episodio n.10

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Capitolo I
Le acque dello stagno sono immobili e scure, circondate da alte canne e fitti rovi d’erba d’ogni tipo. Xena e Olimpia sono chine ad osservare la riva del piccolo laghetto, senza bracciali e calzari.
- Xena ma che schifo! Sono piena di fango! Come ci ripuliamo dopo me lo spieghi!? -
- Pensa solo alle anguille ora! Ci pensiamo dopo! -
Con gesto fulmineo la principessa guerriera infila le mani nella melma del bagnasciuga e la rivolta in superficie. Due anguille sgattaiolano in cerca di riparo nell’acqua ma Xena gli afferra e le infila nel secchio a far compagnia alle altre.
-Visto come si fa?! Se infili le mani in profondità non puoi sbagliare.
Qui ce n’è per un esercito intero te lo dico io! -
- Facile a dirsi ma non a farsi ... -
- A me non piacciono molto. Quelle basteranno vado a ripulirne -
- Fai come credi. Ne prendo qualcun’altro e ti raggiungo. Se fai in fretta accendi il fuoco per favore, io le ripulisco qui -
Olimpia riempie un secchio d'acqua si dirige verso i primi alberi dove Argo è fermo ad aspettare.
Il bardo stende il telo che di solito di notte usa x stendersi e presa la sacca si siede per ripulirsi con uno straccio dopo averlo bagnato nel secchio. Mentre è contenta a fare questo sente dei rumori alle sue spalle. Qualcuno si avvicina ... Olimpia si alza come se mentre fosse, svuota il secchio per terra e lo lancia subito dopo tenendolo per il manico verso la sua sinistra colpendo in pieno viso l'uomo che si stava avvicinando.
- Ough! - l'uomo non può fare altro che rimane immobile per il dolore al naso tenendolo tra le mani.
- Che sente!? Perchè vi siete avvicinato in questo modo? Dovevate aspettarvelo che vi avrei attaccato! -
- ... Ohi, ohi ... mi dispiace, non volevo sembrare un brigante. -
Xena arriva in quel momento insospettita dalle voci.
- Olimpia che succede? -
- Quest'uomo ... me lo sono ritrovato alle spalle e sto aspettando che dica chi è ... - risponde senza distogliere lo sguardo dall'intruso.
L'uomo cerca di darsi una sistemata, prende un fazzoletto e si asciuga il naso sanguinante a causa del colpo infertogli. Non ha l'aspetto di un guerriero ma di un uomo di corte, dalle vesti pulite e dalle vesti e dalle guardie che lo accompagnano e che sono rimaste indietro ad aspettare con i cavalli.
- Mi presento: sono Nersius messaggero del re Nior e ho un messaggio per Xena. -
La principessa guerriera posa il secchio contenente la cena e rassicurata della presentazione chiede altre spiegazioni.
- Conosco re Nior, parla pure -
- Il re ti vuole a corte perchè la pace dei regni della regione è in pericolo. Chiede il tuo aiuto per fare giustizia sull'uccisione del re Tantras che ha lasciato il suo regno dopo nove anni di guerre e contrasti. -
Olimpia guarda la compagna in attesa della sua risposta.
- Perchè mandate a chiamare me? Due regni sono coinvolti e con tutti i saggi che avete a disposizione volete me? -
- Nessuna persona del regno può decidere chi è l'erede del trono senza compromettere la pace dei due regni. Il fratello del defunto re reclama il trono ma è contro l'alleanza di pace e designare come successore una persona diversa da lui aprirebbe la guerra civile. La tua fama ti precede Xena. Il re Nior ti chiede di raggiungerlo a Epidauro nel castello di re Tantras, dove da giorni si è riunito con la sua famiglia per decidere della successione e trovare l'uccisore del re. -
- Un omicidio e una guerra da sventare .. che dici Olimpia, è abbastanza? - è il commento della principessa guerriera.
- Uhm .. credo di si! -
- Allora andiamo! ... - conclude decisa la mora guerriera - ... Ma prima mangiamo se abbiamo tempo. -
Xena osserva il messaggero per capire la sua urgenza:
- Fate pure, a pancia piena si ragiona meglio. -
- Unisciti a noi. -
- No vi ringrazio. Non vorrei disturbare. -
- Non fare complimenti, avanti! Avremo modo di parlare della situazione dei due regni. -
- Non mi resta che accettare l'invito allora. -

CAPITOLO II

Dopo aver pranzato con il messaggero le nostre eroine si incamminano dietro il carro dell'uomo e le sue guardie a cavallo. Olimpia è con Xena a cavallo di Argo e ne approfitta per parlarle indisturbata.
- Come vedi tutta questa storia? -
- E' difficile Olimpia. Spero di riuscire a capire qualcosa in più, quando avrò conosciuto tutti a palazzo. Sarebbe semplice se scoprissi che l'assassino è Marzio, il fratello del re. Niente trono, niente guerra e il re Nior potrebbe scegliere un uomo giusto da mettere a capo del regno per assicurare la pace. -
- Se è stato davvero lui, avrà nascosto bene ogni prova con l'aiuto dei suoi complici ... -
- Già .. sarà meglio guardarsi le spalle quando saremo li. Non possiamo fidarci di nessuno. -

