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La missione

Vane & Roberta


Le condizioni sono sempre le stesse tutti i personaggi del nostro "Capolavoro" tranne Camille sono di proprietà della MCA/UNIVERSAL PICTURE
In questa storia è ampiamente trattato un rapporto tra due persone dello stesso sesso se tutto questo vi da fastidio, non leggete.
Critiche (spero poche), Complimenti o Semplici Saluti potete inviarli alle seguenti e-mail:
Per Roberta miva71@virgilio.it oppure creamy19@inwind.it Per Vane


Xena e Gabrielle stanno addestrando le nuove reclute all'arte del combattere.
Quando un angelo porta loro un messaggio Gabrielle lo prende lo apre ma… non legge nulla: il foglio è bianco.
Allora lo passa a Xena.
Gabrielle: tieni prova tu, io non leggo niente forse è per te.
Xena prende la pergamena, ma nemmeno lei riesce a leggere niente.
Xena: no, non leggo niente neanch'io!
Gabrielle si avvicina a Xena e distrattamente prende una parte del messaggio.
Xena: ehi! Guarda!
Come per magia appare una scritta:

"Xena e Gabrielle sono arruolate per la prossima missione, presentarsi immediatamente a Michele".

Tutti gli altri Arcangeli si congratularono con Xena e Gabrielle per l'incarico.
Xena, posandosi una mano sulla spalla opposta e massaggiandola un po' dice
Xena: era ora, stavo arrugginendo.
Gabrielle: Non sei l'unica - disse allungando le braccia al cielo stiracchiandosi come si deve - speriamo bene!!
Attraversano una schiera di Arcangeli che acclamano e si congratulano, superano un lungo corridoio bianco sulle cui pareti si vede il cielo più azzurro che sia mai esistito.
Arrivate nell' "ufficio" di Michele entrano e salutano il "collega"
Michele: salve piaciuto il "bigliettino d'invito"? - con un mezzo sorriso ironico...
Gabrielle: salve a te! Carino ma più che un invito mi è sembrato un ordine.
Michele: infatti! Mi dispiace ma la situazione è molto grave.
Xena: racconta! - Disse Xena con una nuova luce negli occhi e strofinandosi le mani impaziente per sapere che stava accadendo.
Michele: non so se lo sapete ma la terra è molto cambiata da quando eravate in vita. Sono passati più di 2000 anni. In tutto questo tempo non abbiamo interferito con le scelte degli uomini lasciando loro la possibilità del libero arbitrio. Anche se questo ha creato parecchi problemi, ma il fatto di non essere influenzati da alcuna forza superiore ha sempre riequilibrato le loro sorti.
Gabrielle: ma ora?
Michele: ma ora siamo tutti nei guai. Quando Xena ha ucciso gli dei loro sono arrivati qui, noi li abbiamo privati dei loro poteri e resi anime come tutte le altre, ma abbiamo fatto in modo che non si reincarnassero. Fino a che per uno sbaglio sono stati fatti rinascere sulla terra.
Xena: ma se avete tolto loro i poteri dovrebbero essere rinati come comuni mortali.
Michele: questo è il punto! Non lo sappiamo! O meglio non sappiamo fino a che punto. Potrebbero essere comuni uomini ma potrebbero aver recuperato una parte dei loro poteri il che sarebbe una vera catastrofe in quanto loro avrebbero anche il potere di uccidere noi Arcangeli e noi non potremo tornare a servire da vicino la nostra Causa, ma saremo fatti rinascere come comuni mortali dimenticandoci del nostro passato e delle persone che ci circondano, per non parlare poi di quello che, ripresi per intero i poteri, gli dei potrebbero creare al genere umano; dobbiamo assolutamente fermarli.
Gabrielle: e noi come entriamo in tutto ciò?
Michele: Xena è l'unica che sia riuscita ad ucciderli e quindi visto che l'ha fatto una volta può farlo una seconda.
Xena: ti ricordo che mi era stato dato un potere per farlo ma che ho perso quando un certo Arcangelo ha tentato di uccidere la mia compagna.
Disse Xena con un sopracciglio inarcato e il sorriso stampato sul volto. Anche se aveva un tono un poco scocciato…beh, comprensibile…
Michele: no! Ti è stato tolto quando hai tentato di affogare un povero Arcangelo - ribattè Michele divertito ridendo e scostandosi una ciuffetto biondo dalla fronte.
Gabrielle: va bene! Sta di fatto che Xena non può ucciderli.
Gabrielle non aveva ancora finito di parlare che un fascio di luce immensa inondò il corpo di Xena. Michele teneva le mani alzate e il suo sguardo serio si intrecciò per un attimo con quello di Xena… i suoi occhi erano socchiusi... un dolce calore l'attraversò ridandole una nuova forza... una nuova vitalità…. Una nuova missione!
Michele: ora puoi… ricordati degli amici questa volta!
Xena: ok. Accetto la missione! - Disse la principessa guerriera voltandosi poi verso Gabrielle... la guardò negli occhi con estrema dolcezza… le si avvicinò, e la cinse in un tenero abbraccio.
Xena: aspettami sarò di ritorno molto presto.
Gabrielle: guarda che io vengo con te! - Disse Gabrielle allontanando le braccia dell'amica e mettendo le proprie lungo i fianchi.
Xena: ma non puoi!!! Saresti troppo a rischio!!!
Gabrielle: tu non vai in nessuna missione senza di me, abbiamo fatto un patto; se proprio dobbiamo rischiare ancora la pelle per quei rompiscatole degli dei voglio rischiarla combattendo! Falla finita di proteggermi, ti ricordo che sei morta prima di me!
Michele: possibile che in tanti secoli passati insieme, ancora vi attacchiate in questo modo? Il messaggio era per entrambe no? Dunque la missione riguarda tutte e due e cercate di sbrigarvi che non c'è molto tempo!
Gabrielle: hai visto?!?! - esclamò il bardo amazzone che senza molti ripensamenti diede un pizzicotto alle guance di Xena.
Xena: hey!!! - e ribatté con uno schiaffetto sulle spalla…
Gabrielle: vuoi la guerra eh??? - E subito le lasciò cinque dita sulla coscia destra
Xena: comincia a scappare tesoro! Non ne uscirai viva…
Gabrielle: tanto sono già morta!! - squittì mentre, datele le spalle, si accingeva a scappare.
Xena: vieni qui…dove credi di andare!!! - E tentò di rincorrerla ma fu fermata dal richiamo di Michele.
Michele: e allora??? Facevo meglio a darlo a dei bambini questo incarico che a voi!!!
Xena: ok ok come ci dobbiamo muovere? Quali dei si sono reincarnati?
Michele: sono reincarnati: Atena, Artemide, Afrodite, Discord, e Ares.
Xena: e lo sapevo…. Sta sempre in mezzo quello!
Gabrielle: ma Afrodite e Ares non sono stati uccisi da Xena.
Michele: si ma dopo la vostra morte hanno deciso di rinunciare alla deità e hanno accettato le nostre condizioni.
Per quanto riguarda la missione dovete reincarnarvi anche voi perché solo come mortali potrete confrontarli.
Xena: dobbiamo ricominciare daccapo? Io non ho intenzione di tornare ad essere una neonata!
Esclamò Xena con una espressione goffa e con la schiena ricurva per la notizia….
Gabrielle: si ti ci vedo!!! Pannolino, ciuccio, biberon e… chakram!
Xena: waoooo bel giocattolino non credi??
Michele: no non dovrete ricominciare daccapo, vi trasporterete sulla terra e riprenderete le vostre sembianze ma dovrete fare un piccolo addestramento per abituarvi al modo di vita della terra di questi giorni. Vi affideremo alla nostra addetta che si occupa di questi casi, trasforma i nostri Arcangeli in perfetti uomini oops scusate donne moderne. Non vi preoccupate accelereremo le vostre capacità cognitive e in due settimane imparerete tutto quello che c'è da sapere del XXI° secolo.
Xena: 21° secolo! Caspita… gli uomini vanno sempre a cavallo vero?
Gabrielle: beh... c'è una cosa del tutto positiva in tutto ciò. I tuoi 2000 e passa anni li porti che è una meraviglia!!
Xena: zitta tu anche tu hai passato i 2000 sai?!?!
Gabrielle: son sempre meno dei tuoi!! - E scoppiò in una fragorosa risata che contagiò anche gli altri due...
Michele: rispondendo alla tua domanda… si… ci sono ancora i cavalli... e gli uomini li usano ancora per viaggiare, ma a loro non ne basta uno come la tua fedele Argo… ne usano Mille e più per ognuno di loro….
Xena: mille!!!!! Ma è pura follia!!!!!
Michele: no…capirai più avanti…...

 

Xena: wooooooooooow questa macchina è un vero portento!! Corre più veloce di dieci cavalli insieme!!
Gabrielle: lo vedo!! Ma ti prego rallenta…
Xena: è perché mai?? Dai che non ti spettini!!
Gabrielle: mi farai cadere gli occhiali da sale
Xena: da sole da sole!! Si dice da sole!!! E non preoccuparti siamo in autostrada quindi è lecito "volare"!!
Gabrielle: Xena no no dai rallentaaaaa!!!!
Xena: e va bene FIFONA!
Gabrielle: piuttosto hai idea da dove iniziare a trovare "i nostri amici"?
Xena: dunque ho pensato, se come penso non hanno perso i loro caratteracci, avranno sicuramente raggruppato intorno a loro una schiera di Adepti, penso che basterà seguire le loro "imprese" sui media. Quando troveremo una serie di azioni che ricordano il loro modo di agire specifico allora entreremo in scena.
Gabrielle: e nel frattempo??!?!
Xena: nel frattempo Socia… ci godiamo la vita!!!! ShiiiiiiiiiiiYAalalalalalalaaa!!!! E detto questo Xena riaccelera la macchina tra le urla di Gabrielle.
Gabrielle: si ma non esagerare guidi da due giorni!!
Xena: che ragazza all'antica... hai proprio 2000 e passa anni!!
Gabrielle: ma che simpatica… la prossima uscita è la nostra. Portati nella corsia di destra per uscire.
Xena: agli ordini capo...
Gabrielle: mah.
Inserita la freccia le nostre due valorose guerriere si prestano a uscire dall'autostrada a bordo di una audi tt grigio metallizzata con la capotte abbassata e dagli interni bordeaux; ovviamente escono con il telepass...
Xena: Michele ha detto che qui dobbiamo intercettare i suoi collaboratori che devono "indicarci la strada" per localizzare le divinità reincarnate….
Gabrielle: proprio così... che gli mandiamo un messaggino?
Xena: un messaggio??? Ma se non abbiamo il numero?? E poi che gli scrivi - "siamo arriv.dicci dove and.ciao Xena e Gab"??
Gabrielle: e perché no?? Sono così carini i messaggini!! Dai uno solo! Ehhhhh??
Xena: MA NON ABBIAMO IL NUMERO GABBY!! NON PUOI MANDARE UN MESSAGGIO SENZA NUMERO!!
Gabrielle: ah già…UFFA!!!
Xena: e poi sono io quella che si lascia prendere troppo dalla modernità eh??
E guardata dolcemente la sua compagna, riprende a spingere sull' acceleratore sfrecciando verso la città
Il paesaggio correva sotto i loro occhi... era tutto così strano, andare così veloci e usare strumenti di così raffinata fattura e di così alta tecnologia, per loro era come un sogno. Di nuovo insieme, vive e in un mondo che prometteva qualcosa di meglio del precedente, ma con il solito inconveniente, gli dei, che certo non le avrebbero lasciate in pace neanche un minuto... specialmente Ares che non avrebbe accettato mai la relazione che ora più che mai era consolidata tra le due guerriere.
Riuscirono a raggiungere l'appartamento che era stato indicato loro dai collaboratori terrestri di Michele.
Arrivarono in quella che sarà la loro casa durante la missione, era una casa bellissima dotata di tutti gli impianti tecnologici moderni ma soprattutto dei comfort.
Quando vi entrarono ne rimasero sorprese... all' ingresso c'era un appendi abiti in metallo con i pomelli in legno a cui accanto c' era un mobiletto con cordless, specchio, agendina dei numeri e posacenere in vetro; subito accanto all'ingresso c'era il salotto: una stanza quadrata senza porte con divano ad angolo e tavolino in vetro con sopra una graziosa ciotoletta piena di "Ferrero Rochè". Davanti al tavolo e quindi al divano c'era uno di quei televisori al plasma ultrapiatti con lettore dvd e decoder
Solo alla vista di tutto questo ben di Dio rimasero a bocca aperta… era tutto così estremamente moderno ed elgante…
Gabrielle: tutto questo è per noi?? E questi??
E si avvicinò ai cioccolatini... scartato e messone in bocca uno la sua espressione cambiò notevolmente...
Gabrielle: Xe... devi assaggiarli, sono squisiti… hanno un sapore sublime mmmmm che buoni...
Xena: ho visto quella faccia solo in particolari momenti... possibile che un dolcetto possa eguagliarli ???
Gabrielle: ma quanto sei scema... prima assaggia poi giudica...
Xena: ok ok
E detto questo ne scartò uno e la stessa espressione che prima aveva invaso il volto di Gabrielle pervase anche quello della valorosa principessa guerriera che altro non poté fare che emettere un - mmmmm favoloso - squagliandosi per la dolcezza che si liberava dal cioccolatino.
Gabrielle: ho sentito quella frase sono in particolari momenti... possibile che un dolcetto possa eguagliarli??
Xena: ok ok! Avevi ragione tu. Chiedo scusa… dai, visitiamo il resto della casa, credo che di la ci sia il giaciglio...
E insieme si dirigevano verso una porta in legno la aprirono quasi sospettose. La prima a sbirciare fu Gabrielle che nascosta dietro la porta infilava la testa nel poco spazio che avevano aperto, e sopra di lei Xena, che, ricurva, cercava di sbirciare…
Ciò che si prospettava ai loro occhi era a dir poco stupefacente. Gab riuscì di poco a mantenere la calma per l'euforia ma non poté evitare di fare un salto indietro per la stupore urtando la mascella di Xena.
Xena: cavolo!!! Mi hai fatto male... ci vorrà un po' d'acqua per non farlo gonfiare…
Gabrielle: non preoccuparti…qui c'è tutta l'acqua che vuoi
Gabrielle aprì la porta molto lentamente e ai loro occhi si prospettò il paradiso per gli amanti del relax...
una vasca idromassaggio circolare... non molto grande ma sufficiente per essere comoda anche per due, subito dietro a questa si ergeva una di quelle docce multifunzioni in vetro collegata alla vasca da una mensola in marmo nero. La doccia (con tanto di tappentino a forma di chakram) faceva angolo al muro e alla sua destra c'era una porta finestra che dava sul cortile dell' edificio, alla destra della porta c'era lo scaldapanni e ad angolo l'appendi abiti con accanto la cesta in vimini dei panni.quindi un lavandino semicircolare con un ampio specchio circondato di lucette sottili e fini. Sul ripiano del lavandino c'era tutto per il make-up per le due più che sbalordite eroine.
Xena: non ci posso credere... dimmi che non solo un sogno e che non è l'effetto del dolcetto!!!
Gabrielle: ti faccio venire le allucinazioni?? Questa è nuova!
Xena guardò Gabrielle indispettita e le fece una piccola smorfia seguita da pernacchia e linguaccia... e Gabrielle ricambiò con un sorriso a occhietti chiusi e a denti stretti mugugnando.
Xena riprese possesso della sua faccia che si stava contorcendo in mille smorfie e disse
Xena: il mondo ha aspettato tremila anni... dici che se aspetta mezz'oretta succederà qualcosa??? Eh??
Gabrielle pensierosa si mise la mano sul mento e strofinandolo pensava... dopo pochi secondi ecco la sentenza...
Gabrielle: ci hanno chiamato d'urgenza... - Disse quasi rassegnata, poi proseguì - ma sta di fatto che qui, nessuno sa che gli dei sono tornati...
Xena aspettava ansiosa il verdetto, si fregava le mani e guardava speranzosa la sua amica e poi la vasca... poi la vasca e la sua amica... la sua amica e la vasca...
Xena: quindi?? - Chiese quasi distrutta per l'attesa
Gabrielle: quindi...
Xena: quindi?? Dai Gabrielle!!
Gabrielle: quindi credo proprio che non si possa fare...
Xena: NOOO???!! - Esclamò Xena scioccata
Gabrielle: non si possa fare a meno di fasi un bagno come si deve!!!
urlò Gabrielle ridendo e detto questo si sfilò le scarpe poi si spogliò mentre Xena si precipitava sul rubinetto dell'acqua calda con una mano mentre con l'altra prendeva il bagnoschiuma.


