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"AMORE VERO - Uno studio sul subtext in XENA WARRIOR PRINCESS"

di A. Scaglioni

SECONDA STAGIONE(1996-1997)

(quarta parte)

>>sezioni speciali>>Amore Vero

XENA E IL MATRIMONIO DI OLIMPIA

Questo episodio rischia quasi di essere dimenticato in una stagione che ha visto picchi notevoli per i sub-texters, ma personalmente lo considero uno dei miei preferiti, sostanzialmente per due motivi: il primo è l’assoluta determinazione di Xena accecata accidentalmente in combattimento da un liquido tossico, che rischia la cecità definitiva rinunciando ad andare alla ricerca dell’antidoto, pur di salvare prima Olimpia, rapita per diventare la sposa di un re, ma in realtà destinata ad una morte atroce da parte di un ambizioso cortigiano. Il legame che Xena e Olimpia condividono è la cosa più importante per la Principessa guerriera e per lei Xena sacrificherebbe tutto. E questo si evince facilmente dal dialogo che ha con Palemone, un guerriero che ha battuto e costretto a farle da occhi per condurla al luogo della prigionia di Olimpia.

PALEMONE: Devi essere molto spaventata adesso.
XENA: Di te? (…)
PALEMONE: Non di me. Dell’ignoto. Tu non sai cosa è successo ai tuoi occhi.
XENA: Sì che lo so. Sono impregnati di sommaco. Causa cecità…temporanea, se curata entro un giorno.
PALEMONE: Altrimenti?
XENA: Resterò cieca per sempre.
PALEMONE: Qual è la cura?
XENA: Lavarsi gli occhi con una soluzione di olio di palma e segale egizia.(…) Si trova in qualunque mercato d’Atene.
PALEMONE: Beh, se fossi te, sarei diretto ad Atene.
XENA: Ma non sei me. Devo salvare la mia amica.
PALEMONE: Deve essere proprio una grande amica.

La risposta di Xena arriva più tardi, ma è inequivocabile.

XENA: Darei la mia vita per lei.

L’altra ragione della mia preferenza, la più importante, riguarda quella che io considero una vera e propria dichiarazione d’amore di Olimpia. Nel cercare di convincere Euristeo, una specie di maestro di cerimonie incaricato di istruirla nel ruolo di regina, che ha mostrato della simpatia per lei, a portarla dal re per chiarire la sua posizione, Olimpia dice frasi molto importanti, che mi meraviglia non aver mai trovato citate in altri siti specializzati in sub-text.

OLIMPIA: Sei mai stato innamorato, Euristeo? Voglio dire davvero innamorato?(…) Ora, quando pensi a quella persona, riesci ad immaginare di stare con chiunque altro? Bene, ora sai come mi sento. Non posso sposare il re, perché il mio cuore appartiene ad un’altra persona. E anche se non posso esserle vicina ora, non sono pronta a stare con nessun altro.

Ora, secondo voi, a chi si riferisce Olimpia? Naturalmente può trattarsi di uno stratagemma per commuovere Euristeo, ma Olimpia non specifica mai il sesso della persona di cui sta parlando (e nei dialoghi in inglese dove maschile e femminile possono essere facilmente confusi, il gioco riesce anche meglio) per cui è più che legittimo pensare che possa trattarsi proprio di Xena. E non dimentichiamo il finale, dopo che Xena è riuscita in extremis a salvare Olimpia (e qui, c’è una bella immagine in cui le due donne si abbracciano, davanti a Palemone, che abbassa lo sguardo imbarazzato e si allontana, rendendosi conto di essere di troppo), ed Euristeo le ha procurato l’antidoto per gli occhi...

OLIMPIA(dopo aver bagnato gli occhi di Xena con una spugna imbevuta dell’antidoto): Come va? Bene? Nessun cambiamento?
XENA(sorridendo felice di riacquistare la vista per poterla rivedere): Sei un sogno per i miei occhi sofferenti.

E anche lo sguardo di Olimpia si illumina nell’incontrare quello della sua compagna.

XENA E IL RITORNO DI ULISSE

Come ho già fatto notare, gli autori, specialmente nelle prime due stagioni, si sono sbizzarriti a far innamorare Olimpia di ogni bel ragazzo che incontra. Meglio non va a Xena che nello stesso periodo si sente attratta da diversi uomini, ma questo con Ulisse non è un esperimento particolarmente riuscito. In realtà la storia è forzata e nessuno xenita, soprattutto se sub-texter, riconoscerebbe possibile che Xena possa provare la minima attrazione per un Ulisse piuttosto banalotto che appare più come appena uscito da una seduta di massaggi e sauna che da dieci anni di peregrinazioni per mare per tornare ad Itaca. Dispiace soprattutto che un episodio del genere porti la firma di uno degli autori migliori e più importanti della serie, R.J.Stewart. E allora perché citarlo qui? Perché in uno dei peggiori episodi, e ce ne possono essere anche in una grande serie come questa, troviamo uno dei migliori dialoghi e una delle più belle frasi. Sentite.

