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Il Torneo

Di Gualtiero

La primavera era alle porte, nel villaggio amazzone continuava la festa, iniziata il giorno precedente per festeggiare la nuova regina.

Aella dopo faticose prove di abilità e forza era risultata la vincitrice.

Canti balli continuavano, Olimpia e Xena erano state invitate ai festeggiamenti.

Eforo stava osservando da tempo quello che succedeva nel villaggio, era insieme a dieci dei suoi uomini in cima alla collina e di li poteva vedere tutto senza il pericolo di essere scoperto.

Dava disposizione a gesti ai suoi uomini di non esporsi e indicava il villaggio e le due amazzoni che sotto di loro vigilavano.

Eforo chiamò a se due uomini poi tirò fuori da un sacchetto di pelle legato alla cintura due fialette di colore rossastro e due pezzi di stoffa.

< Dovete avvicinarvi con la massima attenzione alle due sentinelle poi bagnate i pezzi di stoffa con questo liquido e premetelo sul viso delle due amazzoni, attenti che non emettano alcun grido o per noi è finita, dopo legatele e portatele quì >

Olimpia si divertiva molto, si sentiva a suo agio in mezzo alle sue sorelle amazzoni, Xena era contenta di vedere la sua felicità, ma lei non riusciva a divertirsi, una brutta sensazione che stava per accadere qualcosa di spiacevole, si guardava in giro ma nulla sembrava fuori posto.

I due uomini facendo attenzione a non far rotolare qualche sasso o schiacciare foglie secche si avvicinarono alle due amazzoni che accompagnavano con movimenti di braccia e gambe le danze delle sorelle, dispiaciute di essere li invece che nel villaggio, i due arrivati a pochi passi versano il contenuto delle fialette sugli straccetti poi assalgono le due guerriere alle spalle premendogli i tamponi su naso e bocca, le due guerriere provano disperatamente a liberarsi ma i due uomini le spingono a terra, si dibattono un mugolio esce da loro gola ma troppo flebile per essere sentite poi dopo un ultimo tentativo di reazione perdono i sensi, legatele se le caricano sulle spalle poi facendo nuovamente attenzione le riportano su, Eforo stringe i pugni compiaciuto che la prima parte del piano sia andata a buon fine < ora ti aspetto Xena >.

Xena decise di salire dove si trovavano le due sentinelle tanto per essere tranquilla, si avvicino a Olimpia toccò su di una spalla la barda che si voltò con aria interrogativa e la principessa avvicinandosi ad uno orecchio le disse < non sono tranquilla vado a chiedere alle due amazzoni di guardia se tutto è a posto> Olimpia scosse la testa < possibile che non riesci mai a rilassarti un po' ? Vai vai >

Xena iniziò a salire verso il punto dove si dovevano trovare le due guerriere ma più saliva e più era convinta dei suoi sospetti, infatti arrivata dove dovevano trovarsi le due sentinelle non c'era nessuno < Antiope, Eumenide > nessuna risposta, poi abbassando gli occhi ecco due tamponi per terra, Xena li prese e li avvicinò al naso ma ritrasse subito la testa quei due tamponi erano intrisi di una sostanza cloroformizzante < accidenti >esclamò poi istintivamente guardò verso la cima della collina e le parve di vedere del movimento, senza indugiare si precipitò giù per la discesa piombando come una furia nel mezzo del villaggio < Presto hanno rapito le due amazzoni di sentinella devono essere ancora in cima alla collina > i canti si tramutarono in urla di rabbia e in un attimo tutte le amazzoni erano armate e pronte a vendicarsi di chi aveva osato tanto, Aella con un gruppo da un lato e Xena Olimpia e tre amazzoni dall'altro risalirono la collina.

Eforo vide tutta la scena da quando Xena aveva scoperto la mancanza delle amazzoni fino a quando vide le guerriere risalire la collina dirigendosi proprio nella loro direzzione, i suoi uomini cominciarono a manifestare qualche nervosismo sapendo benissimo quanto fossero vendicative quando si toccava una di loro, ma il macedone li calmò < finchè abbiamo loro > disse indicando le due guerriere che passato l'effetto del narcotizzante si dimenavano e mugolavano lanciando sguardi di fuoco a tutti <non abbiamo nulla da temere >

Xena e Aella giunsero assieme in cima e la principessa guerriera indicò un punto dietro del grossi massi < Sono certa che sono la dietro ma dobbiamo esserne sicure per evitare che le tue sorelle vengano uccise >

< Ei sentite, non so chi siete e che cosa volete ma una cosa è sicura se non restituite le prigioniere e non vi arrendete farete una brutta fine >

< Ahhhh.....pensavo che avessi un po' più di fantasia Xena> così dicendo Eforo si alzò da dietro il masso più grande, una delle guerriere amazzone fece per avventarsi ma Aella la blocco < sei venuto nel nostro territorio, hai rapito due nostre sorelle dammi un buon motivo perchè non ti tagli personalmente la gola ? > disse la regina

< il motivo ? Te ne do due Stanno di fianco a te > dice Eforo e indicò con la testa Xena e Olimpia.

