torna all'home page


DESTINY

di Carmen

(parte undicesima)

 


Cap.17: Il momento della verità…
.
Due dita si poggiano sul suo mento costringendola ad alzare la testa.
«Luc, voglio farti una domanda. Promettimi che risponderai sinceramente.»
«Al…»
«Promettimelo!»
Annuisce. «Va bene.»
«Mi ami?» dice seria con uno sguardo di chi avrebbe accettato solo la verità.
Luc resta sorpresa da quella domanda, si sarebbe aspettata di tutto ma non quello.
Si prende un attimo per riflettere bene.
Non sprecherò questa nuova opportunità per stare con lei…
«Si.» afferma decisa.
Un sorriso timido si affaccia tra i lineamenti di entrambe.
«Allora non ho bisogno di sapere nulla.»
«Cosa? Ma io credevo…»
«Quando sarai pronta mi dirai tutto.» continua con voce morbida.
Luc allarga il suo sorriso. «Oh, ti amo così tanto. Come ho fatto a credere di poter vivere senza di te?»
Al la accoglie in un abbraccio carico d’amore e la bacia, come avrebbe voluto fare ogni giorno in quei due mesi.
In quel momento di pura estasi e passione il tempo è scandito dai battiti del cuore, che rimbombano tra le pareti che si stanno restringendo su di loro e le trascinano in un vortice fatto di gemiti e sospiri.
.
Con un movimento fluido Luc solleva Allison da terra, trascinandola sul divano dove la fa stendere
imprigionandola con il suo corpo. Ha una paura tremenda di svegliarsi e scoprire che è tutto un sogno, che lei scappi improvvisamente.
I sogni non odorano di buono.
Pensa mentre le solletica il collo con il naso, sorridendo contro la sua pelle tesa.
Allison fa correre le sue mani sul corpo snello della compagna, imprimendo quelle forme nella sua mente, ma la compagna la ferma stringendo dolcemente la sa mano tra le sue.
Improvvisamente si blocca come se fosse stata colpita da una scarica elettrica, Allison si morde un labbro con espressione colpevole.
Oh no…
Luc solleva la mano sinistra della ragazza e vede con orrore un anello di brillanti al suo anulare.
Si solleva con uno scatto. «No… Non dirmi che…»
Anche Allison si alza, istintivamente mette le mani avanti come se volesse proteggersi da un pericolo imminente.
«Luc, ti prego non saltare alle conclusioni affrettate. Anche io devo raccontarti un paio di cosette che forse non ti faranno piacere.»
La mora annuisce continuando a fissare l’anello incredula.
«Va bene. Ma prima voglio farti io una domanda.»
Allison si sorprende leggermente, ma acconsente senza troppe storie.
Luc si schiarisce la voce e fa un profondo respiro. «Mi ami?»
«Cosa?»
«Al voglio solo sapere se mi ami. Non mi sembra una domanda difficile.»
La bionda ha capito perfettamente che cosa vuole sapere la compagna.
Sorride. «Non ho mai smesso di amarti. Nemmeno per un istante.»
Anche Luc sorride. Si siede sul divano tendendo un braccio che viene subito afferrato, e fa accoccolare Al sulla sua spalla.
«Ti ascolto.» dice una volta che entrambe hanno trovato la giusta posizione teneramente avvinghiate.
Al sospira, non è piacevole tornare con la mente a quei ricordi.
«Quando mi hai lasciato ero distrutta. Stavo malissimo, avevo perso ogni entusiasmo, la mia forza era svanita con te…»
«Oh tesoro…» Luc la stinge di più. Ogni parola è una pugnalata di sensi di colpa e rimpianti.
Ti giuro che non ti farò soffrire mai più.
«… gli eventi mi hanno praticamente travolto. Mio padre ha preso possesso delle redini della mia vita e mi ha convinto a sposare Chris. A me non importava più nulla, capisci? Se non potevo stare con te, perché non Chris? Ma non avevo capito nulla. Mi sono resa conto che non era giusto per me e per lui. Lo avrei illuso e mi sarei illusa sperando di poter continuare la mia vita senza di te, che avrei potuto amare qualcun altro. Che stupida!»
Luc sta tremando, ma non è arrabbiata con Al. Infondo lei l’aveva lasciata perché si rifacesse una vita con qualcuno che avrebbe potuto darle una certa stabilità e sicurezza, con qualcuno che non l’avrebbe fatta allontanare dalla società e dalla sua famiglia.
È spaventata dalla risposta che potrebbe ricevere la sua domanda.