Xena: ci voleva proprio... erano secoli che non facevo un bagno come questo...
Gabrielle: già... puoi dirlo forte!!
Xena: ERANO SECOLI CHE NON FACEVO UN BAGNO COME QUESTOOOO!!
Gabrielle: ho capito ho capito!!!
Xena: sei hai capito perché mi hai chiesto di dirtelo più forte???
Gabrielle: è un modo di dire Xena !!!
Xena: beh, credevo ti fosse entrata un po' di schiuma nelle orecchie!!
Gabrielle: si come a te nel cervello!!! ma dai! Xena ? Xena !! Xena mi ascolti??
Xena si era immersa fin sotto la testa ed era coperta dalla schiuma... probabilmente voleva fare qualche scherzo a Gabrielle ma poichè la vasca era circolare fece un brusco slittone e si ritrovo a gambe all'aria...
Gabrielle la prese per i piedi e la riporto alla posizione corretta...
ci fu un attimo di silenzio... Xena si stava togliendo la schiuma dalla faccia e con un occhio guardava Gabrielle la quale la stava osservando perplessa...
Gabrielle: principessa guerriera eh?
e sentito questo Xena le scagliò addosso una manciata di schiuma beccandola dritta in bocca...
Gabrielle, mentre sputacchiava di qua e di la , rispose con una ondata d'acqua dando inizio ad una vera guerra di schizzi e spruzzi e risate che avrebbe inondato il bagno.
Gabrielle: ok ok mi arrendo. Hai vinto tu!! ho schiuma ovunque anche nel naso!!!
Xena: ecco riconfermato il mio nome di principessa guerriera!! - disse Xena porgendo a Gabrielle la mano in segno di pace
strette le mani Gabrielle si alzò e si prese un morbido asciugamano e ne passo un'altro a Xena .
Xena: ci sarà da pulire qui...
Gabrielle: non t'aspettare che lo faccia io... hai incominciato tu!!
Xena: si ma tu hai ribattuto!! E poi ti sei arresa!!
Gabrielle: ma non è giusto!! Te la prendi con me perché ho il cuore tenero!! Cattiva!!
Xena: facciamo così... scommettiamo che se riesco a capire come funziona quell'aggeggio che sta li prima di te pulisci tu???
Gabrielle: Ci sto! Quale aggeggio??
Xena: il phon quello che serve per asciugare i capelli... Hai perso!
Gabrielle: mi hai fregato!!! Non è giusto!!
Xena: ok, dai ti do una mano!!
Passarono così qualche settimana assaporando la ritrovata vita. Ogni mattina leggevano i giornali, guardavano i notiziari e consultavano internet, il resto della giornata se la godevano.
Una sera decisero d sperimentare quelle che gli uomini moderni chiamavano Discoteche. Durante la serata molti uomini provarono a rimorchiarle ma rimasero tutti a bocca asciutta. All'uscita mentre tornavano alla macchina furono accerchiate da un "branco" di uomini che non avendo gradito il "no" delle due all'interno avevano avuto il bel pensiero di riprovarci tutti insieme fuori, tutto faceva pensare che questa volta un semplice "no" non sarebbe bastato.
1° tipo: guarda, guarda che belle gnocche abbiamo qui"
2° tipo: salve Bellezze, mi sa che ora non farete tanto le preziose vero? Allora chi comincia?
Xena si gira verso Gabrielle e le dice,
Xena: sono 10, io 7 e tu 3?
Gabrielle: per me va bene, non fargli troppo male!
Xena: ragazzi vi consiglio di sparire, e in fretta!
1° tipo: ma sentila fa la spiritosa!
Xena: parlo sul serio andatevene e lasciateci in pace!
2° tipo: sennò? Che fai urli?
Xena: anche…...SHIIIALALALALALALALA
Xena: e Gabrielle iniziarono a difendersi come ai vecchi tempi e quasi subito tutti i teppistelli che le avevano accerchiate scapparono, il primo tipo invece si trovò a terra con Xena che lo teneva bloccato.
Xena: stai bene Gabrielle?
Gabrielle: si non ti preoccupare…
Xena: allora indovina chi urlerà tra poco?
1° tipo: ma tu guarda! Ci sono capitate due lesbicone che si credono Rambo!!!
Xena: non ho capito "bellezza" - stringendo la presa quasi a soffocarlo
1° tipo: ok ok scusate, non vi daremo più fastidio.
Xena: così va meglio.
Xena rialza il tipo e lo prende per il colletto.
Xena: ora vattene e la prossima volta impara ad accettare un no!
Il tipo se ne va a velocità supersonica
Xena abbraccia Gabrielle
Xena: davvero stai bene?
Gabrielle: si te l'ho detto, tranquilla! A quanto pare in 2000 e più anni gli uomini non sono cambiati.
Xena: già, e ti dirò neanche noi, ci difendiamo ancora bene no?



Gabrielle si svegliò in pena notte, allungò il braccio verso Xena, ma il letto era vuoto, preoccupata si alzò e andò alla ricerca della sua compagna, la trovò seduta su una poltroncina davanti alla vetrata che dava sul mare, stava guardando l'orizzonte… e stava piangendo.
Gabrielle: hey!
Xena aveva sentito arrivare Gabrielle come sempre quindi tranquillamente rispose.
Xena: hey!
Gabrielle: le vecchie abitudini non cambiano mai vero? Hai sempre dormito poco e male… ehi ma tu stai piangendo Xena? Che succede?
Gabrielle si inginocchiò davanti a Xena .
Xena asciugandosi gli splenditi occhi celesti rispose
Xena: niente, niente pensavo
Gabrielle: a che cosa?
Xena: a come è cambiato il mondo. Stavo solo facendo qualche confronto
Gabrielle: ho capito. Stavi pensando alla frase del teppista di stanotte. Ti sei offesa!!!
Xena: già.
Gabrielle: Xena non è la prima volta che ci insultano.
Xena: lo so bene, ma una cosa del genere non ce l'avevano mai detta, ai nostri tempi non esisteva nemmeno. Nessuno si è mai preoccupato del nostro rapporto.
Gabrielle: e nessuno se ne deve preoccupare neanche ora, sono e restano affari nostri, lo sono sempre stati.
Xena: si ma qui i comportamenti e il modo di vedere le cose sono diversi, le persone sono molto più come dire… intolleranti, diciamo anche razzisti.
Gabrielle: e allora? Noi non dobbiamo mica cambiare le loro idee. Xena noi siamo vissute oltre 2000 anni fa. Questo non è il nostro tempo, si è carino, ci sono un sacco di vantaggi e comodità, ma noi siamo qui per trovare quei furbastri dei nostri dei e riportarli dove sappiamo bene che non esistono distinzioni di sesso o razze, dove anche noi viviamo, ce ne andremo per la nostra strada con buona pace di tutti i bigottoni, ben pensanti che vivono sulla terra.
Xena: hai ragione.
Rispose visibilmente sollevata passandosi una mano sulla guancia.
Xena: Dimmi Gabrielle che farei senza di te?
Gabrielle: sai una cosa Xena? Spero che tu non lo scopra mai!
e guardandosi sorridendo, si strinsero l'un l'altra teneramente. Gab accarezzava i capelli di Xena che contaccambiava con dei veloci baci sulla fronte
Gabrielle: dai torniamo a letto, e la prossima volta rifletti di giorno, io la notte voglio dormire.
Xena: Parlando di vecchie abitudini…….

La mattina dopo Xena & Gabrielle si svegliarono tardi e quando si spostarono nella stanza dove di solito leggevano i giornali trovarono Camille, la ragazza che si era occupata del loro addestramento, ad aspettarle.
Camille: buongiorno, ben svegliate!
Gabrielle: buongiorno a te, che ci fai qui?
Camille: sono venuta a rammentarvi il motivo per cui siete tornate sulla terra.
Xena: ce lo ricordiamo non ti preoccupare
Camille: vi state rilassando un po' troppo e non siete qui per questo. Vi ho insegnato e addestrato, e come vostra tutrice vi ordino di darvi una mossa e immediatamente prima che gli dei si "sveglino" e la loro ira si ripercuota su voi... e sapete quali sono le conseguenze...
Xena: non preoccuparti... non ci siamo dimenticate della missione, stiamo agendo solo nel modo più cauto possibile; Gabrielle, il portatile -
Gabrielle posò sul tavolo il computer già acceso.
Xena: ti ringrazio, ora guarda qui Camille; ieri sera siamo andate in discoteca... indovina un po' dove e perché?
Camille: beh, sapendo che non ci siete mai state, avrete visitato la discoteca più vicina a voi
Gabrielle: mi dispiace, ma hai sbagliato in pieno
guardò Xena sorridendole, poi si volse verso Camille porgendogli due biglietti
Gabrielle: ecco qui, siamo andate all' Ambrosia, la più famosa e costosa discoteca che si possa trovare nella zona... insomma, qualcosa per privilegiati... come... gli dei
Camille guardava stupita i due biglietti mentre Xena cliccava su una cartella nominata "Olimpo".
Gabrielle la osservava. Era inutile dire che non era uno sguardo qualsiasi... il bardo amazzone aveva un candido sorriso sul viso mentre gli occhi brillavano a quella visione: Xena non sedeva, era leggermente ricurva sul tavolo e, mentre con una mano gestiva il mouse, con l'altra equilibrava la sua posizione poggiandola sul vetro del mobile. La finestra era leggermente aperta e un po' d'aria entrava scostando le lunghe ciocche scure dal suo viso. Senza scostare lo sguardo dal monitor, la principessa guerriera chiese gentilmente a Gabrielle di chiudere la finestra, perché l'aria la infastidiva.
Camille si voltò verso Gabrielle la quale era ancora persa nei suoi pensieri... scotendo la testa obbedì alla richiesta dell'amica, Camille si fece pensierosa.
Xena: guarda qui, Gabrielle ed io abbiamo raccolto delle informazioni e unitale a quelle che ci avete dato voi, ne abbiamo concluso questo schema riassuntivo e che ci aiuterà in nuove ricerche, osserva: qui c'e la discoteca Ambrosia, subito entrati non si può fare a meno di notare la cubista, osserva questa foto scattata con il telefonino: chi ti sembra? Capelli biondi, lunghi, ricci, circondata da uomini unti e muscolosi... è lei non ci sono dubbi, è la reincarnazione di Afrodite e non è tutto, segui la freccia; con chi stava sempre Afrodite? Con Ares! E chi è il proprietario del locale? Un uomo di circa 1 metro e 83, capello scuro, insegnante di arti marziali in una palestra anch'essa di sua proprietà...
Camille: stupefacente ma come avete fatto a raccogliere tutte questa informazioni in una notte sola?
Xena guardò Gabrielle sorridendole in modo complice
Xena: diciamo che qualcuno qui sa ondeggiare i fianchi come si deve
disse Xena dando un colpetto con il gomito a Gabrielle.
Camille sgranò gli occhi: io quello non te l'ho insegnato!!
rivolgendosi al bardo
Xena: ohh né ce era bisogno che ci pensassi tu! Gabrielle si sa muovere veramente bene, te lo posso assicurare!
Gabrielle: Xena aaaaaa, tralasciamo i dettagli e finiscila di guardarmi in quel modo! Concludi la spiegazione, non c'è tempo lo sai!
Xena: ok... però è vero!
Camille: Gabrielle ha ragione, sapete cosa accade se non risolvete il tutto in tempo! Scusa un secondo... riflettiamo: voi avete ricevuto delle informazioni grazie all'ondeggiare di Gabrielle... ma le avete avute direttamente da Afrodite che non vi ha riconosciuto... ciò vuol dire che tu hai sculettato davanti alla dea dell'amore, ma non è normale!!
Xena: Captatio benevolentia, captatio benevolentia... e poi di cosa ti stupisci?? Una volta Afrodite se l'è baciata Gabrielle
Camille: cossssssssssaaaaaaaaaaaaaaaa??
Gabrielle: scusate, possiamo tornare alla missione??? Ragazze, ragazze... RAGAZZEEEEEEE!! NON C'è TEMPO!
Camille: giusto. Non c'è tempo. Allora domani verificherete i vostri sospetti e poi?
Gabrielle: e poi cercheremo di eliminare gli dei incarnati senza nuocere all'essere umano, per quanto possa essere possibile
Xena: ed è qui che entra in gioco la provvidenza divina! Cioè tu!
Camille: io!!??? Che cosa posso fare io?? Io posso solo addestrarvi e consigliarvi come comportarvi!
Xena: ma puoi anche parlare con Michele e chiedergli di cambiare il potere di uccidere gli dei o per lo meno qualcosa di simile!!
Camille: io io... non so non credo...
Gabrielle: ascoltami bene! Tu continui a ribadire che non c'è tempo e dobbiamo agire... tu sei il tassello mancante per completare questo puzzle e non puoi mancare altrimenti tutti gli sforzi saranno vani! Quando io ho lottato contro Bellerofonte, nonostante il tradimento di Varia, non ho rinunciato a sfruttare tutte le risorse possibili tra le quali usare ancora le capacità che quella traditrice possedeva! Ora tu sei l'elemento fondamentale... abbiamo bisogno di te!
Camille: capisco... ma io non posso interferire
Xena: tu non devi far nulla, solo chiedere questo piccolo favore a Micky mentre noi c'è la sbrighiamo con gli amichetti!
Gabrielle: e ti converrebbe correre subito da Michele se vuoi aiutarci... non abbiamo tempo e tu lo sai... meglio che cominci a lavorartelo subito!
Camille: ci proverò
e detto questo se ne andò.
Xena: forza diamoci da fare...
mettendo una mano sulla spalla all'amica
non c'è tempo da perdere e detto questo si rimisero sul computer completando schemi su schemi e cercando collegamenti con altre divinità.

Xena: complimenti Gabrielle, devo dire che la tua cucina e molto migliorata!
Gabrielle: guarda che fa male dormire subito dopo la cena
Xena: recepito il messaggio: tu sparecchi e io lavo i piatti
Gabrielle: Xena?
Xena: eh?
Gabrielle: abbiamo la lavastoviglie! Stavolta non mi freghi con la tecnologia! Vieni qua ed aiutami!
Xena: cilecca!
disse Xena schioccando le dita e scotendo la testa!