Xena e Olimpia si guardano con stupore < vuoi dire che hai fatto tutto questo per noi ?> dice Xena

< esatto, verrete con noi a Micene > < a Micene ? Non se ne parla proprio, mi aspettano anzi ci aspettano a Potidea > dice Olimpia < Ecco, appunto proprio perchè mi aspettavo una simile risposta che ho organizzato tutto questo >

< Oltre tutto come farai a uscire dal territorio amazzone, Aella e le sue guerriere non ti lasceranno andare tanto facilmente > disse Xena

< proprio per questo che ho preso le due guerriere, se proveranno a fermarci le prime a morire saranno loro > sentito questo le amazzoni cominciarono ad agitare le armi e una freccia si pianto in terra ad un palmo dal macedone.

<ora basta.....Xena Olimpia dovete venire con noi......e senza fare scherzi......una persona vi aspetta per cominciare un.... to.......vi aspetta e basta quindi lasciate le vostre armi fatevi legare e partiamo > < un momento prima lasciami salutare una regina come me > disse Aella poi avvicinandosi alla barda gli infilò nel seno un piccolissimo pugnale < appena puoi usalo per liberati dalle corde e portami un regalo........la testa di quel bastardo>.

Lasciate le armi due uomini si avvicinarono a loro e gli strinsero i polsi dietro la schiena poi le sollevarono di peso mettendole in sella ma nel fare questo forse involontariamente uno mise la sua mano sulle natiche di Xena e questa seppur legata rifilò un calcione nello stomaco dell'uomo che si piegò in avanti per il dolore poi fece per avventarsi sulla WP ma Eforo lo fermò<non la toccare e non ci riprovare o ti uccido......>

Dopo controllato personalmente che tutto fosse a posto < andiamo fra due giorni dobbiamo essere a Micene > detto questo il gruppo con le quattro prigioniere nel mezzo discese la collina.

Aella lascio che il gruppo sparisse dietro la collina poi ridiscese velocemente nel villaggio dove dieci amazzoni aspettavano a cavallo, la regina montò rapidamente sul suo < sorelle noi seguiremo il gruppo che ha rapito le nostre sorelle la regina Olimpia e Xena aspetteremo il momento propizio per liberarle prima che escano dal nostro territorio.......> detto questo partirono per non perdere troppo terreno dal macedone

Nel frattempo Eforo pensava a quello che avrebbe guadagnato portando Xena e Olimpia a Micene, un terreno vicino a Tessalonica dove avrebbe costruito la sua casa e vissuto finalmente in pace, basta guerre e basta lavori sporchi per conto di altri, a lui non andava a genio di dover rapire persone che non erano neanche antipatiche anzi le stimava come Xena e Olimpia ad esempio.

La giornata stava volgendo al termine ed era ora di trovare un posto riparato per passare la notte.

Vide una capanna, sembrava abbandonata e fece cenno di diregersi in quella direzione, mandò un paio di uomini a controllare che non ci fossero sorprese sapeva benisimo che le amazzoni lo avrebbero seguito e non voleva cadere in trappola.

Aella spronava il suo cavallo un bel cavallo con il mantello pezzato si volto a guardare le sue amazzoni si erano dipinte il volto con i segni di guerra e come lei non vedevano l'ora di confrontarsi con colore che avevano osato toccare delle loro sorelle, dopo non molto la regina rallentò la corsa del suo cavallo e fece segno anche alle altre di fare come lei, davanti loro si vedeva chiaramente una nuvola di polvere sollevarsi.

Un altra strada percorreva quasi parallela a quella percorsa dal gruppo del macedone, Aella indicò che avrebbero preso quella via cercando di aggirarli per poi farli cadere in trappola e così fecero, superarono Eforo e visto che si approssimava il tramonto penso che presto si sarebbero fermati per riposare, vide una capanna e pensò che il macedone si sarebbe accampato lì, sprono ancor di più il cavallo per poter giungere prima senza essere viste e preparare l'agguato.

I due uomini giunti vicino alla capanna , che era veramente una catapecchia ma sufficiente per ripararsi scesero da cavallo e sguainate le armi si avvicinarono alla porta, l'aprirono e entrarono mettendosi schiena contro schiena per proteggersi a vicenda ma nel capanno non c'èra nessuno solo qualche topo che fuggi squittendo< ba......che schifo > disse uno < non devi mica viverci solo passare la notte,meglio qui che fuori con il freddo e quelle baldracche delle amazzoni> < se non fosse per il capo io quelle due che abbiamo preso prigioniere me le farei....>disse l'altro quando un rumore inprovvisocome un tonfo li mise in allarme < che cosa è stato ?> disse il primo < sarà stata una volpe che abbiamo disturbato.....dai torniamo da Eforo> disse il secondo.

