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"AMORE VERO - Uno studio sul subtext in XENA WARRIOR PRINCESS"

di A. Scaglioni

PRIMA STAGIONE (1995-1996)

(terza parte)

>>sezioni speciali>>Amore Vero

XENA E IL SACRIFICIO DI ILIO

Questo episodio si segnala per il primo di una lunga serie di bagni che Xena e Olimpia condivideranno lungo l’intera saga, e che hanno fatto fantasticare più di un sub-texter, nonostante non vi accada mai nulla di particolare. Tuttavia ascoltate (o leggete) questo dialogo. Xena è immersa nell’acqua di un lago fino alle spalle. D’un tratto di fronte a lei emerge la testa di Olimpia.

OLIMPIA: Come è andata?
XENA: Molto bene. Stai diventando brava.
OLIMPIA: Davvero?
XENA: Avanti, Olimpia, è una vita che desideri farlo. Immergiti sotto questa roccia e da’ il meglio di te.
OLIMPIA: D’accordo. (Si immerge nuovamente sotto lo sguardo soddisfatto di una Xena che pare “godere” parecchio per questa performance, riemergendo un attimo dopo con un pesce tra le mani. ) Ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta!

Alzi la mano chi non è rimasto sorpreso da questa scena quando l’ha vista per la prima volta. Tutto questo conferma che il sub-text non è solo una fantasia dei fans, ma una situazione reale su cui gli autori hanno cominciato a giocare volentieri. Più avanti, è divertente la scena in cui Olimpia drogata, e quindi priva di freni inibitori, straparla con una Xena che tenta di farla tornare in sé e comunica senza remore il suo giudizio sull’amica.

OLIMPIA (a Xena): Per gli Dèi.
XENA: Che c’è?
OLIMPIA: Tu sei bellissima.
XENA (imbarazzata, ma anche divertita): Mmmh. E tu sei drogata…

XENA E IL PADRE PERDUTO

In questo episodio, assistiamo al ritorno di Marte che cerca ancora di irretire Xena presentandosi nelle vesti del padre, Erilo, di cui la donna non ha notizie da anni. Spiazzata da questa sorpresa, Xena dopo un momento di giustificata diffidenza, comincia a credere che quell’uomo sia davvero suo padre, convinta anche dalla sua aria sincera e pentita per aver abbandonato lei e la sua famiglia, e per l’aiuto che le sta offrendo nel salvare alcune fanciulle dai mercanti di schiavi. Con astuzia, Marte riesce anche creare un senso di colpa in Olimpia, facendole credere di non volersi mettere tra loro due e la loro amicizia (ma insinuando sottilmente che nel rapporto che lega le due donne vi sia di più).

ERILO/MARTE: Olimpia… vorrei tranquillizzarti. Una volta che avremo riportato le fanciulle a casa, e sconfitto Cidone, io me ne andrò.
OLIMPIA(imbarazzata): Che stai dicendo? Non.. non penserai che io…?
ERILO/MARTE: Oh, no. Vedo bene che tu e Xena siete una squadra. E non voglio frappormi tra voi.
OLIMPIA: Ma non puoi. Tu sei suo padre, e lei… lei ha diritto di passare del tempo con te.
ERILO/MARTE: No, ho deciso. Finché voi due starete insieme… come dovreste… non c’è proprio posto per me qui.

Profondamente imbarazzata dalla situazione e credendo sinceramente che la sua presenza possa impedire a Xena di ricongiungersi al padre, Olimpia decide di andarsene, mettendo la sua amica di fronte al fatto compiuto, ma lo svolgersi degli avvenimenti, porterà a galla la verità e dopo un momento di crisi in cui Xena perderà il lume degli occhi nel vedere suo “padre” seviziato e minaccerà perfino di radere al suolo un villaggio, la Principessa guerriera uscirà dallo stato di furia in cui l’ha ridotta il sortilegio di Marte (anche grazie ad una bastonata in testa assestatale da Olimpia in una sequenza drammatica che vede le due donne l’una contro l’altra), smaschererà l'inganno del Dio della guerra, e, nel finale dell'episodio, avrà un dialogo chiarificatore con la sua compagna.

XENA: Olimpia… voglio che tu capisca una cosa. Entrambe abbiamo famiglie in cui siamo nate. Ma a volte le famiglie cambiano e dobbiamo costruircene di nostre. Per me, la nostra amicizia ci unisce più di quanto possa fare qualunque legame di sangue.
OLIMPIA(sorridendo): Anche per me.

XENA E LA FRECCIA AVVELENATA

La morte sarà costante compagna della saga di Xena anche nelle stagioni a seguire, ma qui per la prima volta i fans della serie cominciano a capire che il lieto fine non è necessariamente un obbligo. Colpita a tradimento da una mano, per ora sconosciuta, con una freccia intrisa di veleno, Xena comincia ad indebolirsi fino a non essere quasi più capace di muoversi e Olimpia osserva impotente l’amica spengersi lentamente. Sarà costretta perfino a prendere il suo posto per far credere ai nemici di turno che la Principessa guerriera è ancora in sella, anche se il raggiro reggerà per poco. Ma le scene che resteranno a lungo nella memoria sono quelle dei colloqui tra Olimpia e una sempre più debole Xena. Seguite questo dialogo.