Xena: ohhhhhh finalmente si può dormire! Ma che hai, mi sembri pensierosa!
Gabrielle: lo sono... Xena se non dovessimo portare a termine la missione...
Xena: taci... non pensarle neanche per scherzo queste cose! Noi ce la faremo!
Gabrielle: ma se non dovessimo riuscire. Xena, siamo esseri umani in un secolo che non ci appartiene, potremmo fallire e tu lo sai!
Xena: lo so... ma so anche che se ci sei tu al mio fianco, tutto diventa valicabile, e con le tecnologie che ci offre questo mondo abbiamo anche più possibilità!
Gabrielle: sei la mia vita... non voglio perderti di nuovo... non ora che ci è stata data un'altra possibilità!
Xena: non lo permetteremo... nessuno ci dividerà! Mai più!
Gabrielle: non voglio restare qui e dimenticarmi di te... non voglio... non posso stare senza di te, io ho bisogno di te... se come dice Michele, perderemmo la memoria... la mia vita si perderebbe con essa! Ho già provato una volta ti ricordi quella volta al tempio di Mnemosyne.
Xena: Shhhh! Basta così! Ti fai del male inutilmente. Ti amo Gabrielle
e detto questo si dettero un dolce bacio della buonanotte... e stringendosi l'una all'altra, si addormentarono. Le aspettava una lunga giornata.

Passò qualche giorno dalla visita di Camille e Xena ancora non stava tranquilla, continuava a pensare che forse la storia degli dei scappati dal cielo non reggeva, ripensando alle parole di Michele.
Gabrielle: Xena mi stai preoccupando sono giorni che pensi e ripensi alle parole di Camille e per favore staccati da quel computer che diamine stai cercando… Xena mi ascolti???
Xena: eh? Ah si ti sento, ti sento, sto cercando notizie su…. noi due (sorridendo)
Gabrielle: e devi cercarle li dentro? Ti ricordo che stiamo insieme da oltre 2000 anni!!!
Xena: e ci staremo per ancora molti altri, ma io non sto cercando noi due ma le storie su noi due. Sapevi che le tue pergamene e il mio chakram sono diventati oggetti da collezione?
Gabrielle: ma dai! Allora siamo rimaste nella storia...
Xena: così pare… guarda, queste sono le riproduzioni delle tue pergamene
Gabrielle: hey sono famosa…
Xena: se la finisci di montarti la testa posso andare avanti.
Gabrielle: si scusami va avanti.
Xena: come dicevo tutti i documenti che parlano di noi riportano le nostre avventure fino alla nostra "morte" (con un tono quasi schifato), ma nessuno parla di quello che è successo dopo tranne UNO!
Gabrielle: che intendi per dopo. Xena tu stai pensando a Eve? E' lei che stai cercando?
Xena: non solo. Ti ricordi cosa ha detto Michele? Ares e Afrodite hanno rinunciato ai loro poteri dopo che anche tu…
Gabrielle: ok! Ho capito evita i dettagli e arriva al punto.
Xena: il punto è che non credo che Ares e Afrodite abbiano rinunciato alla loro divinità senza un valido motivo!
Gabrielle: e noi come possiamo saperlo? Possiamo chiederlo direttamente a .... Gabrielle indica con il dito verso l'alto
Xena: ma brava! E non pensi che ce l'avrebbero detto subito? Evidentemente lo dobbiamo scoprire da sole
Gabrielle: e come facciamo? All'epoca non c'erano i mezzi di oggi….
Xena: no Ma forse il "padrone" della palestra e la gentile cubista potrebbero darci qualche informazione.
Gabrielle: nooooo io non voglio fare la cubista, scordatelo.
Xena: e infatti non la farai. Sarò io a trovare le informazioni stavolta, non possiamo rischiare che Afrodite si insospettisca. Ho saputo che alla palestra stanno cercando una nuova insegnante di arti marziali, mi faro assumere. Tu intanto devi fare delle ricerche approfondite su cosa è successo a Ares e Afrodite dopo che noi... hai capito.
Gabrielle impallidì al solo pensiero
Gabrielle: no!
Xena: No… cosa?
Gabrielle: no! Tu non lavorerai con Ares.
Xena: Gabrielle ragiona. Non abbiamo tempo per le gelosie.
Ma Gabrielle si agitò ancora di più. E quasi urlando rispose
Gabrielle: no! Non voglio che tu vada a lavorare in quella palestra chiaro! Tu e Ares siete troppo pericolosi insieme reincarnato o no! Non ci andrai punto. Altrimenti continuerai da sola io me ne torno a casa nostra!!! (guardando in alto)
In tanti anni Xena non aveva mai visto Gabrielle in quello stato, quella non era gelosia era terrore puro. La guerriera si avvicinò alla sua compagna e l'abbraccio stretta, il suo corpo era rigido come se stesse rivivendo una scena gia vista,
Xena: Gabrielle shhh! Tranquilla non ti agitare troveremo un altro sistema se non vuoi che vada a lavorare in palestra va bene non ci andrò. Ma tutto questo mi sembra assurdo, (ma Gabrielle non sembrava calmarsi anzi) facciamo così domani ci iscriviamo tutte e due in palestra in modo da capire come comportarci e poi decideremo il da farsi e lo decideremo insieme. Va bene così?
Gabrielle annuì e iniziò riprendere i colori.
Xena: bene. Ora usciamo andiamo alla biblioteca centrale, dobbiamo cercarci.
Gabrielle oramai del tutto ripresa: va bene dammi cinque minuti e sono pronta.
Poco dopo arrivarono alla biblioteca e appena varcarono l'entrata rimasero a bocca aperta davanti all'enorme e sconfinata quantità di libri che c'erano.
Gabrielle: Xena dimmi che questa è la succursale del paradiso!!
Xena: sei nel tuo ambiente ora datti da fare e trova il libro che stiamo cercando.
Gabrielle: corro!!!
Xena si sedette e osservò Gabrielle intenta a trovare i documenti che cercavano sembrava tranquilla quello era sicuramente il posto dove si sentiva più a suo agio, ancora non si spiegava la reazione di poco prima a casa, non era da lei una scena simile, c'era qualcosa che turbava la poetessa e sicuramente non era gelosia. I pensieri di Xena furono interrotti dall'arrivo di Gabrielle che aveva in mano il tanto ricercato libro e un sorriso di conquista sul viso.
Gabrielle: trovato! Xena questo posto è fantastico! Pronta stiamo per scoprire il nostro "futuro" che però è passato da oltre 2000 anni!
Xena: certo cominciamo.
Gabrielle: eccoci senti qui. "Al tempo degli dei dell'olimpo e dei re che spadroneggiavano su una terra in tumulto il genere umano invocava per il soccorso di un eroe finalmente arrivò Xena l'invincibile principessa guerriera, forgiata dal fuoco di mille battaglie. Xena non agiva da sola accanto a lei l'era una valida poetessa e regina amazzone di nome Gabrielle da Potidea. Insieme compirono numerose gesta che per nostra fortuna furono testimoniate dalle numerose pergamene che la Barda scrisse durante i loro numerosi viaggi. Le pergamene miracolosamente intatte sono conservate nel museo di Roma ma sono di proprietà della discendente di Eve, la figlia di Xena.
Xena: discendente…. Ciò significa che Eve ha avuto dei figli….
Gabrielle: hi hi hi a quanto pare… Nonna!
Xena: c'è poco da ridere qui la situazione è seria con chi ha avuto dei figli la mia Eve…...
Gabrielle: dai Xena non mi sembra il caso di fare la mammina gelosa dopo 2000 anni no?
Xena: no no... qui c'è da discutere un po'!! Io non le ho insegnato ancora nulla e lei già è mamma... non lo posso accettare!!
Gabrielle: ma devi. Sono passati 2000 anni... è lei è praticamente cresciuta da sola con Ottaviano e Ares... credo che abbia imparato abbastanza...
Xena: azzardati a parlare ancora una volta di mia figlia in quel modo e io ti spezzo le ossa!
Xena era seriamentete arrabbiata, aveva puntato il dito contro la sua compagna e la stava minacciando. Gabrielle era scossa e spaventata.
Gabrielle: Xena... ma che stai dicendo?
Xena: quello che hai capito... fallo ancora e io ti ammazzo!
Il bardo amazzone, sempre più stupefatta non riusciva a capacitarsi di tale parole. Quando morì Solan Xena fu violenta con lei... ma ora Gabrielle non aveva colpa alcuna: cosa poteva aver scaturito in lei questa ira?
Gabrielle: Xena... io. Ti chiedo scusa... ho parlato a sproposito... perdonami... sono stata maldestra nel esprimermi. Continuiamo a leggere.
Fra se pensava che era meglio troncare il discorso e continuarlo poi in privato: una lite in biblioteca avrebbe potuto compromettere la missione.
Riuscirono a portare il libro a casa grazie a qualche moina di una certa mora mozzafiato. Una volta nel loro appartamento sarebbero riuscite ad analizzarlo più attentamente.
Giunte a casa Gabrielle si chiuse nel bagno.
Xena: Gabrielle, che c'è? Non stai bene?
Gabrielle: voglio farmi una doccia rilassante... tu leggi pure che io sento
Xena: non c'è un posticino anche per me? Leggiamo dopo insieme!
Gabrielle era sempre più confusa. Fino a poco fa sembrava che la sua compagna di vita la volesse uccidere per una gaffe, e ora sembrava la solita Xena con la quale aveva scelto di vivere per sempre...
Stette in silenzio per un po' poiché non sapeva che rispondere.
Xena: dai Gabby... perché mi fai aspettare? Mi fai entrare?? Daiiiiiiii daiiiiii... fammi entrare
La voce di Xena era leggiadra e ridente... era come se nulla fosse successo.
Gabrielle aprì la porta.
Gabrielle: che o cosa sei tu?
Xena: ma sei scema?
Gabrielle: poco fa tu mi hai minacciato di morte e ora non vedi l'ora di stare con me... chi sei tu?
Xena: minacciata di morte? Gabrielle... hai fumato qualcosa? Ho notato che mancava qualcosa da quel vasetto che colt...
Gabrielle: ORA BASTA!!
E sferrò un pugno in viso a Xena la quale però lo parò prendendo Gabrielle per i polsi e trascinandola verso il divano. La sbatté tra i cuscini e le sedette sopra bloccandole le braccia.
Xena: ora mi devi spiegare che cosa ti sta accadendo? Io non ti minaccerei mai di morte!!! Come potrei? Non posso stare neanche un minuto senza di te! Pensi che potrei ucciderti?
Gabrielle: in biblioteca ho fatto una battuta su Eve e tu mi hai detto che mi avresti ucciso se ne avessi fatte altre!
Xena: nooo, ti sbagli... io ti ho detto che non mi avrebbe stupito una cosa del genere! Ho visto la tua faccia scioccata e ti ho risposto che d'altronde era soprannominata la puttana di Roma e quindi c'era da aspettarselo!
Gabrielle era sempre più sbigottita.
Poi le venne un'idea.
Se questa non é Xena, pensò il bardo, di certo non reagirà alle mie avances... e sono certa che non è lei... Xena non avrebbe mai detto una cattiveria su sua figlia e non le aveva mai rinfacciato di essere stata un'atroce assassina poiché anche lei aveva usato sesso e potere per i suoi luridi scopi.
Gabrielle: scusami Xena, credo che oggi sia stata una giornata faticosa. Che ne dici se prima di finire il lavoro... beh si... è tanto che non ci si diverte come una volta... vieni qua.
E detto questo se la trascinò addosso baciandola profondamente
Xena si staccò subito pulendosi la bocca e saltando giù dal divano, si era tradita... Xena non aveva mai rinunciato ad un invito del genere, quindi Gabrielle si alzò di scatto e la colpì dritta in viso, il corpo cadde a terrà fermo.
Poi una risata scura.
Xena si rialzò, ma non era più lei! Aveva gli occhi iniettati di sangue e dei denti aguzzi pronti a mordere! Si scaraventò contro l'amazzone che le sferrò un calcio nello stomaco e poi uno sulla schiena quindi sulla testa.
Gabrielle: Xena!! Xena, risvegliati!! Non Costringermi a farti del male!! Non voglio!! Xena ti prego!
Ma mentre parlava l'amica/nemica divenne ancora più aggressiva e cominciò a colpirla ripetutamente in ogni dove fino a farla cadere stremata a terra.
Nonostante le ferite e il sangue, Gab continuava ad invocare il nome della sua compagna e a dirle che le voleva bene e che non le avrebbe fatto del male. Poi ci fu silenzio.
Gabrielle giaceva a terra sul tappeto sporco di sangue. Una ferita presso il sopracciglio sanguinava copiosa. Il corpo di Gab era immobile rivolto al cielo.Gli occhi chiusi e una lacrima bloccata dal gelo della morte.
Il corpo di Xena si inginocchiò accanto a quello della nemica, le si accostò pian piano al volto.
Non c'era respiro.
Il demone scoppiò in una fragorosa risata senza sosta. Aveva impedito la missione. Ora mancava solo un ultimo dettaglio e poi avrebbe completato il suo compito.
Si riavvicino al corpo e scostandosi una ciocca dal volto e si preparava a berne il sangue ancora caldo.
- che ci avrà trovato in te proprio non lo so... ma una cosa è certa... a me piacerai per quello che hai dentro... il tuo sangue -
- eppure molti narrano della tua bellezza e i più valorosi morirono per te quando ti trovasti tra le fiamme... cos' hai di così speciale? Che la tua linfa sia di tale importanza? - Stava per morderle ma detto questo la baciò sulle labbra. Gabrielle spalancò gli occhi, ricambiò il bacio ma con violenza, senza lasciare la testa del demone: le stava togliendo l'aria... i demoni non sanno amare e quindi neanche baciare... si dimenò a lungo prima di lasciare il corpo di Xena la quale tornata se stessa, si immerse in un dolcissimo bacio pieno d'amore.
Gabrielle: bentornata.
Xena: anche a te.Com'è possibile che tu sia risorta? Michele ha fors...
Gabrielle: non sono mai morta! Basta solo trattenere il respiro, stare fermi e non ridere!
Xena: Gab... sei sempre piena di sorprese, dai vieni con me. Ti aiuto a medicare le ferite.