«Quindi tu sei… sposata?»
«Il matrimonio si sarebbe dovuto celebrare domani.»
Luc rilascia un sospiro. «Oh grazie a Dio!»
«Devo ancora avvertire tutti che domani non ci sarà nulla!» dice portando la testa all’indietro e fissando il soffitto.
«Vuoi dire che non hai ancora annullato le nozze?» chiede ora piuttosto divertita.
«No. Sono venuta da te d’impulso. Dopo che ho parlato con Tony ho riflettuto parecchio e sono giunta alla conclusione che dovevo chiare una volta per tutte che cosa era successo tra di noi. E così sono corsa qui senza pensarci.»
Mormora leggermente imbarazzata.
Luc si abbassa velocemente sulle sue labbra dandole un bacio, che non ha però il tempo di approfondirsi visto che il cellulare di Allison trilla allegro dalla tasca della sua giacca.
Le vecchie abitudini sono dure a morire…
.
La donna sorride vedendo l’espressione insofferente di Luc e risponde.
«Pronto?» dice con tono di voce allegro, forse troppo allegro.
Dall’altro capo della linea la donna aggrotta le sopracciglia. «Al, ma dove diamine sei?»
«Perché?» non capisce che cosa vuole Jenny da lei a quell’ora.
«Come perché? Hai presente l’addio al nubilato? Festino tra sole donne?»
La bionda si batte una mano sulla fronte. «Oh accidenti!»
Luc si avvicina all’orecchio di Al che sposta di lato il telefono in modo da farla ascoltare meglio.
«Ma come fai a dimenticarti della tua festa di addio al nubilato!» la rimprovera l’amica con veemenza.
Luc mette una mano davanti alla bocca per trattenere una risata.
Festino tra sole donne?
Mmm, ci stava decisamente pensando, ma con la variante che sarebbero state solo loro due!
Intuendo i pensieri della compagna al rotea gli occhi colpendola scherzosamente su una spalla, guadagnandosi uno sguardo torvo e una specie di ringhio.
Le scappò una risatina che non sfuggì alla sua interlocutrice.
«Allison, ma con chi sei?» chiese con il tono di un detective privato che sta per incastrarti.
«Ehm…» deglutì un paio di volte a vuoto.
Doveva pur avvisarle che l’indomani non si sarebbe celebrato nessun matrimonio, no?
«Sono da Luc.» concluse lanciando uno sguardo alla mora in cerca del suo consenso. La donna si avvicinò alle sue labbra sfiorandogliele appena. Era felice che avesse detto la verità.
Questa volta voleva mettere bene in chiaro le cose.
Allison era sua. E basta!
Tutti, nessuno escluso, dovevano saperlo, a cominciare dai suoi amici, per passare poi a quel rammollito, questa volta un bel cazzotto non glielo leva nessuno!, per finire con la sua famiglia.
«Luc? Perché sei da Luc?» Jenny non capiva.
Prima compare nella sua vita dal nulla, poi sparisce misteriosamente e tutt’un tratto ricompare!
«Jenny devo dirti una cosa molto importante. Ma non al telefono. Voi dove siete?»
Negli occhi cerulei passò un lampo di disapprovazione. «Falle venire qui.» sussurrò vicino al suo orecchio, provocandole un piccolo brivido.
Dall’altro capo la riccia capiva sempre meno. «Al locale dove avevamo appuntamento.» brontola infastidita.
Al annuì. «Jenny ce la fai a raggiungermi in un posto? Solo tu. E anche Kate è con voi?»
Non voleva che tutta la combriccola invadesse casa di Luc, doveva spiegarsi bene con Jenny, con Chris, annullare le nozze, gli altri sarebbero venuti dopo.
«Si. Può venire anche lei?» sibilò con sarcasmo.
Allison trattenne uno sbuffo irritato. «Si, anche lei. Ti do l’indirizzo.»
.
Dopo qualche minuto, servito per spiegare la strada, Al riattacca. Una strana tensione si fa strada nel suo animo.
Il momento della verità.
Avrebbe finalmente scoperto se Jenny era una vera amica, se l’avrebbe capita e aiutata, oppure…
Non voleva neanche pensarci.
Sente un braccio che le cinge delicatamente le spalle, e la trascina mollemente sul divano, lascia cadere la testa sulla spalla di Luc ma non sposta lo sguardo dal vuoto.
«Sei certa che farle venire qui sia stata una buona idea?»
La mora annuisce. «Almeno giocherai in casa. Se vuoi restare sola con loro io posso anche…»
«No. Non dirlo neppure per scherzo. Ho bisogno di te, della tua forza.»