Dopo un giorno di cammino verso Epidauro le nostre amiche giungono davanti alle porte del castello. Un lungo giardino con due fontane ai lati e alte piante rendono il luogo maestoso e tranquillo. Il lungo viale termina di fronte al castello. Due torri ai lati dell'edificio gli conferiscono imponenza, mentre le decorazioni negl'angoli dei balconi e finestre ne addolciscono la visuale.
- E' un bel posto non trovi? - commenta Xena.
- Molto. Mi piacerebbe passare qualche giorno qui. L'autunno sta per arrivare, almeno qui mi godrò la fine dell'estate. -
- Spero che avremo il tempo di rilassarci quest'autunno! -
- Avviso i servitori di condurvi nelle vostre stanze mentre avverto il re del vostro arrivo. - dispone il messaggero.

Xena e Olimpia si ritrovano in un accogliente salottino in attesa della servitù. Dopo pochi minuti una giovane donna di bell'aspetto, con capelli castani e gl'occhi verdi di circa 30 anni, arriva per condurle alla loro stanza.
- Se volete la regina può mettere a vostra disposizione delle camere più grandi e lussuose. -
- No, questa va più che bene, grazie. - risponde Olimpia.
- Se avete bisogno di qualcosa chiamatemi, io sono Sara. -
- Grazie Sara. Io sono Olimpia e lei è Xena. -
- E' un piacere per me conoscervi. Se non avete bisogno di altro vado in cucina. -
- No, non ci occorre nulla. Ti ringrazio, a dopo. -
Appena Sara esce dalla stanza Xena con una nota di disappunto commenta la confidenza di Olimpia:
- Ti è simpatica quella? -
- Sara? ... Non mi è antipatica. Sto solo cercando di fare la sua conoscenza .. potrebbe anche darci qualche informazione utile. -
- Ah .. ok. -
Xena si stende sul letto presa dalla stanchezza mentre Olimpia preferisce non replicare per evitare inutili discussioni.
- Vado a darmi una rinfrescata .. a più tardi. -

