EPISODIO N. 1
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Il giorno seguente, infatti, Xena si mette al lavoro aiutata dai due compagni d’avventura. Dopo aver ammorbidito il terreno con dell’acqua, la principessa guerriera affonda quatto robuste travi di legno nel sottosuolo. Lo scheletro viene poi perimetrato da assi di legno rivestite esternamente da canne di bambù mentre il tetto viene ricoperto da ampie foglie ricavate dalle palme.
L’edificazione del rifugio richiede ai tre naufraghi qualche giorno di duro lavoro che viene però ripagato dalla soddisfazione di aver eretto un ampia e robusta capanna nella quale abitare nel periodo di permanenza sull’isola.

Dopo aver costruito un arco e averlo munito di frecce, Xena decide di trascorrere un pomeriggio cacciando: la carne li avrebbe cibati mentre le pelli sarebbero servite per rendere più confortevole il giaciglio e per riparasi dal freddo che ogni notte cala accompagnato dalle tenebre.
- Vengo con te! – esclama a gran voce Fillide vedendo la principessa guerriera avviarsi per la boscaglia con l’arco appeso dietro alla spalla sinistra.
Olimpia, intenta a tagliare dei frutti si interrompe per ascoltare con attenzione e un velo di preoccupazione, il proseguire del dialogo consapevole di quanto sia importante per la compagna di avventure la totale tranquillità mentre si diletta nella caccia.
- Non se ne parla neanche! – è la risposta secca della mora.
- Dai Xena, portami con te … possiamo catturare più prede insieme, non ti darò fastidio te lo prometto! – insiste il giovane mentre la donna lo guarda minaccioso.
- Infondo… che fastidio può darti… - si intromette il bardo spezzando una freccia in favore del figlio di Corilo.
- Anche tu ti ci metti adesso? – risponde sempre più contrariata la principessa guerriera.
- Io sono un bravo cacciatore sai? – continua nuovamente Fillide – Mia madre mi ha insegnato tanto… se non vuoi essere disturbata, mi allontanerò un po’ e cercherò altre prede. -
Dopo un istante di silenzio in cui cerca il dolce sguardo dell’amica, Xena riprende il cammino facendo segno al giovane di seguirla mentre conclude la conversazione rivolgendosi al bardo:
- Torneremo prima del tramonto… -

Una volta addentratasi nella boscaglia, Xena inizia a guardarsi intorno in cerca di una preda da catturare. Fillide cammina dietro di lei con passo felpato lasciando che la sua attenzione si posi sull’ambiente circostante. Ad un tratto la principessa guerriera arresta bruscamente il suo cammino, ma Fillide non curante continua la sua marcia finendo per urtare la schiena dell’amica, che irritata si volta di scatto per lanciargli un occhiata fulminea:
- Scusami… - sussurra il giovane impaurito sorridendo imbarazzato.
- Se ci tieni a tornare a casa con le tue gambe inizia a starmi lontano di qualche passo ragazzo! -
- Si, Xena… - obbedisce il giovane cogliendo al volo il suggerimento indietreggiando qualche metro. – Sai cosa stavo pensando … - continua incrementando il disappunto della guerriera – Con la tua prontezza di riflessi e la mia abilità innata di cacciatore … -
- Fillide! – lo richiama bruscamente Xena - … Va a farti un giro! -
- Si, è proprio quello che ti stavo suggerendo… - risponde girando il discorso - … Perché due come noi… -
- Muoviti! – grida la donna spazientita facendo fuggire il giovane con la coda tra le gambe.
Finalmente libera di cacciare in santa pace, la principessa guerriera piazza delle trappole in vari punti e mentre attende che agiscano, stana due lepri che saltellando sulle loro morbide zampine cercavano di rifugiarsi in una buca del suolo.
