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"Past Imperfect "

"
Xena e la pietra di Issione"

Episodio n.9 stagione 4

Cast:
Marton Csokas (Borias/Aristarco)
Catherine Boniface (Satrina/Eomene)
Paul Gittins (Kaleipus/Caleipo)
Mark Ferguson (Dagnine/Deione)

 

Il sogno premonitore di Xena in cui lei e Olimpia vengono crocifisse si fa sempre più logorante. Una notte accanto al fuoco la principessa guerriera decide di rivelare questo presagio anche alla compagna. Olimpia si dimostra scettica e non da importanza al sogno di Xena e domanda all’amica di non pensarci più e di non tornare sull’argomento.

Concluso il discorso le due si mettono in marcia: devono avvisare un villaggio del pericolo di un possibile attacco ai loro danni. L’obbiettivo delle due è di avvertire gli armati del villaggio e ripartire senza essere coinvolte nel possibile scontro.
Raggiunto il villaggio Xena parla con Orgiene, il capo dei soldati, avvertendolo del rischio di attacco, ma proprio in quell’istante il villaggio viene attaccato da delle catapulte. La gente cerca un riparo mentre il luogo viene bombardato da globi infuocati. Xena nota tra la gente una bambina e la porta in salvo dalla morte finendo però con l’urtare violentemente contro un vecchio porticato di legno. Il colpo ricevuto la fa tornare per un attimo indietro nel tempo quando usò la stessa tecnica contro Corinto. In quel periodo combatteva ancora al fianco di Aristarco e Deinone ed era ossessionata dalla predizione di Antinea che la vedeva comandare il mondo intero. Il suo assedio di Corinto avevo lo scopo di farle trovare la pietra d’Issione: una pietra che le avrebbe trasmesso grandi poteri.
I suoi uomini avevano da poco catturato un gruppo di centauri e Aristarco non era d’accordo con lei su come procedere. Questo causò un allontanamento tra loro e mentre Aristarco stringe un’alleanza con i centauri, Xena porta avanti la sua gravidanza che ormai sta volgendo al termine.

Xena nota che la situazione che sta vivendo ora nel presente è la stessa che vissero i gli abitanti di Corinto durante il suo attacco e nota anche che colui che adesso sta attaccando il villaggio usa le stesse sue tecniche di allora.

Nello scontro Origene ha perso la vita e Xena assume il comando dell’armata. Riflettendo sui passati stratagemmi che usò contro Corinto la principessa guerriera si accorge che qualcuno ha avvelenato le riserve di grano. Lei usò la stessa tecnica per fiaccare le forze dell’esercito avversario.
Preoccupata di preservare le riserve d’acqua decide di causare un’inondazione rompendo le barriera che blocca il fiume affiche i loro nemici non posso deviare il flusso dell’acqua che giungerà fino al villaggio.
Tuttavia accade una cosa che Xena non aveva previsto: il suo nemico ha anticipato la sua mossa intralciando così il suo piano. Un gruppo di uomini la assalgono costringendola alla ritirata e durante la battaglia Xena scorge all’orizzonte delle montagne innevate e torna con la mente al sogno premonitore lasciandosi impaurire dal futuro.

Tornando di nuovo a pensare al passato Xena si ricorda del momento in cui catturò Caleipo (il capo dei centauri) per dichiarare guerra al loro popolo. In quell’occasione Aristarco si ribellò a Xena e fece scappare i centauri prigionieri alleandosi a loro.

Tornata al presente Xena realizza che il suo avversario conosce alla perfezione la sua strategia e che è molto abile a metterla in pratica. Intuisce quindi che la sua prossima mossa sarà quella di far crollare le fondamenta del villaggio e si reca su posto.
Sul luogo trova infatti i suoi nemici intenti a distruggere le travi portanti e identifica così il suo diretta avversario: Eumene, la serva che aveva ai suoi ordini ai tempi dell’attacco di Corinto e che l’aveva aiutata a far nascere suo figlio Seleuco.
La donna le confessa di essere rimasta al suo servizio per poter imparare alla perfezione le sue strategie. Il suo scopo era quello di vendicare Demetrio, l’uomo della quale si era innamorata e che Xena aveva ucciso in battaglia.

Con disprezzo Eumene racconta alla principessa guerriera come andarono veramente le cose la notte in cui partorì Seleuco e Aristarco morì: provata dai forti dolori del parto, Xena bevve un infuso di Eumene che le calmò i dolori. Nel frattempo Aristarco arrivò nel suo accampamento con l’intento di prendere Xena e portarla via con se per iniziare una nuova vita con lei e suo figlio. Ma Eumene viene a scoprirlo e dopo averlo ferito a una gamba lo fa uccidere da Deione affichè non possa intralciare i suoi piani con Xena.
Mentre lo scontro tra Deione e Aristarco si consuma, Xena partorisce Seleuco e proprio nel momento in cui il piccolo viene al mondo il padre muore per mano del nemico.

Presa da una profonda rabbia Xena aggredisce Eumene e la sconfigge ma decide di non ucciderla realizzando che non può vendicare Aristarco prendendosi la sua vita.

Conclusa questa vicenda Xena e Olimpia riprendono il loro viaggio. Xena racconta all’amica del dolore che provò quando Aristarco morì e lei dovette separarsi dal figlio per assegnarlo a Caleipo.

di Darkamy

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