OLIMPIA: (...) Ho bisogno di sapere. Mi prometti una cosa?
XENA: Cosa?
OLIMPIA: Che seguirai il tuo cuore… e non ti preoccuperai per me.
XENA: Tu sei parte del mio cuore.
OLIMPIA: Xena, ti ricordi cosa mi dicesti quando… quando Perdicca mi chiese di sposarlo? Dicesti che vedermi felice avrebbe reso felice anche te. Per me è lo stesso.
XENA: Olimpia, tu sei stata così importante per me. Non credo che avrei mai potuto provare quello che provo adesso (…), se tu non mi avessi insegnato ad amare.
OLIMPIA: Hai detto amare?
XENA: Sì, penso di averlo detto.

E’ davvero un peccato che un dialogo così sia stato sprecato in un episodio irrilevante come questo. Inoltre Olimpia non sembra mai molto preoccupata di perdere la sua compagna. Forse perché, come noi, ha capito, che una relazione del genere non sta in piedi, ed infatti le due amiche ripartiranno insieme da Itaca, lasciando per sempre nel dimenticatoio l’insipido Ulisse.

XENA E IL RITORNO AL PASSATO

Per fortuna, ci possiamo rifare subito la bocca con uno degli episodi migliori della seconda stagione che vede Xena costretta a tornare ai suoi antichi metodi di spietata guerriera senza scrupoli, per poter combattere contro una feroce orda di barbari che già in passato ha incontrato e che ha sterminato quasi per intero la sua armata, per salvare se stessa ed Olimpia, e la sua compagna interdetta da questa metamorfosi, osserva l’amica dolce e compassionevole che conosce ed ama trasformata in una sconosciuta che non riesce a comprendere. Asserragliate in un fortino, in compagnia di uno sparuto gruppo di soldati, Xena le chiederà persino di sacrificare i feriti più gravi per privilegiare gli uomini ancora in grado di combattere e questo sarà troppo per la ragazza.

XENA: Non siamo stati noi a volerlo. Se vogliono battersi alla morte che sia. Quale parte di questo non ti è chiara?
OLIMPIA: Tu! Chi sei tu, Xena? Che è successo alla Xena che conosco?
XENA: Quella Xena non può aiutarci ora. Se perderla è il prezzo per salvarci tutti, lo pagherò.

Ma alla fine, saranno il buon senso e la gentilezza di Olimpia a risolvere la situazione, e Xena, che ha capito il suo errore, le dice una frase molto importante, che mi permetto di ritoccare un attimo per renderne felicemente il senso in italiano.

XENA: (...) Ho lasciato che le mie paure e il mio odio mi accecassero del tutto.
OLIMPIA: A volte il passato può provocare questo. Xena, se mi fosse capitato quello che è capitato a te…
XENA: No. No. Tu comprendi l’odio, ma non te ne lasci mai possedere. Tu non sai quanto ti am…(esita e si blocca imbarazzata) …miro per questo.

Per me, questa è proprio una dichiarazione, non credete? Anche se alla fine Xena ha cercato di deviare in angolo. Ma lo sguardo di Olimpia indica che lei ha capito bene ciò che la compagna intendeva.

XENA E LA GALEA MALEDETTA

Non c’è molto da segnalare in questo episodio che vede Xena e Olimpia reduci da un naufragio, finire sulla nave di Cecrope, un marinaio condannato da Nettuno, il Dio del mare, a vivere in eterno senza trovare mai approdo, e la cui imbarcazione rappresenta la morte sicura per chi l’abbandona, se non un tenero abbraccio tra le due donne dopo che si sono ritrovate ed una frase pronunciata da Cecrope nel momento in cui comprende che è l’amore l’unica soluzione alla maledizione.

CECROPE: No, Nettuno. L’amore è la salvezza. (…) Non qualcuno che ami me, ma il mio amore per gli altri. L’amore che tu provi per Olimpia, Xena! Quando hai rischiato la vita per lei.

XENA E IL FIGLIO DI CUPIDO

L’episodio conclusivo (decisamente il finale più debole delle sei stagioni) non contiene dialoghi significativi e lo segnalo solo perché, narrando della fuga del figlioletto di Cupido armato dell’arco e delle frecce del padre con le quali scatena una sarabanda di innamoramenti, gli autori furono tentati ad un certo punto di fare in modo che Olimpia, colpita da uno dei dardi magici, s’innamorasse di Xena. Poi, pur giocando su questa possibilità, optarono per Corilo, il saltuario compagno d’avventure, che frapponendosi tra le due donne, diventa l’oggetto dell’infatuazione di Olimpia. Un po’ di delusione? Non troppa, in realtà. Come sappiamo, l’amore esiste già tra Xena e Olimpia, ed è molto più grande di quello che possa mai ispirare qualunque sortilegio.

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