Camille: cosa? Xena è stata posseduta? E da chi o meglio... da cosa?
Gabrielle: non so, ho pensato alle furie, ma era un demone solo... poi il suo mutamento... aveva dei denti lunghi e gli occhi sanguineiii... come...
- UNA BACCANTE! - dissero tutte e tre in coro!
Xena: ma com'è possibile, abbiamo sconfitto bacco!! ne sono certa!! Ti ricordi Gab?
Gabrielle: certo che ricordo!! E poi quand'è che ti avrebbero morso?
Camille: oppure... bacco non è stato completamente sconfitto ed è risuscito ad organizzare nuovi baccanali... con la complicità di qualcuno... ma chi?
Gabrielle: DISCORD!? La dea della discordia, io e Xena non avevamo mai litigato come in questi giorni!!
Xena: Discord?!! E poi cosa centra lei con le baccanti, è solo capace di lanciare mele quella!
Camille: Non ironizzare troppo tu! È molto potente... e come hai già detto, non hai mai avuto a che fare con lei... però le hai sterminato la famiglia e mozzato la testa, quindi...
Xena: credi che anche lei si sia reincarnata?
Camille: no, CREDO PROPRIO DI SI! CREDO PROPRIO CHE LEI ABBIA DI NUOVO I SUOI POTERI E CHE VOGLIA OSTACOLARVI PER RIDARE I POTERI AD ARES E AFRODITE!
Gabrielle e Xena si guardarono inorridite, non potevano credere alle loro orecchie... e ora cosa avrebbero fatto?
Dopo l'attacco del demone Gab costrinse Xena ad un forzato riposo nonostante le lamentele della guerriera.
Xena: non ho nessuna intenzione di starmene senza fare niente, non è la prima volta che "usano" il mio corpo.
Gabrielle: sì ma è la prima volta che Te la prendi con me perciò ora stai buona, buona a riposo. Domani continueremo la nostra missione.
Xena: e va bene me approfitterò per leggere il libro che abbiamo preso dalla biblioteca.
Gabrielle: e no! Non ci provare ho detto riposo e riposo sarà!
Xena: ehi Biondina non ti sembra di essere un po' troppo prepotente con me negli ultimi tempi? Sono sempre una guerriera dopotutto.
Gabrielle: sì ma sei la mia guerriera e non voglio che ti succeda niente di brutto.
Xena intenerita dal tentativo di Gabrielle di proteggerla la lasciò fare e si costrinse ad una serata di tutto riposo. Ma pose una condizione alla sua barda.
Xena: e va bene mi concedo una serata di riposo, niente lavoro, niente libri, computer o dei fuggiti, ma tu ora ti siedi vicino a me e mi racconti cosa passa in quella bella testolina bionda.
Gabrielle guardò Xena come se stesse parlando un'altra lingua.
Gabrielle: io? Cosa mi passa per la testa? Niente. Perché?
Xena: senti ti conosco abbastanza per capire quando mi nascondi qualcosa. Dimmi che cosa c'è che non va!
Ma Gabrielle non dava segni di voler parlare. Anzi tentava di sviare il discorso disperatamente.
Gabrielle: non so assolutamente di che cosa stai parlando Xena io non ti nascondo nulla. E poi scusa mi spieghi come potrei siamo sempre insieme.
Xena: appunto! Parlo di quello che nascondi dentro di te e non provare a cambiare discorso Gab sono decisa a farti parlare a costo di usare il Pinch. Vuoi un esempio? Non sei mai stata gelosa. Hai sempre saputo quali sono i miei sentimenti per te e non ne hai mai dubitato. Perfino quando ti ho presentato ad Akemi in Giappone sei rim…... Gab, Gabrielle che ti succede!
Alla parola Giappone Gabrielle impallidì e iniziò a tremare, era di nuovo entrata in shock come il giorno prima ma stavolta la crisi sembrava molto più forte tanto che la barda svenne.
Xena la prese tra le braccia e la porto in camera loro, delicatamente l'adagiò sul letto, corse alla toilette, bagnò un asciugamano e tornò come un fulmine vicino alla sua Gabrielle.
Xena: Gabrielle, Gabrielle su tesoro svegliati!
Xena bagnò il viso di gab che lentamente stava riprendendo i sensi.
Xena: ma che succede qui! Prima divento un mostro, ora tu che collassi al solo pensiero di qualcosa che è successa secoli fa! …. Ho capito sono i nostri rimorsi, io ho il rimpianto di non aver cresciuto la mia Eve, ma tu? Di che ti devi colpevolizzare? Tutto quello che è successo in Giap… quel dannato posto e stata una mia scelta non tua. Che altro potevi fare?
Gabrielle: ridarti la vita lo stesso!
Xena: stavi ascoltando! Come stai?
Gabrielle: è stato terribile, ho rivissuto quei giorni terribili… Oh Xena è come se te ne fossi andata di nuovo.
Xena abbracciò la poetessa cercando di calmare i singhiozzi che scuotevano il corpo di Gab
Xena: è per questo che non mi hai voluto mandare a lavorare nella palestra di Ares? Non era per lui tu hai paura che ti abbandoni di nuovo vero?
Come risposta i singhiozzi aumentarono.
Xena: ascolta noi non ci separeremo mai più! Hai capito quello che sto dicendo, mai più! Non è possibile te lo ricordi? Noi siamo anime-gemelle fatte per rimanere unite, separate non esistiamo, non siamo niente. Stai tranquilla non vado da nessuna parte senza di te.
Gabrielle accennò un sorriso e tentò anche una timida battuta
Gabrielle: ma se non mi volevi nemmeno portare con te in questa missione….
Xena: perché tanto sapevo che non saresti rimasta a pulirti le piume delle ali mentre io ero qui a "divertirmi".
Gabrielle: mi conosci così bene?
Xena: si
E scoppiarono a ridere. Per fortuna la tristezza era scomparsa.
Xena: ora riposiamoci - Sdraiandosi accanto alla barda - è stata una giornata lunga per entrambe.
Gabrielle: mmmm io non sono stanca, ma rimango volentieri nel letto accanto a te, tu hai sonno?
Il sorriso pieno di promesse molto, molto eccitanti tolse ogni segno di stanchezza dalla Guerriera che rispose maliziosa.
Xena: beh sai se trovassi qualcosa o qualcuno che mi tenesse sveglia…...
Gabrielle avvicinando le labbra all'orecchio di Xena le sussurrò
Gabrielle: a questo ci penso io……

 

Il mattino dopo nessuna delle due eroine sembrava in grado di dar cenni di volersi muovere dal letto. Solo verso mezzogiorno Xena riuscì finalmente ad alzarsi e riuscì anche se a fatica a far "sorgere" anche Gab.
Ancora barcollanti si rimisero al lavoro.
Era il giorno in cui dovevano iscriversi alla palestra del "Sospetto" Ares.
Ma proprio quando stavano per uscire "casualmente" arrivò Camille.
Camille: ciao ragazze ho saputo che avete avuto un altro piccolo trauma.
Xena: già e tu al solito non ne sai niente vero?
Camille: io? E cosa c'entro io?
Xena: secondo me c'entri eccome! Caro il mio angioletto custode…
Camille: Gabrielle ti dispiace far riflettere la tua compagna? Sta confondendo amici e nemici. Xena ti ricordo che io sto dalla parte dei Buoni.
Xena: Camille falla finita di prenderci in giro. Ogni volta che siamo andati vicino alla verità siamo state fermate in qualche modo, in discoteca ci hanno assalito, quando volevo farmi assumere nella palestra hai fatto entrare in shock Gabrielle, in biblioteca è toccato a me, e quando ci sono guai in giro ci sei sempre tu nei paraggi.
Camille: è normale in fondo siete state affidate a me.
Xena: Balle! Avanti confessa a che gioco stai giocando… e bada perché posso uccidere anche gli Angioletti oltre che gli dei….
Camille: io……
BASTA CAMILLE!!!... Con lei non ce la puoi fare!
Gab e Xena al suono di quella voce si girarono all'istante e rimasero senza parole davanti a loro c'era Eve
Eve: te l'avevo detto che le mie "mammine" sono troppo sveglie anche per te!
Camille: si avevi ragione hanno quasi intuito tutto! Mamma
Gabrielle & Xena: Mamma?!?! Eve?!?!?
Camille: ehm si! Ciao Nonne! ……
inutile dire che il silenzio calò nella stanza, Gabrielle si era avvicinata a Xena e le stringeva la mano nella sua mentre con l'altra le cingeva e le accarezzava il braccio.
Eve e Camille se ne stavano zitte e si guardavano l'un l'altra temendo le reazioni della guerriera.
Xena: come... come è possibile? Tu! Sei coinvolta anche tu!
Eve: già... la mia missione di pace ha contribuito a darmi una seconda possibilità, a redimermi come hai fatto tu.... e sono riuscita a trovare le sue pergamene...
Camille: poi la provvidenza divina ha fatto il resto... direi che è un vizio di famiglia eh?
Gabrielle: intendi dire che tu sei nata da Eve per volere del Supremo? E... avresti anche tu una missione come quella di tua madre?
Camille: no io... io sono nata per amore... senza uno scopo preciso.
Gabrielle: e come è successo? Noi... non ti abbiamo mai visto mentre eravamo nei cieli!
Eve: sono morta in seguito ad una ferita in grembo. Una spada mi trafisse mentre ero con gli altri seguaci di Eli. Stavo predicando la parola dell'amore quando un gruppo di mercenari ci aggredirono per derubarci delle poche cose che possedevamo: tutte carabattole.
da quando te ne sei andata, mamma Gabrielle, la Grecia è diventata inospitale...
Gabrielle: ma se hai acquisito veramente i poteri di Eli, perché non li hai usati per difenderti! per ridare l'anima ai corpi?
Eve: non era il Suo volere.
Gabrielle: e perché non ti abbiamo mai incontrato?
Eve: successe tutto dopo un anno dalla tua morte, mamma Gabrielle... anche se avessi voluto ridarti l'anima, per il tuo corpo sarebbe stato tropo tardi!
Gabrielle: oh, noo!! Non intendevo quello!! Io sono morta per tornare con tua madre! Tu lo sai! Eri con me al momento della mia morte! Ricordi vero? Io non volevo assolutamente dire che dovevi riportarmi in vita!! Affatto!! Io volevo e voglio stare con tua madre ora e sempre! Intendevo dire che con quei poteri, avresti potuto salvarti e rendere la Grecia un posto migliore come fece tua madre prima di te!
e detto ciò si avvinghio ancora di più al braccio della compagna che fino a quel momento era rimasta in silenzio osservando i dialoganti.
finalmente parlò.
Xena: Gabrielle ti ha fatto una domanda alla quale non hai ancora risposto; perché non ti abbiamo mai incontrato nel regno dei cieli?
Eve: io... non avevo il bisogno di essere addestrata da voi... lo aveva già fatto Ares in quei vent'anni della vostra presunta morte.
quando la mia anima abbandonò il corpo... mi ritrovai di fronte a Gabriele; mi disse che ero la benvenuta e che Lui mi stava aspettando. Mi accompagnò attraversando una schiera di Arcangeli fino ad una immensa porta bianca. Una luce mi investì ed una voce calda e paterna mi disse cosa dovevo fare. Sapevo che eravate li, ma non mi era permesso di raggiungervi fino a che non ce ne fosse stato il bisogno. E ora il bisogno c'è! L'unica cosa che feci fu quella di mandarvi quel biglietto.
Gabrielle balzò come una molla
Gabrielle: tu hai mandato quel biglietto? perché?
Camille: perché era quella la sua missione! Lui sapeva che il crepuscolo degli dei non avrebbe eliminato il male dal mondo! Lui sapeva che Afrodite, Ares ad altri ne erano usciti incolumi! Ma non poteva darti subito la missione perché tu, Xena, non avevi conosciuto veramente l'amore.
Gabrielle si voltò verso la sua guerriera, il sospetto che lei non l'avesse veramente amata le si leggeva chiaro nel suo pallore e negli occhi lucidi dal pianto.
Xena: continua. - disse fredda e immobile
Camille: Egli ti ha scelto solo dopo che hai rinunciato a tutto per amore! Tu sapevi che se avessi lasciato gli spiriti di Higuchi senza una vendetta, loro ti avrebbero tormentato per il resto della tua vita; e come te avrebbero rovinato anche il futuro della creatura che più hai amato! Non tua figlia, che aveva preso la sua strada, bensì la donna che ti restituì il sorriso e che ti dono la sua vita più di una volta. Gabrielle. Rinunciando a lei, hai rinunciato al bene più prezioso, ed è questo l'amore! Rinunciare al bene più prezioso, alla cosa più importante... per la persona che si ama...
Gabrielle rivolse gli occhi a Xena come per avere una risposta, ma il sorriso della principessa guerriera, valeva molto più di mille parole.
Xena, si voltò verso la figlia, si sciolse dal braccio amorevole di Gabrielle, avvicinandosi al sangue del suo sangue.
le poggiò i pollici sulle guance accarezzandogliele lievemente.
Eve accostò lentamente la mano a quella di sua madre e con molta grazia gliela cinse premendola sulla guancia.Si guardavano e si sorridevano e si sfioravano.
non c'erano parole che potessero riempire questo momento più di quanto potevano fare lacrime di entrambe.
anche Camille era commossa e un sorriso allegro le comparve sul volto illuminandola.
Xena, con un grosso sorriso abbraccio la figlia curvando leggermente la schiena e piangendo a singhiozzi come non mai,
a sua volta Eve stringeva il corpo della madre come se non volesse più farla andar via.
Xena: figlia mia! Temevo che non ti avrei più rivista!
Eve: e invece sono qui madre! Sono qui!
Gabrielle assisteva alla scena commossa, con una mano sulla bocca e una sul cuore.
Camille le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla.
Camille: scusami se non ti ho detto subito la verità... ma poteva implicare lo svolgimento della missione! Ora che anche Mamma, ops, Eve, può collaborare, vedrai che le cose andranno meglio e che nessuno ti porterà via Xena, nessuno!
Gabrielle rispose con un dolce sorriso, dopo il quale riportò lo sguardo verso l'altra coppia che ancora si stava stringendo.
Dalle spalle di Xena, Eve colse lo sguardo di Gab.
Eve: vieni anche tu
allungò un braccio pronta a raccogliere il nuovo corpo.
Gabrielle si avvicinò e subito fu travolta e stretta in quella cintura d'affetto. Xena la guardava sorridente.
Gabrielle baciò la fronte della figlia acquisita stringendola a se e lasciandosi trasportare dalle lacrime.
Xena si strinse a Gabrielle con un braccio ed a Eve con l'altro; la sua guancia posava sulla fronte della figlia e la sua fronte era congiunta a quella di Gab. Le due si guardarono, si sorrisero, si intesero solo con la sguardo... si diedero un casto bacio sulle labbra e azionarono il loro piano improvvisato; presero di peso Eve e la spostarono sul divano dove le si gettarono contro facendole il solletico! I singhiozzi che prima erano di gioia ora diventarono risate a crepapelle.
Camille: e no? Ora ci sono anch'io!!! Arrivoooo!!!!!!
e anche Camille si buttò nella mischia solleticando la madre e le "nonne" senza sosta!
a distanza di venti minuti tutte e quattro erano esauste e distrutte per tutto quel riso provocato e ricevuto.
stavano sul divano una più scompigliata dell'altra. Camille, pur essendo stata l'ultima a essere coinvolta, si ritrovava con i capelli arruffati, e il colletto della camicia tutto arruffato; teneva gli occhi chiusi con la testa rivolta verso il cielo. Solo quando apri lentamente la bocca si capì che si era addormentata (anche perché russava);
Eve se ne stava con la testa appoggiata alle spalle della figlia: aveva tanti nodi nei capelli e la sua maglietta era tutta stropicciata, respirava con qualche colpetto di tosse a causa delle troppe risate.
Gabrielle risposava sdraiata su Xena; aveva la testa appoggiata sul suo petto (Xena era poggiata al guanciale del divano) aveva perso le scarpe, aveva un lato dei pantaloni che le arrivava al ginocchio i capelli arruffati e scompigliati; aveva un enorme ciuffo da anni '80 tutto rivolto a sinistra, sorrideva mentre respirava profondamente l'odore della sua compagna.
Xena stringeva Gab che le dormiva addosso, la accennava dolcemente sul viso. Voleva sorridere ma era troppo stanca per farlo, infatti, era quella che ne aveva subite di più; era senza scarpe con un calzino sì e uno no, la maglietta aveva il collo che ormai le arrivava fino alla spalla destra, i capelli erano un vero disastro, aveva nodi e arruffamenti dappertutto un ciuffo le era addirittura diventato "rasta" e le cascava proprio sul naso in mezzo agli occhi provocandole ulteriore solletico che una volta ogni tanto Gabrielle alleviava con una grattatina.
Rimasero in coma profondo sul divano per circa due ore fino a che i morsi della fame non le fecero rinvenire.
Xena: ma che ora saranno?
Gabrielle: a sentire il tuo stomaco sembrerebbe ora di cena!
Xena: spiritosa... ti ricordo che non abbiamo pranzato!
Gabrielle: ... ah... già... beh, vorrà dire che mi metterò ai fornelli, ma prima un bel bagno, che ne dici?
Xena: buona idea!
svegliarono il resto della famiglia e le informarono dei piani.
A finire nella doccia furono prima Eve e poi Camille, nel frattempo, le altre apparecchiavano la tavola e organizzavano il menù.
Quando madre e figlia liberarono il bagno, fu il momento della doccia per Xena e Gab che senza molti scrupoli si diressero verso il bagno insieme. Nei pressi della soglia Xena ebbe un ripensamento e disse a Gabrielle.
Xena: non è che questa cosa le potrebbe turbare?
Gabrielle: tu credi?
Xena: beh in fondo sono due angioletti…
Da lontano Eve aveva sentito tutto
Evi: Mamme??? Credo di essere grande abbastanza grande per sapere come vanno queste cose... ho anche avuto una figlia!! E in quanto a lei beh le nuove generazioni hanno la mente molto aperta….e ora sbrigatevi! Abbiamo fame!
Le due guerriere si guardarono pensierose... ma dopo essere state nuovamente invitate a darsi una mossa, si chiusero in bagno pronte per farsi una bella doccia fumante.