«Sei tu la mia forza.»
Gli occhi verdi si illuminano dell’argento delle lacrime e si incontrano con il turchese colorato di infinita dolcezza.
Stira le labbra in un sorriso e avvicina le labbra alle sue in un bacio che le trascina nei Campi Elisi.
.
Jenny entra nel locale con un passo deciso e le sopracciglia aggrottate.
«Allora?» chiede una delle ragazze vedendola. A quanto sembra non deve aver notato il suo sguardo inviperito. La donna non la calcola minimamente e focalizza la sua attenzione su Kate.
«Dobbiamo andare. Tua sorella vuole parlarci!»
«Di cosa?» chiede incuriosita.
Scuote le spalle. «Non ne ho idea. È stata molto sibillina al telefono. Mi ha dato un indirizzo.»
«Che indirizzo?» Kate vuole capirci qualcosa in più.
Jenny fa un sospiro. «Casa di Luc.»
La donna sgrana gli occhi. «Luc?» mormora con voce sognante mentre una stara espressione si forma sui suoi tratti gentili.
«Cosa aspettiamo! Andiamo!» dice alzandosi di scatto, afferrando Jenny per un braccio trascinandola via, sotto lo sguardo perplesso di tutte le occupanti del tavolo, compresa Jenny.
Si avviano a passo spedito alla macchina.
«Kate, ma si può sapere chi diavolo è questa Luc?» chiede seccata mentre si allaccia la cintura.
La donna sorride piano. Che cosa può dirle?
«Credo che stasera lo scoprirai…»
«Ma perché fate tutte le misteriose?»
«Preparati ad una grossa sorpresa!»
Jenny si volta appena. «Che vuoi dire?»
Ma l’altra non risponde. Ripensa alla prima volta che ha visto l’appartamento in questione.
.
Da qualche giorno è iniziato il nuovo anno. Lei e Allison sono in giro a fare compere, tra i negozietti caratteristici e i vari saldi. Non passava una giornata così piacevole con la sorella da… beh non aveva mai passato una giornata così con la sorella.
Al era rilassata, tranquilla, felice…
E lei sapeva che era tutto merito di Luc.
Accettare la loro relazione era stato più semplice di quanto pensasse. Ora le sembrava così naturale, anche se quando erano insieme si sentiva leggermente in imbarazzo, ma pensava che fosse per la presenza carismatica della donna dagli occhi di ghiaccio.
«Questo libro è fantastico!» urlò quasi estasiata Allison davanti ad una bancarella che vendeva libri usati, ma in ottimo stato e finemente rilegati.
Kate sorrise, ogni volta che andavano in giro per negozi la sorella andava sempre a finire con il naso tra le bancarelle di libri. Aveva una passione sfegatata!
«Perché non lo prendi allora?»
«Luc mi ha regalato una biblioteca fornitissima. Devo controllare se c’è prima.»
La donna sgranò gli occhi. «Ti ha regalato cosa?»
«Non te l’avevo detto?!»
Scuote la testa. «No! Ma dove?»
Allison assume un’espressione beata. «Ha fatto costruire tutto in una stanza a casa sua.»
«Incredibile!»
«Senti che ne dici se andiamo lì? Così te la faccio vedere.»
«Non lo so… a Luc non darebbe fastidio?»
La donna fa un gesto secco con la mano. «No, non dire sciocchezze. La chiamiamo dalla macchina e l’avvisiamo.»
.
La bionda compone velocemente il numero della compagna e poi mette il viva voce poggiando il telefono su un apposito gancio. Ci mancava solo che le facessero la multa perché guidava mentre parlava al telefono! Luc l’avrebbe presa in giro per tutta la vita.
Dopo qualche squillo la voce melodiosa di Luc rispose.
«Pronto?»
«Ciao. Cosa fai senza di me?» disse con voce suadente mentre metteva la quarta e accelerava leggermente.
Kate arrossì. «Ciao Luc!» si affrettò a mostrare la sua presenza alla conversazione prima che potesse dire qualcosa che non avrebbe voluto sentire.
La donna rise. «Ciao Kate! Come va?»
Allison allargò il suo sorriso e prese la parola. «Luc ti dispiace se passiamo da te?»
«No, certo che no. Ma io non sono a casa.»
«E dove sei?» indagò con finto tono minaccioso.
«Mmm, qui c’è una biondina riccia molto sensuale, e un gran bel moro!»
«Ma bene bene, vedo che ti stai divertendo! Salutami Tony e Sheila.»