Aella e le altre erano appena giunte al capanno quando videro arrivare i due, si nascosero dietro la parete posteriore attente a non farsi sentire e di li ascoltarono tutto compresi i propositi, una delle guerriere la più giovane si tolse il pugnale e facendo una smorfia di odio stava per avventarsi su i due ma la regina l'afferrò per un braccio e la ributtò a terra tappandogli la bocca.

I due uomini ritornarono dal macedone riferendo che il capanno era vuoto, allora questi fece cenno di avvicinarsi al rifugio, giunti colà fece scendere le prigioniere e entrato nella capanna le fece sdraiare lungo la parete di destra lui invece si sedette su un tronchetto messo a cavallo di altri due legati ad incrocio, tirò fuori un pezzo di formaggio ne tagliò alcuni pezzi poi disse < ora verrete inboccate non fate le smorfiose senò restate a pancia vuota > detto questo mise in bocca a ciascuna delle prigioniere un pezzo di formaggio e poi si appresto a mangiare il suo.

Appena i due si furono allontanati Aella sollevò di peso la giovane amazzone che stava per farle scoprire <pazza.....vuoi farci morire tutte se davano l'allarme addio sorpresa e le nostre sorelle sarebbreo state le prime a morire> < scusa regina ma quando ho sentito chiamarci baldracche e che avrebbero abbusato di Antiope e di Eumenide non mi sono controllata più volevo ucciderli> < ti capisco...> disse Aella addolcendo la voce < ma dobbiamo aver pazienza e aspettare il momento buono> detto questo vide abbandonato in un angolo dei grossi sacchi sufficientemente grandi da contenerle < mi è venuta un idea presto entriamo nel capanno infiliamoci nei sacchi e al momento opportuno> fece il gesto ti tagliare la gola.

Eforo finì il suo pezzo di formaggio poi si appoggio alla parete per riposare ma certo che la posizione non era la più comoda provò a sedersi in terra appoggiandosi alla parete ma anche così non riusciva a riposare poi vide quei sacchi allineati lungo la parete di fondo e pensò che poteva sdraiarcisi sopra < credo che userò quei sacchi come materasso > disse rivolto a uno di due uomini che erano venuti in avanscoperta < sacchi ?quali sacchi quando siamo venuti non c'era nussun sacco > Eforo inpallidì e sguainando la spada < Maledi......> non fece in tempo a pronunciare la frase che con un grido < Amazzoni a me.....> Aella e le sue guerriere uscirono dai sacchi assalendo subito gli uomini di Eforo < uccidetele.......uccidetele > gridò il macedone indicando Xena e le altre ma tre amazzoni si misero davanti alle prigioniere e decapitarono subito due uomini che avevano cercato di eseguire l'ordine.

La giovane amazzone desiderosa di vendetta, Alcippa era il suo nome, si trovò di fronte il guerriero che poco prima voleva farsi una delle amazzoni prigioniere < Ahhh....sei tu, quello che voleva scopare una delle mie sorelle, brutto porco bastardo......ora ti tolgo per sempre la voglia di provarci....> e così dicendo abbasso da un lato la spada poi con un movimento rapido la riportò su evirando il poveretto che lancio un urlo cadde per terra contorcendosi dal dolore mentre i suoi pantaloni si riempivano di sangue, persino Xena avvezza a simili spettacoli non potè far a meno di rabbrividire e rivolta alla guerriera < ora finiscilo.....hai ottenuto la tua vendetta....> l'amazzone colpì il guerriero in mezzo al petto ponendo fine al suo dolore.

Intanto Aella e Eforo erano uno di fronte all'altro e non lesinavano le loro forze cercando di scoprire punti deboli ma entrambi erano validi guerrieri e non riuscivano a trovare il colpo decisivo, le amazzoni forti della furia e della rabbia per quello che avevano subito ormai stavano per vincere, Eforo si accorse che il suo piano stava per fallire, non poteva permetterlo, fingendo che qualcuno dei suo stesse per colpire la regina alle spalle < forza....colpiscila...> la regina si voltò e il macedone fu svelto a colpirla con l'inpugnatura della spada sulla fronte, Aella cadde a terra tramortita, poi chiamò due suoi uomini < presto prendete Xena e Olimpia lasciate le altre due e andiamo via di qua....> < ma, e i nostri compagni?>disse uno dei due <mi dispiace ma serviranno a tenere inpegnate le amazzoni mentre noi ci allontaniamo> e approfittando della confusione afferrarono le due guerriere e buttatele di traverso sui cavalli si allontanarono al galoppo mentre dietro di loro sentirono le urla di vittoria delle guerriere di Aella.

