa. Si pentirà di avermi seguito fino a lì.”

Palenque,il mattino dopo

Il sole era ormai alto nel cielo ed illuminava con i suoi caldi raggi le splendide piramidi di pietra. Fungevano da templi,nei quali venivano frequentemente compiuti sacrifici umani per ottenere la benevolenza delle divinità. Le vittime erano sistemate su un altare e veniva strappato loro il cuore,mentre il sangue colava in un apposito bacile di pietra. Il loro corpo veniva poi gettato dalla piramide,ruzzolando per gli innumerevoli gradini. Coloro che venivano scelti per il sacrificio,erano considerati dai cittadini come eroi. Era un onore perdere la vita per la felicità delle divinità.

Gabrielle rimase affascinata alla vista di quegli edifici. “Sono meravigliosi. Non avevo mai visto niente di simile.” “Cosa ti avevo detto? I templi Maya sono degli esempi di architettura unici al mondo. E poi Marcus parla delle piramidi. Cosa sono quei mucchietti di sassi in confronto a questo?”

Ora non ti sembra di esagerare? Credo sia un po' riduttivo considerare le piramidi come dei mucchietti di sassi,in fondo cosa sarebbe l'Egitto senza di loro?” “Mi sembra di sentir parlare Marcus!! Comunque hai ragione,anche le piramidi sono stupende,ma che posso farci? Per me i templi Maya sono i più belli. Hanno un fascino difficile da descrivere.”

Strano che non ci sia nessun turista intorno...”

Non è strano,credimi. Palenque è un sito archeologico poco conosciuto,ma non per questo meno bello degli altri. E poi senza turisti sarà più facile per noi spiare le mosse di Rogers. Sono sicura che è già qui e sta cercando il rubino,costringendo il professore ad aiutarlo. “E se l'avesse ucciso?” “Ne dubito,sarebbe una mossa stupida. Senza il professore o la mappa non potrebbe trovare il rubino. Tranne McCormack solo io conosco il posto...”

Dove si trova il rubino?”

Questa è una domanda interessante. Vedi non è stato facile capirlo. Come ti ho detto la mappa che ho trovato era ricca di enigmi e solo dopo molto tempo sono riuscita a venirne a capo. Tuttavia sono quasi certa che il rubino si trovi ad est del Tempio delle Iscrizioni,tra El Palacio e il tempio della Croce. Secondo la leggenda lì si troverebbe la caverna nella quale è nascosto il rubino” “Nascosto? Ma non capisco,se le leggende sono vere,il Rubino permetteva di vivere in eterno. Perchè Pakal avrebbe dovuto nasconderlo?”

Infatti non fu lui a farlo. Con il tempo Pakal era diventato sempre più diffidente e sospettoso,temeva che chiunque potesse rubargli il rubino e non si fidava più di nessuno. Per questo suo figlio K'inich Kan B'ahlam II gli sottrasse la pietra e la nascose nella caverna. La mappa che ho trovato fu disegnata da un discendete di B'ahlam II molti anni dopo la morte di Pakal. E' l'unico documento attendibile esistente.”

E il professore è a conoscenza di tutto questo?”

Si e no. Molte cose le ho scoperte solo recentemente,tuttavia egli è a conoscenza della caverna e sa come arrivarci. Per questo temo che dovremo sbrigarci,se non vogliamo che Rogers arrivi prima di noi. Ora sarà meglio muoverci,ci aggireremo per il sito,cercando di scoprire cosa stia facendo Rogers,mi raccomando stai sempre vicino a me...”

Le due donne presero gli zaini dalla jeep e si incamminarono verso il Tempio. Gabrielle era nervosa,si sentiva come la protagonista di un romanzo d'avventura... E pensare che la settimana prima era comodamente seduta nella sua redazione a Los Angeles. Regnava il silenzio più assoluto e solo il vento soffiava,muovendo le foglie. Arrivate davanti ad un tempio,si fermarono. “Ecco questo è il Tempio delle iscrizioni. Se saliamo in cima,potremo vedere il paesaggio intorno a noi e scoprire dove si trova Rogers.” disse Xena “E se non riusciamo a vederlo? Come faremo a salvare il professore?” “Non lo so. Potrebbero essere ovunque... Beh vale la pena tentare. Chissà che la fortuna non ci assista!” La salita fu faticosa,i gradini sembravano infiniti e il sole gettava raggi infuocati sul terreno. Xena e Gabrielle raggiunsero la cima madide di sudore. “Accipicchia,che fatica. Altro che palestra...queste scale sono terribili!!” “Già. E pensare che questo è uno dei templi più piccoli!” “Non voglio immaginare gli altri allora...” Mentre Xena scrutava il paesaggio con il binocolo,Gabrielle si aggirava all'interno della piramide. Era davvero suggestivo pensare che millenni prima in quella sala venivano compiuti riti religiosi e sacrifici umani. “Chissà quanti giovani hanno ucciso qui dentro... Ho i brividi al solo pensiero.” L'attenzione della ragazza fu catturata dall'enorme altare in pietra,che si trovava sul fondo della sala. “E' davvero grandissimo. Voglio ammirarlo più da vicino” pensò,ma non aveva fatto pochi passi che il suo piede inciampò in una sporgenza del pavimento. “Ahia!! E questa cos'è?”