Una specie di urletto che doveva essere un saluto riecheggiò nell’abitacolo. Sheila.
«Hai le chiavi?» chiese poi Luc tornando seria.
«Si, certo.»
«Allora io vi raggiungo tra poco. Magari passo in rosticceria e prendo qualcosa per cena. Per te va bene Kate?»
«S..si, non ci sono problemi.» balbettò, il grado di complicità di quelle due la metteva sempre in soggezione.
«Allora a tra poco.»
.
Quella era stata una serata davvero bella. Così spontanea e divertente.
Al non si era mai comportata in maniera così naturale quando stava con Chris, e nemmeno dopo la misteriosa rottura con Luc le cose erano cambiate. Si vedeva lontano un miglio che si sentiva a disagio e soffocava la vera sé quando stava con lui, in qualsiasi occasione.
Ma ora… stanno di nuovo insieme.
La voce di Jenny la riscuote. «Siamo arrivate.»
Si avviano silenziose verso l’ascensore.
«Al, ha detto l’attico.»
Kate annuisce. «Si, è l’attico.»
«Certo che si tratta proprio bene.» dice in tono acido, mentre salgono i numerosi piani con rapidità.
La donna non risponde, in un certo senso capisce la gelosia di Jenny. Chissà cosa dirà quando Al le dirà tutto!
.
Jenny e Kate aspettano con calma che la porta si apra e si svelino finalmente tutti i misteri che in quella strana serata stavano ritornando a galla. Specialmente la riccia, non vede l’ora. Anche se ha come il presentimento che non sarà una cosa piacevole da scoprire.
Dopo qualche secondo la figura slanciata di Luc appare sulla soglia accogliendole con un sorriso caloroso, che nessuna delle due le ha mai visto.
Si sposta di lato per farle accomodare. «Benvenute.»
Kate ha gli occhi lucidi e non sa nemmeno lei il perché. Istintivamente si getta sulla donna abbracciandola. «Oh, come sono felice di vederti!»
La donna un po’ imbarazzata ricambia l’abbraccio, mentre nota Allison che le guarda commossa. Sapeva che avrebbe avuto l’appoggio della sorella.
Jenny ormai ha smesso di sorprendersi. Sposta lo sguardo sull’arredamento della casa, notando l’eleganza e il gusto con cui la padrona l’ha resa accogliente.
La sua attenzione viene calamitata da alcune fotografie che sono esposte. Solo un paio, a dire la verità, ma che la colpiscono nel senso più negativo del termine.
Luc che cinge amorevolmente i fianchi da Allison in un abbraccio tenerissimo.
Sembrano quasi una… coppia.
Allontana quel pensiero che viene immediatamente classificato come assurdo, e focalizza la sua attenzione sul gruppetto.
«Perché non ci dici che cosa è successo?» inizia rivolta ad Allison.
La bionda sostiene lo sguardo dell’amica, cercando di organizzarsi il discorso.
«Perché non ci andiamo a sedere di là?» propone Luc per rompere quella situazione di stallo.
Kate annuisce. «Ottima idea!»
Ha notato l’ostilità di Jenny, e la tensione che si era creata nella stanza si stava facendo opprimente.
.
«Ma si può sapere che diavolo sta succedendo?»
Kate mette una mano sulla spalla di Jenny per intimarle di calmarsi.
«Devo dirti una cosa molto importante, qualcosa che forse cambierà completamente la tua opinione di me.»
La riccia trasale alle parole di Al, pronunciate con una calma glaciale che la spaventa quasi. Vorrebbe dire qualcosa, ma non le escono le parole.
La bionda continua. «Domani non si celebrerà nessun matrimonio.»
Iniziamo con le cose semplici!
«E potrei saperne il motivo di grazia?»
«Sarebbe stato un errore.» dice semplicemente.
Jenny fa un gesto vago con la mano. «Certo, questa si che è una spiegazione! Questa bella ispirazione te la fai venire la sera prima? Ma che ti sta succedendo? Io non ti capisco! Tu e Chris siete perfetti insieme!»
Luc si muove impercettibilmente. Non ha gradito molto l’ultimo commento della donna.
Allison scuote la testa. «Non è vero. Questo è quello che tutti avete voluto vedere! Non vi è mai interessato dei sentimenti che provavo io!»
«Ma cosa dici?»
«Solo la verità. Io non sono innamorata di Chris da molto tempo, forse non lo sono mai stata. Provo per lui un grande affetto, ma come amico.»
Jenny si porta una mano alla tempia e inizia a massaggiarsela.
E la notizia bomba ancora deve essere detta!
