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Le follie di Corilo

di Corilo il Magnifico


Nota : I personaggi di questo racconto sono copyright alla MCA/Universal Pictures.

Buona lettura !


Una mattina, in una foresta, Corilo fu svegliato da un gran fracasso.
<<Shh !>> fece.
Nessuno gli diede ascolto. Aprì gli occhi. Si alzò in piedi.
<<Ma insomma, che succede ?>> chiese.
Un uomo gli puntò la spada alla gola. Corilo lanciò un urlo soffocato.
<<Fate pure tutto il fracasso che volete... non importa.>> disse Corilo.
<<Stai zitto, idiota.>> disse l'uomo.
Xena minacciò :<< Adrasto, vattene subito e porta con te i tuoi uomini.>>
<<Sentito cosa ha detto ? Vattene.>> intervenne Corilo.
Adrasto gli fece sentire la punta della spada nel collo.
Corilo aggiunse :<<... ma fai pure con comodo.>>
Olimpia gridò :<< Lascialo stare !>>
Adrasto disse a Xena :<< Ti fai scudo con idioti e fanciulle indifese, ora ? Ti avevo sopravvalutato, Xena !>>
<<Un errore l'hai fatto senz'altro : è stato quello di farmi arrabbiare.>>
Xena impugnò la spada.
Con un gesto rapido la incrociò con quella di Adrasto.
Corilo, libero, urlò :<< Olimpia !>>
La raggiunse. Lei stava usando l'asta per combattere un brigante.
<<Cosa vuoi, Corilo ?>> gli chiese.
<<Ci penso io. Sta a vedere.>>
Corilo sfoderò la spada. Il suo avversario gli diede un pugno. Corilo svenne. Cadde addosso a Olimpia.
<<Cosa fai ?>> chiese lei.
I briganti circondarono i due, ridendo.
<<Corilo !>> gridò Olimpia.
<<Cosa ?>> rispose, confuso.
Olimpia scattò in piedi. Si batté come un leone. Giunse Xena. L'aiuto. Misero in fuga i briganti. Corilo si alzò in piedi.
<<Visto ? Li ho spaventati.>>
Xena e Olimpia si scambiarono uno sguardo.
Xena gli rispose :<< Bravo.>>
<<Corilo, ci hai quasi fatti ammazzare !>> esclamò Olimpia.
<<Ma vi avrei difese io.>> rispose lui.
<<Sì e abbiamo visto con quali risultati.>>disse Olimpia.
Xena lanciò uno sguardo a Olimpia che non aggiunse altro. Ripresero il cammino.
<<Ora dove siamo ?>> domandò Corilo.
Olimpia rispose :<< Nella foresta.>>
<<Sì, ma quale foresta ?>>
Xena disse :<< Di qua c'è Colchide e in quella direzione c'è Same.>>
Corilo chiese :<< Colchide hai detto ?>>
<<Esatto.>>
<<Devo farci un salto, assolutamente. Mi hanno detto che è una bellissima città, specie in questa stagione...>>
Xena lo interruppe :<<Vai pure.>>
<<Sicure che non vi dispiace ?>>
Olimpia rispose con una smorfia :<< Sopravviveremo.>>
Corilo si incamminò.
<<Secondo te cosa avrà in mente ?>> chiese Olimpia a Xena.
Un pensiero passò nella mente della guerriera.
Rispose :<< Sicuramente combinerà qualche guaio.>>
<<Dobbiamo preoccuparci ?>>
<<No. Lo ritroveremo sulla nostra strada, prima o poi.>>
Corilo giunse a Colchide. Controllò il denaro che aveva con sé. Comprò del pesce. Lo portò nel tempio di Venere.
Disse :<< Venere, vorrei sapere... cosa devo fare per... per far innamorare Olimpia di me ?>>
Non ricevette risposta.
Tornò il giorno seguente con altro pesce. Domandò la stessa cosa. Non accadde nulla. Continuò così per un mese.
Un giorno, dopo aver portato il pesce e fatto la solita domanda, Corilo vide apparire Venere.
<<Insomma, basta ! Hai trasformato il mio tempio in una pescheria. C'è una puzza insopportabile. Ma come ti è venuto in mente di portarmi simili doni ? Sei proprio un idiota.>>
<<Non potevo permettermi altro. Avevo pochi soldi.>>
<<Spero che li avrai spesi tutti così non sporcherai più il mio tempio con dello stupido pesce.>>
<<Venere, riguardo a quello che ti ho chiesto...>>
<<Dimentica Olimpia. Non si innamorerà mai di un buffone come te. Sei un illuso.>>
Corilo rispose :<< Ho capito.>>
Voltò le spalle alla dea. Si avviò, abbattuto, all'uscita. Venere si sentì impietosita.
<<Aspetta !>> gli disse.
Corilo si voltò.
<<Forse una speranza ce l'hai. Devi fare colpo su di lei.>>
<<E come ?>>
<< Puoi conquistarla facendo follie per lei.>>
<<Follie per lei ?>>