Verso l'ora di cena Sara bussa alla loro porta per annunciare che i pasti verranno serviti nella grande sala del palazzo alla presenza di tutti i pareti del defunto re Tantras e le avverte in oltre che prima re Nior vorrebbe incontrarle in privato. Xena e l'inseparabile Olimpia si presentano nella sala dove il re le attende.
Il nobile Nior ha circa 50 anni, barba e capelli curati ed è un uomo alto e robusto dallo sguardo sornione. E' seduto ad una grande scrivania in noce posta infondo alla sala intento nella lettura di alcuni scritti. All'arrivo delle due donne si alza immediatamente e si avvicina a loro per salutarle:
- Benvenute, accomodatevi. E' triste che sia io a dover fare gli onori di casa in un palazzo e in un regno che non sono miei.
Xena e Olimpia salutano il re chinando il capo.
Xena: - Siamo onorate di conoscerti re Nior. Il tuo messaggero ci ha spiegato cosa sta succedendo qui a Epidauro e faremo il possibile per aiutarla a fare giustizia. -
- Ti ringrazio Xena. Ho molta fiducia in te e il mio regno ti ricompenserà per il lavoro svolto. -
- Non voglio ricompense. Non ne ho mai accettate e non intendo cominciare ora. -
- Di questo avremo modo di parlare, piuttosto chi è la tua giovane amica. -
- Sono Olimpia di Potidea re Nior. - si presenta il bardo - .. Non sono così giovane come sembro. - sorride al complimento del re.
- Olimpia mi aiuterà come è solita a fare. -
- Bene, non voglio entrare nei tuoi piani di azione .. mi limiterò a presentarti tutti questa sera a cena .. avrai carta bianca per disporre cosa fare. Chiedi pure tutto ciò che ti serve a me e al consigliere di re Tantras. Forse quest'oggi ti ha mandato a chiamare per conoscerti. -
- No, veramente non ho ancora avuto il piacere ... -
- Evidentemente deve essere molto impegnato. Il re è morto due settimane fa e da allora è lui che si sta occupando del regno, in attesa che venga nominato un successore .. beh ora andiamo, ci staranno aspettando per la cena. -
I tre lasciano la stanza e si incamminano per un lungo corridoi illuminato dalle luci dei candelabri. Olimpia osserva i quadri degl'antenati del re Tantras appesi alle pareti. La fioca luce rende il corridoio un po' tetro ma non abbastanza per intimorire Olimpia.
Il re e le nostre amiche giungono davanti alle porte, già aperte, della grande sala da pranzo. Un lungo tavolo imbandito con ogni genere di vivanda è posto sul lato sinistro della sala proprio di fronte alla porta. A destra invece la sala appare vuota per permettere le danze agli invitati nei momenti di festa.
Al tavolo tra i commensali regna il silenzio quando il re, Xena e Olimpia varcano la porta.
- Amici, vi presento Xena di Anfipoli e Olimpia di Potidea. Rimarranno qui con noi per aiutarci per trovare l’assassino del re Tantras. -
Un uomo magro dai capelli neri e dalla carnagione olivastra, si alza in quel momento:
- Benvenute Epidauro, sono il consigliere Tirso. La regina mi ha pregato di accogliervi adeguatamente perchè stasera non potrà essere con noi a causa di un malore. Accomodatevi -
L' uomo indica due posti accanto al suo per Xena e Olimpia, lasciando il re a capo tavola.
- Ringrazi la regina e un augurio che si rimetta presto per poterla incontrare. - è la risposta della principessa guerriera.
Quando tutti hanno preso posto al tavolo, uno dei commensali fa cenno ai servitori di iniziare a servire la cena . Dall'aspetto è un guerriero ma per essere seduto accanto al re e ai consiglieri è sicuramente un nobile. Xena lo osserva per un pò finchè egli non si presenta da solo:
- Xena ti starai chiedendo chi sono immagino ... -
- In verità si. -
- Sono Marzio, fratello minore del re Tantras. Spero terrete alta la tua scovando subito il mandante dell'omicidio, perchè il trono non può restare vuoto a lungo. -
- Farò del mio meglio, non dubitare, soprattutto perchè questo regno merita di avere un re giusto come il precedente e non assassino. -
Olimpia guarda Xena sorpresa della sua schiettezza nei confronti del fratello del re che è uno dei sospettati del delitto, rimanendo con il bicchiere a mezz'aria. Marzio accenna a una lieve risata mentre tutti aspettano la sua risposta.
- Ciò che dite è giusto, ma se continuerai ad ascoltare le chiacchiere non troverai mai il vero assassino. Molti accusano alle spalle, lo so bene, ma non mi fanno paura perchè non hanno nessuna prova in mano e credimi, chi accusa lo fa solo per il proprio tornaconto. -
Il consigliere Tirso si sente autorizzato a prendere parte alla discussione.
- Mi pare che fin ora nessuno dei presenti abbia reclamato il trono per sè a parte tu ... -
- Forse perchè io sono l'unico parente di mio fratello! -
Marzio senza accorgersene alza la voce poi cerca di darsi un tono più pacato.
- Tu non avresti fatto lo stesso al mio posto Tirso? Nessuno ti avrebbe contrastato al mio posto perchè la gente ti ama come amava mio fratello ... -
Xena ascolta attentamente ogni battuta del dialogo; con la sua provocazione al principe può capire esattamente come sono messe le cose. Tirso risponde a marzio senza problemi, ha l'aria di un uomo giusto e non teme il dialogo che si è aperto:
- La gente di Epidauro ama solo la pace e chi sa tenerli lontani dalle guerre inutili. Comunque io non ho nè l'intenzione, nè il diritto di essere il re di questo regno.
Marzio: - Questo è un bene Tirso. -
Xena ora deve intervenire per placare l'ira crescente del principe.
- Passare alle minacce non mi sembra molto diplomatico principe Marzio. -
- Io non sono un diplomatico, sono un condottiero di eserciti e preferisco combattere piuttosto che covare serpi in seno come si sta facendo a questo tavolo in nome della pace! -
Re Nior, che fin ora era rimasto in silenzio, si alza lentamente e dopo aver soffocato la rabbia con un sospiro risponde all'offesa di Marzio:
- I membri della famiglia reale di questo regno sono liberi di scegliere i propri commensali, perciò dal momento che la mia presenza non è gradita e che Xena è qui per il bene di tutti, posso tornare a Tirinto in pace così come sono venuto. -
Tirso cerca di impedire al re di andarsene mentre Marzio addenta della carne come se nulla fosse successo:
- Ti prego re Nior, resta per tutti noi e per la regina. Sono sicuro che il principe non voleva ... -
- Lascia stare Tirso. Meriteresti molto di più da questo regno per tutto l'impegno e la devozione che gli stai dedicando. Spero di vederti presto. -
Il re lascia la sala mentre tutti eccetto Xena e Olimpia riprendono a mangiare.
Xena: - Olimpia, ci vediamo in camera nostra più tardi .. ora vado a parlare col re prima che parta. -
L'amica annuisce, poi Xena chiede il permesso ed esce dalla sala per raggiungere il re.

Davanti al palazzo il re sta per salire sul carro quando Xena lo ferma per parlargli:
- Il principe ha un gran bel caratterino. Mi spiace aver iniziato quella discussione. Se avessi saputo che sarebbe finita così non avrei detto nulla. -
- Non rammaricartene Xena. Me ne sarei andato comunque domani mattina. Non l'unico a non apprezzare la mia presenza qui a Epidauro. A Tirinto hanno bisogno di me, mi sono già assentato troppo. -
- Comprendo le tue ragioni. Credo sia un bene questa partenza, se c'è ancora un assassino in giro potrebbe colpire ancora. -
Il re si limita ad accennare un timido sorriso, poi sale sul carro e saluta la principessa guerriera:
- Buona fortuna Xena. -

di Darkamy e Xandrella

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