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VIAGGIO NEL REGNO DELLE OMBRE

di Elena

Premessa: i personaggi qui descritti appartengono a Carter e soci e a Sam Raimi
Titolo: Viaggio nel regno delle ombre
Autore: Elena Azusa Romanello
Classifica: R
Parole chiave: Cross over Xena -X-Files
Riassunto: La principessa Xena torna sulla Terra dopo millenni per riportare insieme due persone che si amano: Mulder e Scully. Molto shipper, e l'amore non è solo quello tra Mulder e Scully!!!

Prologo.
"Mulder, mi senti?", Scully aveva in mano il cellulare. Era nella squadra di liberazione ostaggi intorno al magazzino di Osmond Road, dove un gruppo di fanatici di una setta che predicavano la fine del mondo avevano preso in ostaggio alcuni impiegati e operai della ditta Madison, in sede in quel magazzino, per sacrificarli per portare la fine del mondo e l'avvento del regno dei demoni.
Mulder era con l'altra parte della squadra di liberazione ostaggi:
"Sì, ti sto sentendo... tempo meno di un minuto faremo irruzione... Ci vediamo dopo..."
Stava per dirle: Ti amo, ma si trattenne. Non l'avrebbe preso sul serio, lo sapeva. Scosse la testa e si sforzò di concentrarsi sul lavoro.
Entrarono in forze dentro al magazzino, e non faticarono ad avere la meglio. Rivide Scully, e ne fu sollevato. Ormai i membri della setta erano ridotti all'impotenza.
Tutti.. tranne uno... Di colpo Rayner, uno dei sacerdoti, riuscì a divincolarsi per un attimo e tirò fuori una pistola:
"Un sacrificio contro la fine del mondo!", urlò e prima che riuscissero a sparargli sparò lui di colpo. E colpì.
Colpì Dana Scully, che si accasciò a terra in una pozza di sangue, mentre Fox Mulder correva verso di lei, chiamandola disperato...

Le acque del fiume Lete lambivano la terra eterna delle Amazzoni, dove le eroine in vita avevano trovato la loro dimora definitiva.
Olimpia si strinse a Xena: alla fine, si erano ritrovate e il loro amore era durato dopo la morte. Erano diventate leggenda.. le principesse guerriere che potevano cambiare il destino del mondo. E avrebbero rifatto del bene, se fosse stato ancora necessario.
"Xena", disse Olimpia, "sta arrivando qualcuno di nuovo. Che strano.. non erano attese visite".
La barca con sopra Caronte affiancò la riva. Una giovane donna del mondo di oggi, così lontano da quello di Xena e Gabrielle, era sopra, con splendidi capelli rossi, che ricordarono alle due guerriere le donne dei Paesi celtici.
"E' arrivata lei", disse Caronte, "si chiama Dana Scully, viene dal Paese chiamato America...."
La giovane lanciò intorno a sé uno sguardo spaventato e smarrito:
"Chi siete, perché sono qui?", chiese quasi piangendo.
Olimpia le tese le braccia:
"Benvenuta nel paradiso delle eroine! Sei con noi, sei una nostra sorella!"
Dana scese con paura dalla barca, e respinse gli approcci di Xena e Olimpia:
"Io..."
Nel cielo si aprì un varco e venne fuori Ade:
"Xena ho bisogno di parlarti subito, è importantissimo!"

Xena andò nel palazzo di Ade che la accolse preoccupato:
"E' successo un fatto molto grave, che rischia di mettere fine al nostro universo e all'universo fuori. Una morte non programmata, di una persona che è arrivata oltre tutto da voi, porterà nel giro di meno di una settimana, se non messa a posto, ad una catastrofe che ci stravolgerà tutti. Questa donna non doveva morire, non era scritto, sarebbe morta tra molti anni, e oltre tutto non è destinata a stare nel vostro palazzo di guerriere e eroine, ma nel palazzo vicino, in quello degli eroi in coppia, insieme alla persona amata".
"Ora capisco perché era così sconvolta..."
"Xena... dovrai andare sulla Terra, e convincere la persona che lei ama a venire a prendersela e riportarla sulla Terra.Così potremo cancellare quello che è successo, e il mondo continuerà a vivere".
"Non mi pare impossibile..."
"Xena, tu non sai che mondo è diventato quello di adesso. Noi siamo ormai miti e leggende, ma nessuno crede più in noi. Quest'uomo è meno duro di testa che altri, ma non dimenticare che ha appena subito una delle perdite più gravi che poteva subire, e che è distrutto dentro. Non hai tutto il tempo di questo mondo".
"Lascerei però Olimpia con Dana Scully", disse Xena.
"Direi che è ottimo.. tanto se tutto andrà come deve andare nessuno di loro ricorderà più niente. Solo noi ricorderemo..."
Xena si accomiatò dalla sua compagna e dalla nuova donna:
"Ritornerai presto a casa dal tuo amore.... te lo porterò qui... te lo giuro!"
Dana sussurrò:
"Grazie, grazie..." Olimpia le strinse una mano:
"Se hai bisogno di qualcosa parla con me!"