Cavalcavano già da diverse ore, la stanchezza era tanta, il macedone non vedeva l'ora di liberarsi della compagnia scomoda delle due prigioniere e potersi buttare su di un letto e dormire, anche Xena e Olimpia erano stanche e in più le corde cominciavano a far male.

Ad un tratto una curva ed ecco Micene nel suo splendore, finalmente erano arrivati, cominciavano ad incrociare i carri dei commercianti di stoffe e di oggetti in rame che si recavano al mercato per vendere la loro merce, Eforo per evitare domande inbarazzanti coprì le mani legate delle due con pelli.

Percossero al passo alcune vie facendo attenzione a gruppi di monelli che gettavano sassolini addosso ai cinque, poi Eforo fermò il cavallo davanti ad un palazzo con colonne ramate e con fregi greci in oro, una delle due guardie si avvicinò < di.....a.....a chi sai che Eforo è arrivato con Xena e Olimpia > < che lusso, ci saranno anche la famosa principessa guerriera e la sua barda alla festa > disse l'uomo, poi girò intorno a loro soffermandosi soprattutto sulle robuste gambe delle due, Xena stava per colpirlo con una pedata quando il macedone < hai capito cosa ti ho detto ? Ho sei sordo.......fai portare dentro le due donne > < va bene......va bene> fece un cenno e altri tre uomini uscirono, fecero scendere le due donne e le portarono dentro il palazzo < un momento > disse il macedone e avvicinatosi ad Olimpia < chiedo scusa > infilò due dita nel seno della barda ed estrasse il piccolo pugnale datogli da Aella < questo non ti serve e poi potresti farti male> disse con un sorriso Eforo < brutto bastardo come ti permetti di toccarmi, liberami, che ti rompo le ossa, liberami....>disse la barda cercando di liberarsi delle corde che ancora legavano le sue mani < Ahhhhh........conserva le tue forze e meglio > poi accortisi di aver detto troppo < senza rancore, addio> < arrivederci....non addio, ci rivedremo ancora e allora.......> disse Xena socchiudendo gli occhi.

Le due guerriere vengono scortate lungo un corridoio dove vi erano diverse stanze da cui provenivano dietro a porte chiusa, risate parlottii ma anche gridolini e ansimazioni, Olimpia si girò verso Xena< ma non sarà mica un bordello e noi.....?> <no...non....credo.....accidenti no......> disse Xena deglutendo a fatica.

Giunsero davanti ad una stanza, una delle guardie che le avevano scortate aprì la porta poi con un mezzo sorriso <prego...signore entrate.....> tolse le corde che legavano i loro polsi e spinse le due nella stanza, Xena si voltò di scatto pronta a reagire poi storcendo la bocca si fermò< a......dimenticavo, toglietevi i vostri vestiti e indossate questi.....sono della vostra misura>disse la guardia e così dicendo lanciò due vestiti a Xena, poi chiuse la porta con doppia mandata.

Chiamare vestiti quelli che aveva fra le mani era un pochino esagerato in realtà consistevano in una gonnellina molto corta con una generosa spaccatura sui fianchi che lasciava vedere tutta la gamba fino quasi all'inguine e un corpetto che copriva i seni e rinforzato sulle coppe.

Olimpia prese il suo vestito < ma......io dovrei indossare questo.....ma allora ci hanno preso per prostitute> < no.....credo che si tratti di altro......questa protezione sul seno......ma.....un momento......si....certo......> Xena stava per dire alla sua amata Olimpia quello che credeva il motivo per cui erano lì, quando la porta si riaprì e apparve nuovamente la guardia portando due grossi piatti colmi di cibo < mangiate,dovete essere in forza, poi vi porterò dalle altre>.

< cosa voleva dire con dovete essere in forza......che cosa dobbiamo fare Xena ?> disse Olimpia che non riusciva a capire cosa stava succedendo < mangiamo.....poi ti spiego.....accidenti>.

Mangiarono in silenzio poi Xena < indossiamo questi..........vestiti......poi ti spiego>.

Si tolsero i loro indumenti riponendoli in una cassapanca e indossarono quelli dati.

Bisogna dire che quei vestiti facevono risaltare i loro corpi specialmente quello della WP < siediti qui vicino>disse Xena accarezzando i biondi capelli della barda< credo, anzi sono certa che ci hanno portato qui per disputare un torneo di..... lotta> < di lotta.....> disse spalacando i suoi splendidi occhi Olompia < si, questi......vestiti sono quelli che indossano le lottatrici sia qui in Grecia sia a Roma o in Etruria>.