Ad un tratto un cervo, spuntando da dietro una roccia, appare alla vista della donna per poi nascondersi dietro a fitti cespugli. Xena impugna il suo arco e tesa una freccia, si avvicina all’animale con qualche passo felpato e non appena la preda è ben visibile, scaglia il suo colpo senza lasciargli scampo. Ormai senza vita il cervo si accascia a terra mentre la principessa guerriera si avvicina soddisfatta. Le urla di Fillide si odono all’improvviso risuonando nella foresta. Voltatasi in direzione dei rumori, Xena vede il giovane correre velocemente inseguito da un cinghiale inferocito intendo a caricarlo:
- Ecco qui… il grande cacciatore… - bisbiglia tra se e se per poi scagliare una freccia contro l’animale arrestando la sua corsa colpendolo al cuore. – Due prede in pochi minuti … non c’è male davvero! – esclama soddisfatta.
- Ma perché lo hai colpito! – grida Fillide contrariato intuendo di aver perso la faccia di fronte alla principessa guerriera. – La mia era tutta una tattica! Lo stavo per catturare! -
- E ti fai travolgere dalle bestie che cacci per catturarle? – ribatte a tono la donna mentre il giovane sbuffa innervosito. – Sai che ti dico grande guerriero … cavatela da solo visto che sei tanto in gamba! -
- E’ proprio quello che stavo cercando di fare! – conclude il giovane allontanandosi con fare sostenuto.
Mentre Xena lega le prede cacciate per prepararsi a fare ritorno all’accampamento, Fillide viene incuriosito da una graziosa scimmietta che cammina vicino a lui per poi fuggire spaventata dalla presenza umana e rifugiarsi sul ramo di albero:
- Che carina … - commenta intenerito dalla simpatica creatura.
Deciso a catturarla, il ragazzo tenta di arrampicarsi sull’albero ma la liscia superficie del legno gli impedisce di fare presa. Così decide di aggirare il problema tentando di arrampicarsi sull’albero accanto per poi raggiungere la postazione muovendosi tra i rami. Inavvertitamente però, il giovane finisce col cadere in una delle trappole che Xena aveva piazzato qua e là per la foresta: una corda circonda la caviglia del giovane e velocemente lo spinge verso l’alto finendo con l’appenderlo ad un ramo a testa in giù.
- Xenaaa!!! – grida Fillide richiamando l’amica per farsi liberare.
La donna giunge sul luogo correndo allarmata dal tono di voce con la quale era stata chiamata:
- Ma cosa hai combinato?! – domanda in un secondo momento scoppiando in una fragorosa risata vedendo il giovane appeso al contrario imprigionato in una sua trappola.
- Volevo catturare quella scimmietta laggiù… - cerca di giustificarsi indicando l’indifeso animaletto.
- Non so chi è più idiota… tu o la scimmia! -
- Fa poco la spiritosa e liberami! -
- E no caro … un cacciatore come te? Avevi ragione tu prima, non dovevo intromettermi… sono sicura che saprai cavartela da solo egregiamente! -
- Non scherzare dai, aiutami! –
- E toglierti tutto il divertimento?No, no… non se ne parla! – conclude la donna con tono canzonatore salutando il giovane con una mano.
Fillide la osserva incredulo mentre la vede allontanasi a passo svelto:
- Xena… aspetta… non puoi fare sul serio! Mi verrà il sangue alla testa! – grida preoccupato. – Liberami, liberami Xena! -
Non curante la principessa guerriera raccoglie le prede catturate e fa ritorno all’accampamento soddisfatta:
- Ciao… - saluta Olimpia.
- Bentornata… - contraccambia il bardo – Ma … dov’è Fillide? – domanda in un secondo momento non vedendo il giovane.
- Beh lui… è voluto rimanere un altro po’ a saggiare le sue grandi abilità di cacciatore… - risponde Xena con tono vago e beffardo ripensando al giovane che, ancora appeso all’albero, si dimena in cerca di liberarsi.