Frohike aprì il frigorifero di Fox Mulder e tirò fuori due fette di pancetta che fece soffriggere con del burro, una creme caramel che sistemò su un piatto, e un po' di pane e formaggio. Era distrutto anche lui dal dolore, ma capiva che bisognava fare in modo che Mulder non si buttasse troppo giù. Non piangeva, non urlava, stava inebetito sul divano, sussurrando Scully di tanto in tanto.
Anche Langly e Byers erano di là con lui, cercando di parlare di qualcosa. Ma niente.
Gli portò un vassoio con due cose da mangiare, avrebbero dovuto anche fare un po' di spesa:
"Mulder.. mangia qualcosa, sforzati!", gli disse. Bussarono alla porta.
Erano Skinner e la madre di Scully.
Skinner si sedette vicino a Mulder, prendendogli una mano:
"Agente Mulder, cerchi di farsi forza..."
Mulder si ritrasse in un angolo del divano e si attorcigliò su se stesso, tremando e singhiozzando in silenzio. La madre di Scully gli mise una mano sulla spalla, sussurrandogli:
"Fatti coraggio, Fox, ti prego, lo so che è terribile..."
Per strada, Alex Krycek osservava la luce accesa nell'appartamento di Mulder. Anche lui non sapeva cosa dire. La notizia gli era stata comunicata da Skinner al telefono:
"Beh, magari ne sarai felice..."
No, non lo era. Per niente. Avrebbe voluto portare anche lui il suo conforto... ma tanto era inutile, quella era una ferita mortale, con Scully, lui lo sapeva, era morto anche Mulder.
Distolse lo sguardo e lo fissò nel vicolo tra la casa di Mulder e quella vicina. Ma che stava succedendo.
Una luce prese a girare vorticosamente, creando un gorgo da cui uscì una bellissima donna, vestita in jeans e giubbotto e con l'aria vagamente impacciata.
Interessante.. tanto lui doveva sempre tenere d'occhio cosa faceva Fox Mulder!

Xena si incamminò verso la casa dove abitava la persona che doveva contattare. Gli abiti di quel tempo e quel luogo erano scomodissimi, da non credere come potessero andare in giro!
Ma non poteva andare in giro con la sua armatura... aveva ragione Ades, quello era un mondo molto diverso dal suo.
Alcuni problemi erano rimasti, o si erano solo trasformati con il tempo. Ma all'apparenza le differenze erano enormi. Quando lei era vissuta la città dove si trovava adesso non esisteva nemmeno e la maggior parte dei suoi contemporanei ignoravano che c'era un continente oltre l'Oceano, il continente dove lei si trovava. Senza contare poi le città, come erano cambiate rispetto ad allora. La luce elettrica era qualcosa di affascinante, ma anche di sconvolgente, per lei che ricordava le città illuminate dalle fiaccole. E poi queste strane case, e le auto, e tutto il resto....
Xena si infilò nella casa di Mulder: che spazi diversi, rispetto ai suoi!
I numeri sulle porte erano cambiati, Giulio Cesare dopo tanti anni aveva subito anche quella sconfitta, che tante cose della sua cultura erano sparite... Xena ricordava le genti di quella che nel mondo dove ora si trovava si chiamava Arabia che avevano già usato dei numeri simili ai suoi tempi...
Arrivò davanti all'appartamento 42. Come scricchiolavano i pavimenti.... ma forse qualcuno l'aveva seguita. Girandosi, vide un uomo nascondersi dietro un corridoio.. le avrebbe dovuto delle spiegazioni..
Xena alzò la mano e bussò.
"Chi è?", le chiese una voce d'uomo.
"Vorrei vedere l'agente Fox Mulder... mi chiamo Lucy".
Un uomo giovane e con lunghi capelli biondi le aprì la porta: aveva l'aria simpatica, ma sembrava un po' fuori di testa.
"Allora, cosa vuoi?"
Xena si introdusse nell'appartamento (ma dove erano i bagni, e non avevano i tappeti? e che strane finestre!) e vide una donna già di una certa età, un uomo calvo dall'aria saggia ma addolorata, un uomo con la barba (come i barbari del Nord), un quasi nano dall'aspetto simpatico e poi un uomo giovane raggomitolato sul divano a piangere. Doveva essere lui Fox Mulder, l'uomo a cui lei doveva parlare.
Andò verso di lui:
"Fox Mulder? Devi ascoltarmi. La morte della persona che ami è stata un errore, un errore che devi correggere. Vieni con me, e tutto tornerà a posto e la tua Dana Scully tornerà..."
Di colpo Xena percepì nella sala un freddo enorme. Tutti la guardavano con odio. Fu la madre di Dana a parlare:
"Come osa venire qui a calpestare il nostro dolore? Se ne vada!!!"
"Mi creda, Fox Mulder!", disse Xena, disperata. Ma l'uomo calvo la prese e la portò fuori:
"Se lei vuole fare degli scherzi ne faccia di buon gusto... Ma come ha potuto?"
Xena si vide la porta sbattere in faccia. Ades glielo aveva detto che sarebbe stato difficile. Ma doveva portare al termine la sua missione.
"Problemi? E' normale che abbiano un brutto carattere!"
Xena si girò e vide l'uomo che aveva visto nascondersi dietro di sé.
"Ti va se facciamo una chiaccherata?" le puntava una pistola.
"A questo punto, visto che sei l'unico che mi vuoi stare a sentire...."