Xena: non posso crederci che nostra figlia sia qui!
Gabrielle: già! È stupendo!
Xena: già... senti un po'... mi dai una insaponata sotto le spalle che non ci arrivo?
Gabrielle: ok...
mentre si impegnava nell'insaponare per bene Xena, Gab divenne pensierosa...
Xena: che c'è?
Gabrielle: pensavo alle parole di Camille...
Xena: quali? Ne ha dette tante!
Gabrielle: ha detto che Eve è tornata perché c'era bisogno di lei!
Xena: già, l'ha detto... ma ne parleremo meglio a cena! Finisci di insaponare!
Gabrielle: sfruttatrice! E che mi dai in cambio?
Xena: ti faccio lo shampoo se vuoi!
Gabrielle: si dai! Lo shampoo come te non lo fa nessuno!!
Xena: perché?? Chi altri ti ha fatto uno shampoo?
Gabrielle: il parrucchiere!
Xena: sarà! Vieni qua che ti sistemo io!preso lo shampoo, la voltò di spalle e si mise all'opera.
Gabrielle era rilassata sotto il tatto di quelle amorevoli dita che oltre a lavare i capelli, facevano un massaggio tonificante
Xena: va bene così?
Gabrielle: divino... Posso chiederti una cosa?
Xena: non chiedermi di farti le bolle con il naso!! L'ultima volta ho avuto il mal di testa per una settimana!
Gabrielle: nooo non è quello! Veramente hai rinunciato a tutto per me?
Xena: e per chi altri?
rispose dolcemente, poi la voltò verso di se, la guardò negli occhi e le disse
Xena: l'ho fatto solo per te, e lo rifarei di nuovo.solo per te. Non potevo permettere che la tua vita venisse rovinata a causa mia! Avevi già sofferto abbastanza...
Gabrielle le accarezzava il volto e la guardava languidamente
Gabrielle: ti ringrazio... Xena
detto questo la bacio; iniziarono a scambiarsi dolci effusioni sotto l'acqua incessante della doccia.
l'atmosfera prometteva bene... fino a che un rivolo di schiuma si insinuò nel naso di Gab che cominciò a starnutire verso Xena
Xena: ma che schifo! Sciacquati!!
la spinse proprio sotto lo spruzzo e cominciò a lavarle per bene i capelli dalla schiuma che svolazzava di qua e di la. Incominciò una battaglia all'ultima bolla di sapone e schiuma arricchita da schiamazzi ed urla di divertimento.
Dall'esterno della toilette, madre e figlia si guardavano sorprese
Camille: certo che le nonne sanno come divertirsi eh?
Eve: Camille!
Esclamò Eve tra il divertito e lo scioccato. Quand'ebbero finito di lavarsi veramente, X. & G. uscirono dalla doccia e si prepararono per la cena.

Eve: devo dire che la tua cucina è molto migliorata!!
Gabrielle: grazie! Anche Xena l'ha notato!
Camille: veramente ottimo, complimenti nonna! Vuoi una mano a sparecchiare?
Xena: ci penso io! Ora preparo il caffè, andate pure in salotto, vi raggiungo fra un attimo... anche perché dovremmo parlare di cose serie ora.
Eve: giusto mamma, sono qui per questo!
Gabrielle: prima che cenassimo, Camille ha detto che tu sei ritornata perché c'èra il bisogno di te; spiegaci cosa sta accadendo.
Eve: Camille ha detto bene... avete bisogno di me!
Camille: come vi avevo detto nel nostro penultimo incontro, Discord, la dea della discordia, si è reincarnata e per di più ha anche riacquistato la memoria! Ora tenterà di certo di riconciliare i suoi fratelli per poter recuperare i suoi antichi poteri! Dispone solo della possibilità di reincarnarsi, ma non può uccidere! A voi ha dimostrato la sua potenza; credo che non volesse uccidervi, infine voi le servite! Lei non sa che fine abbiano fatto i suoi fratelli e conta su di voi per rintracciarli
Xena: ma è ridicolo che ci sfrutti e allo stesso tempo si mostri con i suoi poteri!
Eve: hai ragione madre, ma vedi... se c'è Afrodite, c'è l'amore; se c'è Ares, c'è la guerra; se c'è Discord, c'è la discordia. Non può tenere a bada i poteri che ha! Ma li ha e li sfrutta perché le è naturale!!
Gabrielle: già, come la storia del cigno e dello scorpione! Il cigno si lascia convincere dallo scorpione e lo aiuta sotto la promessa di non essere morso, lo colloca sul suo dorso ma a poca distanza dalla riva lo scorpione lo morde e alla domanda "perché lo hai fatto" risponde...
Xena: è la mia natura! Ricordo questa storia... me la raccontò Ares... e come risposi a lui, rispondo a voi ora: dopo aver mosso il cigno, lo scorpione annegò! E Discord farà la stessa fine!
Eve: lei vi starà addosso come se fosse la vostra ombra, vi seguirà! Sarete soggette ai suoi poteri, ecco perché io sono qui! Per riportare l'amore fra voi quando vi scontrerete. Ho fatto in modo che mia figlia fosse il vostro angelo custode proprio per potervi stare sempre accanto! A differenza vostra, noi abbiamo non solo il corpo umano, ma anche l'aurea spirituale e possiamo spostarci materializzandoci dove serve, ma io non ho la facoltà di sentire i vostri richiami... non sono io il vostro angelo custode e non potevo esserci perché io sono L'arcangelo custode delle porte dell'amore sotto il Suo diretto controllo. Lui mi ha concesso di venire qua ma solo come portatrice d'amore.
Xena: Uao!! Mia figlia è un "PEZZO GROSSO" del regno dei cieli… che onore!!!!
Camille: già! Ecco spiegato il mio ruolo e il perché fossi sempre presente quando eravate in pericolo: dovevo riferirlo a mia madre ed informarla nel momento in cui la sua presenza sarebbe diventata indispensabile: cioè ora!
Eve: il tempo stringe e non possiamo attendere oltre! Abbiamo cenato presto! Ne approfitteremo per recarci nella palestra del "presunto Ares" ed iscriverci, o meglio, questo lo farete voi! Noi vi staremo accanto da angeli!
Xena: e sia!
disse Xena posando la tazzina sul tavolo e guardando Gabrielle dei suoi splendidi occhi cerulei.
Gabrielle: é arrivato il nostro momento...

dopo una buona mezz'ora di preparativi, Xena e Gab salirono sulla macchina sfrecciando verso la palestra più nota ed elegante di tutta la città.
Xena: quando saremo li, lascia parlare me... so come trattarlo
Gab non rispose, la sola idea di dover rivedere quell'essere la disgustava e per di più, sapere che Xena avrebbe dovuto accettare le sue avances, la infastidiva da morire.
Xena era intenta a guidare ma ovviamente non le sfuggiva il volto irritato della sua compagna, così , dolcemente, le accarezzò la testa con la mano sorridendole e dicendole di non preoccuparsi.
arrivarono al parcheggio della palestra.
Xena: vedi di metterti un bel sorrisone smagliante sul quel tuo faccino da baci altrimenti non ci faranno neanche entrare... lo sai, c'è la selezione... il vecchio Ares non perde il vizio!
entrarono e vennero accolte da una inserviente tutta muscoli e poco italiano.
- in cosa potrei aiutarvi?
Xena: vorremmo iscriverci in questa palestra...
- bene, bene, ci porto subito il modulo, se intanto volessi acomodarsi e sfogliare qualche deplan
Gabrielle: dici che voleva dire depliant? Sussurrò divertita Gabrielle
Xena: credo di si... va bene, noi ci sediamo qui e la aspettiamo...
disse Xena alzando un po' il tono di voce per far sentire la sia presenza e sperando che Ares la sentisse.
Ma nulla... si sentiva solo il rumore degli strumenti ginnici e delle persone nello spogliatoio.
- eccomi qui, mi firmaste qui e poi dirigetevi in quella sala a destra, li troverai il direttore per la selezione...
firmarono i documenti con i nomi che usavano in questa vita e si diressero nell' ufficio.
Non appena entrarono X. & G. ebbero un sussulto, il tizio era la copia di Ares il loro vecchio "compagno" di disavventure.
Il direttore rimase affascinato dalle due e specialmente da Xena, non c'era niente da fare anche a distanza di secoli la guerriera gli era rimasta nel sangue. Ovviamente Gabrielle si accorse delle attenzioni che il sig. Mirror aveva per la sua compagna e nonostante conoscesse benissimo i sentimenti di Xena non riusciva a non essere gelosa anche perché la sua compagna doveva per forza stare al gioco facendo finta di cedere alle lusinghe del dio della guerra. Ma la cosa la stava facendo uscire di testa.
Ares: bene bene... come mai una bella donna come te, ha deciso di frequentare una palestra?
Xena: per mantenere in forma questo fisico che nessuno vuole - rispose languida.
il direttore si alzò dalla sua poltrona e cominciò a gironzolare attorno a Xena non calcolando minimamente il bardo amazzone che si stava mangiando le unghie dal nervoso.
Ares: nessuno cosa? solo i ciechi potrebbero allontanare un corpo di sifatta bellezza... perfezione, sensualità. - Disse strisciando un dito lungo il braccio di Xena...
Mirror: credo che non ci saranno problemi... hai già un posto ed un allenatore speciale qui dentro: me
Xena: e la mia amica?
solo allora Ares si accorse della presenza ombrosa di Gabrielle
la guardò curioso... le si avvicinò e la prese per un braccio, ma non con forza.
Ares: ci siamo già visti?
Gabrielle: no, sono nuova di questa città.
Ares: si sente, sai, l'accento eppure mi ricordi qualcuno...
Gabrielle: ho forse un volto comune?
Ares: no... ma qualcosa di te mi fa venire in mente mia sorella.
Gabrielle: devo considerarlo un complimento?
Ares: ma cerrrrrrrto! Tu sei quella che ha ballato in discoteca con mia sorella!! Si, mi ricordo di te! O meglio, mia sorella si ricorda di te! Ti ha descritto nei minimi dettagli, ogni particolare... anche... quel neo che hai sul finco... disse mentre con un dito giocava con l'elastico dei pantaloni sportivi.
Xena intervenne
Xena: bene, quand'è che possiamo cominciare?
Ares: inizierete da domani... tu seguirai un lavoro speciale con me, mentre la tua amica potrà seguire il corso di mia sorella, sai, quando non lavora alla discoteca, mi aiuta qui; c'è molto da fare...
Xena: bene, vorrà dire che ci rivedremo domani... l'orario?
Ares: certo, l'orario, tu alle 18, e la tua amica alle 20.
Xena: non se ne parla! Noi due veniamo insieme - disse quasi con violenza lasciando stupito Ares, poi si corresse
Xena: abbiamo solo una macchina e viviamo nello stesso appartamento, siamo costrette a spostarci insieme, sai com'è...
Ares: non ci sono problemi...
Ares impugno la cornetta e schiacciò un pulsante
Ares: puoi venire un attimo? Ho una sorpresa per te…
nel l'arco di un minuto Afrodite era nella loro stessa stanza
Afrodite: ma tu sei... TU!! - Disse entusiasta nel vedere Gabrielle
Ares: Vale, credi di riuscire a tenere un corso privato alla ragazza per le 18?
Afrodite: le 18? Sarebbe la mia ora libera... ma se è per lei... questo ed altro...
Ares: magnifico. Direi allora che ci vediamo domani alle 18!
poi avvicinandosi a Xena, le sussurrò
Ares: la tua amica lesbichetta è sistemata, così potremo... allenarci insieme senza... intoppi... e senza freno.
Xena: era quello che volevo . rispose sensuale Xena.
lasciarono la palestra e tornarono a casa.