<ma tu sei molto forte non c'è donna che possa superarti, ma io.......datemi un bastone o i mie sais e posso tener testa a tutti ma a mani nude.......> disse Olimpia.

Entrò la guardia che alla vista delle due donne così vestite rimase a bocca aperta a guardare tanto splendore, Xena si avvicinò e gli diede un colpetto col palmo della mano sulla fronte < hei.....hai finito di sbavare brutto maiale ?>

la guardia fecce cenno di seguirlo e poi con altre due guardie che rischiarono d'inciampare visto che non guardavano dove andavano ma........altro, giunsero in una grande sala dove altre donne tutte vestite come l'oro si stavano allenando.

C'èra chi stesa a terra teneva le gambe sotto delle sporgenze e poi andavano su e giù col tronco altre facevano ginnastica in piedi, una in particolare alta bionda un gran bel fisico stava appoggiata al muro con le mani e spingeva come dovesse spostarlo nel farlo i muscoli scolpivano ancora di più la sua bellezza.

Quando Xena e Olimpia entrarono tutte si voltarono guardando le due nuove avversarie, la bionda in particolare guardo la WP e un sorriso si disegnò sulle sue labra.

Si sedettero su una panca < non ti preoccupare......ti insegnerò alcuni trucchi......o.....non li usare poi su di me.....e > disse Xena fingendo di essera seria.

Si guardò intorno cercando un posto tranquillo, vide che un lato della sala faceva un angolo e che nessuno poteva vederle, si alzò controllo che non vi fosse nessuno poi fece un cenno ad Olimpia di raggiungerla, si mise di fronte a lei mettendogli le braccia e le gambe nella giusta posizione di guardia

< ora guarda come mi muovo e fai come me.....coraggio > disse accarezzando la bionda amica <chinati leggermente in avanti tenendo le braccia aperte e strisciando i piedi senza sollevarli girami attorno senza mai perdere i miei movimenti, poi cerca un punto di attacco ma attenta a non scoprirti....hai capito ?> Olimpia fece un sì con la testa < bene ora....vediamo < così dicendo prese la posizzione di guardia girò intorno ad Olimpia invitandola a fare altrettanto poi dopo aver studiato i suoi movimenti si buttò in avanti afferro le sue mani e facendo forza costrinse la barda a cadere in ginocchio poi con la gamba destra fece forza sul fianco facendola cadere schiena a terra poi montò a cavallo del petto e blocco le braccia della barda dietro la sua testa Olimpia con uno sforzo riuscì puntando un piede a fare leva e a rovesciare la WP poi a sua volta si mise a cavalcioni del petto di Xena cercando a sua volta di bloccarla a terra ma con le gambe, alzandole agancio la testa di Olimpia facendola cadere all'indietro e poi si butto nuovamente su di lei a cavalcioni sul suo petto e gli blocco nuovamente le braccia dietro la testa e questa volta nonostante questa cercasse di liberarsi inarcando la schiena non riuscì più a muoversi< basta....basta.. mi arrendo >

Un applauso cadenzato chiuse il combattimento Xena si rialzò seguita da Olimpia e si voltarono per vedere chi applaudiva, appoggiata in un angolo la bionda lottatrice li applaudiva con un sorriso di falsa meraviglia sulle labbra <chi sei e cosa vuoi.....>disse Xena < mi chiamo Claudia sono romana e ammiravo la tua bravura......anche se con quella......> < vuoi venire qui ? io sono pronta > disse la WP invitando la romana a misurarsi con lei < calma.....a suo tempo, tanto alla fine sarai mia...ciao.

>

Il tempo passava ormai mancavano solo due giorni all'inizio del torneo e Olimpia per la gioa di Xena migliorava la sua tecnica, perdeva sempre, ma costringeva la WP a inpegnarsi di più.

Claudia si allenava sempre da sola alternando vari esercizi di forza.

Era arrivato il giorno, dei giudici scrissero i nomi delle atlete su dei foglietti che misero dentro un grosso vaso poi estrassero gli abbinamenti.

Xena e Cludia vennero sorteggiate con avversarie fisicamente inferiori e vinsero con poca fatica, Olimpia invece venne abbinata a una etrusca, fisicamente ben messa e leggermente più alta della barda.

