Lucy Lawless'italian site



Warrior Women with Lucy Lawless
Donne guerriere in compagnia di Lucy Lawless

Terza puntata: Lozen


di Krono

Alla fine del 1800, in un'atmosfera da film western, le sconfinate praterie del Nuovo Messico furono lo scenario in cui si mosse Lozen, la prima ed ultima guerriera Apache. In realtà, oltre che guerriera, Lozen era anche una sciamana ed un'esperta stratega, doti che le permetteranno di tenere testa all'esercito americano per molti anni. Al tempo di Lozen, le guerre indiane erano ormai concluse ma alcuni gruppi di Apaches, o Apachi come vengono chiamati nel documentario, continuavano ad opporre un' ultima resistenza nei confronti degli Stati Uniti. Dalla sella del suo cavallo, Lucy dà il via alla storia, mentre cavalca lungo le immense distese rocciose del deserto americano e noi siamo pronti a seguirla.

Lozen nacque nel 1840 presso una tribù di Apaches Chirikawa stanziati nella città di Ojo Caliente, nel Nuovo messico sud-occidentale. La sua fu una delle ultime tribù di indiani che conobbero il significato della parola libertà. Lozen era la sorella del capo tribù, Victorio e ben presto imparò a sopravvivere tra la natura selvaggia di quei luoghi. Lozen amava cavalcare insieme a suo fratello e dimostrò di preferire la vita del guerriero a quella delle donne Apache. A quei tempi, il governo messicano cercava di appropriarsi dei terreni dei nativi e offriva varie ricompense a chi gli portava scalpi di Apaches. Non ci può meravigliare, quindi, che, presso gli Apaches, la prova da superare per essere considerati guerrieri consistesse nel compiere almeno quattro incursioni in Messico allo scopo di rubare i loro cavalli. Anche Lozen partecipò a queste imprese riuscendo a diventare una guerriera. Lozen, però, non si accontentava di questo e, diventata ormai adulta, si ritirò sulla montagna sacra agli Apaches per sottoporsi anche alla prova che l'avrebbe resa una sciamana. Questa prova consisteva nel rimanere sulla montagna quattro giorni in preghiera, senza cibo né acqua. Lozen superò anche questa prova e, per i suoi compagni, ottenne la capacità di prevedere le mosse del nemico. A questo punto, va detto che il Nuovo Messico era governato dal generale Carlton che odiava gli indiani e si rese protagonista di numerose uccisioni, anche a danno di tribù pacifiche. Nonostante la rabbia salisse tra la gente della sua tribù, Victorio voleva la pace, senza rinunciare, però, ad un luogo che potesse chiamare casa. Arrivò, quindi, a stipulare un accordo con gli Stati Uniti in cui, in cambio di una vita tranquilla, cedeva loro tutte le terre dei suoi antenati ad eccezione di Ojo Caliente. Ma gli USA non tennero fede all'accordo preso e mandarono la cavalleria ad attaccare gli Apaches di Ojo Caliente che, in quel momento, erano composti quasi esclusivamente da donne e bambini. In quell'attacco morì anche la moglie di Victorio e dei suoi figli ne sopravvissero solo due, uno dei quali salvato da Lozen. Nel frattempo a Washington si decise di confinare gli indiani nel minor numero di riserve possibili in modo da poter beneficiare di tutti i territori liberati. Fu in questo periodo che Lozen e Victorio si unirono a Geronimo. Questo venne invitato dagli americani a partecipare ai colloqui di pace ma, quando si presentò, venne catturato e arrestato. Gli Apaches furono quindi scacciati dal loro territorio e relegati a San Carlos, nel deserto dell'Arizona, una terra arida e sterile, profondamente diversa da quella in cui erano abituati a vivere. Lozen e Victorio decisero quindi di reagire e si posero a capo di una fuga di massa che permise a circa la metà di loro di tornare nel Nuovo Messico. Il successo di questa fuga fu dovuto in gran parte all'abilità di Lozen nel rubare i cavalli al nemico. Victorio sperava ancora nella pace e, tornato ad Ojo Caliente, si consegnò subito al colonnello Hutch per proporgli un nuovo accordo. Anche Hutch era favorevole alla pace ma, dall'alto, gli fu ordinato che gli Apaches dovevano tornare a San Carlos e il colonnello non potè far altro che eseguire gli ordini. Victorio e Lozen decisero allora che era tempo di scendere in guerra e cominciarono ad attaccare le truppe americane. La tattica preferita di Lozen era quella di attirare prima i nemici sulle montagne in modo da spossarli e trascinarli in seguito nel deserto a morire di sete. All'inizio gli attacchi mordi e fuggi degli indiani riscossero molto successo ma poi Hutch capì che solo un indiano poteva battere un altro indiano. Decise quindi di reclutare alcuni ricognitori tra gli Apaches delle riserve dell'Arizona per metterli sulle tracce dei ribelli. Gli esploratori, in poco tempo, riuscirono a localizzare l'accampamento di Victorio e Lozen ma, nonstante l'enorme divario tra le forze, l'esercito statunitense venne violentemente respinto dagli Apaches. Nel tentativo di sbarazzarsi della cavalleria nemica, Victorio decise di muovere verso il confine meridionale ma, appena valicata la frontiera, i suoi uomini vennero sopraffatti dalla cavalleria messicana. Il 14 ottobre 1880, Victorio vanne colpito a morte. Soltanto 17 Apaches sopravvivono agli attacchi e, in cerca di vendetta, Lozen si unisce di nuovo con Geronimo. Con un esiguo numero di uomini, i due si resero protagonisti di un diverso numero di incursioni contro gli accampamenti americani ma, nel1886 furono scovati e costretti ad arrendersi. Geronimo, Lozen e gli altri Apaches furono tenuti per 28 anni in reclusione in Florida e poi trasferiti in Alabama dove, a contatto con la tubercolosi e le altre malattie, trovarono la morte.

Fine della triste storia. Lozen viene impersonata da tre attrici (una delle quali, Shannon Dictson, davvero molto carina), una per ciascun periodo della sua età. E' da notare che buona degli storici che commentano questo episodio di Warrior Women sono veri discendenti di Lozen e Geronimo e la loro partecipazione emotiva ai fatti narrati è molto alta. Lucy, che stavolta vediamo prima con una camicetta azzurra e poi con una a quadri rossa, non ha dovuto spostarsi molto questa volta. In effetti il deserto è sempre quello, ma si è vista anche camminare in una foresta di conifere o presso un accampamento indiano diroccato. Tuttavia le scene in cui la vediamo protagonista sono solo due. Una è quella in cui la vediamo sparare ad una sagoma con un fucile uguale a quello usato da Lozen, l'altra è quella in cui si fa dipingere il volto da Harlyn Geronimo, discendente del capo Apache, con una tipica tintura indiana. L'episodio si chiude con Lucy che, camminando sui binari, pronuncia una frase quanto mai attuale: "Se si pensa che l'America è orgogliosa di essere l'insieme di molte parti, è un crimine pensare che lì c'era tanto spazio per chiunque tranne per chi vi risiedeva da tanto tempo".
PACE!!!




torna al Lucy Lawless'italian site

torna all'home page