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Xena-philia

Entertainment Weekly

7 marzo 1997

(tradotta da Alice)


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I fans di ‘Xena’ hanno fomentato una forte passione per l’eroina tv più feroce ed attraente. Ma la loro devozione è abbastanza forte da aprire un varco per le future star d’azione femminili?

Al tempo di adolescenti pigri intenditori di pop, dipendenti del soprannaturale, e professionali post-femministe, una terra in tumulto invocava il soccorso di un eroe: lei era Xena, un’invincibile principessa forgiata nel fuoco della prima serata della Syndication.

Girovagando per il paesaggio televisivo in abiti mitologici, la nostra eroina ha dato il colpo di grazia alla concorrenza in tempo record. A metà della sua seconda stagione, la serie Universal fantasy-adventure Xena: Warrior Princess, batte regolarmente i campioni della Syndication Baywatch e Star Trek: Deep Space Nine, per non parlare del fratello maggiore dal quale è stata tratta, Hercules: The Legendary Journeys. Per la prima volta, lo show ha anche vinto la prima serata del sabato contro le reti concorrenti di New York e Los Angeles.

Le armi di Xena? Un irascibile insieme distorto di uno dei più noti generi tv-- l’odissea del supereroe. E l’introduzione di un personaggio principale (interpretato da Lucy Lawless) che da solo alza la posta in gioco della posizione occupata dalla donna in televisione. Come Xena, l’amazzonica Lawless, attraversa il mondo conosciuto-- con la sua fedele spalla Gabrielle (Renee O’Connor) al seguito-- difendendo gli indifesi, facendo giustizia e sconfiggendo chiunque intralci il suo cammino. Ciascun episodio presenta un’eccessiva opportunità di botte, in altrettante rocambolesche scene d’azione che ricordano Jackie Chan e il Barman della tv: guardate Xena sconfiggere i rivali con l’affidabile Chakram, un affilato cerchio di metallo che lancia con ridicola esattezza e forza! Guardate Xena volteggiare in molteplici capriole a mezz’aria! Ascoltate il grido di battaglia di Xena “yi-yi-yi-yi-yi!”, un urlo stile Banshee che i suoi fans scimmiottano avidamente!

Di recente questi fans sono diventati una legione. Come Star Trek e X-Fles prima di lei, Xena sta andando verso i più contraddittori, apprezzati, maggiori oggetti di culto. L’evidenza è data dalla prima convention ufficiale (a Burbank, in Gennaio), numerosi festival di Xena (organizzati dai fans), vestiti a tema, trading cards, fanzines, action figures, cd-rom, e una presenza web di oltre 60 siti. Forse i crescenti omaggi sulle reti televisive sono più indicativi della infiltrazione pop culturale di Xena: entrambi Roseanne e Something So Right hanno presentato copie di Xena.

Quello che differenzia Xena dai cult suoi predecessori, è la sua abilità nel raggiungere una varietà di ascoltatori fanatici su livelli completamente diversi. C’è n’è un po’ per tutti i gusti. Per coppie con bambini, lo show offre azione praticamente senza sangue e una morale nella quale trionfa il bene sul male. Le femministe come Dana Eskenazi, un’insegnante di 37 anni di New York, vedono la possibilità di respirare una boccata d’aria fresca in un genere privato di estrogeni. “Non c’è mai stato un personaggio tv femminile completamente indipendente da una figura maschile nella sua vita,” dice la Eskenazi. “Questa è una donna che può combattere e sconfiggere gli uomini, che gira il mondo come fanno tanti avventurieri.”

E l’invasione di Xena nei solidi domini maschili, tra l’altro, non offende i ragazzi sinceri. “Cos’è che non dovrebbe piacermi? Lo show è da urlo. Xena è una bambola. Non solo, è una bambola a cui piacciono altre bambole..è una festa di bambole,” dice il ventenne George, un devoto on line. “La guardo in azione e penso ‘wow, potrebbe prendermi a calci in c…’ e questo mi piace.” Le donne gay, ironicamente, sono prese per quasi lo stesso motivo.

Al Meow Mix, un locale notturno di New York, tutti gli occhi sono appiccicati allo schermo della tv oltre il bar, dove Xena sta per stampare Il Bacio. Non appena si piega e serra le labbra con quelle di Gabrielle, la sua delicata espressione carica di emozione, l’orda di donne che affolla il bar erutta in un tripudio di grida e fischi. Pochi fuggenti attimi dopo, Gabrielle apre gli occhi per scoprire che non è stata baciata da Xena ma da un uomo, anche se un uomo che portava l’anima di Xena nel suo corpo. Seguono mormorii di delusione a questa tipica manipolazione stuzzicante..seguiti secondi dopo da urla a squarcia gola di “riavvolgi!”