Le due lottatrici vennero chiamate al centro del tappeto di pelli, Olimpia cercò di ricordare gli insegnamenti di Xena che assisteva trepidante al bordo del cerchio < non agitarti, ricordati di non perdere di vista alcun movimento della avversaria >

il combattimento iniziò, l'etrusca fece alcuni movimenti in avanti e di lato poi si rialzò come non trovasse punti di attacco, ma inprovvisamente si buttò in scivolata e colpì Olimpia su piede destro facendola barcollare poi appoggio entrabi i piedi sul petto e prendendola per le braccia la catapultò alle spalle, la barda cadde violentemente sulla schiena < attenta......rotola di lato>gridò Xena, infatti l'etrusca protamente rialzatosi stava per lasciarsi cadere su Olimpia con il suo petto sul viso e le braccia a cingergli il tronco in questo modo l'avrebbe bloccata a terra con il suo peso, la barda rotolo di lato poi mentre l'avversaria cadeva sul tappeto trovando il nulla, Olimpia gli saltò sulla schiena si distese su di lei cincendogli con le braccia i fianchi e cercando di bloccarla a terra ma l'etrusca si sollevò a quatto zampe con Olimpia sempre avvinghiata poi cercò di afferrare la barda dalla testa cercando di farla passare sopra di se ma Olimpia colpi con un colpo del piede un braccio di appoggio della etrusca facendola nuovamente ricadere a pancia sotto poi fece passare le sue braccia sotto le ascelle dell'avversaria unì le mani sulla sua nuca in questo modo nonostante i disperati tentativi l'etrusca non potè più rovesciare l'avversaria e fu costretta alla resa.

Xena l'abbraccio < brava...amore..> e la baciò asciugandogli il sudore che bagnava i suoi capelli biondi.

Entrambe notarono che nessuno, a parte i giudici e le altre concorrenti, assisteva ai combattimenti, a meno chè non lo facesse da un posto nascosto, comunque finito il torneo in qualche modo avrebbero scoperto chi era dietro a tutto questo e per lui o per lei sarebbero stati tempi duri.

Ormai si era arrivati all'ultimo giorno entro sera ci sarebbe stata una vincitrice, erano rimaste in quattro Xena Olimpia Claudia e Nadir una persiana, del gruppo era la meno robusta e infatti le altre la davano subito per eliminata ma la persiana grazie alla sua agilità e all'uso sapiente delle gambe che usava stringere attorno al tronco o alla testa delle avversarie costringendole alla resa per asfissia.

I giudici misero i quatro nomi nel vaso per estrarre gli abbinamenti < speriamo non sorteggino i nosti nomi uno contro l'altra > disse Olimpia, < Xena.......contro.............Nadir.............Claudia......contro......Olimpia.....si dia inizio ai combattimenti.....>

Dopo i consueti controlli del giudice che le lottatrici non tenessero alcun oggetto che potesse ferire l'avversaria, invitò Xena e Nadir al centro del tappeto, ad un cenno le due cominciarono la fase di studio, la persiana si muoveva molto e WP non riusciva a trovare il momento giusto, in questo genere di combattimento non si può colpire con pugni e i piedi possono solo essere usati per far perdere l'equilibrio o per catapultare all'indietro l'avversaria, conta solo atterrare e bloccare sino alla resa.

Come detto Xena non riusciva a trovare un punto di attacco, ma lo trova Nadir, infatti forse a causa di una piega nel tappeto Xena ha un leggera perdita di equilibrio subito la persiana ne approfitta lanciandosi in avanti e colpendo la WP con una testata allo stomaco che fa piegare la guerriera, veloce Nadir compie un balzo agganciando a forbice il tronco di Xena e facendola cadere di lato, Xena cerca di sollevarsi sulle ginocchia ma la stretta delle gambe della persiana è veramente e incredibilmente forte, il fiato comincia a mancare < forza Xena......non puoi perdere......reagisci> urla Olimpia vedendo la compagna in difficoltà

con uno sforzo Xena riesce finalmente a mettersi in ginocchio poi con le punte dei gomiti colpisce ripetutamente le cosce della persiana che deve lasciare la presa rimettendosi prontamente in piedi in posizione di guardia.

Xena prende tempo e soprattutto fiato poi decide di finirla con questa persiana, finge un movimento laterale, Nadir si gira per pararlo ma Xena si butta in avanti col braccio sinistro cinge il petto della persiana trascinandola sul tappeto Nadir cerca di girarsi per cinturare la testa di Xena ma questa è più veloce e cintura a sua volta con il braccio destro da dietro il collo della persiana poi la spinge in avanti faccia a terra sale a cavallo della schiena premendo con il suo petto, la persiana cerca di divincolarsi dalla presa ma la differenza di peso e forza ora è tutto per Xena, Nadir deve cedere per soffocamento, battuta con la sua stessa arma.

E' ora il turno di Claudia e Olimpia, la barda sa che le probabilità di vittoria sono minime e non vuole lottare con Xena per la vittoria finale ma d'altra parte un eventuale successo su questa boriosa di romana non le dispiacerebbe.