Si inginocchiò e vide una piccola maniglia,che si integrava perfettamente con il pavimento. Nessuno l'avrebbe mai potuta notare. “Xena!!! Xena!! Vieni qui,ho trovato qualcosa!!” “Cosa c'è Gabrielle? Lo so che c'è un altare di pietra nella stanza,se è questo che hai scoperto...” “No stupida,guarda. C'è qualcosa qui nel pavimento!” “Una maniglia? Si integra perfettamente con il mosaico a terra...” La donna tirò con tutte le sue forze e una botola segreta si aprì. Delle scale portavano in una stanza sotterranea. “E questa cos'è? Non mi dire che abbiamo trovato la caverna!!” “No,non è possibile. Sono sicura di aver decifrato correttamente la mappa. Qui deve esserci qualcos'altro. Scendiamo.” Xena accese la torcia elettrica e cominciò a scendere uno alla volta i gradini. “Attenta Gabrielle,l'umidità li ha resi scivolosi.” “Mi manca l'aria!!! Ma da quanto è sigillato questo buco?” “Beh direi da qualche millennio di anni!!!” “Oh che bello... ora magari spunta fuori anche qualche zombie...” “Tu guardi troppi film. Non preoccuparti resta vicino a me e non ti succederà niente.” Scesero sempre di più,finchè non arrivarono in una sala. Immediatamente le torce si accesero. “Interessante...” “Xena,senti questo posto non mi piace. Perchè non torniamo su?” “Sei impazzita? Non ti rendi conto che abbiamo appena scoperto una sala nuova?” “Abbiamo? Veramente la maniglia l'ho trovata io!” “Certo,ci sei caduta sopra!!! Comunque guardati intorno. Questa sala è ricca di iscrizioni e disegni...” Le pareti erano ricoperte da scene di vita quotidiana:piccoli ominidi sacrificavano bestiame agli dei,raccoglievano il grano e su di loro vegliava l'attento sguardo dell'imperatore,che teneva una pietra rossa in mano. “E' lui! E' Pakal! E questo è il rubino. Secondo questo disegno governava con saggezza e giustizia,servendosi della pietra...” Le iscrizioni però mostravano anche un Pakal mostruoso,che uccideva chiunque gli si avvicinasse. “Qui invece Pakal è raffigurato come un sanguinario,una persona che per difendere la pietra è pronto a sacrificare qualunque vita. E quest'altro invece è B'ahlam,che ruba il rubino al padre.” “E questo disegno invece che significa?” Due persone erano raffigurate abbracciate di fronte al rubino “Non ne ho idea. Nessuno dei due è Pakal oppure il figlio...” In quel momento un grido lacerò il silenzio. “E ora cos'è stato?” chiese Gabrielle spaventata. “Non lo so. Risaliamo,penseremo dopo ai disegni.” Quando le due donne uscirono dalla botola,trovarono una sorpresa ad attenderle. Cinque uomini puntavano i mitra contro di loro,mentre poco lontano Daniel Rogers teneva una pistola premuta contro la testa del professore. “Salve Xena. Vedo che non hai perso tempo. Sei arrivata da poche ore e già hai scoperto qualcosa di nuovo. I miei complimenti.” “Rogers! Maledetto!! Come facevi a sapere che ero qui?” “Oh,è stato facile. Sai quando il nostro caro professore ha accettato di rivelarmi l'ubicazione della caverna,mi sono meravigliato non poco... I miei uomini hanno cominciato a scavare,ma non hanno trovato niente. Così ho capito che il nostro amico aveva intenzione di prendere tempo e di aspettare il tuo arrivo. Per non destare i suoi sospetti ho continuato a scavare nel posto sbagliato,ma intanto ho ordinato ad alcuni miei uomini di cercarti. Non è stato facile trovarvi,ma alla fine ci siamo riusciti. Immaginerai la mia meraviglia quando vi ho visto entrare in questa botola segreta.” “Ecco perchè avevo la strana sensazione di essere spiata.... Dovevo immaginarlo. Ma io non ho visto nessuno vicino a noi.” “Certamente. Sai gli scienziati che lavorano per me sono dei veri geni. Hanno inventato una speciale telecamera mimetica,che si adatta a qualunque superficie. Era impossibile per te vederla. Ahahah e ora sei mia. Dimmi un po' che cosa hai trovato lì sotto?”

Niente che il tuo cervello sottosviluppato possa comprendere.”

Ti consiglio di non essere spiritosa se non vuoi che il professore faccia una brutta fine. Prendetela!!” Due uomini sollevarono di peso Xena “Ah vedo che c'è anche la tua amica... L'hai portata in vacanza? Su prendete anche lei!!” Gabrielle venne spinta verso Rogers “Però...davvero niente male. Forse su di te potrei fare un pensierino. Che ne dici di diventare mia socia?” “Non la toccare maledetto!!” esclamò Xena,ma i due uomini che la bloccavano la colpirono allo stomaco “Xena!!” urlò Gabrielle “Fa silenzio!! Dimmi quello che hai scoperto,altrimenti non solo ucciderò il professore,ma mi divertirò anche con la tua amichetta.”

E va bene. Lì sotto ci sono dei disegni,che mostrano Pakal con il rubino. Ma non li ho capiti tutti. Ho bisogno di tempo. Probabilmente uno di essi mostra come fare per prendere il rubino.”

Davvero interessante. Beh non preoccuparti,di tempo ne hai a sufficienza. Diciamo fino all'alba di domani e poi andremo alla caverna. Mi indicherai dove si trova e io prenderò il rubino. Chiaro?”

Sei pazzo se credi che ti aiuterò.” Rogers scosse la testa “Allora non hai capito? Sarai costretta ad aiutarmi se tieni alla vita di questi due. Sai che io posso essere piuttosto violento,soprattutto nei confronti delle persone a te care... Su portateli tutti alla base. Domani sarà una splendida giornata!!!”