«Va bene, non sei innamorata di lui e non vuoi sposarlo. Ma perché non l’hai detto prima, perché hai aspettato la sera prima delle nozze?»
La bionda abbassa lo sguardo. «È una cosa complicata.»
«Sei tu che la stai complicando! Dici semplicemente che il misterioso amante che due mesi fa ti ha spezzato il cuore ora è ricomparso e tu come una stupida sei tornata con lui!»
Un lampo di rabbia passa nello sguardo di Luc, Kate lo nota così come Jenny ed entrambe tremano. Anche Allison non sembra aver apprezzato le parole di Jenny.
«Tu non sai di che cosa parli!»
«Oh, certo! E poi spiegami che cosa c’entra Luc in tutta…»
Poi improvvisamente Jenny realizza quello che ha appena detto. Tutti pezzi di quello strano puzzle sembrano andare al loro posto.
Amante misterioso…
Scomparso misteriosamente e poi riapparso…
Ha uno sguardo strano… sembra spogliarla con gli occhi…
Sembrano una coppia…
Una coppia…
Luc!
.
.
Cap.18: Pensavo avresti capito!
.
Amante misterioso…
Scomparso misteriosamente e poi riapparso…
Ha uno sguardo strano… sembra spogliarla con gli occhi…
Sembrano una coppia…
Una coppia…
Luc!
Spalanca gli occhi incredula.
«No… non vuoi farmi credere che…»
Allison si sporge leggermente in avanti, deglutisce un paio di volte cercando di far scendere il magone che sembra volerla soffocare.
Nei suoi occhi limpidi si poteva vedere tutta la delusione che la reazione dell’amica aveva provocato.
«Jenny…»
Improvvisamente la riccia scoppia a ridere.
«Davvero divertente! Ma non era la damigella che doveva fare gli scherzi alla sposa?!»
Kate guarda la ragazza che si mantiene la pancia dubitando della sua salute mentale.
«Ah, ragazze per un secondo ho pensato… mi è quasi venuto un infarto!» continua senza notare la serietà delle alte componenti del gruppo.
«Non è uno scherzo.» soffia appena Al facendo ritornare improvvisamente seria Jenny.
«Si che lo è.» non vuole crederci, non può crederci.
Luc prende improvvisamente la parola. «Perché pensi che non sia vero?»
«Perché conosco Al da quando siamo nate, e lei non può essere… è semplicemente ridicolo! Diglielo anche tu Al.»
Lo sguardo di Luc si fa minaccioso. «Lo trovi così ripugnante da non riuscire nemmeno a dirlo?»
È una sfida tra le due donne.
Kate sarebbe voluta intervenire, ma un’occhiata di Allison l’aveva fatta desistere.
«Senti quello che fai tu nella tua vita non mi interessa! Puoi scopare con chi ti pare, ma non puoi venire a dire a me certe cose!» sibila con rabbia Jenny alzandosi dalla poltrona che l’aveva accolta fino a qualche istante prima.
Grosso errore, visto che anche la mora si solleva sovrastandola con la sua altezza e tagliandola con il suo sguardo glaciale.
«Pensi di conoscere Allison più di me?»
La bionda si portò una mano alla fronte e pregò per l’assistenza divina. Si stavano comportando come due bambine, ma con un argomento decisamente da adulti.
Jenny quasi rise. «La conosci solo da qualche mese. Io da tutta la vita.»
Allison trattenne il fiato, sapeva che Luc non si sarebbe trattenuta e che Jenny avrebbe avuto una profonda delusione, ma non poteva fare nulla. Ormai Luc era partita e sapeva che anche con il suo intervento non sarebbe cambiato nulla, non poteva fermarla.
La mora stirò le labbra in un sorriso sardonico. Per un secondo sposta lo sguardo su Allison intenta ad osservare quel battibecco con un’espressione mista tra la rassegnazione e il rimprovero.
Sospira. «Questa non è una gara per stabilire chi tra di noi conosce meglio Allison. Occupiamo entrambe ruoli importanti nella sua vita, tu sei la sua migliore amica, e io…»
Cerca l’approvazione della bionda, che annuisce appena commossa.
«…io sono la sua compagna.»
È come se una pugnalata avesse squarciato il suo petto.
«Compagna…?» balbetta come se non avesse capito.
Ma purtroppo ha capito perfettamente.
Sposta lo sguardo rapidamente tra le tre donne cercando qualcuno che le confermi che è uno scherzo, o un incubo.
«Kate, tu non dici nulla? Avanti è assurdo!»
La donna scuote le spalle. «Jenny se ti calmi sarà molto più semplice.»