Olimpia osserva l’amica con sospetto mentre con tranquillità, inizia a scuoiare gli animali catturati facendo finta di nulla. In un secondo momento il bardo raccoglie della legna per accingersi ad accendere il fuoco quando Xena si alza di scatto e sottraendo dalle sue braccia i ramoscelli le sussurra:
- No, no … non devi fare nulla questa sera… penserò a tutto io. -
- Davvero? -
- Si… tu ora siediti e sta tranquilla … -
- Ma perché … -
- Shh! – la interrompe la mora – Non fare domande… -
Olimpia osserva l’amica negl’occhi per qualche istante e senza aggiungere altro si dirige alla sorgente per rinfrescarsi. Al suo ritorno Xena aveva appeso le pelli ad essiccare su di un ramo, aveva messo sul fuoco una scoscia di cervo e aveva raccolto della frutta fresca.
- Che meraviglia … -esclama il bardo felice della sorpresa trovata.
Xena le va incontro e prendendole le mani, la invita a sedersi accanto al fuoco.
- Sai … - si introduce Xena inginocchiatasi a terra. – Questa sarebbe l’occasione perfetta per goderci qualche giorno di riposo, tu che ne pensi? –
- Mi stai proponendo di fare una piccola vacanza? -
- Perché no … non è quello che volevi? -
- Si … ma da quando la principessa guerriera si concede un periodo di riposo? -
- Da quando vuole passare un po’ più di tempo in tranquillità e soddisfare la richiesta della sua compagna di viaggio…-
- Davvero? -
- Si… -
La poetessa sorride felice abbracciando l’amica che ricambia il gesto con trasporto. In un secondo momento Xena si avvicina al fuoco e togliendo la carne dalla brace invita il bardo a farsi avanti:
- Mangiamo? – le chiede mentre con il pugnale, taglia piccole fette di carne.
- Non aspettiamo Fillide? -
- Credo che non sarà di ritorno tanto presto… – risponde con tono vago incrementando ulteriormente i sospetti della sua interlocutrice.
- Non capisco … -
- E che c’è da capire? Coraggio mangia … - conclude porgendole il cibo ancora fumante.
Le due gustano la cena in tranquillità mentre il sole cala lasciando lentamente il posto alla luna che inizia la sua ascesa portando con se il manto stellato.
- Che cosa mi stai nascondendo Xena? – domanda la poetessa mentre si lava le mani.
- Io? Nulla, perché? – risponde continuando la finzione.
- Io invece ho la sensazione che tu mi stia nascondendo qualcosa… -
- No, no … -
- Xena! – la rimprovera il bardo afferrandole le spalle – Deciditi a dirmi cosa hai combinato! -
- Ci tieni proprio a saperlo? -
- Si! -
- E va bene … - si arrende la mora portandosi le braccia dietro la nuca e coricarsi a terra. – Fillide è finito in una delle trappole che avevo piazzato nella foresta … attualmente è appeso a testa in giù al ramo di albero … - racconta sorridendo mentre l’immagine buffa del ragazzo si affaccia nella sua mente.
- Xena! Ma come hai potuto lasciarlo li! Devi andare subito a liberarlo! – la sgrida con tono severo Olimpia.
- Non preoccuparti avevo già intenzione di farlo … volevo solo godermi qualche ora di pace senza quel rompiscatole intorno… più tardi andrò a riprenderlo. -
- Davvero? -
- Certo. – conclude tirando un lungo respiro.
Rassicurata, Olimpia si lascia andare alla stanchezza e si stende accanto a Xena per guardare con lei il manto stellato.
Mentre la serata si conclude velocemente, le due accanto al fuoco conversano piacevolmente fin quando a malincuore, la principessa guerriera interrompe quel momento per rialzarsi velocemente:
- Vado a riprendere Fillide… sarò presto di ritorno. –
- Ti aspetterò sveglia… -
Xena si volta per sorridere all’amica cercando i suoi occhi per un istante, poi inizia a correre in direzione del bosco desiderosa di tornare presto all’accampamento e potersi godere la serenità e l’armonia che regnano grazie alla presenza di Olimpia.

di Darkamy

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