Base di Rogers,cella

Xena e Gabrielle erano state portate in una minuscola cella sotterranea,mentre il professore era stato trasferito al piano superiore.

Meglio che in un hotel a 5 stelle...non c'è che dire.” esclamò ironica Gabrielle “Beh almeno siamo ancora vive...” “Si ma per quanto? Se non riusciremo a risolvere i disegni quel pazzo di Rogers ci ucciderà. Per caso hai avuto qualche illuminazione?” “Per niente. Non so proprio quale nesso ci sia tra la pietra e quei due che si abbracciano. Nelle mie ricerche non ho trovato mai nulla di simile. Temo che domani Rogers non avrà le risposte che cerca.” “Allora per noi è finita...” “Certo che no. Ti ho detto che Rogers non avrà le risposte che cerca perchè noi ce ne andremo!!”

Vuoi scappare? E il professore?” “Non preoccuparti,lo porteremo con noi” In quel momento sopraggiunsero due guardie “Vieni con noi,il capo vuole parlarti.” “Se crede che abbia risolto gli enigmi si sbaglia. E poi mi ha dato tempo fino a domani. Cosa vuole?” “Non lo sappiamo. Ora sbrigati. Odia aspettare.” “Ma Xena...” “Non preoccuparti Gabrielle. Tornerò presto.” La cella si richiuse e la ragazza rimase sola con i suoi pensieri. “Chi avrebbe mai immaginato che una semplice intervista mi avrebbe portato a tutto questo? Da Los Angeles ad una cella sotterranea nella foresta messicana...ho fatto proprio un salto di qualità. Spero tanto che quel bastardo di Rogers non faccia del male a Xena. E' un pazzo furioso,non si arrenderà mai finchè non avrà preso quella maledetta pietra. Se Xena non risolve quei disegni,non so proprio cosa capiterà. Ma cosa può mai significare quell'abbraccio? Se non sono Pakal e suo figlio allora chi sono? E poi perchè abbracciarsi di fronte a quella pietra? Forse erano due esploratori che hanno trovato la caverna? Naah e allora perchè dovrebbero abbracciarsi? Forse erano contenti per la scoperta? No,no...quelle iscrizioni sembrano vecchie di millenni,probabilmente furono gli stessi Maya a farle... E se fosse un indizio per prendere il rubino,cosa significherebbe? Pensa Gabrielle,pensa... l'abbraccio cosa vuol dire l'abbraccio? Felicità? Gioia? Oppure.... Ma certo!! Come ho fatto a non pensarci subito? Forse la soluzione dell'enigma è più semplice di quanto pensiamo.”

Alloggio di Rogers,piano superiore

Ecco capo ti abbiamo portato la prigioniera” disse una delle guardie,spingendo Xena dentro la camera “Molto bene,lasciateci soli.”

La porta si richiuse con un tonfo. “Ebbene Rogers? Cosa vuoi? Mi sembra che il limite di tempo non sia ancora trascorso. La luna è ancora alta nel cielo.” “Beh ho cambiato idea. Sono sicuro che tu conosci il significato di quei simboli. Perchè non mi dici quello che sai e la facciamo finita? Dimmi dove si trova la caverna e come posso prendere la pietra e tu e i tuoi due amichetti potrete tornare a casa sani e salvi.” “Non ti aiuterò mai. Da me non saprai nulla,nemmeno se dovessi perdere la vita.” “Xena,Xena...pensavo che fossi un po' più ragionevole... Invece sei come quella testarda di tua madre. Povera sciocca Irene” Al nome della madre Xena scattò “Non osare pronunciare il nome di mia madre maledetto. Tu l'hai uccisa senza pietà!!!” “Si l'ho uccisa e devo dire che è stato piuttosto divertente. Era una donna intrepida e coraggiosa,non voleva rivelarmi dove eri andata e rimase nel suo silenzio fino alla morte. Ho provato a farla cedere con ogni sorta di ricatto e tentazione,ma il suo amore per te era più forte di ogni patto. Devo dire che sono rimasto colpito,vedendo come resisteva senza battere ciglio. Ricordo che la ammirai per la sua forza. Di certo hai preso il suo carattere. Ora ti faccio la stessa richiesta:dimmi quello che sai e non accadrà niente a te e a nessuno dei tuoi cari.” “Fottiti” Gli occhi di Rogers lanciavano fiamme “Come osi parlarmi in questo modo?” e la colpì violentemente al volto. Xena aveva le mani legate dietro la schiena e non potè fare altro che cadere a terra. “Allora te lo ripeto per l'ultima volta:rivelami l'ingresso della caverna oppure ti giuro che implorerai la morte per tutto quello che ti farò.” Xena lo guardò con occhi di sfida “Fa di me ciò che vuoi. Non ti dirò nulla.” “Ah è così eh? Molto bene. Guardie!! Riportatela in cella,all'alba uccideremo lei e il professore. La biondina invece rimarrà con me. Sono stato chiaro?” “Chiarissimo signore. Andiamo cammina!!” Le due guardie riportarono Xena davanti la cella. “Xena!!” esclamò Gabrielle preoccupata,vedendo la ferita sul viso della compagna “Non è niente Gabrielle sto bene” le disse Xena e le fece l'occhiolino. Mentre i due carcerieri aprivano la porta della cella,la donna si inginocchiò “Ah che male....” “Ehi! Che ti prende?” “Niente amico sto benissimo” e gli assestò un calcio nello stomaco. Gabrielle,approfittando della confusione,colpì l'altro uomo con la porta della cella e uscì. Le due donne corsero per il corridoio,attente a non fare rumore. Arrivate al piano superiore,videro altri due uomini fare la guardia ad una porta “Lì deve esserci il professore.” disse Gabrielle “Già dobbiamo liberarlo... E io ho un'idea...”