Al loro arrivo furono accolte da Camille ed Eve che volevano immediatamente essere messe al corrente degli sviluppi. Purtroppo rimasero nel dubbio ancora per un po' perché Gabrielle andò direttamente nella camera da letto senza parlare minimamente. Camille ed Eve chiesero spiegazioni a Xena che raccontò a grandi linee la loro serata, poi chiese agli angioletti di casa di lasciarle sole; a quel punto si mise di impegno per "tranquillizzare" la sua Barda che aveva capito la situazione ed aveva solo bisogno di un po' di coccole.
Xena aprì lentamente la porta della camera da letto e trovo Gabrielle intenta a cambiarsi e a mettere il pigiama.
Xena: hey... ti va di parlare un po' con me?
Gabrielle: non hai parlato abbastanza per oggi?
Xena: dai non fare così... lo sappiamo entrambe come si può manipolare Ares... solo che io ci riesco meglio.
Gabrielle: grazie, ricordamelo pure!
Xena: scusa, hai ragione... ma ti devi fidare di me... non mi toccherà con un dito! E neanche a te!
Gabrielle: ci credo bene! Dopo come mi ha chiamata!
Xena rimase muta... intanto aveva chiuso la porta ma era rimasta lo stesso vicino all'ingresso. Gabrielle aveva finito di cambiarsi e si era seduta sul letto a spazzolarsi i capelli.
Xena: lo hai sentito?
Gabrielle: vi ho sentito... E tu non hai fatto nulla!
Xena: che cosa potevo fare? sarebbe saltato tutto! Meglio così, credimi... tu potrai stare accanto a Afrodite ed io ad Ares... cosa possiamo volere di più?
Gabrielle: io voglio te, tutta per me! Non mi va che quel coso ti metta le mani addosso, o che ti sussurri nell'orecchio tutte quelle frasi a doppio senso!! Lo posso fare solo io!!
Xena rise intenerita dalla dolcezza di Gab sembrava una bimba... seduta sul letto, con il volto imbronciato e un pigiamino rosa confetto.
Xena: quel pigiama ti si addice.
Gabrielle: non cambiare discorso... seriamente Xena... tutto questo mi infastidisce!
Xena: anche a me, credimi... se penso che Afrodite ti starà sempre accanto, ha sempre avuto simpatie per te, quella li!
Gabrielle: non farai la gelosa per così poco!
Xena: e invece si... a noi gli uomini non ci interessano... ma lei è femmina, e che femmina!
Gabrielle: beh, allora siamo pari?
Xena: non proprio... ma accetto. Ti voglio bene, e lo sai... vieni qui.
e detto questo si sedette sul letto accanto a Gabrielle e iniziò a spazzolarle i capelli.
Gabrielle: domani dovremo fingere di essere delle incapaci oppure farci vedere esperte, potremo rompere i sacchi da box con i nostri pugni?
Xena: io opto per la seconda... ora rilassati...
iniziò un massaggio al collo veramente rigenerante... faceva scorrere le dita lungo la spina dorsale e poi di nuovo su fino alla tempie con un movimento circolare e premuto non eccesivamente.
tutta la tensione che Gab aveva in corpo scivolava come le dita di Xena lungo le spalle.
Gab si voltò lentamente, guardò Xena e si intesero a meraviglia; per quanto le potesse stare bene, il pigiama rosa confetto ora non serviva più.
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La mattina dopo, fu un risveglio sofferto ma iniziarono lo stesso a fare il punto della situazione.
chiamarono sia Eve che Camille e iniziarono a tirare le somme.
Sicuramente il proprietario della palestra era Ares e la sorella nonché cubista della discoteche e aiutante della palestra era Afrodite. Ma entrambi non sapevano ancora niente delle loro origini.
Ormai Xena & Gab erano sulla terra da circa sei mesi e di altri dei non c'era traccia Eve allora spiegò alla madre che se entro pochi mesi dalla loro ridiscesa gli dei non riacquistavano la loro conoscenza e soprattutto i loro poteri allora sarebbero vissuti come semplici mortali.
Ora rimaneva Discord; di lei si sapeva che c'era e che aveva riavuto i suoi poteri ma nient'altro, nessuno aveva idea di come rintracciarla. Una cosa certa era che doveva essere qualcuno molto vicino ai due fratelli Mirror, perciò X&G iniziarono a frequentare assiduamente i corsi in palestra e per quanto riguardava Xena anche il proprietario, mentre Gabrielle, anche se a malavoglia si concentrò sulla sorella. Ben presto scoprirono che i proprietari avevano assunto una nuova insegnante di danza che casualmente avevano anche iniziato a frequentare anche fuori la palestra. Indovinate un po' chi era? Discord gradualmente la "vecchia" dea della discordia stava facendo in modo che anche i due fratelli scoprissero le loro capacità e i poteri che possedevano.
In una di queste serate "tra amici" Xena e Gabrielle decisero di seguire i palestrati per poi intrufolarsi nella casa di Discord e verificarne l'identità.
Detto fatto.
appena misero piede nel suo appartamento, rimasero scioccate... era orribile, era come ritornare al passato, c'erano pareti rocciose alle quali erano appese dei candelabri e delle catene di tortura , poi una libreria in ottone dove c'erano delle pergamene mal riposte.
Su di un tavolo c'era una mela marcia con un coltello infilzato dentro e dei topi che banchettavano con delle briciole di pane...
Gabrielle: strano che una dea si circondi di queste porcherie! - mentre con un dito sfiorava le pergamene.
Xena: Probabilmente aveva fretta di uscire
Discord: veramente avevo fretta di rientrare!
Interruppe Discord afferrando un ascia e scaraventandola contro Xena che la evito abilmente scostando il busto.
Discord: lasciate che metta un po' in ordine
E con uno schiocco di dita tutta la sporcizia che c'era spari lasciando posto ad una tappeto rosso che portava ad un trono d'oro sulla quale si sedette.
Discord: non voglio uccidervi... non ancora... devo prima far tornare la memoria ai miei cari fratelli, gli unici che avete risparmiato dal vostro massacro... e poi... saranno loro ad uccidere voi!!! - Disse ridendo a squarciagola!
Gabrielle: cosa? Loro non lo farebbero mai! siamo amici fin dalla nostra era! - urlò Gabrielle
Discord: ma forse ti dimentichi un particolare, biondina... io sono... la DEA DELLA DISCODIA!!! UAH UAH AUHA UHA - e rise più di prima, poi schioccò nuovamente le dita e spari in un lampo di luce.
Xena e Gabrielle si ritrovarono in una via stretta e buia della città e pensarono bene di ritornare a casa.
Il giorno dopo ritornarono come di consueto in palestra sperando che fosse tutto come al solito e trovarono Discord che impartiva le sue lezioni di danza. Le guardò sorridente come se nulla fosse successo.
Arrivarono Ares ed Afrodite pronti ad accoglier le loro pupille per la lezione quotidiana.
Afrodite: io e mo fratello pensavamo di invitarvi fuor a cena questa sera... sempre che voi ne abbiate voglia - disse timidamente Afrodite rivolta a Gabby.
Xena: non è una cattiva idea così potremo conoscerci meglio anche fuori della palestra
Ares: sono perfettamente d'accordo con te mia cara.
abbracciando Xena da dietro. Gabrielle, ingelosita, sfiorò con due dita la guancia di Afrodite dicendo
Gabrielle: beh... sarebbe anche ora!
Xena quindi, infastidita, chiese a che ora e in che posto mentre spingeva Ares nella sauna.
Afrodite: e no! Oggi la sauna è nostra!
i due fratelli si guardarono con aria di sfida... Iniziarono una discussione senza fine davanti a tutti i clienti mentre Discord, nell'angolo sogghignava.
erano nel pieno della discussione quando Ares alzò un braccio e fece come per scaraventare qualcosa addosso alla sorella, ma non teneva nulla in mano; lei infastidita disse
Afrodite: meglio se ce ne andiamo
E presa per la mano Gab, schioccò le dita ma non accadde nulla. I due si guardarono allibiti
Afrodite: ma cosa stiamo facendo?
Ares: non so... forse un po' di stanchezza, emmmm, ragazze... può suonarvi strano... ma forse dovremmo dividerci la sauna in quattro... noi due ne abbiamo veramente bisogno - disse guardando la sorella.
Le due guerriere si guardarono interessate ed accettarono l'invito.

Xena: lascia che ti faccia un massaggio, vuoi?
Ares: mmmm grazie. Ne ho proprio bisogno.
si lascio molle sotto i polpastrelli di Xena che alquanto disgustati massaggiavano i muscoli possenti del dio.
Ares: mmmm questo massaggio è degno della Dea dell'amore
Afrodite: hei!
Disse come era solito fare quando si usava il suo titolo a sproposito.
Xena e Gabrielle si resero conto che i due stavano incominciando a ricordare.
Gabrielle: potete scusarci un momento?
-portando fuori dalla sauna e quindi negli spogliatoi l'amica.
Gabrielle: Xena, stanno ricominciando a ricordare... che facciamo? Non è meglio che gli diciamo tutto noi?
Camille: fatelo!
Disse Camille che era arrivata da bravo angelo custode
Camille: ma agite in fretta, Discord potrebbe avergli già fatto il lavaggio del cervello in questi 5 minuti e potrebbe avergli messo in testa di uccidervi!
detto ciò spari e le due guerriere tornarono di corsa nella sauna dove trovarono i due fratelli con le facce sconvolte.
Gabrielle: tutto bene?
Afrodite:affatto... è come se dei ricorsi assopiti si fossero risvegliati... come se una altra vita premesse per emergere... ma non so di che si tratti... -
Ares: è lo stesso che provo io
Xena: perchè è proprio così! Voi siete la reincarnazione di Ares il dio della guerra e di Afrodite , la dea dell'amore, mentre l'insegnante di Danza, Daniela, è la dea della discordia: Discord. Io e lei siamo Xena e Gabrielle, vi ricordate di noi? Dovete ricordare nel modo giusto! Discord è qui per farvi riacquistare i vostri poteri ma li vuole usare a fin di male... da quel che sappiamo noi... voi avete rinunciato alla vostra immortalità dopo la nostra morte. noi siamo qui ora per aiutarvi a ricordare e a prendere la scelta giusta
Ares: Xena? Sei tu? Allora ce l'ho fatta! Ti sei innamorata di me! Era ora!
Xena: mi dispiace Ares... ma... siamo solo amici - disse con una piccola smorfia sul naso
Ares: allora sei proprio tu! Mi sembrava strano che mi massaggiassi con tanto ardore! Sei sempre stata brava a mentire... ed è questo che mi fa impazzire di te! - disse avvicinandosi alle sue labbra, ma Xena lo scostò con una mano.
Xena: vedo che hai recuperato la memoria! Ma il dettaglio che tra noi non ci sarà mai nulla, non ti viene mai in mente vero?
Gabrielle: e tu come ti senti? - disse ad Afrodite
Afrodite: Sono confusa... Discord, mia sorella... perchè vuole ostacolare la mia scelta? Io ci sto bene da mortale... ho avuto prova che dopo una vita se ne ha un altra... ed ho rinunciato alla noia dell' immortalità per amore... perchè vuole riportarmi in quel mondo infame?
Gabrielle: lei vuole che gli dei ritornino a capeggiare sul mondo, è convinta che con le due massime forze dei sentimenti, odio e amore, la terra finirà sotto il suo controllo. Lei è la dea della discordia... è la sua natura!
Ares: e noi che possiamo fare?
Xena: affrontarla nello scontro finale, mettendo così fine a tutto l'odio che sta provocando tra noi e voi e magari anche nel mondo
Ares: nooooo, quello non è merito suo! - disse divertito - quelli sono i miei seguaci! Hanno fatto un buon lavoro in tutto questo tempo! - rise e si beccò un pugno da Xena
Xena: cerca di farli smettere allora!
Ares: ma non posso! Ti ricordo che ora c'è il libero arbitrio e io come dio valgo quanto la cicca di una sigaretta spenta! -
Afrodite: non parliamo di questo... ci sono problemi molto più importanti... come uscire da qui! Discord ci ha chiuso dentro!
Non fu difficile uscire ora che gli dei avevano riacquistato la memoria e quindi anche i loro poteri. Infatti si teletrasportarono fuori ed aprirono il lucchetto senza troppi problemi. Fecero uscire le altre due e si accordarono di incontrarsi alla sera a casa delle guerriere dove ci sarebbero state anche Eve e Camille.
Ma dimostrando di aver riacquistato i poteri segnarono la loro condanna a morte.
Li avevano riavuti come voleva Discord, ma li usavano a fin di bene e quindi erano diventati inutili per lei. Perciò decise che li avrebbe uccisi piuttosto che averli contro
Discord: l'unico modo che ho per ammazzarli una volte per tutte è quella d recuperare il pugnale sporco del sangue di Urano quando crono si impadronì del suo regno... è l'unico modo che ho per sconfggerli! L'unico!

 