Alex Krycek sbatté le palpebre: erano andati in un locale poco lontano, e aveva notato come la sua accompagnatrice sembrava infastidita dalla musica, dalle luci, dagli odori... ma ora quello che gli aveva raccontato...
"Non so cosa dire.....", concluse, scuotendo la testa. Ma era pazza, o diceva la verità?
"Devi credermi. Mi puoi aiutare?"
"Ehm... non sono un amico di Mulder. Nel senso che lo stimo tantissimo, ma la cosa non è reciproca. Mi odia. E in questo momento..."
"Ma hai capito cosa succederà?"
"Ne ho una vaga idea, e se non sei pazza, non è proprio il massimo per essere allegri. E che non so come possiamo convincerlo, capisci? E' distrutto dal dolore... certo che è un peccato.. non ho mai visto un amore così grande..."
Xena annuì e sapeva anche che amore era quello: inespresso, struggente...
"Mi aiuteresti?", gli chiese.
"Strano che un'eroina come te chieda aiuto a un vigliacco come me... Ma lo farò.. tanto forse è l'ultima cosa che posso fare..."

Scully guardava il fiume: era bello quel posto, ma lei si sentiva così fuori posto.. Poi un pensiero le attraversò la testa: sua sorella Melissa!
"Ascolta.. Olimpia.. qualche anno fa avevo una sorella che adoravo. Si chiamava Melissa. E' morta. Sai mica se è qui?"
"Sai che è meglio se non vedi nessuno.. tu te ne andrai via presto di qui e ci tornerai solo tra molti anni..."
"Ma io voglio sapere se mia sorella sta bene.. ti prego".
Olimpia pensò un attimo e poi si ricordò che qualche tempo prima, tra le maghe, era arrivata una giovane donna che si chiamava Melissa.
"Vieni con me!", disse Olimpia.
Si inoltrarono nella foresta e arrivarono vicino ad una radura, dove un gruppo di donne stavano meditando e pregando.
"Molte di loro sono morte in tanti Paesi, in tempi molto dopo i nostri, perseguitate e sul rogo!", disse Olimpia.
Scully rimase in silenzio. Aveva visto Melissa. Come era bella, con quel lungo vestito nero e rosso, mentre meditava. La sua sorellina Melissa.. quanto le aveva voluto bene.. e lei era morta, e per colpa sua... Dana fece un passo nella sua direzione e Melissa alzò lo sguardo e la vide:
"Dana.. questo non è ancora il tuo posto... ci rivedremo un giorno o l'altro, ma il tuo cammino deve ancora finire!"
"Anche per te...", disse Scully tra le lacrime.
"No, io il cammino lo sto continuando qui... Poi un giorno forse tornerò sotto un'altra forma sulla terra.. ma per ora tu devi tornare, e come Scully. E non sentirti in colpa per quello che è successo.. era scritto... Ma ora tu devi tornare, o tutto finirà!"
Gli occhi di Scully erano pieni di lacrime mentre salutava ancora una volta sua sorella.