Ragazzi? Ragazzi dico a voi!!” Le due guardie si girarono e videro Gabrielle fare segni verso di loro “Ehi tu!! Che ci fai fuori della tua cella?” le chiesero,avvicinandosi. “Ecco...veramente... stavo cercando la stanza del vostro capo. Vuole parlarmi e io ho intenzione di prendere in considerazione la sua offerta. Sapete mi ero proprio stufata di quella Xena..lei e i Maya..Non la sopportavo più. Ora però credo di essermi persa,dov'è la sua stanza?” “Ti accompagniamo noi,non preoccuparti!” disse uno di loro,mettendo un braccio intorno alla vita della ragazza. Avevano appena girato l'angolo,quando vennero colpiti da una micidiale raffica di pugni e caddero a terra svenuti. “Il mio piano ha funzionato. Sei stata un'esca perfetta. Ah ti ringrazio per l'attestato di stima,fa sempre piacere ricevere dei complimenti.” “Su non ti arrabbiare. Dovevo essere credibile. E poi abbiamo ottenuto il nostro scopo,li ho distratti e così hanno lasciato la stanza del professore incustodita.” La stanza era chiusa a chiave. “Accidenti e ora?” “Stai lontana,la sfondo!!” Dopo diversi colpi la porta cedette e Xena e Gabrielle entrarono,trovando il professore legato e imbavagliato. “Xena! Che succede? Come hai fatto a...” “E' una storia un po' lunga professore. Le spiegherò tutto quando saremo usciti di qui. Ora si sbrighi.” I tre uscirono dalla stanza e cominciarono a correre “Allarme! I prigionieri sono fuggiti!!” gridò un'altra guardia “Accidenti a te! Sta zitto!!” disse Xena,mettendolo fuori combattimento. Ma ormai erano state scoperte. “Qui si mette male!” esclamò la donna. Rubarono le armi alla guardia svenuta e ripresero la loro folle corsa. “Ma si può sapere dov'è l'uscita? Sembra un labirinto!!” “Forse ci siamo!!” disse il professore,vedendo la luce della luna filtrare da una finestra “E' un bel salto,ma è la nostra unica via di fuga.” “Eccoli là sono in trappola.” “Forza uno,due e tre. Giù!” esclamò Xena e saltò,spingendo anche gli altri due. Le guardie si affacciarono alla finestra giusto in tempo per vederli fuggire via verso Palenque. “Stanno tornando alle piramidi!! Seguiamoli” Intanto i tre fuggiaschi cercavano di raggiungere la jeep. “Non è ancora molto lontano. Ci siamo quasi.” “Xena io non ce la faccio,vai avanti senza di me.” disse il professore,fermandosi e tenendosi la caviglia. “Ma cosa dice professore? Deve venire con noi!” esclamò Gabrielle. “Gabrielle ha ragione Albus. Non crederai che io me ne vada lasciandoti qui!!! Non pensi a Mary e a Kate?” “Proprio perchè penso a loro ho deciso di consegnarmi a Rogers. Gli dirò dove si trova la caverna e tutta questa storia sarà finita!” “Ma sei impazzito? Credi davvero che dopo averlo aiutato Rogers ti risparmierà la vita oppure lascerà stare la tua famiglia? Quello è un pazzo,non è più lo studente che conoscevi una volta. Se ti consegnerai a lui,farai il suo gioco e allora sarà troppo tardi. Non possiamo permettere che il rubino cada nelle sue mani. Lo trasformerebbe in un'arma micidiale. Diventerebbe un pericolo per il mondo intero. Andiamo.” E così,preso il professore sulle spalle,ricominciarono a correre verso Palenque. Dietro di loro sentivano il rombo dei motori delle jeep di Rogers inseguirle. “Ci stanno raggiungendo!!!” disse Gabrielle spaventata “Non pensarci ora. Corri e non guardare indietro. La nostra macchina è qui!!” Ma non c'era nessuna macchina. “Maledizione!! La nostra jeep è sparita!!!” “Su non fermiamoci!!! Gabrielle seguimi,dobbiamo fuggire.” Ma le guardie di Rogers le avevano ormai raggiunte:cominciarono a sparare contro le due donne e una pallottola colpì la gamba di Xena,facendola cadere. “Ahh!!!” “Oh no Xena!!” “Va via Gabrielle. Scappa. Non ti inseguiranno. Approfitta della confusione e corri!!” “Mai,non ti lascerò. Abbiamo accettato il nostro destino,ricordi? Saremo insieme per sempre e niente potrà mai dividerci.” “Allora...che scena commovente” disse Rogers divertito. “Queste smancerie mi danno il voltastomaco!!! Che ti succede Xena? Sembri un po' fuori forma!” e le diede un calcio alla gamba ferita. La donna emise un urlo di dolore. “Bene bene. Vedo che siamo tornati al Tempio delle Iscrizioni,è forse qui vicino la caverna?” Xena non rispose “Ora mi hai davvero stufato!” e puntò la pistola alla tempia di Gabrielle “o mi dici quello che sai oppure le faccio saltare il cervello.” “Xena non dirgli niente.” “Conto fino a 10...uno,due,otto,nove e...” “Ok,ok va bene. Hai vinto. La caverna si trova ad est del Tempio delle Iscrizioni tra El Palacio e il Tempio della Croce.” “Molto bene. L'ho sempre detto che con la diplomazia si ottiene ogni cosa. Ora legateli ben bene e portateli sulla mia jeep. Voglio che assistano al mio trionfo!!!”