«Calmarmi? Come fai a dire una cosa del genere! Ho appena saputo che la mia migliore amica, nonché tua sorella, è gay e dovrei calmarmi?!? Beh vi dico una cosa, questo scherzo non è per nulla divertente!»
Allison sbuffa. «Ma che ti succede Jenny? Non eri tu quella che urlava viva l’amore a squarciagola? Perché non riesci ad accettarlo?»
«Non c’è nulla da accettare! Tu non puoi stare con Luc!»
La pazienza di Luc è ormai bella che andata.
Ah, non possiamo stare insieme?!
Ora vedrai…
Con uno scatto raggiunge Allison e quasi senza che la bionda se ne rendesse conto unisce le loro labbra in un bacio carico di passione.
Al non vorrebbe dare spettacolo, ma proprio non può esimersi dal rispondere con tutta se stessa. Il suo corpo reagisce a quel contatto, ancora prima che la mente capisca cosa stia facendo.
Kate, Jenny e tutto il mondo intorno a loro svaniscono.
Esistono solo loro e la danza che le loro anime stanno facendo seguendo il ritmo delle lingue e del respiro affannoso.
..
Quando si separano hanno entrambe gli occhi lucidi e il respiro affannoso. I loro sguardi si incrociano e si trasmettono le emozioni che quel contatto le ha procurato. Un sorriso sorge spontaneo sui loro volti.
Kate fa un colpo di tosse imbarazzato, mentre rossa come un peperone si fa aria con una mano.
È questo che rompe l’idillio tra le due donne che si separano a malincuore e spostano la loro attenzione su Jenny, che le fissa con occhi sbarrati e la bocca aperta in un’espressione di puro stupore.
Vorrebbe dire qualcosa, vorrebbe fare qualcosa, ma soprattutto vorrebbe credere che tutto quello sia un incubo.
No, è tutto vero…
«Jenny…» tenta di riscuoterla Al con voce rotta.
Luc fa un cenno a Kate, la donna capisce e silenziosamente si dirigono nell’altra stanza, dando modo alle due amiche di parlare con calma e da sole.
«Non posso crederci.» mormora sedendosi sul divano senza forze.
«Mi sarei aspettata qualsiasi cosa, ma questo… è devastante.»
Allison si accomoda accanto a lei. «Perché?»
Jenny abbozza un sorriso. «È come se non sapessi più chi sei.»
«Io sono sempre la stessa. Solo che mi sono innamorata, veramente innamorata.»
«Non è vero. Tu sei completamente cambiata. Luc ti ha completamente assorbita, e io non so come abbia fatto. Ma da quando c’è lei nella tua vita, nessun’altro ha mai contato nulla.»
«Se fossi venuta da te e ti avessi detto subito di me e Luc tu mi avresti capita, appoggiata?»
La donna alza la testa di scatto. «Si! ...no.» ammette riabbassando lo sguardo.
«Ma sarebbe stato giusto da parte tua dirmelo.»
La bionda non risponde, sa che in qualche maniera anche Jenny ha ragione. Avrebbe dovuto dirglielo.
«Ma come è possibile? Come fai a baciarla in quel modo? Mio Dio è così…»
«E poi mi chiedi perché non te l’ho detto? Ma ti ascolti? Luc è la cosa migliore che mi sia mai capitata, e io la amo con tutto il cuore!» sibila con rabbia e amarezza.
L’altra scuote la testa in un’espressione di puro disgusto.
«E Chris? Pensi di dirgli che sei… si che non lo sposerai più?»
«Lui sa di Luc e me.»
«Non ci credo. Tu gliel’hai detto. Come lo hai detto a Kate...»
Al annuisce piano. «Si. Gli parlerò stasera delle nozze.»
Jenny si alza e prende la borsa. Allison la guarda e non ha il coraggio di dirle nient’altro. La delusione per il comportamento dell’amica l’ha investita come un treno.
«Bene. Non penso abbiamo più niente da dirci. Spero per te che non ti pentirai della tua scelta.»
Nello sguardo smeraldino luccica una scintilla di determinazione.
«Non accadrà.»
Jenny annuisce, lancia un’ultima occhiata alla sua amica e va via.
Sa perfettamente che nel momento in cui chiuderà quella porta uscirà per sempre dalla sua vita, si lascerà alle spalle la persona che le ha fatto da sostegno per tutta la vita.
Ricaccia indietro le lacrime ed esce.
.
.
Al entra nella cucina con il volto rigato dalle lacrime.