XENA: Vieni qua. Ora, Olimpia, ascoltami attentamente. So che ti sei già trovata in battaglia prima, ma questa volta è diverso. Voglio che tu entri ed esca velocemente a cavallo.(dall’accampamento nemico)
OLIMPIA: A cavallo? Vuoi dire su Argo? No… A lei non piaccio.
XENA: Lei non ti odia. Credevo che tu avessi avuto un pony quando eri piccola.
OLIMPIA: E’ vero. Si chiamava Tympani. (…) … Un giorno è stato molto male, e beh, pensavo che sarebbe stato meglio, ma… accade alle cose che ami. A volte ti lasciano, semplicemente.

Lo sguardo tra le due fa comprendere che Olimpia non si riferisce solo al suo pony. Man mano che il veleno procede nell’organismo di Xena e questa capisce che stavolta potrebbe essere finita davvero, rivolge una richiesta all’amica.

OLIMPIA: Xena, stai per morire?
XENA: Non si tratta di me. E’ per questa gente. E’ per questo che siamo qui. La gente come questa è sempre vittima. Lo tengo sempre a mente ogni volta che affrontiamo un signore della guerra come Talmodio. E’ per il Bene Superiore… ricordalo sempre. Se accade… voglio essere riportata a casa per essere sepolta accanto a mio fratello Linceo.

Questo concetto del Bene Superiore, dello scopo cioè che deve superare qualunque altro proposito, tornerà spesso nella serie ed è il motivo conduttore delle azioni della Principessa guerriera. Di ritorno dalla sua missione, Olimpia trova l’amica ormai cadavere e le scene di dolore che seguono, alternate con le immagini dei suoi ricordi di Xena, tristi e silenziose, espresse in un bacio al suo volto immoto oppure dense di furia impotente sfogata contro un albero percosso violentemente col suo bastone, resteranno indelebilmente scolpite tra i ricordi di ogni fan. Ma Olimpia ingoia la sua sofferenza, ammonendosi che Xena non la vorrebbe vedere così, e quando i banditi s’impadroniranno del corpo per farne scempio, si scatenerà combattendo come una furia per riprenderselo e mantenere la promessa fattale in punto di morte. Alla fine scopriremo che Xena non è davvero morta, ma ha solo utilizzato una tecnica per rallentare e neutralizzare gli effetti del veleno che le ha provocato una sorta di catalessi, e la felicità di Olimpia (e la nostra) è tale che anche la battaglia in cui sono impegnate va in secondo piano.

OLIMPIA (combattendo): Sono felice di riaverti. Non lo fare mai più.
XENA (in combattimento anche lei): Olimpia, siamo nel bel mezzo di una battaglia.

E nel finale, mentre Xena e Olimpia se ne vanno…

XENA: (...) Olimpia, quando hai pensato che fossi morta, hai rischiato la vita per cercare di riportarmi a casa.
OLIMPIA: Era il tuo ultimo desiderio. Per tutto ciò che mi ha
dato, e tutte le volte che mi hai salvata la vita, andrei fino al Tartaro (gli inferi) pur di riportarti indietro.
XENA: Mi sono sempre chiesta se avrei mai fatto ritorno e ora so che in un modo o nell’altro, ritornerò a casa un giorno. Ti ringrazio.
OLIMPIA: Cambiamo discorso. Mi intenerisco tutta quando si tratta di te.
XENA: E non lo vogliamo, vero?

C’è bisogno di aggiungere altro?

XENA E LA VENDETTA DI CALLISTO

Non è la prima volta che Xena deve confrontarsi col suo passato, ma Callisto, una guerriera divenuta malvagia quando da piccola ha visto il suo villaggio distrutto e la sua famiglia uccisa dall’armata di Xena (e che tra parentesi è la responsabile dell’avvelenamento nell’episodio precedente)

rappresenterà a lungo il contraltare della Principessa guerriera, l’altra faccia della stessa Xena, e Olimpia si troverà a temere che l’odio di cui Callisto è portatrice contagi nuovamente in un ciclo interminabile anche la sua amica.
Il dialogo tra le due davanti al fuoco di un bivacco è tra i più profondi e toccanti dell’intera saga, e sintetizza in poche righe la filosofia della serie.