Qualche ora dopo

Le gru scavavano senza sosta il terreno,alla ricerca dell'entrata della caverna. Anche il più piccolo sassolino veniva raccolto ed esaminato dagli scienziati al servizio di Rogers. “Secondo le nostre analisi signor Rogers sotto questa collina vi è un vuoto. Abbiamo trovato quello che cerchiamo.” “Perfetto!!!” aveva esclamato Rogers con gli occhi che brillavano. “Ottimo lavoro,Xena. Abbiamo trovato la caverna,ora dimmi come fare per prendere la pietra...Ci saranno sicuramente delle trappole lì dentro...”

Non ne so niente te l'ho detto. Arrangiati.” L'uomo rise “Proprio per questo sarai tu ad entrare per prima! Non ho certo intenzione di rischiare la pelle!!! Tu e la tua amica andrete avanti e io vi seguirò con i miei uomini. In questo modo sono sicuro che farai tutto il possibile per capire cosa significavano quei disegni...” “Maledetto!! Ma insomma perchè non ci rinunci? Credi davvero di poter diventare il padrone del mondo con quella pietra?” esclamò Gabrielle “Fa silenzio!!! Non posso certo sperare che tu comprenda la mia grandezza... Con il rubino ogni cosa sarà possibile per me!! Non solo sarò l'uomo più ricco,ma anche il più temuto della Terra!!! Pensa,poter decidere il destino degli altri,l'inizio o la fine di una guerra” “Tu non sei un dio,prima o poi quel potere si ritorcerebbe contro di te e ti ucciderebbe,non te ne rendi conto?” “Mi fai ridere. E' questo il mio destino,io sono un dio!!! Peccato che probabilmente voi non potrete assistere a tutto questo. Sarete già morte!!” “Capo!!! Abbiamo trovato qualcosa!!! Si intravede l'ingresso!!” “Oh...magnifico!! Intensificate il ritmo e preparatevi..tra poco scenderemo là sotto.” e si allontanò.

Oh Xena...quell'uomo fa sul serio...non si fermerà di fronte a niente!!”

Lo so,lo conosco ormai. Farebbe di tutto per prendere quella pietra e io non so nemmeno cosa significhino quei disegni...” “Io si!!!” Xena la guardò meravigliata “Sul serio?” “Beh,ho un'idea. Forse è un po' banale,ma è l'unica soluzione decente che mi sia venuta in mente.” e si mise a sussurrare parole incomprensibili nell'orecchio della compagna. Sul volte di Xena balenò un sorriso soddisfatto. “Eccellente!! Come ho fatto a non pensarci prima? Certe volte gli enigmi sono più facili di quanto sembrano... Ora tutto ha un senso.” “Ma come facciamo con lui? Ora che abbiamo scoperto come prendere la pietra,dovremo dirglielo. E lui avrà vinto.” “No,mai. Preferirei morire piuttosto che rivelarglielo. Non preoccuparti,troveremo un modo per ingannarlo.” Il volto di Gabrielle si rabbuiò “Ehi,che ti succede ora?” “Perdonami Xena,ma io...ho così paura... Quando scenderemo in quella grotta non sapremo quello che ci aspetta!! E se ti capitasse qualcosa? Non potrei accettarlo.” “Gabrielle guardami” disse Xena,alzandole il volto “Sta tranquilla,non ci accadrà niente. Ricordi la nostra promessa? Non ci separeremo mai!! Anche nella morte Gabrielle ti sarò accanto,non ti lascerò mai.” Gli occhi della ragazza divennero lucidi,mentre abbracciava con trasporto la donna che amava.

In quel momento Rogers arrivò vicino a loro “Allora siete pronte? La caverna è stata ritrovata dopo millenni,finalmente il mio destino si compirà! Muovetevi!” e le spinse giù dalla macchina. Xena si reggeva a fatica in piedi,la gamba era ancora debole per la ferita e così si appoggiò a Gabrielle. “Non preoccuparti Xena. Io sono qui con te.” “Lo so. E' questo che mi dà la forza. Ora andiamo.” Si diressero piano verso l'immensa buca scavata nel terreno. Lì ad aspettarle c'era anche il professore,tenuto a vista da due guardie armate. “Albus! Dov'eri finito?” “Rogers mi ha spremuto ben bene. Era convinto che gli nascondessi qualcosa e ora..eccomi qui.” “Bene,allora possiamo andare.” “Noi siamo dietro di te,quindi non fare scherzi Xena. Un solo passo falso e puoi dire addio alla tua amichetta.” “Sta tranquillo Rogers. Sarà la tua bramosia ad ucciderti,non io.” “Attenta a quello che dici! Lo sai che io sono piuttosto...suscettibile!! E ora in marcia!”