Oltre che centro di ritrovo per le lesbiche di Gotham, il Meow Mix è diventato una sorta di centro do propulsione di fiorenti cult. Una volta al mese il club presenta la notte di Xena, con azione trasgressiva e la proiezione di tre episodi, seguiti da una lotta con spade giocattolo in onore della Principessa Guerriera. “E’ l’unico show in tv dove non mi sento invisibile,” dice Montana, una studentessa 29enne di scienze bibliotecarie che apprezza il riconoscimento dello show, anche se indirettamente, del suo stile di vita lesbico.

Sebbene il personaggio di Xena sia mostrato regolarmente in compagnia di uomini, l’ambiguità sessuale è un pilastro dello show.. che la produttrice di Xena, Liz Friedman gay dichiarata è tutta felice di ammettere: “non ho alcun interesse a dire che sono eterosessuali. È una sciocchezza e non è neanche divertente.”

Altra speculazione attende il rapporto Xena/Gabrielle e il fascino della relazione è che puoi credere quello che vuoi. “Si amano l’un l’altra,” dice delle due donne il supervisore di Xena Steve Sears, entrato nella squadra fin dal primo episodio (Xena salvò Gabrielle da un malvagio signore della guerra). Sta agli ascoltatori determinare che tipo di amore sia.”

“E’ come per il vecchio Star Trek,” dice Kym Masera Taborn, presidente del consiglio dell’associazione internazionale sugli studi di Xena, -- niente scherzi-- è un gruppo web di esperti scelti. “E’ fuori di testa e sembra così sorprendente in ogni parte che puoi fare cose piuttosto controverse.”

Per dire la verità, lo show è più astutamente provocante che completamente sconveniente, intelligentemente a portata di famiglia e con avvertimenti amichevoli. Durante un recente episodio, Xena mascherata come una concorrente al concorso di bellezza Miss Mondo Conosciuto stampa un duraturo bacio alla vincitrice, Miss Artiphys. La Miss è in realtà un Mister (naturalmente)-- nei tipici costumi alla moda, i produttori prendono per il ruolo il drag queen, attivista gay e recente porno star di fama dell’editoriale Adult Video News, Karen Dior alias Geoff Gann. La sessualità non è l’unica cosa con cui Xena gioca liberamente. Per evidenziare lo sforzo della supersexy crociata vestita di pelle e metallo, i produttori esecutivi Sam Raimi e Robert Tapert hanno adottato l’irriverente sonoro che utilizzavano negli effetti comici nella loro trilogia de “La Casa”. Nello Xenaverso-- il nome dato all’intramontabile mondo dello show dai suoi devoti-- la storia è un optional. I personaggi escono con stereotipi Schakespiriani un minuto prima e battute ironiche Brooklinesi quello dopo. La trama non oscilla troppo attraverso le ere da mescolarle, creando un milieu primitivo, classico, medievale e tutto ad un tratto stravagante. Un episodio vede la nostra eroina catapultarsi in mezzo alla guerra di Troia (Elena era una sua vecchia conoscenza); in un altro sta visitando la Macedonia del 1940. In qualche modo, ironicamente, funziona.

Ma mentre lo show potrebbe essere una sciocchezza, il potere di Xena non lo è. “In passato, quando una donna veniva inserita in una storia di base tipica maschile (i produttori tv) facevano queste donne quasi troppo donne,” dice Taborn, che revisiona anche il magazine on line di Xena Whoosh! (in riferimento all’effetto sonoro onnipresente nello show). “Questa volta la hanno resa piuttosto seria.” La Friedman concorda, contrastando Xena con un predecessore tv: “le unghie di Wonder Woman erano sempre perfette e sembrava proprio che lei ci tenesse. Se Xena si trovasse in mezzo ad una battaglia e un ragazzo accidentalmente le tirasse via il suo corpetto, lei non direbbe ‘Aah!’ e non si coprirebbe il petto. Gli spiaccicherebbe del letame addosso.”

La competente attrice che si chiama davvero Lawless [fuori legge, ndt] (Flawless [perfetta, ndt] per i suoi fan) debuttò come Xena in un arco di tre episodi di Hercules andato in onda nella primavera del 1995. Nella incarnazione originale, Xena era un malvagio signore della guerra e rivale del mitico superuomo. Quando il travolgente responso del pubblico portò Robert Tapert e John Schullian a creare uno spin-off, Xena subì una trasformazione per diventare una forza al servizio del bene, sebbene ancora tormentata dai peccati del suo predatorio passato.