Il giudice le invita ad entrare nel cerchio e dopo il solito rituale (niente morsi,graffi,prese per i capelli...etc..) le invita ad iniziare.

< non darle punti di attacco.....aspetta che sia lei a cominciare....> dice Xena all'amica, Olimpia piegata in avanti le braccia leggermente aperte gira lentamente intorno alla romana che a preso la stessa posizione ma non accenna ad effettuare alcun attacco, Olimpia decide di rompere gli indugi e prova un presa al braccio con torsione che parzialmente riesce visto che la romana è costretta a mettere un ginocchio a terra, ma facendo una capriola all'indietro riprende la mobilità del braccio poi afferra quello di Olimpia e mettendo una gamba davanti e girandosi su se stessa atterra la barda ponendo prima il proprio fianco sinistro sul petto di Olimpia e facendo una cravatta al collo, la barda cerca di liberarsi ponendo il palmo della mano sul viso della romana e spingendo sotto il mento per allentare la presa ma Claudia si libera pone le sue gambe a cavalcioni del petto di Olimpia e afferrando i suio polsi blocca le braccia a terra, la barda cerca di innarcare la schiena prova a alzare le gambe per cercare una presa al collo con i piedi ma è tutto inutile e deve dire < cedo....basta >.

E' ormai sera lo stanzone è illuminato solo dalle fiaccole, Xena seduta con le gambe incrociate le braccia distese gli occhi chiusi, dall'altro lato Claudia invece fa esercizi e ogni tanto guarda la PW con un sorriso di scherno.

Olimpia si avvicina < è ora......> Xena riapre gli occhi fa una leggero movimento con le spalle e con la testa, si alza e si avvia verso il tappeto.

Al centro c'è già Claudia e il giudice, le due si guardano, Xena ha lo sguardo visto tante volte quando è molto tesa e irritata la romana invece pare molto calma.

< siete pronte ? > dice il giudice, le due fanno cenno di sì < allora.....a voi > le due stanno ritte per un attimo a guardarsi poi lentamente prendono la posizione di guardia girando intorno lentamente, nessuna par voler prendere iniziative sanno entrambe che sono di pari forza e che un minimo errore potrebbe costare la vittoria.

Claudia accenna ad una prova di forza ma Xena arretra rifiutando, poi scatta, si butta a braccio teso colpendo la romana sotto la gola, Claudia cade indietro ma prima che la WP si butti su di lei si rialza massaggiandosi la parte colpita < fatto male ?.......> le dice Xena con un sorrisetto, la romana non ride più e con un urlo si butta su Xena che facendosi cadere all'indietro prende per la braccia l'avversaria poi appogiando un piede sul suo petto la fa volare dietro di lei, Claudia cade schiena a terra, Xena veloce si butta su di lei cercando di mettere il suo stomaco sul viso dell'avversaria e bloccarla a terra con una cintura al tronco ma Claudia rotola di lato rimettendosi in piedi.

Le due contendenti non riescono a trovare un punto debole e si guardano lucide di sudore e ansimanti.

Olimpia scuote la testa, questa volta la sua guerriera preferita che è ingrado di sgominare uomini armati, re e demoni ha trovato una donna forte e tecnicamente valida come lei.

C'è qualcosa in quella donna che la turba pensa Xena ma non sa cosa, sembra che la conosca, vorrebbe atterrarla e poi bloccarla con il famoso tocco per interrogarla, ma non può.

Ormai sono passati diversi minuti ma la situazione non cambia poi... Xena decide di accettare la prova di forza e invita Claudia a prendere le sue mani, entranbe puntano i piedi e cercano di piegare le mani dell'avversaria Xena sembra riuscire ma inprovvisamente Claudia molla la presa e si sposta di lato Xena sullo slancio non può far altro che cadere in avanti faccia a terra, la romana svelta gli sale a cavalcioni sulla schiena e afferrando con anbo le mani il mento tira la testa verso di se, la tipica mossa spezza schiena.

Xena cerca di liberarsi ma le mani di Claudia sono di ferro e le forze stanno venendo meno < non cedere Xena.....reagisci...>urla Olimpia mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime.

Claudia avvicina la sua bocca all'orecchio di Xena < salve principessa.....cosa si prova ad essere sconfitte e umiliate come hai fatto tu con me.....> a sentire quella voce Xena spalanca gli occhi < A....nti....nea > < si...io...la tua vecchia......amica > poi una sonora risata esce dalla bocca di Claudia/Antinea ma questo è in suo errore perchè così facendo si distrae e allenta la presa, Xena piena di rabbia per aver sopportato tutto questo organizzato da una delle sue peggiori nemiche con un ultimo sforzo colpisce con delle ripetute gomitate all'indietro sul viso la sua avversaria che deve lasciare la presa, svelta Xena inarca la schiena facendo cadere di lato la sua avversaria poi si getta su di lei montandole a cavalcioni del petto e afferrandole la gola con entrambe le mani comincia a stringere, Antinea, ormai bisogna chiamarla così, cerca di allentare la presa, inarca la shiena, cerca di rovesciarsi di lato, di colpire con ginocchiate la schiena della WP, ma è tutto inutile Xena sta vincendo per soffocamento, poi ad un tratto con un ultima, soffocata risata < ai... di nuovo vinto......ma......ma ......ci rivedremo....> Antinea sparisce da sotto Xena che si trova inginocchiata sul tappeto con al posto del collo della avversaria....nulla.