Aveva messo in conto che sarebbe potuto succedere, sapeva che l’amica avrebbe potuto reagire in quel modo, ma questo non la faceva stare di certo meglio.
Anzi. Era come se una parte della sua vita se ne fosse andata con Jenny.
Luc le va incontro e l’abbraccia comprensiva.
E nelle braccia della compagna dà sfogo a tutto il suo dolore e alla sua delusione.
La mora le carezza delicatamente la nuca e aspetta in silenzio che si calmi, sa che in quel momento Allison ha solo bisogno di sentirla vicino, non le servono inutili parole consolatrici.
Anche Kate non dice nulla, ma dal suo sguardo è evidente tutta la pena che prova. Non si sarebbe mai aspettata che Jenny si comportasse in quel modo, stupore, shock, poteva anche capirli non era certamente una notizia facile da digerire, ma quella freddezza, quel disgusto…
«Amore…» mormorò Luc continuando a cullarla dolcemente.
La donna alzò lo sguardo e incontrò gli occhi cerulei della compagna.
Il cuore di Luc perse un battito. È bellissima…
Abbozzò un sorriso triste. «Pensavo che avrebbe capito.»
La mora annuisce. «Non è una notizia facile. Dalle un po’ di tempo.»
«Grazie.» sussurra la bionda poggiando la testa sulla spalla di Luc. Resta così per qualche secondo, avvolta da quel calore, e poi si stacca.
«Ho ancora un paio di cosette da sistemare…» dice con determinazione.
Kate si alza e guarda le due donne. «Che stiamo aspettando allora?»
La risposta che riceve dalla sorella è uno sguardo perplesso, e un sorriso da parte di sua cognata? le sembra la definizione più appropriata.
«Che c’è? Sono rimasta a piedi!»
Allison distende le labbra in un sorriso, che si scioglie in una risata che porta via la tensione accumulata in quell’inizio di serata.
«Bene, mi sa proprio che dovrai fare servizio taxi stasera!» dice rivolta a Luc.
«Sono senza macchina anche io.»
La donna alza un sopracciglio. «Come mai?»
Possibile che si fosse di nuovo rotta? No, con le modifiche che ha fatto Jim era una possibilità remotissima!
Allison scuote le spalle. «Credevo che odiassi quel vecchio rottame?»
«Infatti! Dirò a John di procurarti una macchina come si deve!»
Kate sorride. È bello vederle così, immerse in una discussione normale come la scelta della macchina.
La bionda fa una smorfia di esasperazione, poi guarda Luc che la fissa accigliata, starà pensando a quale bolide comprarmi, e poi Kate che ha l’espressione più divertita che le abbia mai visto.
La risata cristallina della donna si diffonde nella cucina, trascinando anche le altre due in quello scoppio di ilarità.
.
.
Allison è ferma davanti all’appartamento di Chris già da qualche minuto. Non trova il coraggio per bussare e concludere così quella storia.
Mi sento così in colpa…
Luc poggiata al cofano della Ferrari sta iniziando a preoccuparsi. Il dubbio che non sia esattamente quello che Allison vuole la sta logorando. Sa che non è quello che provoca la sua esitazione, ma non può fare a meno di ripensare alle parole di Jenny e chiedersi se ci sia un fondo di verità.
Se se ne pentirà un giorno?
Scaccia dalla mente quei pensieri e fa un passo in avanti, affiancandola.
«Vuoi che bussi io?» chiede piano.
Allison scuote la testa. «No. È una cosa che devo fare io. Da sola.»
«Bene, ti aspetto in macchina.»
Mentre Luc si allontana, Allison con un respiro profondo suona il campanello.
Dopo qualche attimo la porta si apre, lasciando vedere la sagoma di un uomo in pigiama e piuttosto assonnato.
«Al? Che ci fai qui, a quest’ora?»
«Devo parlarti Chris.»
L’uomo si gratta la testa, tenendo gli occhi aperti per miracolo. «E non potevi farlo domani? Lo sai che lo sposo non può vedere la sposa…»
«È importante.» lo interrompe la donna fissandolo seria.
«Entra.» dice spostandosi di lato per farla passare.
.
«Allora di cosa volevi parlarmi?» domanda sedendosi sul divano.
«Sai volevo prepararmi un bel discorso, dirti le cose per bene, ma ora ho dimenticato tutto. Tutto il discorso infiorettato che mi ero ripromessa di farti è svanito nel nulla, lasciando solo quello che devo dirti, nella sua semplicità.»
Chris la guarda con dolcezza e abbozza un sorriso. «Perché allora non lo fai e basta. Non ho bisogno di discorsi infiorettati.»