Alla sera i quattro si incontrarono di fronte al portone di ingresso del villino in cui vivevano Xena e Gabrielle, Xena fece strada agli ospiti mentre Gab controllava che non ci fosse nessuno in strada, stava per rientrare quando dal nulla una macchina scura con fari spenti le piombò addosso travolgendola in pieno. Il corpo di Gabrielle ruppe il vetro dell'auto per poi finire sul tetto e quindi per terra con la testa in un mare di sangue.
Xena corse disperata verso il corpo dell'amica mentre Afrodite chiamava dal cellulare una ambulanza.
Discord mise la retro pronta ad investire Xena, ma Ares si trasportò dentro l'auto e piazzò un bel pugno sul volto della sorella facendole perdere il controllo dell'auto. Andarono a schiantarsi contro il palazzo di fronte. Alcuni inquilini si affacciarono ma Afrodite fece venire a tutto il vicinato una folle passione amorosa così che non si intromettessero nella faccenda.
Discord era sparita lasciando Ares solo in macchina e ovviamente indenne.
Camille e Eve immediatamente trasportarono magicamente tutti in casa.
Xena guardava il suo "angelo caduto", le teneva mani e la implorava di lottare, di resistere... ma il gelo della morte si era impadronito di lei al primo impatto.
Xena: Gabrielle… Gabrielle… su Tesoro svegliati. Gab su perché non ti riprendi? Su non puoi morire te lo sei scordato? Sei già morta.
Xena non capiva in fondo loro erano degli arcangeli mandati sulla terra come mortali ma comunque erano sempre arcangeli; non potevano morire. Allora perché la sua compagna non si riprendeva?
Xena: Gabrielle se stai scherzando stavolta me la paghi…
A quel punto Eve si inginocchiò accanto alla madre e le disse.
Eve: mamma, non sta fingendo, è morta sul serio. Erano questi gli imprevisti che conoscevamo. Gli dei possono ucciderci anche se siamo già morti e purtroppo non possiamo tornare in vita.
Xena: vuoi dire che è tornata in paradiso? Richiamala…
Non ottenendo risposta dalla figlia Xena urlò
Xena: Eve TI HO DETTO DI FARLA TORNARE!!!!
Eve: (piangendo) io non posso fare niente… mi dispiace!!! Era questo il rischio che correvate accettando la "missione"
Xena: vuoi dire che non la vedrò più?
Evi annui con la testa
Xena: no, no! GABRIELLE!! No! Ci deve essere un modo, c'è sempre un modo!!!
E disperata abbracciò il corpo ormai senza vita della povera Gabrielle.
Ares e Afrodite avevano assistito attoniti alla disperazione di Xena. Entrambi erano sconvolti sopratttutto Afrodite
Afrodite: cosa possiamo fare? Noi abbiamo riavuto i nostri poteri in fondo. Possiamo aiutarla noi?
Eve: si in teoria voi potreste aiutarla ma ancora non avete ripreso la totalità della vostra forza. Riportarla in vita potrebbe uccidervi e inoltre potrebbe non bastare a farla tornare in vita.
Ares guardò la sorella ed entrambi si girarono verso Xena che teneva ancora il corpo di Gabrielle tra le braccia. La stava accarezzando e coccolando come se fosse solo addormentata. Dolcemente le toglieva i capelli dalla fronte e glieli sistemava dietro l'orecchio. Era straziante vedere Xena la principessa guerriera in quelle condizioni. Ma era ancora più straziante sapere che Xena e Gabrielle non sarebbero potute rimanere insieme per chissà quanto tempo. Perfino Ares non poteva accettare un simile pensiero.
Ares: sorella che dici? In fondo lo abbiamo già fatto no?
Afrodite: non me lo devi nemmeno chiedere.
I due fratelli si avvicinarono alle due anime gemelle e Ares mise una mano sulla spalla di Xena.
Ares: Xena? Xena ti prego permettici di provare a salvarla.
Ma Xena non rispondeva era talmente assorta nel suo dolore che non sentiva niente. Eve si avvicinò alla madre per riportarla alla realtà.
Eve: mamma. Mamma lasciala. Ares e Afrodite vogliono tentare di salvarla. Vieni devi spostarti. Mamma ti prego!! Vieni con me. Non puoi restare vicino a Gabrielle.
E dolcemente fece alzare Xena che per la prima volta nella sua millenaria esistenza era totalmente incapace di reagire. Per fortuna percepì la presenza della figlia e si lascio spostare.
Ares e Afrodite posizionarono entrambi le mani sul corpo senza vita di Gabrielle, un fascio di luce la illuminò completamente e un soffio di vento si levò da suolo.
Gabrielle si alzò di scatto per poi riaccasciarsi tra le braccia di Xena. Era di nuovo viva!
Xena: Oh Gabrielle!!! Calma, calma tesoro è tutto a posto. Sei viva. Respira con calma. Brava così! Ora riposa…
Xena tenne stretta la sua compagna accarezzandola e mormorandole dolci parole mentre la respirazione tornò di nuovo regolare, e non solo quella di Gabrielle, mentre Eve e Camille controllavano le condizioni di Ares e Afrodite.
Eve controllò Afrodite, era debole ma era viva. Camille invece si dedicò ad Ares. Il dio della guerra non dava segni di vita. Forse lo sforzo era stato troppo anche per lui.
Camille: mamma vieni. Ares sembra morto.
Eve: Arrivo finisco con Afrodite.
Xena ascoltò le frasi tra i due angeli. Mentre Gabrielle si era addormentata stremata. La guerriera adagiò la sua compagna sul divano e andò anche lei a controllare Ares, sembrava morto sul serio. Xena si piegò su di lui nel tentativo di rianimarlo ma si accorse che respirava regolarmente. A quel punto invece di rianimarlo gli assestò un bel dritto nello stomaco talmente forte da farlo rimanere davvero senza fiato stavolta.
Xena: Ares ma che vuoi fare tentare di ucciderci di paura?
Ares: Cough, couch. Ehi non è così che si ringrazia un amico… sai… speravo in una rianimazione bocca a bocca.
Xena: Ares…. Ma che devo fare con te?
Ares: niente è la mia natura lo sai?? ?
Xena: ancora con questa storia… Ares lo scorpione è affogato in acqua. Ed è la stessa fine che farai sempre con me un buco nell'acqua!!!
Ares: lo so, lo so. Acqua per sempre. È chiaro. Ma non puoi impedirmi di provarci lo stesso.
Xena: piuttosto hai ancora i tuoi poteri?
Ares scaglio una palla di luce contro il vuoto e sorrise.
Ares: sì ce li ho ancora!!!
Xena: bene... Eve come sta Afrodite?
Eve: non lo so è ancora senza conoscenza
Xena si avvicinò alla dea dell'amore e constata che lei non stava bene veramente.
Xena: è molto debole.
E rivolgendosi ad Ares
Xena: riesci a capire se ha ancora i suoi poteri?
Ares stava per rispondere ma Afrodite iniziò a gemere e lamentarsi
Afrodite: Aaaaaahhhhhhhhh mi sento malissssssssssssiiiiiimmmmmmmmooooo!!!!!
Xena: calma, Afrodite ci siamo noi, hai ancora i tuoi poteri?
Afrodite: mi sembra di sììììììììììììì ma mi sento deeeeboooleeee!
In quel momento arrivò l'ambulanza che Afrodite aveva chiamato con il cellulare.
Camille: sta arrivando l'ambulanza aspettate che li mando via.
Camille stava per scoccare le dita quando Afrodite la fermò.
Afrodite: no, no che mandi via. SPRECONA!!! Ci potrebbe essere qualche bel dottorino a bordo… mi farò fare una flebooo. Sono COSI' deboooleee!
Ares e Xena scoppiarono a ridere e contemporaneamente esclamarono: Sta bene.
Eve: Afrodite!! Ma insomma non cambi mai?
Xena: (ancora ridendo) no Eve! Aspetta! Non sgridarla in fondo se lo è meritato no? Portiamo Gabrielle in camera da letto e permettiamo ai poveri dottori di soccorrere la "moribonda".
E così fecero.
Qualche ora dopo si erano ripresi tutti, tranne Gabrielle che continuava a dormire per lei si prospettava un recupero più lungo ma sarebbe stata bene presto anche lei.
Camille: che nottata. Se non fossi un angelo sarei distrutta! Afrodite! Sono così contenta di rivederti.
Afrodite: Ciao bambina mia, anch'io sono felicissima di riabbracciarti. Sai comincio a riapprezzare i miei "poteri", li hanno apprezzati anche gli infermieri di prima e devo dire che non erano niente male…. Xena che ci dici di Gabrielle. Come sta?
Xena: sta dormendo. Domani si sentirà come nuova. A proposito che ne dite di andare a riposare tutti quanti?
Faremo domani il punto della situazione. Abbiamo tante camere qui. Penso che rimanere tutti insieme sia la soluzione migliore. E soprattutto meno rischiosa che ne dite?
Tutti approvarono l'idea di Xena. Ares prese subito la palla al balzo e ripartì alla carica. Afferrò Xena per la vita e tentò di portarsela in camera.
Xena: Ares!!!
Ares: ho capito. Acqua. Anche questa volta! Comunque stavo scherzando! Conosco i tuoi sentimenti… vai! Vai pure dalla tua barda.
E poi aggiunse ammiccando maliziosamente.
Ares: anche se non sai cosa ti perdi….
Xena salutò tutti ridendo e poi andò in camera da letto. Chiuse la porta a chiave, anche se obiettivamente sapeva che non serviva a niente, in casa erano tutti in grado di passare tra i muri tranne proprio lei e Gabrielle ma le dava lo stesso un senso di maggiore intimità.
Rapidamente si spogliò e si infilò nel letto vicino a Gabrielle che dormiva tranquillamente almeno così sembrava. Xena si giro di fianco verso Gabrielle piegò il braccio e appoggio la testa sulla mano.
Era stata una notte lunga, senza un attimo di respiro e ora la tensione iniziava a farsi sentire.
Senza quasi accorgersene dei grossi lacrimosi spuntarono da quei bellissimi occhi azzurri e iniziarono a scorrere silenziosamente sulle guance.
Una mano gliele asciugò teneramente. Era Gabrielle che sentendo la presenza di Xena vicino a le si era svegliata.
Xena: ehi sei sveglia?
Gabrielle: si. Ma non sai che le guerriere grandi e forti non piangono mai?
Xena: si ma non quelle a cui per poco non toglievano la cosa a cui più tengono. E poi non mi sento molto forte in questo momento.
Gabrielle: Vieni qui!
Per una volta fu Gabrielle a coccolare e dare coraggio a Xena.
Gabrielle: Sono stata un'incosciente ad espormi in quel modo. Dovevo rimanere sul marciapiede invece di piazzarmi al centro della strada. E' stata solo ed esclusivamente colpa mia!
Xena: resta il fatto che per poco non ti avrei mai più avuto vicino. È stato terribile!!!
Gabrielle: Bene!
Xena: bene?! ? Sei matta? La botta che hai preso ti ha fatto rimbambire del tutto?
Gabrielle: forse! Ma al momento sono contenta che hai capito quello che ho provato quando eravamo in Giappone. Hey l'ho detto!
Xena: già ora so cosa si prova a veder morire la persona a cui tieni più in assoluto e a non poter fare niente… Meraviglioso! Sinceramente ne avrei fatto a meno! Comunque mi dispiace averti fatto soffrire.
Gabrielle: e a me dispiace essermi fatta beccare da Discord. Aspetta che mi rimetta in piedi e gliela faccio passare io la voglia di passare sopra la gente con la macchina…
Xena ridendo rispose a Gabrielle
Xena: non credo che ne avrai la possibilità. Sei l'ultima della fila. Prima ci sono io. Poi quello che rimarrà, se ne rimarrà, spetterà ad Ares e Afrodite, non credo che te ne rimarrà molto da sistemare. E poi tu non rimarrai qui. Sei troppo vulnerabile rispetto a noi. Domani te ne torni in cielo con Camille. A Discord ci pensiamo noi!
Gabrielle: non se ne parla nemmeno. Stasera ho sbagliato ma non si ripeterà.
Xena: Gab ragiona, io posso uccidere Discord e Ares e Afrodite hanno riavuto i loro poteri. Tu invece sei indifesa. Ti prego non voglio rischiare di perderti di nuovo.
Gabrielle: tu puoi ucciderla è vero! Ma non è detto che lei non possa uccidere te. Come vedi sei indifesa quanto me! Noi due rimarremo insieme punto! Non ne voglio più discutere. E ora dormiamo che domani sarà un'altra giornataccia.
Xena: l'ultima deve sempre essere la tua vero?
Gabrielle: sempre e lo sai!
Xena: e va bene Gabrielle, ma promettimi di stare più attenta alla tua incolumità.
Gabrielle avvicinò dolcemente le labbra a quelle di Xena
Gabrielle: te lo prometto ma tu devi fare lo stesso. Anch'io voglio rimanere con te ancora per molto, molto, molto tempo.
E iniziò a baciarla con passione.

La mattina dopo come sempre fu Xena a svegliarsi per prima.
Si alzò e andò in cucina ma prima si accertò delle condizioni di Gabrielle e di tutti gli altri in casa.
Stavano tutti bene perciò si mise seduta al tavolo della cucina mentre prendeva il caffè.
In quel momento apparve Eve.
Eve: ciao mamma, dormito bene?
Xena: dormito sì! Bene no! Mi sono svegliata per controllare Gabrielle almeno venti volte. Comunque siedi bambina mia è ora che noi due facciamo una bella chiacchierata da madre a figlia.
Eve: ehm immaginavo che sarebbe arrivato questo momento.
Xena: visto che lo immaginavi. Coraggio racconta tutto alla tua mamma.
Eve fece una espressione da finta ingenua.
Eve: che vuoi sapere?
Xena sorrise alla figlia
Xena: non fare la finta Innocentina con me. Voglio sapere di Camille. Chi era suo padre?
Eve: ah quella storia volevi sapere…(ridendo) e va bene ma non so se tu sia abbastanza… matura per sapere certe cose in fondo sei viva di nuovo da poco…
Xena: Eve!!!
Eve: Virgil
Xena: Chi?!?!
Eve: Virgil si proprio lui il figlio di Joxer. Strano eh?
Xena: va avanti
Eve: beh non c'è molto da dire. Dopo che anche Gabrielle era morta ero a pezzi. Era stato già difficile perdere te e quando ho perso anche Gabrielle, anche se sapevo in cuor mio che eravate finalmente felici ed insieme, sono crollata. Non me la sentivo più di predicare gli insegnamenti di Eli mentre nel mio cuore c'era tanta tristezza. Rimasi per un po' ad Amphipoli e un giorno Virgil è venuto a trovarmi. Sai all'inizio non credevo che mi avesse perdonato davvero per aver ucciso suo padre, ma poi mi disse che ormai aveva superato tutto e che non provava nessun rancore verso di me, anzi. Aveva abbracciato anche lui l'ideologia di Eli e aveva iniziato anche a predicare la sua parola, ma quando ha saputo quello che era successo a te e Gabrielle e che io stavo male per la vostra morte decise di venire ad Amphipoli. Era venuto per me! La storia più o meno è questa. Ci siamo innamorati, dopo un po' ci siamo sposati e abbiamo ripreso insieme a portare la parola di Eli. Ma mentre io ero incinta di Camile, come sai, siamo stati attaccati e io sono stata uccisa.
Xena: e Virgil?
Eve: purtroppo è morto anche lui nell'agguato
Xena: oh mi dispiace per tutti e due. E Camille come si è salvata?
Eve: beh quando sono stata colpita teoricamente sono morta all'istante. Per fortuna che Afrodite è arrivata al momento giusto. Da quando eravate morte veniva spesso a trovarci, e rimanga tra noi io ho il sospetto che sia stata lei a farmi sposare Virgil anche se non lo ha mai ammesso.
Comunque Afrodite ha chiamato immediatamente Ares e insieme hanno preso la decisione di sacrificare il loro potere per salvare Camille.
Xena: ecco perché Michele li aveva considerati comuni mortali.
Eve: già non solo l'hanno salvata ma l'hanno cresciuta e allevata come fosse veramente figlia loro.
Xena: incredibile. Che storia!!! Ares che si sacrifica ancora per la mia famiglia
Gabrielle: beh in fondo Ares ha sempre voluto un figlio da te no? Alla fine è riuscito ad avere tua nipote.
Xena: ehilà da quanto sei in piedi? Come stai?
Gabrielle: abbastanza da aver sentito tutta la storia e non preoccuparti sto bene solo….
Xena e Eve: Solo?
Gabrielle: solo che ho fame!!! C'è niente da mangiare?
Eve: Gabrielle nemmeno tu cambierai mai eh? Siedi ti preparo io qualcosa da mangiare. Ti sei appena ripresa e non voglio che rischi di nuovo la vita mangiando la roba cucinata da mia madre.
Xena: ehi!!! Un po' di rispetto!
Nel frattempo anche Ares e Afrodite emersero dalle loro stanze attratti dal profumino della colazione di Eve così si aggiunsero a tavola insieme a Gabrielle e a Xena.
Afrodite: buongiorno a tutti. Gabrielle, come stai?
Gabrielle: molto bene grazie a voi - guardando anche Ares.
Ares: mi fa piacere, ormai è diventato un vizio "resuscitarvi"
Afrodite: Xena dov'è Camille? Ieri eravamo talmente presi che non ho avuto modo di coccolarla come si deve!
Eve: lo so io dov'è… è andata a controllare Discord.
Xena: bene! Sedete signori direi che è il caso di iniziare a fare il punto della situazione e a fare un piano per fermare la vostra sorellina. Questa storia è andata fin troppo oltre. Non voglio rischiare nessun altro di voi.
Notando l'impercettibile brivido, Gabrielle prese la mano di Xena sotto il tavolo e gliela strinse in segno di conforto.
In quel momento riapparve Camille
Camille: buongiorno a tutti. Ho pessime notizie, Discord è sparita. La sua casa è vuota e non è ovviamente neanche in palestra, nemmeno lassù riescono a scoprire dove si trovi.
Gabrielle: c'era da immaginarlo no?
Xena: ormai si è scoperta ma penso che si farà viva molto presto. È convinta di aver ucciso Gabrielle e ora tornerà per finire me. Mi pensa distrutta dal dolore e sicuramente conterà su questo per avere più possibilità di battermi. E una volta che anch'io sarò fuori gioco lei potrà far in modo di avere il controllo dei vostri poteri.
Gabrielle: è per questo che ha tentato di uccidermi? Per indebolirti?
Xena: penso proprio di sì! Il suo piano è basato su questo conta sulla tua morte per finirci tutti.
Gabrielle: BASTARDA!!! Non si gioca con i sentimenti.
Ares: Ehi Biondina. Stiamo parlando di Discord la dea della discordia. Lei ci gode nel vedere la sofferenza altrui. Che ti aspettavi!!!
Eve: state calmi e non agitatevi! Mamma lo so che hai già in mente un piano. Vuoi renderci partecipi?!?!?
Xena: subito tesoro, allora… Discord è convinta di aver ucciso Gabrielle perciò pensa che io non sia più stimolata per continuare la "missione" oppure sia talmente inca…. ttivita da partire a testa bassa senza pensare alle conseguenze. In ogni caso sono una preda facile, per lei. Ora deve riuscire a far passare Ares e Afrodite dalla sua parte in modo da avere il controllo dei loro poteri oppure se loro dovessero opporre resistenza sarebbe necessario usare il potere delle ossa di Urano, che assorbirebbero i loro poteri. E a quel punto chi lo possiede può usufruire di tali poteri. Discord mi dovrà affrontare e io mi fingerò debole e inoffensiva… è molto probabile che le consenta anche di colpirmi seriamente; è qui che entrate in gioco voi tutti: Ares e Afrodite, voi dovete fingere di assoggettarvi a lei che di certo ora sarà alla ricerca delle ossa di Urano... mentre tu Eve e tu Camille dovrete starmi accanto da angeli custodi ed evitare la mia morte nel caso mi ferisse seriamente...
Gabrielle: MA SEI IMPAZZITA!??!?NON TE LO PERMETTERO' MAI!! QUESTO NON E' UN PIANO, E' UNA MISSIONE SUICIDA! ALLORA I DISCORSI DI IERI NON SONO SERVITI? NON POSSO VEDERTI MORIRE DI NUOVO!!!
Xena: Gabrielle, Gabrielle, pensa... se io evitassi i colpi più tosti, lei capirebbe che c'è qualcosa sotto, tutto il piano salterebbe e noi potremo dire addio a questo mondo e alle vite di tutti noi, dei compresi! è l'unico modo, credimi...
Gabrielle: NO!
Xena: credimi, Gab... abbi fiducia.
Xena le poso una mano sulla guancia, l'accarezzava dolcemente sussurrandole di crederle, di avere fiducia, di lasciarla fare, rassicurandola che dopo sarebbero state insieme per l'eternità, e più nessuno le avrebbe divise...
Gabrielle: ma Xena - rispose Gabrielle con la voce rotta dal pianto - e se non funzionasse? Se ti perdessi? Io non posso sopportare di vederti morire di nuovo.
Xena non le rispose... sapeva che c'era anche quella possibilità e non poteva negare che temeva per se stessa come non mai.
Gabrielle intese il mutismo dell'amica e non poté frenare una crisi di pianto che neanche gli abbracci di Afrodite, le strette di Ares e le parole dolci degli angeli potevano calmare.
Xena: lasciateci sole, vi prego.
Afrodite: Gabrielle, il sentimento che ti lega a Xena è troppo forte... neanche Discord può distruggerlo... e la cosa più sorprendente è che non c'è sortilegio alcuno che abbia creato questo amore... ti assicuro che io non centro, ma proprio perché è un legame dello spirito e dell'anima e non della magia, proprio per questo è indissolubile. Ricordalo sempre.
Xena: ti ringrazio
disse Xena sorridendole e avvicinandosi a Gab che si stringeva il volto tra le mani.
Xena: voi rimanete pure qui, noi andremo in camera... continuate a discutere del piano, soprattutto voi, Ares e Afrodite… cercate di escogitare qualcosa per fingere di obbedire ai suoi ordini… poi informatemi.