Xena e Gabrielle scesero nella cavità rocciosa. Era tutto completamente buio e l'aria era irrespirabile. Xena accese la sua torcia elettrica “Questa caverna non è mai stata trovata...è rimasta esattamente come quando B'ahlam la chiuse. E' incredibile.” “Va bene,ora basta con la lezione di storia.” disse Rogers dopo aver acceso la sua torcia “Incamminiamoci. Il rubino ci aspetta.” Xena avanzò lungo un corridoio scavato nella roccia ed entrò in una lunga sala. Immediatamente le torce si illuminarono. “Questo effetto l'ho già visto...chissà perchè non mi stupisco...” esclamò Gabrielle ironica. “Non muoverti Gabrielle. Questa stanza potrebbe essere piena di trappole.” Xena raccolse un sasso e lo lanciò sul pavimento. Un istante dopo affilatissimi aculei spuntarono dal terreno,ritraendosi poco dopo. “E questo cos'è?” domandò Gabrielle spaventata “Un pavimento a pressione” rispose Xena “un'antica trappola decisamente efficace. Basta il minimo peso per far scattare gli aculei.” “E come facciamo a passare?” Xena si guardò intorno: le pietre del pavimento erano tutte uguali e non c'erano particolari sporgenze a cui aggrapparsi. La sua attenzione fu catturata da una piccola nicchia non lontano da loro. Si avvicinò e scoprì una corda arrotolata con cura. Era fissata al soffitto e sembrava della giusta misura. “Con questa. Dobbiamo dondolarci su questa corda e arrivare dall'altra parte senza toccare il pavimento. Così riusciremo a passare.” “Molto bene. Smith! Va avanti tu!” esclamò Rogers “E perchè io capo? Non ho nessuna intenzione di rischiare la pelle.” “Come osi contraddirmi? Muoviti e fa quello che ti ho detto!! Arriva dall'altra parte con la corda e poi lanciala indietro!!” La guardia non potè far altro che obbedire. Si arrampicò sulla corda e dondolò,saltando incolume dall'altra parte. “Tutto ok capo!!! Prendi la corda!!” e la rilanciò indietro. “Perfetto. Ora andrò io,poi tu Xena poi la tua amichetta,il professore e infine tutti i miei uomini.” “Mi stupisco che tu non abbia mandato me per prima.” “Per poi rischiare di cadere in qualche tu tranello?” e si lanciò dall'altra parte. Xena fece lo stesso,mentre Gabrielle e il professore ebbero qualche difficoltà. “Non farmelo fare mai più!!” si lamentò la ragazza “Mi associo!!” esclamò lo studioso. “Scusate se ho evitato che vi trasformaste in due cadaveri bucherellati!!” Quando tutti furono passati,continuarono ad addentrarsi nella caverna. Un'altra sala,ancora più grande della prima li attendeva. “E ora che dobbiamo aspettarci?” esclamò Gabrielle “Tutti giù!!!”urlò Xena,trascinando Gabrielle sul pavimento insieme a lei. Rogers la imitò seguito da alcuni suoi uomini e dal professore,mentre gli altri cadevano a terra morti. “Ma che diamine...” esclamò Rogers. “Le pareti sono forate. Da lì escono frecce micidiali,che non danno scampo a nessuno. Dobbiamo continuare a strisciare fino all'uscita.” Ma non fu così facile. Le frecce infatti non si trovavano tutte agli stessi livelli,ma si alternavano,costringendoli prima a strisciare e poi a saltare. Dopo che altri due uomini morirono e altri tre si ferirono,riuscirono a raggiungere l'uscita. Erano rimasti davvero in pochi. “Sembra più difficile del previsto. B'ahlam le ha pensate davvero tutte per difendere il rubino.” “Su andiamo avanti. Non dovremmo essere troppo lontani dalla stanza del tesoro...” Poco dopo scoprirono che Rogers aveva ragione. Si ritrovarono in una sala immensa,illuminata da centinaia di torce e ricolma di oro,monete e gioielli di ogni sorta. Rimasero abbagliati da tutto quello splendore,poche pietruzze come quelle e sarebbero stati più ricchi di un re!! “Non toccare niente Gabrielle. Mi sembra tutto troppo facile” La ragazza annuì “Già...è strano che qui non ci sia nessuna trappola.” “Forse perchè le monete e i gioielli sono la trappola...” Un rumore improvviso confermò le parole di Xena: due pesanti lastre di pietra stavano per sigillare l'entrata e l'uscita della stanza. La donna si girò e vide gli uomini di Rogers chini sull'oro:la loro avidità li aveva accecati,non erano riusciti a trattenersi dal toccare quelle meraviglie. “Via di qua!!!” gridò Xena e corse verso l'uscita. Ma il pavimento,completamente ricoperto di monete,rendeva difficile la corsa. Il tempo stringeva:presto sarebbero rimaste bloccate lì per sempre!!! Con tutta la forza che aveva,Xena si trascinò in mezzo all'oro,tenendo stretta la mano di Gabrielle. Dietro di loro Rogers e il professore facevano del loro meglio per seguirle. La lastra di pietra aveva chiuso quasi del tutto l'uscita. Per guadagnare tempo,Xena inserì un grosso piatto d'oro tra il pavimento e la lastra. “Questo dovrebbe permetterci di passare!!! Forza andiamo!” esclamò strisciando nell'apertura. Il professore riuscì a passare un attimo prima che la lastra schiacciasse il piatto e chiudesse il passaggio. “Perfetto!! E ora siamo bloccati!! Una volta preso il rubino come usciremo? Maledizione a quegli idioti!!!” “ Sta calmo Rogers,pensiamo prima a recuperare il rubino,poi penseremo a come uscire. Su andiamo. Le trappole si fanno sempre più insidiose...siamo vicini.” Ancora una volta ripresero il cammino e finalmente arrivarono nella sala della pietra. Le pareti erano ricoperte di disegni che mostravano i poteri del rubino. Pakal era raffigurato quasi dovunque come un dio,al quale tutti erano costretti ad obbedire. “Il rubino a poco a poco lo fece impazzire... Da sovrano giusto si trasformò in un tiranno terribile. Per questo suo figlio nascose qui la pietra. Il rubino non dovrebbe essere portato via dal suo nascondiglio.” esclamò il professore “Non è giusto riportare sulla terra una cosa così potente e distruttiva. Ripensaci Rogers,sei ancora in tempo!!! Non gettare così la tua vita!!! Hai sbagliato tanto in passato,non peggiorare la tua situazione!!!” “Sta zitto vecchio. Non sei tu quello che deve dirmi ciò che è giusto e sbagliato. Troppo a lungo ho dovuto sorbirmi le tue prediche sull'amore per l'archeologia. Tu non hai mai capito niente!!! Trovare tesori per l'amore dell'arte!!! Puah...ridicolo. Sei sempre stato così dannatamente idealista,sempre convinto che l'onestà sia il sentimento più importante!!! Sei un illuso. Il rubino deve essere mio e non sarai certo tu ad impedirmelo.” “Il rubino non ti accetterà