Allison deglutisce continuandosi a tormentare le mani.
Da tono di voce usato non deve aver intuito la vera natura delle sue parole.
Questo si che complica le cose.
«Dal momento in cui ho accettato di sposarti ho sentito che qualcosa era sbagliato, fuori posto.»
«Che vuoi dire?»
«Ogni cosa che facevo, ogni sorriso, ogni parola che dicevo, erano forzati. Era come se non stessi vivendo la mia vita.»
L’uomo aggrotta le sopracciglia. «Non capisco.»
Allison sospira. «È tutta una farsa, io non voglio che la mia vita sia così. Io voglio poter essere me stessa sempre. E soprattutto voglio sposarmi per amore.»
Le ultime parole lo colpiscono come una frustata.
«E non sono io, vero?» sussurra incatenando lo sguardo verde della donna.
«No. Non sei tu.» conferma reggendo lo sguardo.
«Sei venuta a dirmi che il matrimonio è annullato.»
«Si. Mi dispiace.» con gesto fluido poggia l’anello sul tavolino davanti a lui.
«Perché?»
«Chris, sai che non sarebbe stato gusto. Saremmo stati infelici entrambi, e avremmo perso la possibilità di incontrare la persona giusta.»
L’uomo abbozza un sorriso amaro e sarcastico. «Ma tu la persona giusta l’hai già incontrata vero? È Luc. È quella donna. Stai di nuovo con quella pazza che ti ha spezzato il cuore?»
Gli occhi della donna si riempiono di lacrime. «È lei il mio cuore. Io posso solo assecondarlo.»
«Stronzate. Questi sono discorsi da ragazzina! Ma non pensi alle conseguenze? Allo scandalo che questa notizia porterà? Davvero vuoi rischiare tutto per una storia che non ha futuro?»
«Chris tu non capisci. Il mio futuro è con Luc, e se gli altri la considerano una cosa scandalosa non è un mio problema.»
«Devi essere impazzita!» urla con alzandosi di scatto.
Allison sussulta allo scoppio d’ira dell’uomo, ma non dice nulla. Ha tutte le ragioni per essere furioso.
«Sono stato uno stupido a pensare che… Vattene!»
«Chris…»
«Al, va via. In questo momento non posso affrontare questo discorso. È troppo.»
La donna annuisce e si avvia alla porta, mentre le lacrime che aveva stoicamente conservato si perdono sulle sue guance.
.
«Come è andata?» chiede Luc, sentendosi un idiota subito dopo.
La bionda si asciuga la pelle umida del viso. «È andata. Ho sbagliato tutto con lui, non avrei mai dovuto accettare di sposarlo.»
«Tesoro, tu credevi di fare la cosa giusta in quel momento. Sono stata io a commettere l’errore più grande lasciando vincere le mie paure e non il mio cuore. Se non fossi stata così stupida…»
Allison interrompe quel fiume di parole con un bacio dolce e morbido. Luc non faceva mai discorsi troppo lunghi e impegnativi, e lei lo sapeva benissimo. Ma aveva apprezzato molto il suo tentativo di giustificarla e addossarsi la colpa.
«L’importante è che siamo di nuovo insieme.»
«Si, hai ragione. E ti giuro che non ti libererai di me mai più!»
Allison ride al tentativo della donna di ironizzare.
«Lo spero per te!»
Anche Luc distende le labbra in un sorriso, mostrando le fila di denti bianchissimi, e si abbassa sul viso della compagna con un movimento fluido.
Vuole trasmettere tutto ciò che prova con quel bacio.
Si, non ti lascerò mai più. Noi due siamo legate da qualcosa di speciale, di unico, un sentimento che non morirà mai…
Ti amo Allison…
Sempre!
.
Dalla finestra un uomo guardava intensamente la macchina in cui quella che sarebbe dovuta essere la sua futura moglie era sparita.
Socchiude leggermente gli occhi come se volesse perforare i vetri della Ferrari e vedere al suo interno, ma forse è meglio che certe cose gli siano oscure.
In quel momento il suo cuore non avrebbe retto a quella vista.
Ancora non riusciva a credere a quello che era successo solo pochi minuti prima.
E non vuole ancora pensare a quello che avrebbe dovuto sopportare non appena la notizia si sarebbe sparsa, e lui era certo che sarebbe stata una cosa rapida.
La vergogna, l’umiliazione di essere stato lasciato sull’altare, si sarebbero abbattuti su di lui come un uragano.
Lucies questa me la pagherai cara!






torna all'home page