 

Gabrielle giaceva sul letto con la schiena rivolta a Xena che invece le stava seduta accanto.
Con una mano si reggeva la testa mentre con l'altra accarezzava i capelli di Gabrielle che ancora non accennava a smettere di piangere.
Xena le si sdraiò accanto, la cinse con un braccio mentre con le labbra le poggiò un bacio sul collo rimanendo in silenzio.
Dopo circa mezz'ora il respiro di Xena si fece profondo, si era addormentata stretta alla sua Gabrielle forse per l'ultima volta.
Anche il respiro di Gab si fece regolare; aveva finalmente smesso di piangere.
L'amazzone si girò, poggiò la sua fronte su quella di Xena con molta cautela senza svegliarla, inalava avidamente il profumo della pelle della guerriera.
Gabrielle: come potrei vivere senza di te? Soprattutto ora che siamo insieme realmente, che ci siamo rifatte una vita e che non dobbiamo sottostare a nessuna legge di nessun essere superiore. E' forse una nuova prova impostaci da Eli? Mi sembra di essere tornata indietro a quando ti dissi che ti amavo mentre ci inchiodavano a quelle croci. E poi come una lampo sono in Giappone e ti sento svanire al mio fianco. Ora che sei qui di fronte a me, vedo il tuo corpo dormiente accanto al mio... ma non sento il tuo spirito. Ho paura di averti già persa, Xena, che tu sia accecata dalla sete di vedetta per non capire che rischi troppo e che oltre alla tua vita c'è di mezzo la mia. Se muori tu, stavolta non starò a guardare... non rimarrò inerme a sentire il passare dei mesi senza di te... io... morirò con te: ti farò vendetta e semmai vincerò, poi mi ucciderò per unirmi a te. Nessuno potrà fermarmi... non più. non ti lascerò morire senza far nulla per salvarti… o per raggiungerti.
La baciò, tremando, sulle labbra. Xena si svegliò e contraccambio il bacio sorridendole e sfiorandole le labbra con le dita.
Si guardarono. Ci fu l'intesa in un secondo. Si avvinghiarono strette l' un l'altra, incuranti di niente e di nessuno, avvolte nei loro desideri e nelle loro passioni.
In breve tempo si ritrovarono nude, si esploravano con gli occhi, si desideravano con le mani, si sorridevano e si sussurravano i segreti della loro intimità con voce vellutata, dolce, calda.
Si accarezzavano, si baciavano, si toccavano senza sosta immerse nel piacere che bramavano senza fine ripetutamente per ore fino a quando, esauste, si ritrovarono una sull'altra con le membra rilassate, le loro nudità sudate, i loro desideri appagati.
Gabrielle spostò una ciocca di capelli che ricadeva sugli occhi della sua Xena. Ora potevano guardarsi meglio...
Xena le dava dei rapidi baci sul petto mentre con i piedi accarezzava le gambe della sua Gabrielle.
Si guardavano e si sorridevano. Si accarezzavano e si baciavano, soddisfatte per essersi amate con così tanta passione, già, così tanta come se fosse l' ultima volta.
questo pensiero balenò contemporaneamente nella mente di entrambe che lessero vicendevolmente il sospetto negli occhi dell'altra.
Gli occhi di Gab tornarono a farsi lucidi mentre già quelli di Xena lasciavano scorrere le lacrime sulle sue guance.
Xena: TI AMO!!!
Gabrielle: TI AMO!!!
e tornarono a baciarsi con passione


la notte dopo Xena si recò in quella che era la casa di Discord, scese in quella che doveva essere una cantina, ma che in realtà era una grotta buia e tetra. Improvvisamente si accesero le torce attaccate sulle pareti.
Discord: come diavolo hai fatto a trovarmi?
Xena: sai, quando si odia terribilmente una persona, si arriva a fare cose fuori dal comune per rintracciarla...
Discord: tu mi odi? E perché mai? Fammici pensare? Perché ho schiacciato la tua ragazza come uno scarafaggio?
Xena: ME LA PAGHERAI PUTTANA!!
Xena si scagliò contro Discord e cominciò a colpirla ripetutamente con violenti pugni sul viso
Xena: LEI ERA TUTTO PER ME! E TU L'HAI UCCISA, L'HAi PORTATA VIA PER SEMPRE, TI ODIO, TI DETESTO… E ORA TI UCCIDO!! SHHHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIA LALALALALALALALA
con un salto acrobatico Xena riuscì a sferrare un sonoro calcio in bocca alla dea della discordia che cadde a terra senza un graffio
Discord: povera illusa… dimentichi che sono immortale… e dei tuoi calci e dei tuoi pugni non me ne faccio più nulla… cosa credi di ottenere? Lo sai vero che presto io dominerò su questo mondo? Se non lo sai te ne rendo partecipe ora... i tuoi "amici" hanno capito da che parte conveniva stare... sai, dopo la morte di quella nullità mi hanno rintracciato con i loro poteri...
Xena: che intendi dire?
Discord: CHE SO TUTTO!! SO BENISSIMO CHE VOLEVI CONVINCERE I MIEI FRATELLI A FINGERE DI ASSOGGETTARSI A ME E CHE GABRIELLE E' ANCORA VIVA… MA NON PER MOLTO... Ares!
detto questo Ares apparve accanto a Discord con un forte bagliore azzurro; elevò le sue braccia al cielo e in una nuvola di fumo emerse Gabrielle che urlava disperatamente di lasciarla andare.
Ares: come preferisci!
disse il dio della guerra facendola cadere a terra
Xena: NON ERANO QUESTI I PIANI!! CHE COSA STAI FACENDO ARES?
Ares: QUELLO PER CUI SONO NATO: UCCIDERE!
Xena non fece in tempo a riavvicinarsi a Gabrielle perché Ares la risollevò da terra
Ares: Afrodite, ora tocca a te, divertiti!
Xena: NO, ANCHE TU? PERCHE'?
Afrodite: RICORDI QUANDO VI DISSI CHE IL VOSTRO AMORE NON DIPENDEVA DA ME E CHE NULLA VI AVREBBE DIVISO? NON LO DICEVO PER CONSOLARVI, MA PER INVIDIA... IO HO SEMPRE AMATO GABRIELLE MA LEI VIVEVA SOLO PER TE, VEDEVA SOLO TE… ANCHE QUANDO LA BACIAI ALLA CORTE DI CALLIGOLA MI RIFIUTO' PER TE... MA ORA E' GIUNTA LA RESA DEI CONTI E SE LEI NON VUOLE ESSERE MIA, ALLORA NON SARA' DI NESSUNO!!
Gabrielle: NO AFRODITE ASPETTA!!! NO NOOOOO
Gabrielle fu sollevata ancora più in alto e venne imprigionata in una spirale di fulmini e fiamme.
Xena: COSA VUOI FARE? FERMATI AFRODITE TI SUPPLICO
Afrodite: SUPPLICA PURE! AAAAAAAAAAAAAAAA
Xena: GABRIELLE!!!!
il corpo di Gabrielle venne stretto come da dei lacci stretti e appuntiti, un urlo straziante invase la grotta in cui si erano ritrovati tutti e del sangue sporcò il pavimento.
Xena: NO! NO NO NO NOOOOO!!!
Ares: ormai è tardi, la tua amica è morta stavolta non ci sarà alcun dio benevolo a sacrificarsi per lei.
Xena: ARGGGGGGHHHHHHHHHHHHHHHH!
Xena si prestava ad attaccare con il suo chakram ma Afrodite la fermò facendole cadere davanti agli occhi il corpo esanime della sua amata Gabrielle.
Xena: Gabrielle? GABRIELLE! Perchè? PERCHE'????
Discord: che scena straziante... uh mi piange il cuore… Sai che facciamo ora? Tagliamo la gola a Xena con questo bel pugnale d'avorio, poi mi giro e dilanio il cuore dei suoi angioletti custodi... benvenuti alla festa!
ebbene Xena? Non reagisci? Ti uccido subito o preferisci vedere tua figlia e tua nipote fare la fine della tua donna? Scegli tu, per me rimane tutto estremamente divertente
Eve: madre devi affidarci il corpo di Gabrielle prima che sia troppo tardi! Presto! o ci ucciderà tutte, se la lasci a noi forse c'è ancora qualche possibilità!
Discord: ho deciso: prima uccido Xena, Ares? Custodisci per me l'osso di Urano, mi servirà dopo aver ucciso la leggendaria principessa guerriera, sai, si dice che se un angelo custode vede morire il suo protetto, allora raggiunge l'apice del suo potere... purtroppo dura per pochi secondi... come dicevamo noi... carpe diem!
Discord si avvicinò minacciosa a Xena, le prese la testa per i capelli i glieli tirò mettendo così in evidenza la gola.
Ma questa volta la dea della discordia ebbe la peggio. Xena con una delle sue mosse si liberò dalla sua presa e iniziò a colpire Discord con tutta la sua forza e la sua abilità. Ben presto la dea si ritrovò con le spalle al muro dolorante e apparentemente senza conoscenza con Xena di fronte che stava per legarla. Sembrava finita e invece inspiegabilmente…
Discord: addio bellezza! disse dirigendosi minacciosa verso Xena.
Camille: NOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Camille si scagliò verso Discord la quale contro ogni aspettativa possedeva un secondo osso di Urano e lo scagliò contro Camille... ma... ma Afrodite si mise in mezzo e venne colpita al petto.
Discord: CHE COSA VUOL DIRE QUESTO?
Ares: SPIACENTE SORELLA, MA IL GIOCO FINISCE QUI!!!
E detto ciò, Ares che con un salto era balzato alla schiena della dea della discordia, le affondò il suo osso di Urano nel cuore uccidendola sul colpo.
Subito dopo si precipitò verso Afrodite.
Ares: sorella, sorella come stai?
Afrodite: mi sento mortale... - disse sorridendo - e un po' dolorante... come sta Gabrielle? Certo i moderni metodi non sono come le lacrime di morte che ha bevuto ai tempi dei tempi ma anche questi funzionano bene… dovrebbero finire il... loro effetto... a breve...
Gabrielle: sono qui, Afrodite... devo ammettere che mi hai impaurito con tutti quegli effetti speciali!
Afrodite: beh… ho un futuro da... produttrice... di... telefilm… e magari... ne faccio uno... in cui... si da più importanza alla dea dell'amore... hihihi
Xena: non ti sforzare, coraggio ora Ares metterà tutto a posto!
ma nonostante Ares si sforzasse e si concentrasse, nessun potere veniva emanato dalle sue mani
Ares: ma che diavolo succede? Non ho più i miei poteri!!
Eve: credo che ti ABBIANO punito perchè hai ucciso il sangue del tuo sangue...
Camille: questo vuol dire che non... possiamo fare più nulla?
Xena: ma ci deve essere un modo!
Camille: è colpa mia... se avessi mantenuto il mio ruolo nel piano!
Afrodite: hei... piccola mia, Camille... non preoccuparti... l'ho fatto perchè ti voglio bene, sei la mia bambina... e tu Xena… non volermene, ma io... amerò sempre... Gabr...
e il corpo della dea ormai mortale, smise di muoversi e un rivolo di sangue le scese lungo il pallido volto.
Gabrielle: AFRODITE!!! AFRODITE!! SVEGLIATI TI PREGO!! NON LASCIARCI!!! SVEGLIATI!
Gab, la scuoteva inutilmente. Afrodite se ne era andata e poco dopo sparì anche il suo corpo.
Gabrielle: Afrodite... no…
Xena abbracciò l'amica e insieme piansero per la scomparsa così come tutti in quella grotta.

 

Xena: eccoci a "casa" preferivo l'appartamento però!
Gabrielle: già anch' io… ma non possiamo lamentarci, d'altronde ci hanno concesso di ripartire a breve per la nostra vacanza sulla terra... giusto il tempo di sistemare le cose qui e di affidare il nostro incarico a qualcuno di paritaria competenza.
Xena: oh, eccola li! La trovo in ottima forma… e come le donano le ali!!
Gabrielle: ehi, Afrodite!! Come ti trovi?
Afrodite: ECCOLE QUI LA MIA COPPIA MEGLIO RIUSCITA!! ALLORA RAGAZZUOLI, GUARDATE QUI: QUESTO E' UN ESEMPLARE DI "COPPIA PERFETTA" GLI INGREDIENTI PER FARLA SONO: FIDUCIA, RISPETTO, CONFIDENZA, MA SOPRATTUTTO AMORE E... IL TOCCO PERSONALE DELLA DEA DELL'AMORE!
Ragazzo: scusi, prof? Quale sarebbe questo tocco personale?
Afrodite: semplice, PETALI DI ROSA AL LORO PASSAGGIO!!!
tutti scoppiarono in una sonora risata mentre venivano investiti da profumatissimi petali di rose rosse.
Gabrielle: beh, a quanto pare ti piace il tuo nuovo incarico eh? Anche se ti fai bella raccontando le bugie... non dicevi che con il nostro amore tu non c'entravi? eh?
Afrodite: ehem… si, mi piace MOLTISSIMO! Non credevo che addestrare i giovani angioletti dell'amore fosse così gratificante… devo ringraziare il Supremo che mi ha dato questa possibilità... comunque ho saputo che tornerete sulla terra... Posso chiedervi un favore? Passate da mio fratello. Vedete come sta. Sono un po' preoccupata per lui; oltre ad averlo privato dei suoi poteri gli hanno anche tolto la memoria e quindi si sentirà smarrito... in fondo anche lui ha un cuore tenero.
Xena: non preoccuparti, avevamo già intenzione di farlo.
Gabrielle: in fondo dovremo passare una vita umana sulla terra e un amico ci farà comodo!
Afrodite: speriamo solo che non si innamori di nuovo di te Xena... a proposito... riguardo a quello che ho detto prima di lasciarvi...
Xena: è tutto a posto… so cosa volevi dire... - disse Xena levandosi un petalo dalla spalla - e ti capisco...
Afrodite: quindi è tutto a posto?
Gabrielle: a postissimo... perchè come hai detto poco fa, siamo una coppia perfetta... e finalmente vivremo il nostro amore tranquillamente...
e mentre Xena e Gabrielle si abbracciavano baciandosi per la felicità, altri petali rossi e profumati caddero soffici su di loro
inebriandole con il loro stupendo profumo
Afrodite: ehhhhh si, sarei stata una regista strepitosa... sarà per la prossima vita!

***FINE***





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