mai come suo padrone Rogers!! Sei troppo inetto e stupido per riuscire a controllare un simile potere!!” “Ora basta professore! Ho sentito queste parole fin troppo a lungo durante i miei anni all'università,lei non mi hai mai apprezzato come studente né come archeologo. Non ha mai capito la mia grandezza e ora...ora si pentirà amaramente di tutto questo!!!” gridò Rogers e sparò contro l'uomo,colpendolo al cuore. “Albus!!” “Professore!!” “No! Ferme voi due,non avvicinatevi!! Potrebbero scattare altre trappole. Manca poco ormai alla mia vittoria! Non muovete un solo muscolo! Andrò io a prendere la pietra!” Rogers si incamminò a passi svelti verso il centro della sala,dove su un piedistallo di pietra stava il rubino della vita. Incredibilmente nessuna trappola fermò la sua corsa. “Si...ora sei mio... quanto a lungo ho sognato questo momento.” esclamò l'uomo con occhi folli. “Xena...cosa facciamo? Se non lo fermiamo vincerà.” “Rogers!!” esclamò Xena “Non ti permetterò di prendere quella pietra” e si diresse verso di lui “Arrivi tardi Xena. Ormai la pietra è mia!!” e allungò la mano verso la pietra... Ma non riuscì ad afferrarla. A pochi centimetri dal rubino,infatti,la mano dell'uomo prese fuoco,facendolo urlare di dolore. Una luce rossastra illuminò la stanza e fiamme si spansero intorno al piedistallo circondando Xena,Gabrielle e Rogers. “La mia mano!!! La mia mano!!! Che diavolo è successo??? Perchèè? Ero così vicino!!” “Perchè Rogers? Semplice:il rubino ha riconosciuto la tua malvagità e ti ha respinto! Aveva ragione il professore: non ti vuole come padrone. Tu non avrai mai quella pietra!!!” “No!! Tu menti!! Deve essere mia!! E se non sarà mia non sarà di nessun altro!!” e si avventò contro Xena. La donna schivò agilmente i suoi pugni e lo colpì allo stomaco. Rogers rispose con un calcio alla sua gamba ferita,facendo inginocchiare la donna. Gabrielle accorse in suo aiuto,ma l'uomo la scagliò lontano con uno spintone. “E ora Xena,tu morirai. Non è sempre stato il tuo sogno? Perdere la vita in una caverna Maya,quale morte migliore potresti desiderare?” e le serrò la gola con tutta la forza che aveva. Xena annaspava e non riusciva a respirare. La vista le si stava annebbiando.“Non arrenderti ora Xena. Combatti! Combatti!!” le sembrava di sentire Gabrielle pronunciare quelle parole all'orecchio. Riaprì gli occhi e riuscì a divincolarsi dalla stretta di Rogers. Ora era lei ad averlo in pugno. “Maledetto!!! Ora pagherai per tutto il male che hai fatto a mia madre!!! Pagherai per tutti gli innocenti che hai ucciso!!!” e lo spinse nelle fiamme. Il corpo di Rogers si contorse.L'uomo si buttò a terra,cercando di spegnere le fiamme,ma fu tutto inutile. In pochi secondi il suo corpo smise di agitarsi:la sua bramosia l'aveva ucciso. Xena si diresse faticosamente verso Gabrielle e la prese in braccio. “Gabrielle!! Gabrielle!!! Svegliati” La ragazza non rispondeva. Allora Xena capì quello che doveva fare e le venne in mente quello che Gabrielle le aveva detto poche ore prima sulla jeep. “La risposta all'enigma è l'amore!!! B'ahlam nascose la pietra per amore del padre e il disegno mostra due figure abbracciate!! Che altro può significare?” La donna sorrise e strinse la ragazza ancora di più a sé. “E sia Gabrielle. Il nostro amore ci proteggerà.” Si avvicinò al piedistallo e allungò il braccio libero. Nulla accadde alla sua mano e fu libera di prendere la pietra. Il rubino della vita era finalmente in loro possesso!!! Ma le fiamme continuavano ad avvicinarsi. Doveva trovare una via d'uscita e in fretta. Alzò lo sguardo e vide un minuscolo puntino sopra di lei. Quella doveva essere un'apertura!!! Si arrampicò sul piedistallo e con un salto cominciò a scalare la parete più vicina,approfittando dei mattoni sporgenti. Si muoveva lentamente,trovando gli appigli con una sola mano e appesantita da Gabrielle attaccata ancora priva di sensi al suo braccio. “Forza!! Ci siamo quasi!!” Ma le fiamme erano diventate sempre più alte e si avvicinavano a loro inesorabilmente. “Non posso mollare ora!!” pensava mentre la sua mente era affollata di immagini. Vedeva tutti i momenti trascorsi con Gabrielle e si accorse di ricordare ogni cosa della sua vita passata. “Io sono Xena la Principessa Guerriera!” pensò con decisione “Non posso morire in questo modo e non posso permettere che accada qualcosa alla mia dolce Gabrielle!!!” Con rinnovata energia riprese la scalata e quando le fiamme avevano cominciato a lambirle i piedi raggiunse l'uscita. Con forza poderosa riuscì ad issarsi sulla botola e a trarre in salvo Gabrielle. Ma la pietra le scivolò dalla tasca e cadde tra le fiamme. Sarebbe stato impossibile recuperarla. Xena si accasciò a terra priva di forze. Gabrielle si ridestò in quel momento,massaggiandosi la testa indolenzita. “Ahi...la testa mi scoppia. Ma che diamine è successo??” “Rogers è morto e la pietra è andata distrutta” le rispose Xena con un filo di voce. “Xena!!! Oddio!!! Stai bene?” chiese Gabrielle,prendendola tra le braccia. “Si Gabrielle. Non preoccuparti. E' tutto finito. La pietra è caduta tra le fiamme. Nessuno potrà ritrovarla e Rogers è stato ucciso dalla sua stessa avidità....” “Allora il rubino della vita si è perso per sempre!! La scoperta che avevi tanto desiderato...” “Nulla vale il tuo amore Gabrielle. Non mi importa di aver perso il rubino,se tu sei sana e salva. Mentre le fiamme si avvicinavano,ho davvero temuto che fosse la fine,ma poi ho ripensato a tutti i momenti trascorsi insieme e ho ritrovato la forza di combattere. In quel momento ho ricordato ogni cosa del nostro passato e ho sentito che il mio amore verso di te diventava ancora più forte...” “Oh Xena...anche io ti amo tanto... Quando ero priva di sensi, le immagini della nostra vita passata si sono susseguite nella mia mente. Ho rivissuto tutte le nostre avventure,i pericoli che abbiamo trascorso,i momenti belli e i momenti brutti. Allora ho capito che il nostro amore avrebbe sconfitto ogni cosa. Il nostro legame è indistruttibile,è destinato a durare in eterno e a resistere a qualunque ostacolo. Ci siamo ritrovate ora e ci ritroveremo in ogni vita e in ogni esistenza per sempre!!! Le due donne si abbracciarono e si scambiarono un appassionante bacio,per suggellare il loro profondo amore.