Xena si alza in piedi mentre Olimpia gli corre incontro abbracciandola e.....dandole un bacio < Antinea....ha organizzato tutto lei...> dice la PW < Antinea ?> dice Olimpia < si, voleva umiliarmi davanti a......ma dove sono finiti tutti quanti ? > infatti nella sala non c'èra più nessuno, ne lottatrici ne giudici ne guardie, tutto creato e sparito con Antinea.

< andiamocene di qua > dice Xena < cerchiamo i nostri vestiti e almeno qualche arma > dice Olimpia < ei.... un momento prima dobbiamo cercare e ringraziare una certa persona.....> entrambe contemporaneamente < Eforo....quel bastardo > < sempre che non sia sparito anche lui > dice Xena.

Trovarono la stanza dove avevano passato questi giorni e nella cassapanca i loro vestiti < per fortuna che non sono spariti anche questi > dice Olimpia, ritornate nel corridoio e dopo aver trovato in una stanza due piccole spade < meglio che niente >dice Xena, uscirono dal palazzo,presero una bella boccata d'aria fresca dopo giorni rinchiuse, si voltarono e.......< da dove arrivate ? >chiese un mercante < eravamo in quel palazzo > dice Olimpia < ma stai sognando ? Quel palazzo e abbandonato da due lustri.....pare fosse abitato da una strega o qualcosa di simile e ora sta per essere abbattuto > disse il commerciante quardando in modo strano le due.

< la mia amica ieri e stata ad una festa e sai......> disse Xena e fece un cenno come per dire che ancora un po' brilla

< a.....ho capito...> disse con un sorrisetto il commerciante, < ei......ma....come sarebbe.....> disse Olimpia offesa, Xena senza dare ascolto alla sua amica chiese < conosci mica uno di nome Eforo ?> < chi....il guerriero ? > < si proprio lui.....il guerriero > disse Xena facendo una smorfia < è un vostro amico ? Anche voi mi sembrate guerrieri.....> < già è un nostro......amico > disse Olimpia, < andate in fondo a questa strada poi girate a destra c'è una vecchia casa rossa....abita lì> < grazie.....> si avviarono nella direzione indicata < mi vuoi spiegare perche devo sempre essere io a far la parte della ubriacona quando sei tu che tracanni come una botte ?> disse Olimpia seccata < scusami ma quell'uomo poteva pensare che siamo guerriere e........streghe e farci finire sul rogo.......e poi non è vero che tracanno come una botte > continuando a discutere arrivarono davanti alla casa rossa, inpugnarono le armi e poi si avvicinarono alla casa isolata dalle altre e con un piccolo orto e una stalla con due cavalli e un piccolo pozzo, Xena e Olimpia si avvicinarono alla porta strisciando contro la parete esterna ma ad un certo punto un terribile lezzo fece arretrare le due, Xena si avvicino al pozzo dove c'era appoggiato sul bordo un secchio con dell'acqua e bagnato un pezzo di stoffa se lo mise sulla bocca e naso poi entrò, sul letto con un pugnale nella schiena c'èra il cadavere del macedone ormai morto da almeno due o tre giorni o forse più, Antinea aveva pagato così Eforo.

Xena uscì prese fiato poi disse ad Olimpia < Eforo è morto, meglio che prendiamo i due cavalli e torniamo dalle amazzoni prima che scoprano il cadavere e diano la colpa a noi> sellarono in fretta poi partirono al galoppo lasciando alle loro spalle Micene < ma chi lo ha ucciso ?> chise Olimpia < Antinea o uno dei suoi > rispose Xena.

Erano ormai in vista del villaggio di Aella < come ti sono sembrata al torneo ? > chiese Olimpia < non ti sei comportata male.......non sei alla mia altezza ma insomma...> disse Xena scherzando < ho imparato molto.....stavo quasi per battere Cludia.....cioè Antinea......e guarda di non provocarmi perchè te le suono...> < c'è un altro posto dove sei inbattibile > disse Xena < e quale ?.........aaaaa capisco.....bè stasera se vuoi facciamo un bel incontro..> poi si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere.

F I N E





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