<<Sì. E' tutto quello che posso fare per te. Sei un caso disperato. Bleah ! Che puzza di pesce.>>
Venere scomparve.
Corilo ripeté, fra sé :<< Follie per lei ?>>
Arrivò in una piazza affollata.
Udì la gente dire :<< Adrasto e la sua armata si dirigono vero Pilo. Non vorrei essere tra gli abitanti di quella città.>>
<<Fare follie per lei ? Questa è la risposta.>> esclamò Corilo.
Disse alla gente di Colchide :<< E io ci sarò invece. Difenderò Pilo anche a costo della vita. Parola di Corilo il grande.>> e corse via.
Le persone si guardarono l'un l'altro.
Qualcuno chiese :<< Chi era quel matto ?>>
Corilo continuò a correre fino all'alba, cioè quando giunse a Pilo. Svenne per la stanchezza. Fu svegliato da un gran fracasso. L'armata di Adrasto era arrivata in città. Gli abitanti di Pilo, presi dal panico, si diedero alla fuga.
Adrasto scese da cavallo.
Ordinò ai suoi uomini :<< Prendete gli oggetti di valore. Quando avete finito, bruciate tutta la città.>>
Corilo si alzò in piedi.
<<Non puoi farlo, Adrasto !>>
Il brigante si voltò.
<<Ancora tu ? Sparisci, idiota.>>
<<Lascia immediatamente la città .>>
<<Cosa hai detto ?>>
Tutti, briganti e abitanti del luogo, circondarono i due, incuriositi.
<<Guardate ! Quello strano tizio si sta ribellando a Adrasto.>> osservò un cittadino di Pilo.
<<Tacete. Adrasto lo infilzerà come uno spiedino.>> gridò un brigante.
<<Come osi, moscerino ? Vuoi morire ?>> disse Adrasto a Corilo.
<<No.>>
<<E allora togliti di mezzo, buffone.>>
Adrasto gli lanciò un pugno proprio mentre Corilo stava impugnando la spada e lo mancò.
Tutti lanciarono un <<Ooooooooh !>> di meraviglia.
<<Ma allora quel tipo bizzarro è forte.>> esclamò qualcuno.
Corilo si rivolse a chi lo circondava :<< Ebbene sì. Amici, non dovete più avere paura di Adrasto. Corilo il grande è venuto qui a salvarvi.>>
<<Chi ?>> si udì chiedere.
<<Corilo il grande. Avete presente ?>>
Cantò :<<
Sono un guerriero Detto il magnifico
Sono un gran girovago
Se incontro il nemico Certo lo combatterò
Con la mia splendida
Splendida spada
Vittoria -- vittoria io avrò
Ooooohhhh>>
<<Ma, è scemo o cosa ?>> chiese un cittadino di Pilo.
<<Questa non è una gara canora. In guardia, maledetto.>> gridò Adrasto.
Impugnò la spada. Attaccò Corilo. Qualcosa deviò il colpo. Xena e Olimpia erano arrivate. Il cerchio rotante tornò nella mano di Xena. Adrasto si voltò, sorpreso.
<<Ancora tu !>>
Xena rispose :<< Mi stai dando troppo da fare, Adrasto.>>
Scoppiò una battaglia. Xena e Olimpia combatterono Adrasto e la sua armata. Corilo stava per svenire. Vide un brigante avvicinarsi, silenzioso, alle spalle di Olimpia, con un coltello in pugno.
Corilo corse verso di lei.
Gridò :<< Olimpia !>>
Il brigante con il coltello e Olimpia si voltarono.
<<Maledetto !>> gridò il brigante a Corilo.
Gli lanciò una coltellata. Olimpia, con la sua asta, colpì le gambe del brigante che finì in terra.
Corilo svenne. Quando si risvegliò, Xena e Olimpia erano chine su di lui.
<<Per fortuna, quel brigante ti ha preso solo di striscio. Sei stato coraggioso.>> gli disse Xena.
Olimpia stava medicando il braccio ferito di Corilo.
<<Mi hai salvato la vita.>> gli disse Olimpia.
La mattina dopo, i tre erano ancora in viaggio. Xena e Olimpia stavano parlando tra loro.
Corilo intervenne :<< Olimpia !>>
Xena si allontanò un poco.
<<Cosa c'è, Corilo ?>> domandò Olimpia.
<<Quello che ho fatto ieri... difendere la città di Pilo da Adrasto...>>
<<Ebbene ?>>
<<Non ti sembra una follia ?>>
<<Sì, abbastanza.>>
Ci fu un momento di silenzio.
Corilo riprese :<< Io ho fatto questa follia per...>>
<<Sì, lo so. Perché sei Corilo il grande.>>
<<Esatto.>>
Corilo cercò di mascherare la tristezza.
Xena gli diede una pacca su una spalla.
Corilo vide che lei aveva capito. Xena e Olimpia continuarono a parlare . Corilo rimase dietro di loro, in silenzio.





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