Los Angeles ore 7:30

Erano passati due mesi dalla scoperta del rubino. La sveglia con il suo rumore insistente disturbò la quiete della casa. Una mano spense l'odioso apparecchio. “Non mi abituerò mai a questo dannato aggeggio!!!” disse una voce assonnata. “Dai amore,dobbiamo alzarci!! Ho l'appuntamento con il mio editore stamattina” Xena rivolse un sorriso alla sua compagna. “Mmmm come sei professionale... E se ti rapissi? Non potresti incontrare l'editore e rimarresti con me...” “Beh devo dire che la proposta è allettante,ma se accettassi perderei l'occasione lavorativa della mia vita quindi...” rispose Gabrielle avvicinandosi alle labbra della compagna “Devo scappare!!” e si allontanò di colpo,lasciando Xena a bocca aperta. “Ehi!!! Non puoi farmi questo!! Io sono....” “Una dominatrice e non ti fai ricattare da nessuno,lo so... Ma con me non attacca!!!” disse la ragazza ridendo. “Ora scappo ci vediamo a pranzo!!” e chiuse la porta con un tonfo. Xena ricadde sul cuscino con un sorriso beato “Amo questa donna...”

Gabrielle percorreva alla massima velocità le strade già piene di pendolari. “Arriverò in ritardo se non mi muovo!!” con una sgommata parcheggiò la macchina e salì al quindicesimo piano del grattacielo. Le porti trasparenti della Tapert & Raimi Edition si aprirono e una gentile segretaria la condusse nell'ufficio dell'editore. Gabrielle fece un sospiro ed entrò. “Oh eccola qui!!! La stavo aspettando. Siete in perfetto orario!!” “Buongiorno signor Tapert. Sono qui per sapere il suo giudizio riguardo il mio manoscritto.” “Cara ragazza si accomodi. Mi dica,come è nata l'idea per questo romanzo?” “Ecco...io prima ero una giornalista. E' stata un'intervista a darmi l'idea...” “Sono davvero sorpreso. Non immaginavo che dalle interviste potessero scaturire opere così grandiose” “Le piace?” “Se mi piace? Ma è stupendo!!! Le faccio i miei migliori complimenti. Il suo romanzo sarà trasformato dalla Tapert & Raimi Edition nel best seller dell'anno. “Il rubino della vita” sarà presto nelle librerie di tutto il mondo!!! Lei è una scrittrice di talento e anche una fotografa provetta dalle foto che ha allegato al manoscritto. Come le ha scattate?” “Oh quelle... beh... sono stata aiutata da un'amica davvero speciale.” e ridendo al pensiero di Xena,uscì dalla stanza,lasciando l'editore senza parole.




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