Fox Mulder si era addormentato, dopo aver ottenuto di essere lasciato solo. Il suo sonno era pesante e senza sogni. Avrebbe voluto che diventasse morte...
Sentì qualcosa di freddo contro il suo braccio e si scosse: Alex Krycek era lì, con vicino quella pazza che aveva detto quelle assurdità su Scully.
"Dovevo pensare che centravi tu, bastardo, magari l'hai fatta uccidere tu!!!" e cercò di avventarsi su Alex Krycek.
Ma la donna lo fermò:
"Ti prego, ascoltala!", disse Krycek, "lei può aiutarti!"
Alla fine della storia Mulder disse amaramente:
"Magari questo è solo un sogno.. ma per rivedere Scully anche solo una volta..."
Xena si tolse uno dei chakra e lo fece girare, per creare un vortice in cui viaggiare con Mulder. Di colpo, la porta dell'appartamento si aprì e entrò Rayner:
"Non impedirete al regno dei demoni di avverarsi!" Krycek gli si avventò contro, mentre questi gli esplodeva un proiettile contro, e mentre Xena e Mulder entravano nel vortice... L'ultimo gesto di Krycek fu di fermare il chakra prendendolo in mano...

Mulder si trovò in un posto bellissimo. C'erano tante persone, donne... Forse era morto, morto per il dolore, e quello era il Paradiso.
Vide la sua accompagnatrice correre incontro a una giovane donna con i capelli biondi e stringerla a sé con amore. E con quella donna c'era Scully, la sua Scully.... ma ora? Forse non era davvero morto, non riusciva a dirle cosa provava...
Si mise davanti a lei, e con sua sorpresa Scully lo strinse a sé con affetto e amore.
"Scully... mi dicono che posso riportarti indietro... ti prego rivieni con me, io ho bisogno di te.... ho bisogno di stare con te per sempre" e trovò il coraggio di baciarla... di colpo una luce li avvolse, mentre il tempo tornava indietro.. mentre tutto si cancellava...
E mentre Xena e Olimpia li guardavano felici, strette l'una all'altra, sapendo che un giorno sarebbero stati insieme. Ed avrebbero avuto molto da dirsi l'un l'altro... ma ora loro dovevano portare avanti la loro missione nel regno dei vivi, dove anche Xena e Olimpia erano state tanto tempo prima..

Fox Mulder si risvegliò sul suo divano e trovò vicino a sé Dana Scully. Erano rimasti a parlare del caso e si erano addormentati.
La scosse leggermente e lei gli fece svegliandosi il più bel sorriso che le aveva mai visto fare. Istintivamente, vincendo le paure di una vita la strinse e la baciò. E lei rispose al bacio, avvolgendolo tra le sue braccia, come se avesse avuto paura di perderlo per sempre.

Epilogo.
"Non avrei mai pensato che Krycek si sarebbe sacrificato per noi, per annientare Rayner e i suoi", disse Mulder a Scully, Era successo quel giorno, quel giorno che era cominciato tanto bene, e che ora finiva con la consapevolezza che non avevano mai conosciuto veramente una persona.
Si era buttato tra Scully e una pallottola, dopo aver raggiunto gli agenti federali nell'irruzione.
"Aveva questo in tasca", disse Scully, tirando fuori un cerchio istoriato di ferro. Strano, le sembrava familiare.
"Mia sorella mi aveva detto che si chiamano chakra", continuò. Mulder le prese la mano e gliela strinse:
"Avrei voluto capirlo... ma perché l'ha fatto?"
Xena sorrise al nuovo arrivato sulle rive del fiume Lete.
"Sono in Paradiso?", chiese Alex Krycek, incredulo.
"Beh, per ora dovrai proteggere due persone per cui ti sei sacrificato oggi in questa dimensione e in un'altra...", rispose Xena, "poi un giorno con loro potrai stare in Paradiso... A loro è rimasto il mio chakra, ho saputo.."
"Mi spiace..."
"Tanto non li perderemo di vista, tramite te..."
Alex Krycek ritornò verso la Terra come spirito, mentre Xena sorrise ad Olimpia:
"Ades e gli altri dei dicono che ormai non sono più tempi di eroi quelli di adesso", disse Olimpia.
"Hanno torto.. anche se sono dei", rispose Xena, "e credo che se la mia strada fosse stata diversa avrei voluto nascere anche in questo mondo!"
La luce del Regno di Ade le accarezzava, mentre piano piano ritornarono a casa.




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