OLIMPIA: Quando finirà tutto questo? (…) Qualcuno deve dire no a questa sete di vendetta.
XENA: E’ molto difficile.
OLIMPIA: Tu ci sei riuscita! Quando il tuo villaggio fu distrutto, tu fosti… infettata dalla sete di sangue. Ma l’hai superata!
XENA: Fui fortunata. Vidi quello che ero diventata e riuscii a cambiare. Ma se qualcosa fosse successo a mia madre, a Hercules o a te… avrei potuto fare lo stesso.
OLIMPIA: No, no, senti, promettimelo. Se mi dovesse succedere qualcosa, tu non diventerai un mostro. C’è solo un modo per chiudere questo cerchio di odio ed è attraverso l’amore… e il perdono.
XENA(fissandola): Non cambiare, Olimpia. Mi piaci proprio così come sei (visibilmente commossa, accarezzandole il viso). Va’ a dormire un po’.
OLIMPIA: No… no, promettimelo.
XENA: Prometto. (Con le lacrime agli occhi, cerca di allontanarla, imbarazzata dalla situazione.) Vai… vai adesso.

Ma la ragazza, anch’essa in preda alla commozione, (autentica, ci scommetterei) non riesce a staccarsi da lei e l’abbraccia da dietro, poggiandole la testa sulla spalla, mentre entrambe restano immobili, con lo sguardo perso nel vuoto. E, nel finale, Xena riuscirà a catturare Callisto, evitando anche che l’inconscio desiderio di morte della donna le sommerga entrambe. La positiva influenza di Olimpia su di lei ha vinto una volta di più contro ogni avversità, ma, come vedremo, la spietata guerriera incrocerà ancora la loro strada, e con esiti funesti.(Nell’episodio si segnala anche il primo incontro con Corilo, un sedicente guerriero, pavido e goffo, che diventerà l’occasionale compagno d’avventura nelle stagioni seguenti.)

XENA E IL RISVEGLIO DI OLIMPIA

Dopo un episodio senza particolari segnalazioni, giungiamo al finale della prima stagione ed a uno degli episodi preferiti da tutti i sub-texters. Xena e Olimpia si trovano nel bel mezzo di una feroce guerra, asserragliate insieme ad un generale, Meleagro, catturato da Xena, e ad un gruppo di feriti in un tempio dedicato ad Esculapio, il Dio della medicina e anche scuola gestita nientemeno che da Galeno e frequentata fra gli altri da un Ippocrate che imparerà molto dall’incontro. Qui, faranno del loro meglio per cercare di riportare la pace tra due popoli e curare le ferite con rimedi imparati sul campo, che apriranno nuove strade nel futuro della medicina. Ma la scena che c’interessa arriva alla fine. Olimpia rimasta ferita gravemente per salvare un bambino, viene presa da convulsioni e smette di respirare. Una Xena, che disperata è dire poco, si getta su di lei e per riportarla in vita inventa lì per lì il massaggio cardiaco.

XENA (cercando di risvegliare Olimpia inerte): Olimpia, avanti, starai bene.
IPPOCRATE: E’ morta.
XENA: Non è morta… Non glielo permetterei. Avanti, Olimpia, svegliati. Avanti, svegliati. Avanti, svegliati! Mi stai spaventando. Svegliati! Svegliati! Olimpia, respira. Avanti, avanti, respira, respira. Forse ha solo bisogno di aria. Devo immetterle aria nei polmoni. (Comincia a praticarle la respirazione bocca a bocca.) Forza, respira!
IPPOCRATE: Per favore, fermati. E’ morta ormai. E’ in un posto molto migliore.
XENA (spingendolo via con violenza, piangendo infuriata): Vattene! Non sai nulla! (a Olimpia) Non ascoltarlo. Avanti, lo so che ci sei… Provalo! Faglielo vedere! Avanti. Svegliati e respira (continuando a darle il “bacio della vita”). Non sei mai fuggita da nulla in vita tua. Forza, combatti!
(…)
MELEAGRO: Xena! Smettila adesso. Lasciala andare in pace.
XENA(in lacrime): Che ne sai tu? Ne hai uccisi tanti.
MELEAGRO: Anche tu. Lasciala andare.
XENA(inarrestabile, inizia a colpire sul petto Olimpia): Avanti, Olimpia. Avanti, avanti. Non mi lasciare! Non osare lasciarmi! Non mi lasciare! Non mi lasciare! Svegliati! Svegliati! Svegliati!

Xena continua a colpire la sua amica al petto e, d’improvviso sotto quei colpi disperati, il cuore di Olimpia riprende a battere e con un respiro rantolante la ragazza torna in vita.

GALENO(cadendo in ginocchio di fronte a Xena): Tu sei Esculapio. Sei tornato sulla Terra.
XENA(che non riesce ad arrestare le lacrime): Alzati, Galeno. Non sono Esculapio. Dovresti saperlo, ormai. (Abbraccia e bacia sulla fronte l’amica.) E’ Olimpia che ha fatto il miracolo, non è vero?

Beh, che dire? Vedere Xena in queste condizioni (piangente, disperata,sconvolta) di fronte alla morte di Olimpia non può non toccare il cuore di ogni fan, sub-texter o no. Il terrore di perdere la sua compagna e la paura di quello che potrebbe diventare la sua vita senza di lei sono trasparenti come acqua di fonte, e fanno dell’invincibile Principessa guerriera un fragile essere umano come tutti noi.

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