Con il suo bell’aspetto, Xena evoca una lunga linea di facce della cultura pop – Barbarella Vampirella, fino alla regina pin-up degli anni ‘50 Betty Page – così ha raggiunto rapidamente il pantheon. Per impersonare questa superdonna, la Lawless, nativa di Auckland, Nuova Zelanda, ha fatto un buon uso della sua esperienza nella commedia (è apparsa nella sit-com neo zelandese Funny Business a 20 anni), della sua pratica in musica (l’ex studentessa di opera canterà la sua canzone in un prossimo cartone destinato alla vendita di Xena/Hercules) oltre che di una consapevolezza personale nel prendere d’assalto i tradizionali capisaldi maschili (durante una breve permanenza in Australia, era una delle poche minatrici di oro donne). E come madre separata di una bambina di 8 anni, la Lawless, 28 anni, è solidale con le giovani donne che hanno bisogno di un modello.

“Spero che diventi il prossimo grande fenomeno tv,” ha detto la Lawless al Baltimore Sun In January. “Penso che [lo show] abbia preso al volo il bisogno crescente di un eroe femminile forte.” Ma l’attrice ha rapidamente aggiunto che il principale obiettivo di Xena è far ridere. “E’ principalmente comico.”

Ancora, Xena rappresenta una rinfrescante divergenza dai film settimanali sdolcinati marchio di un eroismo femminile che è proliferato negli anni ’90. E Raimi non avrebbe voluto che fosse diverso. Infatti, lui aveva già incassato sull’eroismo post-femminista nella sua raffigurazione della forte, silenziosa fuori legge interpretata da Sharon Stone nel film del 1995, The Quick And The Dead. Quel ruolo, insieme alla malvagia attacca brighe di The Bride With White Hair (1993) interpretata dall’attrice di Hong Kong Brigitte Lin, è stato per certi versi un precursore di Xena. Con il successo di Xena, Raimi crede che la gente abbia espresso la sua opinione, e spera che la sua nuova serie d’azione, Action Game, la cui star è Allison Smith, beneficerà di un crescente gusto per la donna ‘picchiatrice’. “Gli ascoltatori non si preoccupano di vedere una donna che irrompe fuori dagli schemi tradizionali,” dice Raimi. Sfortunatamente, aggiunge, “Hollywood potrebbe non essere consapevole che questo è ciò che vuole il pubblico.”

In questo momento, dopo Xena della Lawless, le più forti leader femminili in prima serata sono l’intelligente e attraente Dana Scully (Gillian Anderson) di X-Files, il capitano Janeway di Kate Mulgrew in Star Trek: Voyager, e La Femme Nikita (interpretata da Peta Wilson e basata sul film del 1991 con lo stesso nome) sulla rete Usa. Per ora 3 su 4 di queste sono molto popolari (Nikita ha debuttato meno di due mesi fa), perché significativi ruoli femminili continuano ad essere una rarità?

“Penso che la televisione in particolare sia un mezzo di cambiamenti familiari, non stravolgenti,” dice la Friedman di Xena, che fa presente che nei 50 anni di storia della tv sono emerse solo una manciata di capi combattenti femminili – Emma Peel (The Avengers), la Donna Bionica, Wonder Woman, Cagney and Lacey – e la maggior parte di esse nei più politicamente stridenti anni ’70.

Come era prevedibile: i ranghi maschili dominano ancora. “E’ un’inclinazione dell’industria tv, (questa crede) che le donne guarderanno show sugli uomini, ma gli uomini non guarderanno show sulle donne, e così metà audience andrà perduto,” die Susan Douglas, autrice di Where The Girls Are: Growing Up Female With The Mass Media [Dove sono le ragazze: crescita della donna con i mass media]. Gli ascolti di Xena dimostrano che la teoria è sbagliata: circa la metà degli ascoltatori adulti sono uomini. Ammettiamo che guardano lo show più per la bellezza di Xena che per il suo coraggio; ciò nonostante è un segnale.

Per la maggior parte, però le attrici che interpretano donne forti devono navigare tra un confine di forza e femminilità. “Spesso sono molto cauta a non attraversare una certa linea in un modo o nell’altro – ‘Non essere troppo maschile, non essere troppo vulnerabile,’” dice Kate Mulgrew dell’interpretare Janeway. “Ma ti dirò che preferisco questo genere di sfide piuttosto che interpretare qualche signorina in Melmose Place.”

Kay Koplovitz, fondatrice e responsabile delle reti USA – un raro responsabile di reti donna – sostiene che il giusto mezzo sta nel compiacere spettatori di entrambi i generi. “Penso che quando viene sviluppato questo tipo di ruolo, si rischia di ottenere una figura d’azione forte che non riscuote gradimento. Può essere intimidatoria, può essere spiacevole. Le donne eccessivamente forti possono essere troppo autoritarie sia per gli uomini sia per le donne.

La Friedman crede che Xena abbia trovato una strada per risolvere il problema. Come? In una parola, sovversione. “Sono sempre stata una grossa credente nel potere della cultura popolare,” dice. “Il modo migliore per esprimere idee ambiziose è mettere qualcosa che svolge un ruolo primario ma che abbia un senso nascosto che le persone possono cogliere – o no.” Aggiungete un cavallo di troia e avrete un episodio di Xena.



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